Quanto costa un'ora di aria condizionata? L'impatto sui consumi e sulle bollette
EconomiaIntroduzione
Quanto pesa in bolletta l'uso del condizionatore? Molto incidono il modello dell'apparecchio, le ore di utilizzo, la classe energetica e la zona climatica. Ecco come fare i calcoli e su quali parametri basarsi per una stima verosimile
Quello che devi sapere
I vari modelli
Per stimare la spesa per i mesi estivi, prima di tutto, bisogna tenere conto di che modello di condizionatore si usa.
- Ci sono, ad esempio, i modelli portatili. Questi tendono a essere i più energivori. Il consumo oscilla tra 1,0 e 1,5 kWh all’ora, con punte fino a 1,8 kWh/h per i modelli meno efficienti.
- Per gli Split fissi senza inverter, invece, il consumo medio è tra 0,8 e 1,2 kWh/h, ma sono meno efficienti rispetto agli inverter.
- Gli Split con tecnologia inverter (A++, A+++) consumano tra 0,4 e 0,7 kWh/h, grazie alla capacità di modulare la potenza in base alla temperatura raggiunta.
- I Multisplit (2 unità), invece, servono più stanze, ma il consumo complessivo può arrivare anche a 1,2–1,8 kWh/h.
- Gli Split 12.000 BTU sono un modello standard per ambienti medi, e consumano in media 0,9–1,2 kWh/h.
Per approfondire:
L'aria condizionata fa male? Le regole per usarla evitando rischi per la salute
La classe energetica e la potenza
Per quanto riguarda invece la classe energetica, se è alta (A o superiore), si ha un consumo annuo stimato di 160 kWh. Mentre un condizionatore in classe C può arrivare a 260 kWh. Oltre alla classe energetica, il consumo di energia dei climatizzatori è strettamente legato alla loro potenza, espressa in BTU (British Thermal Units). In linea di massima, a una potenza più elevata corrisponde un assorbimento energetico maggiore.
I costi
Ma i costi? Prendendo in esame, come fatto da ItaliaOggi, i dati al 13 giugno 2025, basati sulle tariffe Arera, si può avere un quadro del costo dell’energia elettrica. Secondo i dati del mese appena passato, il costo medio è di 0,160 €/kWh. Bisogna però tener conto che anche il costo orario può subire delle variazioni. Infatti incidono anche il clima, la temperatura impostata rispetto alla temperatura esterna, l'isolamento climatico del locale da condizionare, perché ci possono anche essere dispersioni e quindi probabili costi aggiuntivi
Le cifre estive
Con stime basate su utilizzi medi di 8 ore al giorno, per tre mesi (giugno-luglio-agosto):
- Un inverter, in classe A++, può portare a un costo orario tra 0,11 e 0,20 euro, mensile tra i 26,40 e 48,00 euro, e un costo estivo complessivo (90 giorni circa) tra i 79,20 e i 144,00 euro
- Uno Split base, in classe A, invece, ha un costo orario di circa 0,17–0,25 euro, mentre nei tre mesi estivi può far spendere tra i 122,40 e 180,00 euro
- Più alti ancora i costi per il Multisplit (2 unità), che per un'ora sono tra 0,34–0,50 euro e che su 90 giorni possono attestarsi fra 244,80 e 360,00 euro
Si può poi tentare un calcolo approssimativo per la spesa media per l'estate 2025, presupponendo 3 mesi di utilizzo per 8 ore giornaliere per almeno due apparecchi all'interno di un'abitazione. Il minimo di spesa è di 158,4 per i modelli più efficienti, ma sia arriva fino a un massimo di 720 euro.
I consigli per risparmiare
Ci sono comunque diverse accortezze da tenere presenti per poter risparmiare. Prima di tutto, il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per poter funzionare correttamente, ed è anche importante controllare la tenuta del circuito del gas. Se il condizionatore non viene manutenuto correttamente tende, infatti, a lavorare sotto sforzo: consuma fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica.
Poi, in fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.
Utile anche chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive. Questo permette di ridurre la luce solare all’interno dell’abitazione e di conseguenza l’energia richiesta dai climatizzatori.
Nelle ore più calde è utile anche ridurre l’utilizzo di apparecchiature (computer, televisori, elettrodomestici, luci) che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione.
Da valutare, poi, l’impianto a pompa di calore che può essere abbinato a un sistema fotovoltaico in grado di coprire il consumo di energia elettrica necessario per il funzionamento della macchina. Essenziale in questo caso è la sincronizzazione del funzionamento del climatizzatore con la produttività dell’impianto, che è massima durante le ore centrali della giornata.
Per approfondire:
Condizionatori, il vademecum dell'Enea su come risparmiare sulle bollette della luce