Elezioni Olanda, chi è Rob Jetten il leader del partito liberal progressista D66

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Attento alle necessità dei giovani, pragmatico e sempre sorridente, a detta di molti, il trentottenne ha condotto una campagna elettorale impeccabile. In politica dal 2017, ha lavorato per la rete ferroviaria olandese e dorme pochissimo

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Nuova punta della politica olandese, Rob Jetten ha 38 anni e, se diventasse primo ministro, sarebbe uno dei più giovani nella storia del Paese. In meno di due anni ha portato il suo partito, il D66, al vertice della politica e oggi si trova a fronteggiare un testa a testa con Geer Wilders, numero uno del partito di estrema destra Pvv.

Chi è Rob Jetten

Grande appasionato di politica fin dalla tenera età, il trentottenne è cresciuto in una piccola città nella provincia meridionale del Brabante. Consapevole delle difficoltà che affrontano ogni giorno le persone che decidono di fare coming out - come lui ha fatto da adolscente - cinque anni fa ha pubblicato un video in cui leggeva una lunga lista di messaggi omofobi dal suo telefono, in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia. Fidanzato con il giocatore di hockey argentino Nicolas Keenan, i due si sposeranno l'anno prossimo.  Nel suo curriculum, anni di lavoro per la rete ferroviaria olandese ProRail, poi l'elezione a parlamentare nel 2017, fino all'incarico di ministro per il Clima sotto il primo ministro Mark Rutte.

Dopo i pessimi risultati della campagna elettorale del D66 nel 2023, in tre anni ha raggiunto un bacino di elettori incredibile. Jetten non ha mai smesso di comparire in tv durante tutto il periodo della campagna elettorale, da molti ritenuta impeccabile e ha superato i rivali anche nei dibattiti televisivi. I sostenitori lo vedono come una sorta di mini-Mark Rutte, entrambi sorridenti e pragmatici, famosi per aver bisogno di sole poche ore di sonno.

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Le proposte di Jetten 

Ambizioso ma concreto, moderato e liberale, il leader del D66 vuole affrontare  la crisi immobiliare nel Paese, con una carenza di circa 400.000 case e per farlo ha proposto di costruire 10 città, vuole implementare politiche a favore dei giovani olandesi "che non hanno ottenuto nulla di eccezionale negli ultimi 10-15 anni", vuole combattere le derive anti islamiste dell'estrema destra.  Tiene molto ai temi legati all’ambiente e in generale sostiene lo stato sociale. Per quanto riguarda invece l’economia e l’accoglienza delle persone migranti, sostiene politiche più severe, inclusa la proposta che i richiedenti asilo presentino la domanda prima di arrivare nell’Unione Europea

Leader of the Democrats 66 (D66) party Rob Jetten casts his ballot for the Dutch parliamentary elections in a polling station in The Hague, on October 29, 2025. The Dutch headed to the polls on October 29, 2025 for a snap election seen as a litmus test for the strength of the far-right, which has made powerful gains across Europe. (Photo by Ramon van Flymen / ANP / AFP) / Netherlands OUT (Photo by RAMON VAN FLYMEN/ANP/AFP via Getty Images)

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Il partito politico socialiberale del D66 di Rob Jetten potrebbe aggiudicarsi 26 seggi su 150 nella Camera dei rappresentanti, ben 17 più della legislatura uscente. Il Pvv di Geer Wilders dovrebbe portarne in Parlamento altrettanti, perdendone tuttavia 11 rispetto alle elezioni del 2023. Il leader dei liberali moderati è ottimista. Le elezioni hanno trasmesso un "messaggio molto forte da parte degli elettori olandesi: vogliono che i poteri politici positivi al centro lavorino insieme e diano risultati per tutti i cittadini dei Paesi Bassi", ha affermato. I colloqui per una coalizione si profilano però complicati. Mai prima d'ora l'esito di un'elezione parlamentare in Olanda è stato così incerto il giorno dopo il voto, con solo poche migliaia di voti a separare i due candidati favoriti e una manciata di scrutini ancora in sospeso. Un risultato definito non si avrà prima dell'inizio della prossima settimana, considerando che si dovranno contare i voti postali degli elettori olandesi residenti all'estero, operazione che potrebbe richiedere fino a martedì. 

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