Caldo estremo in Europa, temperature record e incendi dalla Spagna alla Grecia

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Introduzione

Temperature ben oltre la media stagionale in tutti i Paesi europei. In Italia sono 18 le città da bollino rosso: firmato ieri il protocollo quadro tra ministero del Lavoro, imprese e sindacati per contenere i rischi sul lavoro con il caldo anomalo. In Spagna dallo scorso sabato si registrano più di 100 decessi dovuti al caldo, un numero confermato dal sistema di monitoraggio del Paese iberico. Alcuni morti anche in Francia dove questo giugno raggiunge il titolo di secondo mese di giugno più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1900. Chiusa anche la Torre Eiffel per sicurezza

Quello che devi sapere

Caldo estremo in Spagna

Da sabato 28 giugno la Spagna è nella morsa della prima ondata di caldo estremo dell’anno. Da allora sono già almeno 102 le persone che, a causa delle elevate temperature, hanno perso la vita nel Paese iberico: a dirlo con certezza è il Sistema di Monitoraggio della mortalità quotidiana per tutte le cause (MoMo) del Paese. Intanto l’allerta per il caldo soffocante prosegue in 12 delle 17 regioni spagnole con gli avvisi di temperature estreme e per temporali localmente molto forti, come informa l'Agenzia meteorologica statale Amet sulla sua pagina web

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Allerta nelle regioni spagnole

Nella giornata di oggi, giovedì 3 luglio, le colonnine di mercurio supereranno i 42 gradi in alcune province dell'Andalusia come Cordoba, Siviglia e Jaén, a sud della penisola iberica. In queste località l'allerta è di livello arancione per rischio importante. L’Amet (Agenzia meteorologica statale) prevede inoltre picchi fra i 38 e i 39 gradi nella regione settentrionale di Castiglia e Leon, oltre i 40 in quella centrale di Castiglia la Mancia e nella Comunità di Madrid. Nella capitale l'allerta rimane arancione per il caldo soffocante accompagnato da forti tempeste con grandinate e raffiche di vento molto forti nel sud della regione. L'ondata di calore, molto al di sopra delle medie stagionali e a livelli senza precedenti nel mese di giugno, persiste anche nelle comunità autonome di Estremadura, Cantabria, La Rioja, Asturie e Galizia, nel versante centro-nord della penisola

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Afa in Francia

L’ondata di afa ha investito anche la Francia dove è stato registrato il secondo mese di giugno più caldo da quando ci sono le rilevazioni, nel 1900. Lo ha annunciato la ministra della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher: "Giugno 2025 diventa il secondo mese di giugno più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1900 dopo il mese di giugno del 2003". Il caldo anomalo ha provocato anche alcuni morti e il Paese si è attivato per aiutare le persone più in difficoltà. “Oltre 500 persone in condizioni molto precarie'' sono state portate al riparo in ''rifugi climatici'' dotati di aria condizionata, nell'Ile-de-France, ha fatto sapere la governatrice della regione, Valérie Pécresse

Situazione difficile a Parigi

Il caldo torrido a Parigi risulta essere particolarmente invivibile a causa della densità della città, degli scarsi spazi verdi e degli appartamenti spesso molto piccoli nei quali vive la popolazione. “La città deve adattarsi e cambiare - ha affermato la governatrice Pécresse - La priorità è riportare la natura in città. Abbiamo già speso 100 milioni di euro per questo adattamento al riscaldamento climatico”. Secondo l'agenzia francese per i fenomeni meteo violenti Keraunos, in questi giorni sono stati superati i 35 gradi sul 95% del territorio d'Oltralpe. In oltre 60 centraline la temperatura ha oltrepassato i 40 gradi

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Incendi in Grecia

Situazione critica poi in Grecia dove il vento rende complicato tenere sotto controllo gli incendi che divampano per le elevate temperature. Questa mattina i pompieri erano ancora a lavoro per cercare di domare le fiamme che da ieri minacciano l’isola di Creta. L’incendio è scoppiato nel pomeriggio di mercoledì 2 luglio in un terreno boschivo vicino a hotel, case vacanze, strutture ricettive e residenze. Le autorità hanno provveduto a evacuazioni nel comune di Ferma dopo che venti di burrasca hanno fatto sì che le fiamme si diffondessero rapidamente verso sud. Secondo i servizi di emergenza, il fronte dell'incendio si estende ora per almeno sei chilometri, rendendo sempre più difficile il contenimento. Un denso fumo ha avvolto l'area ampia, riducendo in alcuni punti la visibilità quasi a zero. Il fumo si è esteso fino alla spiaggia di Makry Gialos, a 10 chilometri da Achlia a Lasithi

Per approfondireCreta in fiamme, evacuazioni in massa per maxi incendio vicino a hotel

Slovenia registra mese più caldo dal 1950

Caldo anomalo anche in Slovenia, dove i dati parziali dell'Agenzia per l'ambiente (Arso) confermano che giugno 2025 è stato il più caldo mai registrato nel Paese dal 1950. Lo scorso mese è stato inoltre poco piovoso rispetto al solito (le precipitazioni sono state pari appena al 24% della media mensile) e si è distinto per un'insolita abbondanza di ore di sole. Il gran caldo porta con sé conseguenze come quella del rischio di incendi: diversi comuni sloveni hanno già attivato misure restrittive sull'uso dell'acqua potabile, vietando ad esempio l'irrigazione di giardini e il riempimento di piscine. La Camera dell'Agricoltura e della Silvicoltura ha lanciato poi l'allarme per una severa carenza idrica, con conseguenze per la produzione agricola

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Bollino rosso in 18 città italiane

Tra i Paesi europei investiti dall’ondata di calore c’è anche l’Italia dove ieri, 2 luglio, ministero del Lavoro, imprese e sindacati hanno firmato il protocollo quadro per l'adozione delle misure di contenimento dei rischi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. A causa dell’anticiclone africano sono 18, da nord a sud, le città da bollino rosso per le alte temperature nella giornata di oggi e domani, venerdì 4 luglio, arriveranno a 20

Per approfondire: Caldo e lavoro, dai turni agli ammortizzatori: cosa prevede il protocollo quadro

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