Nato a Chicago nel 1955, per Robert Francis Prevost è il primo compleanno da quando, lo scorso 8 maggio, è diventato Papa Leone XIV. Un Pontefice di quest'età non si vedeva da oltre trent'anni. Per i suoi 70 anni, sono arrivati auguri da tutto il mondo: in molti si sottolinea il desiderio di una pace che Prevost ha invocato fin dal primo istante della sua elezione, definendola "disarmata e disarmante"
Oggi, 14 settembre 2025, Robert Francis Prevost compie 70 anni: è il suo primo compleanno da quando, lo scorso 8 maggio, è diventato Papa Leone XIV. Un Pontefice di quest'età non si vedeva da oltre trent'anni: bisogna risalire ai 70 anni di Wojtyla nel 1990, perché sia Benedetto XVI sia Francesco sono saliti sul soglio di Pietro con qualche anno in più. E Prevost, nato a Chicago nel 1955, in questi quattro mesi di pontificato ha mostrato tutta la sua energia, a partire dalla sua agenda sempre strapiena e da una tenuta fisica propria degli sportivi (quale lui è). Per i suoi 70 anni, sono arrivati auguri da tutto il mondo. In molti dei messaggi si sottolinea il desiderio di pace che Prevost, l'8 maggio, definì "disarmata e disarmante". "Sembra che sappiate: oggi compio 70 anni. Rendo grazie al Signore, ai miei genitori e ringrazio quanti hanno avuto un ricordo nella preghiera. Tante grazie a tutti", ha detto il Papa alla fine dell'Angelus, mentre la piazza applaudiva e le bande musicali presenti hanno cominciato a suonare per fare gli auguri al Pontefice.
Mattarella: "I più fervidi auguri"
Tra i primi auguri, in mattinata, quelli del presidente della Repubblica italiana. "Nel giorno del suo settantesimo genetliaco voglia accogliere i più fervidi auguri che ho il piacere di porgerle a nome del popolo italiano, unitamente ai miei sinceri voti di benessere spirituale e personale", si legge in un messaggio inviato al Papa da Sergio Mattarella. Ancora: "In questi ultimi anni è cresciuto il timore che il mondo sia avviato lungo un pericoloso crinale, animato da una diffusa logica di prevaricazione e viepiù segnato da conflitti laceranti. A pagarne ogni giorno un intollerabile tributo di sangue e distruzione sono soprattutto molte migliaia di vittime civili. Dinanzi a tali inquietudini, le donne e gli uomini di buona volontà avvertono con urgenza il bisogno della pace e della giustizia. Da ogni continente si guarda con viva speranza ai suoi pressanti appelli, affinché cessi il fuoco e si riprenda la via del dialogo, per il bene comune dei popoli. Fin dall’avvio del suo alto magistero, ella ha consegnato all’intera comunità internazionale e alle coscienze individuali un forte richiamo a quella 'pace disarmata e disarmante', che apre i cuori. E ci ha ricordato, con Sant’Agostino, che 'i tempi siamo noi'. Sta a tutti noi – e in particolare a quanti rivestono cariche pubbliche – impegnarci affinché le circostanze migliorino, riaprendo orizzonti di dialogo, di giustizia e di concreta tutela della dignità di ogni persona. È importante ricordare i tanti giovani che hanno risposto al suo invito e si sono radunati attorno a lei sulla spianata di Tor Vergata, lo scorso agosto, in occasione del Giubileo loro dedicato, come pure i tanti accorsi in Piazza San Pietro, il 7 settembre scorso, per la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Sono giovani, che credono nel valore della partecipazione e delle relazioni tra le persone, nell’impegno civile e nella responsabilità. Ci interpellano a un’azione decisa e tempestiva. Al contempo, ci spingono a guardare con fiducia al futuro e alle possibilità che le nuove tecnologie possono offrire, se poste al servizio dell’umanità. Desidero assicurarle, Padre Santo, che nel proseguimento della sua alta missione apostolica potrà sempre contare sulla collaborazione della Repubblica Italiana, che ritrova nel suo messaggio di rispetto per la centralità dell’essere umano, di servizio e di unità il riflesso dei valori della propria Costituzione". Poi, alla fine del messaggio, l'invito al Quirinale: "Con l’auspicio di poterla presto ricevere al Palazzo del Quirinale, la prego di accogliere, nella felice ricorrenza del suo compleanno e in vista del suo onomastico, le espressioni di affettuosa vicinanza degli italiani tutti e della mia massima considerazione".
Il messaggio di Meloni
Più tardi è arrivato anche il messaggio della premier Giorgia Meloni: “Santità, le scrivo per porgerle i miei personali auguri e quelli di tutto il governo italiano in occasione del suo settantesimo compleanno. In questa occasione, voglio prendere in prestito alcune parole di Sant’Agostino a cui sono particolarmente affezionata, e che ho ripetuto spesso nel corso della mia vita: ‘La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per le cose che non vanno, il coraggio per cambiarle’. Parole che in questo Anno Giubilare assumono una valenza ancor più forte, perché ci ricordano quanto il nostro contributo sia decisivo per cambiare il presente in cui viviamo e gettare le basi per un futuro migliore, dove l’indifferenza, l’egoismo e il conflitto lasciano il passo alla cura, all’attenzione per l’altro e alla pace. In questo tempo, si racconta spesso di una gioventù ‘perduta’ e incapace di guardare al futuro con speranza. La canonizzazione di due giovani santi italiani - Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis - è la smentita concreta di questo luogo comune. Con la loro vita e le loro opere, Frassati e Acutis ci hanno insegnato che la forza della fede esiste anche nella quotidiana e che è una fonte inesauribile di ricchezza, anche e soprattutto per chi sceglie l’impegno politico ed è chiamato a ricoprire incarichi di responsabilità. Mai come in quest’epoca è urgente ricordare quanto la politica rappresenti una missione, al servizio della persona, del bene comune e della pace tra i popoli e le Nazioni. Santo Padre, le sue parole e i suoi insegnamenti sono fonte di ispirazione. E rappresentano una guida certa e solida in tempi estremamente complessi, dove le certezze sembrano vacillare e i cambiamenti sono tanto repentini quanto profondi. L’augurio che mi sento di rivolgerle è che il suo cammino possa continuare ad essere illuminato dalla fede, dal coraggio e dalla speranza. E sono certa che il popolo italiano non le farà mai mancare il suo affetto e la sua devozione. Con affetto filiale”.
Gli auguri di La Russa e Fontana
Anche la seconda e la terza alta carica dello Stato italiano hanno mandato i loro “fervidi” e “sinceri” auguri al Pontefice. “Il suo autorevole magistero rappresenta una guida sicura in un periodo storico molto difficile dilaniato da guerre e tensioni in tutto il mondo. Nel ringraziarlo per le quotidiane parole e gli insegnamenti di fede, rinnoviamo al Santo Padre la nostra profonda gratitudine”, si legge in una nota del presidente del Senato Ignazio La Russa. E il presidente della Camera Lorenzo Fontana: "Ringrazio il Santo Padre per la sua salda guida spirituale e per l'impegno a favore della pace. La sua attenzione al complesso scenario internazionale, la vicinanza ai cristiani perseguitati e a tutte le persone in difficoltà rappresentano un punto di riferimento essenziale”.
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Gli auguri di Guterres: “Sua guida ispiri il mondo”
Anche il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha rivolto oggi un messaggio di auguri a papa Leone XIV per il suo compleanno, riconoscendo la leadership morale del pontefice di fronte al mondo: "Nel giorno del suo compleanno, Santo Padre, desidero ringraziarla per la sua incrollabile difesa del dialogo e della nostra casa comune", ha scritto Guterres, secondo quanto riportato da alcuni media internazionali. "La sua leadership morale continui ad ispirare la comunità globale”, ha poi auspicato Guterres.
Gli auguri per Papa Leone XIV
Tra i primi auguri che sono arrivati sulla scrivania del Papa, poi, ci sono i disegni dei bambini ricoverati al Bambino Gesù. Coloratissimi, affettuosi e soprattutto carichi di speranza per quella pace invocata da Papa Leone fin dal primo istante della sua elezione. Oltre ai piccoli malati dell'ospedale pediatrico romano, gli auguri stanno arrivando un po' da tutto il mondo. Sembra che, a chi si sia mosso con grande anticipo, Leone abbia detto con un sorriso, e forse con un po' di scaramanzia, che c'era ancora tempo e che comunque non aveva problemi ad accettare, più che i regali, una novena di preghiera.
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Dalla diocesi di Roma alla Cei
Anche la diocesi di Roma ha inviato gli auguri al Papa per i suoi 70 anni. "Mentre condividiamo le sue preoccupazioni, soprattutto per i tanti scenari di guerra che insanguinano il mondo, le auguriamo di poter realizzare quanto desidera il suo cuore e di continuare a seminare speranza per gli uomini e le donne del nostro tempo", ha sottolineato il cardinale Baldassare Reina, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma. Anche la Cei ha espresso i suoi auguri di compleanno a Papa Leone: "In questi tempi difficili, ci uniamo a lei, Padre Santo, nell'invocazione per una 'pace disarmata e disarmante' in tutte le situazioni di conflitto che insanguinano vaste aree del Pianeta. Mentre continuiamo a farci prossimi alle popolazioni provate dalla sofferenza con azioni di solidarietà e promozione umana, auspichiamo che l'unità di intenti, di voci e di preghiere che dal mondo intero si alzano per impetrare soluzioni di pace possano trovare presto ascolto".
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Una normale domenica di lavoro
Per il Pontefice oggi una normale domenica di lavoro: l'Angelus alle 12 in Piazza San Pietro e la celebrazione a San Paolo alle 17. Ma a fargli gli auguri, a partire dalla numerosa comunità peruviana presente a Roma, è stata anche tanta gente che ha deciso di recarsi in Vaticano per la preghiera mariana delle 12. Un momento per porgergli gli auguri anche alla fine della celebrazione ecumenica a San Paolo fuori le Mura. Non è da escludersi un pranzo con i confratelli agostiniani che abitano a pochi metri dalla sua casa al Sant'Uffizio.