Il duello tra i due, entrambi espressione del campo conservatore, arriva dopo il crollo del Movimiento al Socialismo (Mas), al governo per quasi 20 anni e fermatosi al 3% nel primo turno del 17 agosto. Paz aveva ottenuto il 32,14% contro il 26,81% di Quiroga, ma l'ultimo sondaggio consentito dalle leggi elettorali vede l'ex capo di Stato in vantaggio con il 44,9% delle intenzioni di voto, contro il 36,5% del senatore Pdc
È iniziato giovedì, in Bolivia, il periodo di silenzio elettorale che precede il ballottaggio presidenziale di domani, domenica 19 ottobre, quando i cittadini saranno chiamati a scegliere tra Rodrigo Paz (leader centrista del Partido Democratico Cristiano) e Jorge 'Tuto' Quiroga (ex presidente e candidato dell'alleanza conservatrice Libre). Il ballottaggio tra i due candidati, entrambi espressione del campo conservatore, arriva nel pieno di una grave crisi economica e al termine di vent'anni di potere del progressista Movimento al Socialismo (Mas), imploso per le lotte interne tra i gruppi dell'ex presidente Evo Morales e dell'attuale capo di Stato, Luis Arce. Sette milioni e mezzo gli elettori alle urne. Per la prima volta nella storia del Paese andino, il presidente sarà eletto tramite ballottaggio, meccanismo introdotto con la Costituzione del 2009. Il nuovo capo di Stato presterà giuramento l'8 novembre per un mandato di cinque anni.
Il programma di Jorge 'Tuto' Quiroga
'Tuto', 65 anni - già alla testa del Paese nel 2001 - e uscito dal primo turno col 26,7% promuove un 'CambioRadical', come recita lo slogan con cui ha affrontato la campagna elettorale. La sua ricetta propone una visione di libero mercato. Nel suo comizio finale a El Alto, la seconda città più popolosa della Bolivia, il leader dell'alleanza Libre ha promesso di risolvere la carenza di dollari e carburante con un piano internazionale di "salvataggio" a trazione Fmi, e di trasformare il Paese in una "potenza mondiale del litio".
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Il programma di Rodrigo Paz
Si basa invece su un modello di sviluppo economico inclusivo l'Agenda 50/50 di Paz Pereira, 57 anni, riformista moderato, figlio dell'ex presidente Jaime Paz Zamora, e vera sorpresa della prima tornata, da cui è emerso col maggior numero di voti - oltre il 32% - contro il 3% dei consensi del suo esordio. Una ricetta, quella di Paz, che secondo gli osservatori potrebbe essere in grado di intercettare le simpatie degli ex elettori del Mas. Il capo del Pdc propone un programma fondato su tre pilastri con la decentralizzazione dello Stato e la costruzione di un modello economico definito "Capitalismo per tutti", volto a favorire le imprese attraverso incentivi fiscali e accesso al credito, oltre ad una profonda riforma della giustizia.