Cos'è l'Ice, l'agenzia che controlla l'immigrazione negli Usa

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Introduzione

Agenzia federale istituita nel 2003 dopo gli attentanti dell’11 settembre, la United States Immigration and Customs Enforcement (Ice) agisce come branchia del Dipartimento per la sicurezza interna (Dhs) con compiti che spaziano dal controllo delle frontiere interne al contrasto al crimine transnazionale. La struttura con sede a Washington è finita nel mirino delle proteste in California dopo una vasta operazione coordinata che in tre giorni ha portato all’arresto di centinaia di persone sospettate di non essere in regola con i permessi di soggiorno

Quello che devi sapere

Perchè venne istituita

Obiettivo dell’apparato, voluto dall’allora presidente George W. Bush e che oggi conta oltre 21mila operatori, era di rafforzare i controlli interni sull’immigrazione come misura preventiva di minacce alla sicurezza nazionale

 

Per approfondire: USA, proteste e arresti per il coprifuoco a Los Angeles. Trump: “Animali pagati"

Perchè venne istituita

Come opera

Dotata di un budget autonomo che nel 2018 ha superato i 7,6 miliardi di dollari, l’Ice agisce prevalentemente nelle città, nei luoghi di lavoro e di riunione. Spetta invece alla US Border Patrol pattugliare le migliaia di chilometri di frontiere terrestri e marine che separano gli Stati Uniti dai Paesi vicini, a partire da Messico, Canada, Russia e Cuba

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Due apparati

L’agenzia federale, diretta dal marzo scorso da Patrick J. Lechleitner, opera attraverso due apparati:

  • Il primo è l'Enforcement and Removal Operations (Ero): è la struttura incaricata di rintracciare, arrestare ed eventualmente deportare persone irregolari che transitano nel territorio. Sotto la giurisdizione dell'Ero rientra inoltre la rete di centri di detenzione civile, strutture separate dai penitenziari federali e statali che ospitano oltre 41mila persone e che il presidente Usa ha promesso di sfoltire deportando migliaia di irregolari nel carcere extaterritoriale di Guantanamo
  • Poi c'è la Homeland Security Investigations (Hsi) che indaga anche all'estero su crimini federali di varia natura, dal cyberterrorismo al traffico di droga, esseri umani, armi o denaro. Gli agenti Ice possono condurre indagini sotto copertura e arrestare individui per violazioni civili dell’immigrazione anche senza reati penali

 

Per approfondire: Usa, Trump verso invio 9mila migranti a Guantanamo. Tajani: “Pronti a rimpatrio italiani”

I primi arresti

Sin dai primi giorni dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Ice ha condotto retate simboliche in diversi Stati, dall’Illinois alla Florida come prova del cambio di passo sul tema dell'immigrazione irregolare. Secondo la strategia della nuova amministrazione repubblicana, l’agenzia dovrebbe compiere fino a 3mila arresti al giorno, oltre il doppio della media registrata in passato

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Le retate contro le “città santuario”

L’accelerata sugli arresti Ice promossi dai “falchi” dell’amministrazione come il vice-capo di gabinetto Stephen Miller e dal funzionario Tom Homan si è indirizzata in particolar modo sulle cosiddette “città santuario”. Los Angeles è capofila di comuni, contee e località che limitano la collaborazione con il governo federale in materia di immigrazione con l’obiettivo di proteggere i migranti privi di documenti dalla deportazione fornendo loro assistenza sanitaria e istruzione. L'operazione, denonimata "Operation at large" ha visto impegnati circa 5mila agenti federali (non solo Ice) in blitz che hanno coinvolto varie città, da New York a Chicago, Atlanta e Miami

Scontro tra governo federale e locale

Leggi come la SB 54 vietano il ricorso a fondi locali per appoggiare interventi federali in materia di immigrazione. I blitz, condotti senza l’avallo delle amministrazioni comunali hanno colpito in larga misura lavoratori arabi, latinoamericani o asiatici privi di precedenti penali ma solo tacciati di aver commesso reati

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Interventi in luoghi simbolo

Ad accendere la miccia delle sommosse che stanno scuotendo la California sono state soprattutto le modalità “militaresche” con cui gli agenti dell’Ice hanno eseguito le verifiche sui permessi di soggiorno. Muniti di granate stordenti, veicoli non contrassegnati e tenute tattiche, le operazioni condotte in luoghi simbolo di Los Angeles, dal Fashion District ai quartieri popolari di Westlake e Paramount hanno suscitato un senso di intimidazione nella popolazione

I disordini e il coprifuoco

Dopo l’intervento su vasta scala dell’Ice, le comunità di Los Angeles colpite sono esplose in proteste causando blocchi stradali e scontri nelle piazze. Alla fine del primo weekend di disordini, sono scattati oltre cento arresti nell’area metropolitana. La sindaca di Los Angeles Karen Bass ha proclamato il coprifuoco notturno in alcuni quartieri

I disordini e il coprifuoco
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Duello Trump-Newsom

I disordini hanno spinto il presidente Usa Trump a inviare 4mila militari della Guardia Federale e 700 Marines inasprendo uno scontro istituzionale con il governatore democratico della California Gavin Newsom che non aveva chiesto l'intervento federale e che ha sporto una doppia denuncia al governo

 

Per approfondire: Chi è Gavin Newsom, il governatore dem della California che ha fatto causa a Trump

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