Francia, Macron nomina 18 ministri del governo Lecornu. Il premier: “Trovate compromessi”

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Secondo quanto trapelato dai media francesi il primo consiglio dei ministri si terrà domani pomeriggio, mentre martedì il primo ministro terrà il suo discorso di politica generale. Il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, attacca: “Governo composto dagli ultimi macronisti aggrappati alla zattera della Medusa"

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La Francia cerca di uscire dal caos politico a seguito della caduta del governo Bayrou dopo appena 9 mesi in carica: dopo la nomina di Sebastien Lecornu a premier, oggi il presidente  Emmanuel Macron ha nominato 18 ministri, come "ossatura" del nuovo esecutivo. L’annuncio è arrivato dall’Eliseo, ed è stato riferito dai media francesi che il  primo consiglio dei ministri si terrà domani pomeriggio con Macron, mentre martedì il primo ministro terrà il suo discorso di politica generale. Da parte sua il neopremier Lecornu ha chiesto ai suoi ministri di essere "negoziatori e di trovare compromessi con tutti i parlamentari".

Chi sono i ministri del governo Lecornu

Tra i primi 18 ministri del governo di Sébastien Lecornu, le principali novità sono il macronista Roland Lescure all'Economia e il ritorno di Bruno Le Maire al ministero delle Forze Armate. Bruno Retailleau, leader del partito di destra Les Républicains, che domenica ha deciso all'ultimo minuto di rimanere nel governo, rimane ministro dell'Interno, mentre il macronista di destra Gérald Darmanin è stato riconfermato Ministro della Giustizia, ha annunciato l'Eliseo. Anche gli ex primi ministri Elisabeth Borne e Manuel Valls sono stati confermati, rispettivamente all'Istruzione e ai Territori d'Oltremare, così come Jean-Noël Barrot del MoDem come ministro degli Affari Esteri, Catherine Vautrin (Salute e Lavoro) e Rachida Dati dei Répubblicains a ministra della Cultura, nonostante la sua candidatura a sindaco di Parigi e il processo per corruzione a suo carico previsto per settembre 2026. Amélie de Montchalin resta ministra dei Conti Pubblici.

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Bardella: “Governo di macronisti aggrappati a zattera”

Il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella ha deriso l’annuncio dei membri del governo di Sébastien Lecornu, a suo dire "composto dagli ultimi macronisti aggrappati alla zattera della Medusa", e ha ribadito le minacce di sfiducia. "Lo avevamo detto chiaramente al primo ministro: o si rompe con il passato o si va alla censura", ha  scritto in un post su X. "Il governo annunciato questa sera, composto dagli ultimi macronisti aggrappati alla zattera della Medusa, ha decisamente tutto della continuità e assolutamente nulla della rottura che i francesi si aspettano", ha affermato.

Lo scenario politico in Francia

Le parole di Bardella e l’appello di Lecornu ai suoi ministri di essere "negoziatori e di trovare compromessi con tutti i parlamentari" si inseriscono in uno scenario politico in cui il neopremier è privo della maggioranza all'Assemblea nazionale e minacciato di censura dall'opposizione. Questo governo "assomiglia alla base comune" della destra e del centro della precedente coalizione di governo e "unisce la stabilità", poiché "alcuni attori e amministrazioni hanno bisogno di continuità", e il "rinnovamento, dato che dei ministri nominati oggi, un terzo" di loro "non apparteneva al governo precedente", ha sostenuto Lecornu tramite il suo entourage. Il suo "primo obiettivo sarà quello di far approvare un bilancio per la Francia entro la fine dell'anno" e di "guidare alcuni grandi progetti di interesse nazionale per i nostri concittadini", ha aggiunto la stessa fonte.

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