Elezioni in Bolivia, il Paese al voto per le presidenziali con l’ombra di Evo Morales

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Introduzione

I cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo capo di Stato e rinnovare il Parlamento, composto da 130 deputati, 36 senatori e nove rappresentanti sovranazionali. Se nessuno dei candidati sarà eletto al primo turno, è previsto un ballottaggio per il 19 ottobre. Ecco qual è la situazione in Bolivia

Quello che devi sapere

Lo scenario politico in Bolivia

Oggi, 17 agosto, si tengono in Bolivia le elezioni generali per l’elezione del nuovo presidente. Sono 8 i candidati alla più importante carica politica del Paese, ma il vero scontro politico è avvenuto nei mesi scorsi tra due figure che non sono in corsa: il presidente uscente Luis Arce e l’ex presidente e mentore di Arce, Evo Morales
 

Vedi anche: Bolivia, gli scontri tra forze dell'ordine e sostenitori di Morales. VIDEO

Lo scontro tra Morales e Arce

Morales - presidente dal 2006 al 2019 e su cui oggi pende un mandato d’arresto con l’accusa di tratta di minori - ha cercato di candidarsi in opposizione al partito da lui un tempo guidato, il Mas ora in mano ad Arce, ma ha già superato il limite di mandati imposto dalla Costituzione. Mentre Luis Arce, in carica dal 2020 e all’epoca scelto personalmente da Morales per succedergli, ha deciso di non correre nuovamente per rimanere presidente. In questo scenario a rendere la situazione ancora più tesa è la crisi economica che da tempo attanaglia il Paese, stretto tra l’esplosione dell’inflazione che sta riducendo il potere d’acquisto delle famiglie e un’ormai cronica mancanza di carburanti che paralizza il settore produttivo.

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Come funzionano le elezioni

Per poter essere eletto al primo turno, un candidato ha bisogno del 50% dei voti oppure di avere almeno un 10% di differenza con il secondo classificato. Ma in questo scenario, con i sondaggi che non indicano nessun candidato vicino alla soglia del 25% dei consensi, è molto probabile che sarà necessario il ballottaggio previsto per il 19 ottobre. Gli elettori sono chiamati anche a rinnovare il Parlamento, composto da 130 deputati, 36 senatori e nove rappresentanti sovranazionali.

Chi sono i candidati alle presidenziali

Il Mas, il partito che è al potere dal 2006 prima guidato da Morales e ora da Arce, ha candidato alle elezioni presidenziali Eduardo del Castillo, 36enne ministro dell’attuale governo. I sondaggi però indicano consensi inferiori al 3% per del Castillo, aprendo così la porta al primo cambio di partito al governo da quasi vent’anni. I due candidati che appaiono favoriti per il ballottaggio sono l’ex ministro Samuel Doria Medina dell’alleanza Unity e l’ex presidente Jorge Quiroga dell’alleanza Libre. In corsa ci sono anche l’attuale presidente del Senato, Andrónico Rodríguez, il sindaco di Cochabamba, Manfred Reyes Villa, il senatore Rodrigo Paz Pereira, il sindaco di Santa Cruz de la Sierra, Jhonny Fernández, e Pavel Aracena.

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Rafforzata la sicurezza in vista del voto

La situazione nel Paese, come detto, è tesa. Talmente tesa che nelle scorse settimane il Tribunale supremo elettorale della Bolivia (Tse) ha annunciato che coordinerà con le forze armate e la polizia le operazioni per rafforzare la sicurezza in occasione delle elezioni generali del 17 agosto. A spingere verso una simile decisione sono state anche le gravi minacce lanciate dai sostenitori dell'ex presidente Evo Morales. Durante un incontro dei movimenti che lo sostengono, la leader del Partito nazionale boliviano Ruth Nina ha affermato che nel giorno delle elezioni "invece di contare voti, conteranno morti", mostrando come i sostenitori dell'ex capo dello Stato siano determinati a mantenere alta la pressione sulle istituzioni boliviane, accusate dell'esclusione di Morales dalla corsa elettorale. Nei giorni successivi Ruth Nina è stata arrestata.

Evo Morales: “Governo prepara brogli elettorali in Bolivia”

Ad alimentare il clima di incertezza è stato anche lo stesso ex presidente Evo Morales: ha affermato in un'intervista a Efe che il governo di Luis Arce sta preparando brogli elettorali in vista delle elezioni generali del 17 agosto, con l'appoggio di "20 esperti internazionali" provenienti da Ecuador, Brasile e Venezuela, presumibilmente legati agli Stati Uniti. "Ho ricevuto informazioni che l'amministrazione, con 20 esperti internazionali, sta lavorando sui brogli. Mi stanno informando le stesse persone, gli stessi stranieri", ha dichiarato Morales a luglio.

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Il mandato di arresto per Morales

L’ex presidente Morales si trova nella regione tropicale di Cochabamba, protetto dai suoi simpatizzanti, a causa di un mandato di arresto nei suoi confronti per un caso aggravato di tratta di esseri umani. Secondo l'ex capo di Stato, il partito al potere, Movimiento al Socialismo (Mas), guidato da Arce e dal suo candidato Eduardo del Castillo, sta cercando di annientare la sua configurazione ideologica originaria, poiché, sostiene, il rifiuto popolare dovuto alla crisi economica, alla carenza di dollari, di carburante e all'inflazione gli impedirà di raggiungere anche solo il 3% dei voti necessario per mantenere il suo status legale. Da parte sua, il presidente Arce ha dichiarato di confidare nella "saggezza del popolo" per eleggere un potere esecutivo popolare, affermando che "non c'è altra opzione" che votare per il Mas.

 

Per approfondire: Proteste in Bolivia dopo esclusione di Evo Morales dal voto. VIDEO

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