Dazi, oggi l’annuncio delle misure Usa. Trump: “È il giorno della liberazione in America”
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Alle 22, le 16 negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump annuncerà i dazi contro i partner commerciali "che si sono approfittati di noi". Le tariffe si andranno a sommare a quelle già decise sulle auto importate, che scatteranno il 3 aprile, e sull'alluminio. Von der Leyen: "L’Europa non ha iniziato questo scontro"
Il "Liberation Day", come annunciato dal presidente statunitense Donald Trump, è arrivato. Alle 22 di oggi (le 16 negli Usa) l’inquilino della Casa Bianca annuncerà i dazi che saranno immediatamente operativi, come ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt (TUTTE LE NEWS LIVE SULL'ANNUNCIO). Questa giornata "salirà alle cronache come uno dei giorni più importanti della storia americana. Il presidente affronterà decenni di pratiche commerciali sleali con le quali il nostro Paese è stato derubato", ha aggiunto. Nelle ultime ore Trump ha ribadito che sarà "molto gentile" con i partner commerciali degli Stati Uniti quando annuncerà i dazi. "Si sono approfittati di noi e noi saremo molto gentili con loro, rispetto a quello che hanno fatto a noi", ha dichiarato. E lo stesso Trump su Truth ha ribadito che oggi “è il giorno della liberazione in America!”.
Le tariffe si andranno a sommare a quelle già decise sulle auto importate, che scatteranno il 3 aprile, e sull'alluminio. Mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha detto che “dazi sull’agroalimentare avrebbero risvolti pesanti” e che “se serve” bisogna “immaginare risposte adeguate ai dazi”. I dazi americani sono un "errore profondo" per cui da parte europea "serve una risposta compatta, serena, determinata”, ha detto poi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Media: “Trump sta ancora valutando varie opzioni per i dazi”
Donald Trump e il suo staff hanno lavorato fino a tarda notte per mettere a punto e perfezionare il piano sui dazi. Secondo indiscrezioni riportate dai media americani, i lavori continuano anche ora quando mancano ormai poche ore all'annuncio del presidente, in programma alle 22 ora italiana. Al momento una decisione definitiva non sarebbe ancora stata raggiunta e l'amministrazione starebbe ancora valutando varie ipotesi, fra le quali tariffe universali. Un'altra ipotesi è quella di veri dazi reciproci con livelli tariffari specifici per ogni paese. Sul tavolo anche un approccio 'misto' con dazi fissi per un gruppo di paesi e tariffe più alte per quelli che hanno con gli Usa i maggiori squilibri commerciali.
Casa Bianca: dazi funzionano e primo mandato Trump è prova
"I dazi funzionano e il primo mandato del presidente ne è una prova”, ha affermato la Casa Bianca, spiegando come "nonostante la retorica dei politici e dei media, gli studi" condotti al riguardo "hanno ripetutamente mostrato che le tariffe sono uno strumento efficace per raggiungere gli obiettivi economici e strategici". A conferma della sua tesi, l'amministrazione cita l'Economic Policy Institute secondo il quale i dazi applicati da Donald Trump nel primo mandato hanno "chiaramente mostrato che c'è correlazione con l'inflazione". La Casa Bianca fa riferimento anche all'analisi dell'Atlantic Council, che ha mostrano come i dazi creino incentivi per favorire l'acquisto di prodotti Made in Usa da parte dei consumatori americani.

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Ursula von der Leyen: "Europa non ha iniziato questo scontro"
Non mancano le reazioni dall’Europa. "Questo scontro non è nell'interesse di nessuno: quella tra l'Ue e gli Usa è la relazione commerciale più grande e prospera al mondo e staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva. Allo stesso tempo, deve anche essere chiaro: l'Europa non ha iniziato questo scontro", ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo. "I dazi sono tasse che saranno pagate dalla popolazione. Sono tasse per gli americani sui loro generi alimentari e sui loro farmaci. Alimenteranno solo l'inflazione. Esattamente l'opposto di ciò che vogliamo ottenere. Le fabbriche americane pagheranno di più per i componenti prodotti in Europa", ha osservato von der Leyen, sottolineando che tutto questo "costerà posti di lavoro, creerà un mostro burocratico di nuove procedure doganali e sarà un incubo per tutti gli importatori statunitensi. Oggi nessuno ne ha bisogno, né negli Stati Uniti né in Europa", ha concluso.
Ue: “Risposta a dazi Usa al momento opportuno, presto”
"Sulla nostra risposta" agli annunci Usa sui dazi "tutto ciò che posso dire è che ce ne sarà una. Avverrà al momento opportuno dopo gli annunci previsti questa sera”, ha detto il portavoce della Commissione Ue Olof Gill nel briefing stampa. "Quanto alla domanda se abbiamo fatto calcoli sul potenziale impatto sull'economia europea di tali misure, la risposta è sì, ovviamente. Ci sarà un momento per farlo nei prossimi giorni e settimane. Ma in questo momento siamo solo in modalità di attesa, e pubblicheremo la nostra risposta formale dell'Ue al momento opportuno". Olof Gill ha anche chiarito che “il momento opportuno sarà presto”. L'Unione europea risponderà alla nuova ondata di dazi che saranno annunciati questa sera dagli Stati Uniti di Donald Trump “prima della fine del mese di aprile”. E la risposta sarà in due fasi: è quanto riferito dalla portavoce del governo francese, Sophie Primas, al termine del consiglio dei ministri a Parigi.
La reazione dal Regno Unito
Storia diversa, invece, per il Regno Unito, che per il momento si è sfilato dalle ritorsioni delineate da Ue e Canada contro gli Usa di Donald Trump e si aggrappa ai "progressi" accreditati a un negoziato commerciale a più largo raggio con Washington per sperare di allontanare lo spettro dei dazi in arrivo da oltre Oceano. Intervistato in mattinata dalla Bbc, il ministro delle Attività produttive Jonathan Reynolds si è dichiarato convinto che il Regno sia "in una posizione migliore rispetto a qualunque altro Paese" per far rientrare l'ombra della mannaia americana. "Io credo - ha spiegato, evocando un andamento "positivo dei negoziati in corso" - che possiamo non solo arrivare a evitare dazi reciproci, ma anche a rafforzare i nostri rapporti tout court".

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Starmer: “Pronti a ogni eventualità per i dazi Usa”
Il governo britannico si è "preparato a tutte le eventualità" per affrontare i dazi Usa. Lo ha detto il premier Keir Starmer durante il Question Time alla Camera dei Comuni in vista dell'atteso annuncio di questa sera da parte del presidente americano Donald Trump. "Una guerra commerciale non è nell'interesse di nessuno e il Paese merita un approccio calmo e pragmatico", ha aggiunto il primo ministro laburista, sottolineando che i "colloqui costruttivi" con gli Stati Uniti per raggiungere un accordo commerciale stanno "progredendo".
Meloni: “Dazi su agroalimentare avrebbero risvolti pesanti”
"I prodotti agroalimentari italiani sono richiesti in tutto mondo, a partire ovviamente dall'Europa. Bisogna ricordare che gli Stati Uniti sono il secondo mercato di destinazione, con un export salito nel 2024 del 17%. Il mercato statunitense per noi è fondamentale, è evidente che l'introduzione di nuovi dazi avrebbe risvolti pesanti per i produttori italiani, e penso sarebbe un'ingiustizia anche per molti americani, perché limiterebbe la possibilità di acquistare e consumare le nostre eccellenze solo a chi può spendere di più”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla cerimonia di consegna del Premio Maestro dell'arte della cucina italiana. La premier ha comunque detto di essere “convinta che si debba lavorare per scongiurare in tutti i modi possibili una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno né Stati Uniti né Europa, il che ovviamente non esclude se necessario di dover anche immaginare risposte adeguate a difendere le nostre produzioni".
