Al via l'iniziativa del coordinamento internazionale di volontari, associazioni non governative e civili che intende rompere il "blocco imposto da Israele" all'accesso via mare alla Striscia e portare aiuti al popolo palestinese. Da Genova partito un carico di derrate alimentari. L'attivista svedese: "Come può il mondo tacere?"
Con lo slogan "Quando il mondo rimane in silenzio, noi salpiamo", una flottiglia di aiuti umanitari, guidata dall'attivista svedese Greta Thunberg, è partita oggi, domenica 31 agosto, da Barcellona con destinazione Gaza. A gestire l'iniziativa è la "Global Sumud Flotilla", coordinamento internazionale di volontari, associazioni non governative e persone che intende rompere il "blocco imposto da Israele" all'accesso via mare a Gaza, con l'obiettivo di portare aiuti alla popolazione palestinese ormai stremata.
Il viaggio della Flotilla
Sono in tutto 20 le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla salpate da Barcellona, con circa 300 attivisti, tra cui l'attore irlandese Liam Cunningham. A bordo anche l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau. Circa 5mila persone si sono radunate al Moll de la Fusta di Barcellona per salutare la flottiglia, secondo i dati della polizia municipale. In totale la flotta sarà composta da circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa. Le altre salperanno in diverse tappe: il 4 settembre partiranno da Tunisia, Grecia e Sicilia. Si incontreranno tutte in acque internazionali, dove proseguiranno il loro viaggio verso la Striscia con la partecipazione di attivisti e volontari provenienti da oltre 44 Stati.
Flottiglia a Gaza intorno a metà settembre
Si prevede che la flottiglia giungerà nell'enclave costiera devastata dalla guerra a metà settembre. L'obiettivo è "aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio in corso del popolo palestinese", come dichiarato dalla Global Sumud Flotilla. "Questa sarà la più grande missione di solidarietà della storia, con più persone e imbarcazioni di tutti i tentativi precedenti messi insieme", ha detto l'attivista brasiliano Thiago Avila. "Si tratta di una missione non violenta che mira ad aprire un corridoio di aiuti umanitari", ha affermato Saif Abukeshek, attivista ispano-palestinese membro del comitato direttivo della flottiglia. "Non possiamo ignorare il fatto che i palestinesi muoiono di fame perché c'è un governo che sta intenzionalmente facendo morire di fame quelle persone", ha concluso.
Greta Thunberg: "Come può il mondo tacere su Gaza?"
"La domanda oggi non è perché stiamo salpando. La questione non riguarda affatto la missione che stiamo per intraprendere. La questione riguarda la Palestina", ha affermato Thunberg alla conferenza stampa degli organizzatori della Global Sumud Flotilla. "La questione riguarda come le persone vengono deliberatamente private dei mezzi di sussistenza più elementari e come il mondo possa tacere", ha aggiunto l'attivista svedese, sostenendo che Israele "è molto chiaro riguardo al suo intento genocida. Vogliono cancellare la nazione palestinese, vogliono impossessarsi della Striscia di Gaza. Se questo non spinge la gente ad agire, se questo non spinge la gente ad alzarsi dal divano e ad agire, a riempire le strade, a organizzarsi, allora non so cosa lo farà".
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Il contributo degli attivisti italiani
All'iniziativa partecipano anche attivisti italiani. Da Genova sono infatti partiti pacchi di derrate alimentari che arriveranno al porto di Catania, dove verranno trasferite sulle imbarcazioni italiane della flotta Global Sumud. Tutto il materiale - raccolto da "Music for Peace" e dai portuali dei Calp in partenza per la Striscia di Gaza - è stato trasportato tramite camion e una nave (container e trasporto sono stati donati dai gruppi Spinelli e Grimaldi). Nella serata di ieri, sabato 30 agosto, un corteo di 40mila persone a Genova ha accompagnato la spedizione delle derrate. "Siamo umani e dobbiamo restare umani. Ora faremo una bellissima manifestazione e spingeremo il vento nelle vele delle barche che arriveranno fino a Gaza", ha detto Stefano Rebora, presidente di Music For Peace. Fiaccole, candele, torce degli smartphone, accendini: un fiume di luci ha camminato nelle strade del capoluogo per dire stop alle uccisioni di civili a Gaza e per augurare "buon vento" alla missione Global Sumud Flotilla. Al corteo, che ha percorso la sopraelevata, tante bandiere della Palestina e della pace, striscioni con la scritta "Stop genocide" e "Free Palestine" a caratteri cubitali. Tante le famiglie con bambini e i turisti che si sono uniti all'iniziativa. Alla fiaccolata c'era anche la sindaca Silvia Salis.
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Cosa farà Israele?
Israele ha già bloccato due tentativi di forzare il blocco navale di Gaza dall'inizio della guerra: a giugno, 12 attivisti a bordo della barca a vela Madleen sono stati intercettati dalle forze israeliane a 185 chilometri a ovest di Gaza. I suoi passeggeri, tra cui Thunberg, sono stati arrestati e infine espulsi. A luglio, 21 attivisti provenienti da 10 Paesi - tra cui due italiani - sono stati intercettati mentre cercavano di avvicinarsi a Gaza a bordo di un'altra imbarcazione, l'Handala. E se si guarda ancora indietro, dall'inizio del blocco navale imposto da Israele nel 2007, la lista di incidenti si allunga. Di fronte a questo quadro, la nuova missione umanitaria diretta a Gaza promette di portare nuove tensioni tra lo Stato ebraico e la comunità internazionale, mentre cresce la condanna per la crisi umanitaria sempre più profonda nella Striscia, aggravata dalla nuova offensiva dell'Idf per la conquista di Gaza City. "Sappiamo che questa è una missione legale secondo il diritto internazionale", ha rivendicato la parlamentare portoghese Mariana Mortagua, che si è unità alla missione. Difficile immaginare che questo principio basterà a evitare la rappresaglia di Israele.