Medio Oriente, Israele torna a bombardare Gaza. Netanyahu ad Hamas: è solo l'inizio

©Ansa

Israele ha lanciatonnuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, accusando Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. "D'ora in poi, Israele agirà contro Hamas con una forza militare sempre maggiore", ha avvertito Netanyahu. I morti sono già oltre 400. "Hamas ha scelto la guerra”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa Brian Hughes

in evidenza

Crolla la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato stanotte nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza: una campagna di bombardamenti a sorpresa, che, come riporta il Times of Israel, è stata denominata  “Forza e Spada”, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori: "Attacchi sono solo l'inizio". Secondo il ministero della Salute di Gaza i morti sono già oltre 400. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti", ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. "Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa Brian Hughes. 

Tra le vittime degli attacchi c'è anche Issam Da'alis, membro dell'ufficio politico di Hamas a Gaza e capo del comitato di monitoraggio delle attività governative. Anche Abu Anas Shabana, comandante della brigata Rafah di Hamas, insieme alla moglie e i suoi cinque figli sono rimasti uccisi durante gli attacchi israeliani notturni. Secondo la tv saudita al Hadath, è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Khan Yunis, nel sud di Gaza anche il leader delle brigate al Quds della Jihad islamica palestinese, Hassan al-Na'am Abu Ali.

"Il pronto soccorso è in condizioni disastrose. Abbiamo corpi e parti di  corpi, per lo più bambini e donne. C'è molta confusione nella  popolazione. Alcuni sono corsi in ospedale solo per proteggersi. Noi  medici abbiamo pianto per l'intensità e la difficoltà della situazione.  Ci sono alcuni casi gravi: ustioni, amputazioni, ferite alla testa,  ferite al petto". Questa la drammatica testimonianza del dottor Mohammad  Qishta di Medici Senza Frontiere dall'ospedale Nasser di Gaza.

Intanto, Teheran denuncia le parole "belligeranti" di Trump in merito al sostegno dell'Iran ai ribelli Houthi dello Yemen, minacciando "gravi conseguenze" in caso di un'aggressione Usa. Tajani riceve oggi il ministro degli Esteri siriano Shaibani.

Approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui:

Israele: Ben Gvir torna a fare il ministro della Sicurezza

"Il governo ha approvato all'unanimità la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu di nominare il deputato Itamar Ben Gvir come ministro della Sicurezza nazionale". Lo riferisce l'ufficio del premier israeliano. 

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Onu: attacchi aerei di Israele vicino a caschi blu

I caschi blu Unifil impegnati in Libano hanno registrato domenica un attacco condotto da un elicottero israeliano Apache, che ha sparato due razzi verso il villaggio di Yarun. Lo ha detto il portavoce Onu nel corso dell'incontro quotidiano con i media. I razzi sono passati sopra le postazioni Unifil prima di atterrare circa 500 metri a nord. Lo stesso giorno sono stati segnalati altri quattro attacchi aerei israeliani, di cui uno con drone. Unifil ha chiesto alle forze israeliane di mettere fine agli attacchi vicino alle postazioni dei caschi blu. 

Gaza: un lungo tavolo tra le macerie per la cena di Ramadan

Immagini diffuse sui social da Gaza mostrano la popolazione che  prepara un  Iftar collettivo, il pasto serale che interrompe il digiuno  durante il  Ramadan, a Rafah, nel sud della Striscia, tra le rovine  rimaste dopo i  combattimenti LE IMMAGINI

MO, reazioni contrastanti dopo ripresa attacchi su Gaza

Medioriente, raid di Israle su Gaza: centinaia di morti

Onu: Israele fa evacuare Beit Hanoun e Khan Younis

L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione delle aree di Beit Hanoun e Khan Younis, a Gaza. Lo riporta l'Onu. Questo e' il primo ordine di evacuazione in due mesi. Molte persone si sono spostate in un'altra zona per mettersi in salvo. 

Hamas: si faccia pressione su Usa per fermare raid Israele

Hamas chiede di "fare pressione" sugli Stati Uniti, il principale sostenitore di Israele, affinché quest'ultimo cessi gli attacchi sulla Striscia di Gaza che, secondo le autorità israeliane, mirano a costringere Hamas ad ulteriori rilasci di ostaggi. "Invitiamo i paesi amici che sostengono la giusta causa palestinese a fare pressione sul governo degli Stati Uniti affinché ponga fine a questa aggressione e a questa guerra genocida contro civili indifesi", ha scritto in una dichiarazione il movimento islamista palestinese.

Media Houthi: raid americani nella roccaforte in Yemen

I media Houthi riferiscono di attacchi americani a Saada, roccaforte dei ribelli yemeniti. 

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco  del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente   offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione  che  va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una  soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Sanchez: "Inaccettabili gli attacchi israeliani a Gaza "

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha definito "inaccettabili" gli attacchi israeliani sul territorio palestinese di Gaza, che hanno causato più di 400 morti. "Atroce. Triste. Inaccettabile", ha scritto il capo del governo spagnolo a X.

Ong: raid israeliani contro un sito militare in Siria

Attacchi israeliani hanno preso di mira un sito militare in Siria: lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani.  

Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno  firmato un "trattato di partenariato strategico globale" con cui è  stata potenziata la cooperazione militare e d'intelligence. Un accordo  definito "una vera svolta" che amplierà la proiezione russa nel settore  dell'energia nucleare iraniana. LEGGI L’ARTICOLO

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui,  grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di  Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia  di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano  morte e distruzione. IL VIDEO

Netanyahu: "Da ora i negoziati solo sotto il fuoco"

"D'ora in avanti, Israele agirà con una forza crescente contro Hamas e i negoziati avverranno solo sotto il fuoco". Lo ha dichiarato Benyamin Netanyahu. "Continueremo a combattere fino a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra: la liberazione degli ostaggi, l'eliminazione di Hamas e la fine della minaccia da Gaza. Alcuni commentatori diffondono bugie, insinuando che le decisioni dell'Idf siano dettate da considerazioni politiche. Ripetono solo la propaganda di Hamas. Ma voglio dire chiaramente ad Hamas: non contate su questo. Nulla ci fermerà dal raggiungere i nostri obiettivi", ha aggiunto.

Hamas: "Non abbiamo respinto proposta Usa, stavamo trattando"

Hamas "sta affrontando in modo responsabile e positivo qualsiasi proposta per fermare l'aggressione e togliere l'assedio" ed è in costante contatto con i mediatori. Lo ha affermato il suo portavoce Abdel-Latif al-Qanoua. In una dichiarazione su Telegram citata da Al Jazeera, al-Qanoua ha affermato che "la proposta (degli Usa) era sul tavolo delle trattative e Hamas non l'ha respinta e l'ha affrontata positivamente. Netanyahu ha ripreso la guerra per ostacolare l'accordo". "L'interesse di Hamas era nella continuazione dell'accordo e continuerà a trattare in modo flessibile e positivo con i mediatori per respingere l'aggressione".

Netanyahu: "Hamas sente la nostra forza, è solo l'inizio"

"Nelle ultime 24 ore, Hamas ha sentito la nostra forza. Voglio garantire a voi e a loro: questo è solo l'inizio. Continueremo a combattere per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra". Ha dichiarato Benyamin Netanyahu, e ha aggiunto: "Il mio cuore è con gli ostaggi e le loro famiglie, stanno vivendo un incubo impossibile, ogni giorno, ogni minuto". 

Netanyahu ad Hamas: "Attacchi sono solo l'inizio"

Oxfam: con fine cessate fuoco a Gaza si rischia catastrofe

La rottura dell'accordo sul cessate il fuoco a Gaza da parte di Israele e' ingiustificabile e ha causato oltre 300 vittime e centinaia di feriti. Si rischia la catastrofe umanitaria. Lo ha dichiarato il portavoce sulle crisi umanitarie di Oxfam Italia, Paolo Pezzati, commentando i nuovi attacchi israeliani su Gaza. 

Idf: intercettato missile dallo Yemen su Israele

"Le sirene sono suonate nel Negev centrale e meridionale, un missile lanciato dallo Yemen e' stato intercettato dall'IAF prima di entrare in territorio israeliano", lo scrive l'Idf sul profilo Telegram. "Le sirene sono state suonate in conformita' al protocollo". 

Sirene di allarme in Israele per missile dallo Yemen

Gli allarmi per arrivo di razzi e missili sono stati attivati nelle zone di Beer Sheva e del Negev dopo che è stato rilevato un lancio proveniente dallo Yemen. 

Bozza leader Ue, condanna attacchi Gaza: cessare il fuoco

"Il Consiglio europeo condanna i recenti attacchi aerei su Gaza, che hanno causato un elevato numero di vittime civili, e chiede un ritorno immediato alla piena attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi". Lo si legge nella bozza delle conclusioni del vertice europeo del 20-21 marzo, di cui l'AGI ha  preso visione.

Unicef: oggi a Gaza uccisi più di 130 bambini

"I resoconti e le immagini che emergono dalla Striscia di Gaza in seguito agli attacchi di oggi sono più che terribili. Secondo le notizie, centinaia di persone sono state uccise, tra cui più di 130 bambini, il che rappresenta il più alto numero di bambini morti in un solo giorno nell'ultimo anno. Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro". Lo afferma, in una nota,  la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell. 

Alle 19 discorso televisivo Netanyahu da quartier generale Idf

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà alle 19 (20 ora locale) un discorso in diretta televisiva dal quartier generale dell'Idf a Tel Aviv, secondo quanto dichiarato dal suo ufficio, citato dal Times of Israel. Anche se l'Ufficio del Primo Ministro non specifica quali saranno i temi trattati, si prevede Netanyahu si soffermi sulla ripresa dei raid nella Striscia di Gaza.-

Arabia Saudita condanna ripresa attacchi israeliani

Il ministero degli Esteri saudita ha denunciato "con la massima fermezza la ripresa dell'aggressione da parte delle forze di occupazione israeliane contro la Striscia di Gaza e il loro bombardamento diretto di aree civili, senza alcun riguardo per il diritto umanitario internazionale". Lo ha dichiarato con un post su X il ministero del Regno, sottolineando "l'importanza di una cessazione immediata delle uccisioni, delle violenze e delle distruzioni israeliane, nonche' la protezione dei civili palestinesi dall'ingiusta macchina da guerra"

Egitto, in contatto con altri mediatori per stop offensiva

L'Egitto mantiene "intensi contatti" con gli altri due paesi mediatori della tregua tra Israele e Hamas - Qatar e Stati Uniti - per fermare l'offensiva dell'Idf a Gaza. Lo ha riferito una fonte egiziana nei negoziati. Il gruppo di mediatori, ha spiegato, sta cercando di ottenere il rilascio di "diversi ostaggi" in cambio di un cessate il fuoco immediato. I servizi segreti israeliani hanno anche invitato Hamas ad andare urgentemente al Cairo. 

Oxfam: a Gaza si rischia la catastrofe umanitaria

"La rottura dell'accordo sul cessate il fuoco a Gaza da parte di Isarele è ingiustificabile e ha causato oltre 300 vittime e centinaia di feriti. In nessuna circostanza è ammissibile il continuo attacco sui civili e sulle infrasrutture essenziali da cui dipende la sopravvivenza della popolazione. La tregua che è stata rotta rappresentava l'unico barlume di speranza per 2 milioni di palestinesi allo stremo e per gli ostaggi israeliani rimasti. Come se non bastasse le autorità israeliane hanno ordinato anche nuove evacuazioni che costringono migliaia di persone a a spostarsi, ancora una volta, verso luoghi dove non verrà comunque garantita la loro sicurezza, in palese violazione del diritto internazionale". Lo ha dichiarato Paolo Pezzati portavoce sulle crisi umanitarie di Oxfam Italia. "Dall'inizio di marzo, in coincidenza con l'inizio del Ramadan, Israele ha posto Gaza sotto un assedio totale impendendo l'ingresso di cibo, carburante e qualsiasi aiuto umanitario. - ha aggiunto Pezzati - Una settimana fa ha anche tagliato l'elettricità che manteneva in funzione l'unico impianto di desalinizzazione dell'acqua ancora operativo a Gaza, vitale per mezzo milione di persone. In questo momento il sistema sanitario, già al collasso, non riesce a soccorrere le vittime degli attacchi, mentre gli ospedali stanno finendo le scorte di medicinali e attrezzature." "Questa tragedia continua a consumarsi in primo luogo per la mancanza di volontà da parte della comunità internazionale nel riconoscere le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele. - conclude Pezzati - Rispettarlo non è facoltativo. Il diritto internazionale esiste per proteggere I civili ovunque e dovrebbe essere sostenuto universalmente. Per questo lanciamo un appello urgente affinchè tutte le parti si rimettanno subito al lavoro per ripristinare un cessate il fuoco immediato e duraturo".

Siria: "Israele vuole minare stabilità con nuovi attacchi"

Il ministero degli Esteri siriano ha condannato i nuovi attacchi israeliani ieri nel sud della Siria, denunciando i tentativi di destabilizzare il Paese nel mezzo della transizione seguita alla caduta di Bashar al-Assad. In una dichiarazione, il ministero ha condannato "nei termini più forti gli attacchi aerei israeliani su Deraa del 17 marzo", che secondo un rapporto ufficiale hanno causato tre morti. "Questa aggressione fa parte di una campagna israeliana contro il popolo siriano e la stabilità del Paese", ha aggiunto. 

Katz: "Hamas deve capire che regole del gioco sono cambiate"

"Hamas deve capire che le regole del gioco sono cambiate: non smetteremo di combattere finché tutti i rapiti non saranno tornati e ogni minaccia per i residenti del sud del Paese non sarà rimossa". Lo ha detto il ministro della Difesa Israel Katz che ha visitato la base aerea di Tel Nof dopo l'attacco dell'aeronautica militare alla Striscia di Gaza. 

Israele a Onu, nulla ci fermerà per liberare gli ostaggi

"È tempo che i paesi del mondo prendano sul serio il nostro incrollabile impegno a riportare a casa tutti i nostri ostaggi e sconfiggere il nemico. Niente ci impedirà di combattere per liberare i nostri ostaggi che sono detenuti in una prigionia brutale da Hamas da 527 giorni. Non mostreremo pietà contro i nostri nemici mentre i nostri ostaggi languono nei tunnel del terrore di Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon. "Anche se il Consiglio di sicurezza si riunisce ogni giorno, non ci fermeremo finché tutte le persone rapite non torneranno a casa", ha aggiunto a margine della riunione dei Quindici all'Onu. 

Onu, a Gaza servono aiuti essenziali, rinnovare cessate il fuoco

"Tre cose devono accadere ora: prima di tutto, gli aiuti umanitari e i beni commerciali essenziali devono poter entrare a Gaza. Secondo, dobbiamo rinnovare il cessate il fuoco. Terzo, la risposta umanitaria deve essere finanziata". Lo ha detto il capo degli aiuti umanitari dell'Onu Tom Fletcher al Consiglio di Sicurezza. 

Israele: raid su Gaza "pienamente coordinati" con Usa

Gli intensi attacchi aerei israeliani effettuati durante la notte sulla Striscia di Gaza sono stati condotti "in pieno coordinamento" con gli Stati Uniti. Lo ha affermato martedì il portavoce del governo israeliano David Mencer. "Posso confermare che la ripresa degli intensi combattimenti è stata effettuata in pieno coordinamento con Washington", ha detto Mencer durante una conferenza stampa. La Casa Bianca aveva precedentemente dichiarato di essere stata consultata da Israele prima di lanciare gli attacchi. 

Jihad islamica conferma: portavoce ucciso in raid Idf

Dopo le indiscrezioni dei media palestinesi, è arrivata la conferma della Jihad islamica. Un raid aereo israeliano sul centro di Gaza ha colpito la casa del portavoce dell'ala armata del gruppo palestinese, Naji Abu Saif, meglio conosciuto come Abu Hamza, uccidendolo insieme alla moglie e diversi membri della sua famiglia.

Media: oggi numero più alto vittime da novembre 2023

La ripresa degli attacchi israeliani su Gaza, dopo la rottura della tregua, ha provocato il numero più alto di vittime palestinesi in giorno solo dal 7 novembre del 2023. A tenere i conti è stata la Cnn. Secondo il bilancio fornito da Hamas, e non smentito da Israele, almeno 404 persone sono state uccise dalla notte scorsa, il bilancio più pesante dal 7 novembre 2023, quando i raid israeliani provocarono 548 vittime. Il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmoud Basal, ha riferito alla Cnn che "più di 130 bambini e molte donne" sono stati uccisi, comprese intere famiglie. 

MO, Ghio: “Parole circostanza non bastano più, Tajani venga in Aula”

"È urgente che il ministro Tajani venga in Aula a riferire su quanto accaduto a Gaza con la rottura della tregua da parte di Israele. Gli attacchi voluti da Netanyahu hanno prodotto oltre 400 morti e piu' di 500 persone ferite. La situazione è gravissima, siamo al sedicesimo giorno di blocco totale di cibo e medicinali voluto da Israele che, di fatto, è la continuazione di una situazione mai migliorata da oltre un anno a questa parte". Così la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD, intervenendo in Aula di Montecitorio. "Dopo 70 mila morti nel territorio di Gaza - ha continuato l'esponente dem - la tregua che avrebbe dovuto tutelare la vita delle persone è stata volutamente infranta e gli uomini, le donne e i bambini della striscia sono sempre più soli senza cibo, senza cure, senza protezione alcuna. La situazione non è diversa in Cisgiordania dove proseguono attacchi, demolizioni e uccisioni". "Di fronte al massacro criminale che Netanyahu sta portando avanti, occorre una sveglia comunità internazionale, a partire dall'Unione Europea e dal nostro governo, le parole di generica circostanza non bastano più. Il ministro Tajani venga in Aula a riferire cosa questo governo sta facendo e intende fare per contrastare lo sterminio della popolazione civile palestinese", conclude Ghio.

Aoi: "Ferma condanna del massacro in atto a Gaza"

"Le lancette dell'orologio del genocidio a Gaza hanno ripreso a scorrere a ritmo accelerato. Dopo settimane di apparente tregua, la violenza israeliana ha ripreso con brutale intensità, ignorando ogni principio di umanità e diritto internazionale. Mentre il governo israeliano diffonde voci su possibili deportazioni della popolazione palestinese in Siria, Somalia e Sudan, da oltre due settimane impone un blocco totale degli aiuti e dell'energia elettrica, condannando oltre due milioni di persone a una crisi umanitaria senza precedenti. Oggi, i nuovi bombardamenti rappresentano una flagrante violazione del cessate il fuoco e un ulteriore passo verso la pulizia etnica della Striscia di Gaza". A dirlo è Aoi-Cooperazione e Solidarietà Internazionale che denuncia e ritiene inaccettabili "il silenzio o complice della comunità internazionale, l'assenza di prese di posizione da parte dell'Unione Europea e la sostanziale inerzia del governo italiano". Aoi chiede al Governo italiano e ai governi dell'Ue di: condannare senza ambiguità la ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza; imporre immediate sanzioni contro Israele e interrompere ogni commercio di armi con Tel Aviv; sospendere il trattato di associazione Ue-Israele; proteggere l'operato della Corte Internazionale di Giustizia e del Tribunale Penale Internazionale dalle ritorsioni statunitensi. "Ci appelliamo alla società civile italiana ed europea, alle reti associative e ai movimenti per la pace, affinché - conclude l'Associazione delle Ong italiane - si mobilitino con determinazione per fermare il massacro e difendere il diritto alla vita, alla dignità e all'autodeterminazione del popolo palestinese. Il tempo delle esitazioni è finito: serve un'azione concreta per fermare questo crimine contro l'umanità".

Meloni: "Grande preoccupazione per ripresa ostilità a Gaza"

"Seguiamo con grande preoccupazione la ripresa dei combattimenti a Gaza, che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo, il rilascio di tutti gli ostaggi e una fine permanente delle ostilità, così come il ripristino di buna piena assistenza umanitaria nella Striscia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.

Media: "Ucciso nei raid leader brigate Quds della Jihad islamica"

Il leader delle brigate al Quds della Jihad islamica palestinese, Hassan al-Na'am Abu Ali, è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Khan Yunis, nel sud di Gaza. Lo riferisce la tv saudita al Hadath.

Idf: "Attacchi con droni contro artiglieria nel sud Siria"

L'Idf rende noto di aver lanciato poco fa un attacco con droni contro sistemi di artiglieria nei pressi della città di Khan Arnabeh, nella Siria meridionale, nei pressi del confine con Israele. "La presenza di armi nella Siria meridionale è una minaccia per lo Stato di Israele. L'Idf non permetterà l'esistenza di una minaccia militare nella Siria meridionale e agirà contro di essa", afferma l'esercito.

Costa: "Scioccato dai raid a Gaza, si rispetti la tregua"

"Scioccato e rattristato dalle notizie provenienti da Gaza e dalle numerose vittime civili a seguito degli attacchi aerei israeliani della scorsa notte. La violenza deve cessare e i termini dell'accordo di cessate il fuoco devono essere rispettati. Tutti gli ostaggi e i detenuti devono essere rilasciati e gli aiuti umanitari devono essere ripristinati immediatamente". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

Media: "Comandante Hamas ucciso con moglie e cinque figli"

Anche Abu Anas Shabana, comandante della brigata Rafah di Hamas, insieme alla moglie e i suoi cinque figli sono rimasti uccisi durante gli attacchi israeliani notturni. Lo riferisce il quotidiano libanese al Mayadeen.

Herzog: "Famiglie degli ostaggi stanno passando l'inferno"

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha invitato i membri del governo a prendersi cura dei familiari degli ostaggi. "Parlate con le famiglie dei rapiti, ascoltatele. Abbracciatele. Stanno attraversando un inferno che non può essere descritto a parole". "Questo è il momento di mostrare responsabilità, sensibilità e unità e di mettere le questioni veramente importanti, e solo quelle, davanti ai nostri occhi", ha affermato. E' il momento di rimuovere tutte le questioni controverse dall'agenda e cercare intese e accordi in modo da poter riportare tutti a casa e sconfiggere Hamas", ha concluso.

Parigi condanna la nuova offensiva israeliana a Gaza

La Francia "condanna gli attacchi israeliani condotti da ieri sulla striscia di Gaza" e "lancia un appello ad uno stop immediato delle ostilità che compromettono gli sforzi di liberazione degli ostaggi e minacciano la vita delle popolazioni civili di Gaza": lo ha detto il portavoce del Quai d'Orsay nel quotidiano punto stampa. Per il Quai d'Orsay, oltre a nuocere agli sforzi per la liberazione degli ostaggi, i nuovi raid israeliani "minacciano la vita delle popolazioni civili di Gaza". "Tutte le parti devono tornare al rispetto della tregua nella sua integralità - ha proseguito il portavoce - ed impegnarsi nei negoziati in buona fede per renderli duraturi". "La Francia lancia un appello alle autorità israeliane - ha continuato - affinché garantiscano la protezione permanente di tutti i civili, ripristino l'accesso all'acqua e all'elettricità, ed eliminino immediatamente gli ostacoli all'ingresso a Gaza degli aiuti umanitari". Parigi, infine, "ribadisce il suo appello alla liberazione senza condizioni di tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza".

Schlein: "La rottura della tregua è gravissima"

"La situazione a Gaza è di nuovo drammatica, la rottura della tregua è gravissima. Serve davvero tutto l'impegno diplomatico e politico fin qui mancato purtroppo in larga parte dalla comunità internazionale e dall'Unione Europea per far riprendere il cessato del fuoco, per consolidarlo, per avviare una vera discussione di pace". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella riunione congiunta di senatorie deputati Pd

Calenda: "Hamas legittimo obiettivo, scempio su civili è indegno"

"La scelta di Israele, avallata da Trump, di riprendere i bombardamenti su una Gaza già martoriata è ingiusta e immorale. Considero la struttura di Hamas un legittimo obiettivo militare, ma questo scempio sui civili è indegno. L'Europa deve intervenire". Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.

Conte: "Ripreso massacro a Gaza, Ue non si giri dall'altra parte"

"Non possiamo permetterci che riparta il massacro a Gaza di cui Italia e Europa sono spettatori da mesi. Mentre venivano trucidati decine di migliaia di palestinesi il governo italiano era impegnato a proteggere Netanyahu e a stringere le mani a lui e al suo governo criminale. A livello europeo è mancata una presa di posizione forte con misure concrete quali embargo sulle armi e sanzioni a Israele. Adesso è ripartito il massacro che coinvolge, ancora una volta, donne e bambini". Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte. "Un solerte funzionario israeliano - prosegue - ha dichiarato che quest'ultimo raid ha una funzione 'preventiva' perché c'erano 'movimenti insoliti' a Gaza. Ma in tutto questo come si colloca l'Europa dei diritti, che si vanta costantemente della sua 'superiore' civiltà giuridica? L'Europa che abbiamo in mente noi non si gira dall'altra parte. Questa persistente indifferenza ha macchiato la nostra storia. Ora basta!".

Casa Bianca: "Hamas ha scelto la guerra"

"Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes in una nota.

La Colombia condanna il bombardamento su Gaza

La Colombia ha condannato i bombardamenti lanciati da Israele contro la Striscia di Gaza, che hanno causato la morte di almeno 400 persone, chiedendo al contempo di mantenere "il cessate il fuoco" e di cercare una via negoziata per trovare la pace. "Il governo della Colombia deplora e condanna le azioni unilaterali di Israele, in particolare i bombardamenti indiscriminati in violazione del cessate il fuoco che continuano a causare la morte di civili palestinesi nella Striscia di Gaza, così come le operazioni militari in Cisgiordania", lo dichiara il Ministero degli Esteri in un comunicato. Il governo di Bogotà esorta a mantenere il cessate il fuoco per tornare sulla strada che permetta la liberazione degli ostaggi e dei "prigionieri politici palestinesi" e che ci sia la possibilità di un "processo di dialogo a lungo termine" "La Colombia ribadisce che l'unica formula per un duraturo processo di pace in Medio Oriente consiste in una soluzione negoziata a due Stati con piena sovranità", si legge ancora nella nota del ministero, che ribadisce il suo sostegno alle 'organizzazioni internazionali' affinché sia fatta giustizia nei confronti dei 'responsabili di crimini di guerra e crimini contro l'umanità'.

Egitto e Qatar premono su Israele per un nuovo cessate il fuoco

Egitto e Qatar stanno lavorando insieme per promuovere un rinnovato cessate il fuoco a Gaza, riferisce il Washington Post, citando un ex funzionario egiziano informato sul piano. "L'Egitto e il Qatar stanno pianificando un rapido contatto con la parte israeliana per un cessate il fuoco urgente e per organizzare incontri immediati al Cairo, al fine di avviare la fase successiva e lo scambio di ostaggi e prigionieri per raggiungere la pace", ha dichiarato il funzionario. Secondo la stessa fonte, l'Egitto sta cercando di coinvolgere gli Stati Uniti per fare pressione su Benyamin Netanyahu affinché accetti l'accordo di tregua.

Unhcr: "In Siria 16 milioni di persone necessitano aiuti urgenti"

Più di 16 milioni di siriani hanno ancora bisogno di aiuti urgenti - in primis cibo, alloggi, assistenza sanitaria - e più di 7,4 milioni di siriani rimangono sfollati interni, la maggior parte dei quali vivono in condizioni estremamente difficili. Per contribuire a rispondere a questa situazione, Unhcr Italia lancia un appello urgente di raccolta fondi a sostegno del popolo siriano, a cui si è unito anche Alessandro Gassmann, in qualità di Ambasciatore di Buona Volontà di Unhcr. "Dopo anni vissuti lontani dalle loro case, tante famiglie stanno tornando con determinazione e coraggio - afferma Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di Unhcr Italia. Ma le difficoltà restano enormi, la crisi non è finita: mancano le case, le scuole, gli ospedali, l'elettricità, il cibo e l'acqua potabile. Stiamo lavorando senza sosta nel Paese, le priorità sono riparare le tante abitazioni danneggiate e ripristinare le infrastrutture dei servizi di base, ma le risorse non sono sufficienti. Senza un sostegno adeguato, milioni di rifugiati e sfollati siriani potrebbero veder sfumare il loro sogno di un futuro migliore. Non possiamo lasciare che questa speranza svanisca. Per questo lanciamo un appello alla generosità di tutti: non lasciamo soli i siriani in questo momento cruciale, basta anche un piccolo aiuto per fare la differenza". Senza sufficienti finanziamenti, sottolinea l'Unhcr, 1,5 milioni di siriani resteranno senza beni di prima necessità e 75.000 persone tra le più vulnerabili resteranno senza un alloggio d'emergenza.

Msf: "Ospedale al collasso a Gaza, donne e bimbi tra vittime"

"Il pronto soccorso è in condizioni disastrose. Abbiamo corpi e parti di corpi, per lo più bambini e donne. C'è molta confusione nella popolazione. Alcuni sono corsi in ospedale solo per proteggersi. Noi medici abbiamo pianto per l'intensità e la difficoltà della situazione. Ci sono alcuni casi gravi: ustioni, amputazioni, ferite alla testa, ferite al petto". Questa la drammatica testimonianza del dottor Mohammad Qishta di Medici Senza Frontiere dall'ospedale Nasser di Gaza. "Sembra di essere tornati all'inizio della guerra", si legge in una nota dell'organizzazione. "Il numero di feriti e vittime è enorme. I pazienti sono arrivati in massa negli ospedali", scrive Msf. Claire Nicolet, responsabile dell'organizzazione per l'emergenza nella Striscia sottolinea che a Gaza "l'accesso alle cure e ai rifugi è estremamente limitato" perchè "è tutto distrutto. La gente è terrorizzata, ha capito che i combattimenti sono ricominciati su larga scala e ha paura di quello che accadrà. Inoltre, le evacuazioni mediche sono state sospese".

Anche Mosca condanna "con forza" raid Israele su Gaza

 La Russia ha condannato "con forza" i nuovi attacchi di Israele sulla Striscia di Gaza, che hanno ucciso piu' di 400 persone secondo il ministero della Salute del territorio gestito da Hamas. "Mosca si rammarica profondamente della ripresa delle operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza", ha affermato il ministero degli Esteri russo. "La Russia condanna fermamente qualsiasi azione che porti alla morte di civili e alla distruzione delle infrastrutture sociali", si legge nella nota.

Estrema destra di Ben Gvir rientra nel governo israeliano

Il partito della destra ortodossa Otzma Yehudit dell'ex ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir rientra nel governo israeliano, poco meno di due mesi dopo aver lasciato la coalizione. Lo hanno annunciato lo stesso partito di Ben Gvir e il Likud del premier Beyamin Netanyahu in una nota congiunta. Lo riferiscono i media locali. Otzma Yehudit aveva lasciato la coalizione di Netanyahu per protesta contro l'accordo di cessate il fuoco con Hamas. Ben Gvir oggi ha accolto con favore la ripresa delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.

Londra contro i raid su Gaza, "torni il cessate il fuoco"

Il governo britannico ha criticato oggi la ripresa su vasta scala dei devastanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza palestinese, invocando - per bocca di una portavoce del premier Keir Starmer - "il ritorno al cessate il fuoco" fra Israele e Hamas "al più presto possibile". Nelle ore precedenti il ministro degli Esteri, David Lammy, aveva denunciato per la prima volta in modo esplicito come "una violazione del diritto internazionale" conclamata lo stop agli aiuti e il taglio all'elettricità imposto di recente alla popolazione di Gaza allo stremo dal governo di Benyamin Netanyahu. 

Idf,: "Proseguono i raid contro Hamas in tutta Gaza"

L'esercito (Idf) e il servizio di sicurezza israeliani (Isa) "continuano a colpire obiettivi terroristici appartenenti alle organizzazioni terroristiche di Hamas e Jihad islamica palestinese in tutta la Striscia di Gaza": lo annunciano l'Idf e l'Isa su Telegram. "Gli obiettivi colpiti nelle ultime ore includono cellule terroristiche, postazioni di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari aggiuntive utilizzate da queste organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati Idf", prosegue il comunicato. 

Soldati Israele

©Ansa

Erdogan: "Inaccettabili i raid di Israele contro Gaza"

"Gli attacchi di Israele contro Gaza sono stati inaccettabili". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, commentano i raid dello Stato ebraico contro la Striscia. Durante una telefonata con l'omologo finlandese, Alexander Stubb, il leader turco "ha affermato che i rinnovati attacchi contro Gaza sono stati inaccettabili, che la comunità internazionale dovrebbe ora dire 'basta' alla politica genocida di (Benjamin) Netanyahu e che è importante ristabilire il cessate il fuoco il prima possibile", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. 

Gerusalemme, proteste davanti alla Knesset

Proteste vicino alla Knesset a Gerusalemme. In decine, riferisce Haaretz, contestano i nuovi raid israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza e chiedono la liberazione degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese.

L'Ue: "Israele mostri moderazione e Hamas liberi gli ostaggi"

"Deploriamo la ripresa dei bombardamenti a Gaza, che ha causato vittime civili incluso bambini". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. "Chiediamo che Hamas liberi gli ostaggi e che Israele mostri moderazione", ha aggiunto. 

Ong: "Incursioni terrestri di Israele nel sudovest della Siria"

L'esercito israeliano ha esteso stamani il suo controllo nel sud-ovest della Siria dopo aver bombardato a tappeto nelle ultime ore la regione meridionale di Daraa a sud di Damasco. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui la fanteria israeliana è penetrata stamani nella località di Maariya, nella valle del fiume Yarmuk tra Siria e Giordania. Secondo l'Osservatorio, nei bombardamenti della notte nella regione di Daraa sono state uccise 4 persone. Altre incursioni israeliane si sono registrate poco fa nella località di Zubayda, nella regione di Qunaytra a est delle Alture occupate del Golan. 

Ministro degli Esteri israeliano: "Stallo inaccettabile per noi"

"Se avessimo continuato ad aspettare la situazione sarebbe rimasta in stallo" dopo che "nelle ultime due settimane e mezzo eravamo arrivati a un punto morto, né raid né liberazione degli ostaggi". E questo "è inaccettabile per Israele". Si è espresso così il ministro israeliano degli Esteri, Gideon Sa'ar, in dichiarazioni riportate dal Times of Israel dopo i nuovi raid aerei israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza.

"Gli obiettivi della guerra restano gli stessi", ha rimarcato, con un riferimento a quanto annunciato da Israele all'avvio delle operazioni militari israeliane nella Striscia in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. E Sa'ar, tornato ad accusare Hamas per gli ultimi sviluppi e per non aver accettato "offerte" per il cessate il fuoco, ha anche detto che la situazione degli ultimi giorni gli ha "ricordato molto" la fase iniziale del conflitto, quando la Striscia veniva colpita dai raid prima dell'avvio delle operazioni di terra e "si sperava che Hamas avrebbe accettato un accordo" ma "fin quando non abbiamo usato la forza non è accaduto nulla". 

Iran: "Prosegue il genocidio a Gaza, anche gli Usa responsabili"

L'Iran ha condannato oggi l'ondata di attacchi aerei israeliani a Gaza, definendola una "continuazione del genocidio e della pulizia etnica" nei territori palestinesi. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Teheran, hanno una "responsabilità diretta" nell'attacco. 

Ue: "Nuova escalation a Gaza devastante. Ripristinare cessate il fuoco"

"La rinnovata escalation a Gaza è devastante. I civili hanno sopportato sofferenze inimmaginabili. Ciò deve finire. Il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato e gli aiuti umanitari devono confluire a Gaza. E' fondamentale ripristinare immediatamente il cessate il fuoco per prevenire ulteriori perdite di vite umane e distruzioni". Lo scrive su X la commissaria europea per la Gestione delle crisi, Hadja Lahbib. 

Media, mediatori cercano di ottenere l'immediato rilascio degli ostaggi

Secondo la tv saudita al Hadath, l'Egitto è in stretto contatto con i mediatori per porre fine all'attuale escalation a Gaza. Secondo il report, i mediatori stanno tentando di ottenere il rilascio di diversi ostaggi in cambio di un cessate il fuoco immediato. Israele ha informato i mediatori che al momento rifiuta un cessate il fuoco. 

Egitto: "Raid di Israele flagrante violazione della tregua"

Il ministero degli Esteri egiziano ha condannato gli attacchi aerei notturni di Israele sulla Striscia di Gaza, definendoli una "flagrante violazione" del cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Gli attacchi costituiscono una "pericolosa escalation che minaccia di avere gravi conseguenze per la stabilità della regione", si legge in un comunicato stampa. L'Egitto ha mediato il cessate il fuoco a Gaza insieme a Qatar e Stati Uniti. 

Gaza

©Ansa

Israele: "Colpiremo sempre più duramente"

Lungi dal voler fermare l'operazione militare a Gaza, Israele intende anzi colpire sempre piu' duro. A chiarirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein. "Da questa mattina Israele sta operando con tutta la forza contro l'organizzazione terroristica di Hamas nella Striscia di Gaza", ha scritto Marmorstein sul suo account X riferendosi alla nuova operazione "Forza e spada'. "D'ora in poi, Israele agirà contro Hamas con crescente intensita' militare", ha assicurato. La decisione di rompere la tregua in vigore dal 19 gennaio è stata pressa "dopo che Hamas ha ripetutamente respinto le proposte di estendere il cessate il fuoco e rilasciare i nostri ostaggi", ha spiegato.

Mélenchon sui bombardamenti a Gaza: "Il genocidio continua"

"Oltre 400 morti questa notte a Gaza nei bombardamenti di Netanyahu contro dei civili. Intere famiglie massacrate. Netanyahu ha tagliato gli aiuti umanitari, l'acqua e la corrente elettrica. Il genocidio continua contro persone senza difesa" : lo scrive in un messaggio pubblicato su X il leader della sinistra radicale francese (La France Insoumise, Lfi)Jean-Luc Mélenchon. "Vergogna ai parlamentari francesi, che pochi giorni fa, si mostravano al fianco e in sostegno dell'esercito che sta compiendo un genocidio", prosegue Mélenchon, aggiungendo:"Vergogna e disonore, per sempre. Priorità al ritorno del cessate il fuoco. I criminali di guerra verranno processati, come anche i loro complici". 

Ministero della Sanità di Gaza, sale a 413 il bilancio dei morti

E' salito al 413 il bilancio dei morti nella nuova offensiva israeliana su Gaza. A renderlo noto è stato il ministero della Salute di Gaza. 

Sa'ar: "Hamas non metterà in ginocchio lo Stato di Israele"

"Ci siamo trovati in un vicolo cieco, senza combattimenti e senza il rilascio degli ostaggi, e questo Israele non lo può accettare", ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar. E ha aggiunto: "Se avessimo continuato ad aspettare, la situazione sarebbe rimasta bloccata. Hamas non metterà in ginocchio lo Stato di Israele. Questo non accadrà e non succederà". 

Hamas pubblica i nomi degli alti funzionati uccisi nella notte

L'ufficio informazioni del governo di Hamas ha annunciato ufficialmente la morte di diversi alti funzionari governativi nell'ondata di attacchi dell'aeronautica militare israeliana. Si tratta di Issam a-Dalis, capo del monitoraggio delle attività governative e membro dell'ufficio politico di Hamas, Ahmed al-Hatta, sottosegretario del ministero della Giustizia, Mahmoud Abu Watfa, sottosegretario del ministero degli Interni, Bahjat Abu Sultan, direttore generale del Meccanismo di sicurezza interna. 

Croce rossa: "Gli ospedali di Gaza al collasso"

Gli ospedali di Gaza sono al collasso dopo la nuova ondata di attacchi israeliani che hanno provocato la morte di oltre 300 persone. A fornire il tragico quadro della situazione nella Striscia è stata la Croce Rossa internazionale. Il ministero della Salute e tutti gli ospedali di tutta la Striscia hanno rivolto un appello alla popolazione a donare il sangue, ha riferito al Jazeera. Le strutture sanitarie sono anche a corto di forniture mediche di base necessarie per curare i feriti, come garze e antidolorifici.

Hamas: " La responsabilità degli attacchi di Israele è tutta degi Usa"

Per Hamas, sono gli Stati Uniti a portare "tutta la responsabilità" della nuova offensiva israeliana su Gaza. Il movimento ha anche puntato il dito contro Washington per il sostegno incondizionato al governo di Benjamin Netanyahu. 

Media, negoziatori di Hamas convocati d'urgenza in Egitto

Il quotidiano qatariota al-Araby al-Jadeed" cita una fonte egiziana secondo cui "funzionari dell'intelligence hanno convocato d'urgenza una delegazione di Hamas al Cairo per discutere le modalità per fermare l'aggressione a Gaza". 

Media, nella notte uccisi 5 alti funzionari politici di Hamas

Nella notte, cinque alti funzionari dell'amministrazione civile e politica di Hamas sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani. Lo riferiscono i media locali sottolineando che Israele non fa distinzioni tra i vertici di Hamas, sia militari che politici. 

Turchia: "Con i raid su Gaza Israele avvia nuova fase del genocidio"

Per la Turchia, la nuova offensiva su Gaza non è altro che una nuova tappa del genocidio dei palestinesi per mano di Israele. Il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu ha sfidato l'umanita' con le violazioni diritto internazionale di cui è responsabile, ha dichiarato il ministero degli Esteri in un comunicato. "Il massacro di centinaia di palestinesi negli attacchi israeliani a Gaza dimostra che la politica di genocidio del governo Netanyahu è entrata in una nuova fase", si legge in una ancora nel comunicato. 

Gaza

©Ansa

Mosca: "Spirale di tensione dopo i raid a Gaza"

Il Cremlino ha definito l'attacco dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza "l''ingresso in una spirale di crescente tensione". Lo riporta la Tass. "Naturalmente, un altro inasprimento della situazione, il riemergere di una spirale di tensioni crescenti è qualcosa che ci preoccupa. Naturalmente, le informazioni che arrivano sulle tante vittime tra la popolazione civile sono particolarmente preoccupanti", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa. 

Hamas: "Nei raid di Israele ucciso il premier di Gaza"

Il premier di Hamas a Gaza è stato ucciso nei raid israeliani della notte scorsa sul territorio palestinese. Il movimento islamista conferma così la notizia diffusa dai media secondo cui tra le vittime degli attacchi c'è anche Issam Da'alis, membro dell'ufficio politico di Hamas a Gaza e capo del comitato di monitoraggio delle attività governative, una posizione più o meno simile a quella di primo ministro. 

Media: "Affondata nave dell'intelligence iraniana nel Mar Arabico"

Indiscrezioni non confermate ufficialmente riferiscono che nella notte una nave dell'intelligence iraniana in navigazione nel Mar Arabico, verso lo stretto di Bab al-Mandab, sarebbe stata colpita e affondata. Se queste informazioni fossero confermate, si tratterebbe di un'azione diretta contro l'Iran. Lo riferisce Ynet.    

Onu: "Inorriditi dai raid israeliani su Gaza, l'incubo finisca immediatamente"

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto "inorridito" dalla ripresa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, che hanno provocato molte vittime, e ha chiesto che "l'incubo finisca immediatamente".

"L'unica via da seguire è una soluzione politica, coerente con il diritto internazionale. L'uso di una forza militare ancora maggiore da parte di Israele non farà altro che accumulare ulteriore miseria su una popolazione palestinese che già soffre di condizioni catastrofiche", ha scritto Turk in una nota.

Israele, salta riunione per licenziare il capo dello Shin Bet

La riunione di governo durante la quale si sarebbe dovuto decidere il licenziamento del direttore dello Shin Bet (servizi di sicurezza interni) Ronen Bar, convocato dal premier Benyamin Netanyahu, oggi non si terrà. Lo riferisce Channel 12. Il capo dello Shin Bet ha coordinato l'attacco a Gaza nella notte insieme con il nuovo capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir. 

Medio Oriente, il Cremlino: "Preoccupati dall'escalation"

"Un'altra escalation" in una "spirale di crescenti tensioni": per questo il Cremlino esprime "preoccupazione" dopo i nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. E il portavoce Dmitry Peskov, riportano i media russi, ha parlato anche di "preoccupazione" per le notizie di vittime tra i civili.

Israele torna a bombardare Gaza, crolla la tregua con Hamas. VIDEO

Parroco Gaza su Raid Israele: "Nessuno sa dire cosa accadrà adesso"

"Stanotte è stata dura. Poco dopo le due di questa mattina siamo stati svegliati dal frastuono delle bombe e subito abbiamo udito le grida delle persone in strada. Sembra di stare in un girone dantesco. Le notizie che arrivano da diverse zone di Gaza sono drammatiche e parlano di oltre 300 morti e più di 1.000 feriti". A parlare al Sir è il parroco della Sacra Famiglia, l'unica parrocchia cattolica della Striscia di Gaza, padre Gabriel Romanelli, che così commenta i raid aerei notturni lanciati da Israele a Gaza, decretando di fatto la fine della tregua che durava da quasi due mesi. "Qui nella parrocchia la situazione è sostanzialmente tranquilla - aggiunge il religioso - anche se si sente ancora il rumore dei droni e dei colpi. Stiamo in ansia. Abbiamo sospeso tutte le attività esterne per motivi di sicurezza e attivato delle squadre di emergenza per cercare di aiutare le persone che si trovano adesso nel bisogno. Continuiamo a pregare Dio che risparmi altre sofferenze alla gente di Gaza. Che il Signore ci aiuti tutti ad uscire da questo incubo che è la guerra. Nessuno sa dire cosa accadrà adesso".

Fratoianni: "Rottura tregua ennesimo crimine guerra di Netanyahu"

" E alla fine il governo Netanyahu ha rotto la tregua. Le cose non accadono mai per caso, la scelta di Israele di bombardare di nuovo in modo massiccio un territorio devastato e raso al suolo come Gaza, dove con la tregua milioni di civili avevano per un attimo respirato, è l'ennesimo crimine di guerra di Israele". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs a Radio Rai Uno nel corso di Radio Anch'io. "E dico all'Europa, che in questi giorni è tutta ripiegata su stessa, - prosegue il leader di SI - che forse deve ricominciare da qui, perché quando Israele bombarda i palestinesi bombarda anche il diritto internazionale. Quelle sanzioni - aggiunge Fratoianni - che sono state comminate al regime di Putin in questi anni devono essere subito applicate al criminale Netanyahu e il trattato di associazione Israele-Ue immediatamente sospeso. È davvero insopportabile la complicità con chi si macchia di tali atrocità".

Israele: "Aperti i rifugi nei comuni del centro del Paese"

Le amministrazioni delle città del centro di Israele hanno annunciato che i rifugi nelle loro zone sono aperti e hanno sottolineato allo stesso tempo che "la routine continua". A Tel Aviv i rifugi si aprono automaticamente da remoto, mentre in altre città restano aperti per la maggior parte dell'anno. L'Idf ha chiarito che al momento non ci sono cambiamenti alle linee guida per la sicurezza nel centro di Israele.

Madrid: "Condanniamo i bombardamenti sui civili a Gaza"

"Dobbiamo deplorare e respingere questa nuova ondata di violenza e questi nuovi bombardamenti" sulla Striscia di Gaza "che per lo più colpiscono in maniera indiscriminata la popolazione civile. Così come abbiamo condannato il fatto che si impedisse l'entrata di aiuti umanitari e si interrompesse l'elettricità, cose che sono contrarie al diritto internazionale". Con queste parole il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha espresso una ferma condanna del raid a Gaza dell'esercito israeliano, che ha interrotto la tregua e provocato oltre 300 vittime. In un'intervista radiofonica a Onda Cero, Albares ha evidenziato che "in ogni caso, questa non è la via per la pace per palestinesi e israeliani, né per garantire la sicurezza di nessun popolo in Medio Oriente". "La strada è rendere permanente il cessate il fuoco, dare accesso agli aiuti umanitari e che ci sia finalmente uno Stato palestinese per convivere in pace con Israele", ha aggiunto.

Famiglie ostaggi a Netanyahu: "Fermi uccisione nostri cari"

Il Families Forum, la più grande associazione di familiari di ostaggi in Israele, ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di "smettere di uccidere" i loro cari, dopo i raid lanciati nella notte dall'Idf su Gaza. "Le famiglie degli ostaggi chiedono un incontro questa mattina con il primo ministro, il ministro della Difesa e il capo della squadra negoziale, durante il quale verranno chieste garanzie su come gli ostaggi saranno protetti dalla pressione militare e come ci si aspetta che vengano riportati indietro", afferma l'associazione in un comunicato stampa, prima di concludere: "Smettete di ucciderli (...) adesso!".

Gaza, Idf: "Nella notte lanciata la campagna Forza e Spada"

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che la campagna di bombardamenti lanciata a sorpresa nella notte contro Hamas nella Striscia di Gaza è stata denominata 'Forza e Spada': lo riporta il Times of Israel.

Hamas: "Contatti con mediatori per stop aggressione Israele"

Un funzionario di Hamas ha affermato che il movimento "sta lavorando con i mediatori per frenare l'aggressione di Israele". "Hamas ha aderito all'accordo di cessate il fuoco e lo ha implementato con precisione, ma l'occupazione israeliana ha rinnegato il suo impegno e lo ha annullato riprendendo l'aggressione e la guerra", ha detto un funzionario del movimento all'agenzia di stampa Afp. "Hamas e le fazioni della resistenza sono in sessione costante per valutare la situazione e stanno lavorando con i mediatori per frenare l'aggressione". Finora, Hamas non ha risposto agli attacchi israeliani.

Crosetto: "Molto preoccupati dalla ripresa scontro a Gaza"

"Siamo molto preoccupati". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da RTL 102.5 sulla ripresa del conflitto a Gaza. "Era evidente che c'era un innalzamento dei toni da parte di Israele - ha sottolineato -. È la conseguenza di un atteggiamento di Hamas sul rientro degli ostaggi. Si interrompe così non solo la tregua ma anche il percorso per riportare tutti gli ostaggi a casa. Speriamo di riuscire a ripristinare una tregua ma non sono ottimista, noi lavoreremo per farlo". "È stato un attacco abbastanza pesante, indicatore di un'evoluzione non positiva nella zona", ha aggiunto il ministro sottolineando l'"atteggiamento di Hamas volto a ribadire che avrebbe proseguito la sua lotta". "Anche in Israele c'è sempre stata una fortissima opposizione a questa tregua - ha concluso -. C'è sempre stato chi avrebbe voluto proseguire fino alla fine, fino al totale annientamento di Hamas. Hanno prevalso le ali contrarie alla tregua".

Iran: "Necessari i colloqui con Russia e Cina su interessi comuni"

"L'Iran attribuisce grande importanza alla continuazione delle consultazioni trilaterali tra Iran, Russia e Cina sugli sviluppi internazionali, per garantire gli interessi comuni e salvaguardare lo stato di diritto a livello internazionale": lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante un incontro con il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko. Araghchi, riporta l'Irna, ha salutato con favore l'incontro di venerdì scorso tra i vice ministri degli Esteri dei tre Paesi a Pechino, nel corso del quale è stata sottolineata la necessità di revocare le sanzioni contro l'Iran ed è stato chiesto di adottare misure diplomatiche per rilanciare l'accordo sul nucleare del 2015. Araghchi ha anche tenuto lunedì una conversazione telefonica con il suo omologo giapponese, Takeshi Iwaya, durante la quale quest'ultimo ha sottolineato che è essenziale per l'Iran adottare azioni costruttive affinché il dialogo porti a una risoluzione pacifica della questione nucleare.

Cina: "Misure per prevenire un disastro umanitario a Gaza"

Pechino sollecita misure per prevenire un "disastro umanitario" a Gaza, dopo che Israele ha scatenato uno degli attacchi più intensi sul territorio da quando è stato siglato il cessate il fuoco. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Israele e Palestina", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, invitando le parti a "evitare qualsiasi azione che possa portare a un'escalation della situazione e a prevenire un disastro umanitario su larga scala".

Gaza: l'Idf ordina evacuazione zone confinanti con Israele

L'esercito israeliano (Idf) ha ordinato l'evacuazione dei residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle zone confinanti con Israele. 

Houthi: "Con raid Israele a Gaza escalation del confronto"

I ribelli Houthi dello Yemen hanno condannato oggi la ripresa dei raid israeliani nella Striscia di Gaza, annunciando un'escalation dei loro attacchi nel Mar Rosso a sostegno dei palestinesi. "Condanniamo la ripresa dell'aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza", ha affermato il Consiglio politico supremo degli Houthi in un comunicato stampa. "Il popolo palestinese non sarà lasciato solo in questa battaglia e lo Yemen continuerà il suo sostegno e la sua assistenza (ai palestinesi, ndr), e intensificherà le fasi di confronto".

Iran: "Drone-spia Usa vicino al nostro spazio aereo"

Un drone-spia statunitense di grandi dimensioni che si trovava vicino allo spazio aereo iraniano si è allontanato dal Paese dopo essere stato avvistato dai caccia F-14 dell'Aeronautica militare di Teheran e dai suoi droni da ricognizione: lo ha affermato ieri sera l'Aeronautica, come riporta Nournews. "Le forze armate iraniane rimangono in stato di massima allerta, pronte per una difesa totale e un duro contrattacco contro gli interessi nemici in Medio Oriente", ha affermato l'Aeronautica. Da parte sua, la forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie ha messo in guardia contro qualsiasi "provocazione" e ha affermato che l'Iran annienterà qualsiasi velivolo che entri nel suo spazio aereo.

Israele: combattiamo fino a restituzione tutti gli ostaggi

Israele combatterà a Gaza "fino alla restituzione di tutti gli ostaggi": lo afferma il governo israeliano. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti", ha affermato il ministro della Difesa, Israel Katz. Tra questi obiettivi, oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi (vivi e morti), c'è la distruzione di Hamas come forza militare o politica nella Striscia di Gaza.

Forum parenti ostaggi: "Governo ha rinunciato a loro"

"La paura più grande delle famiglie, dei rapiti e dei cittadini di Israele si è avverata. Il governo israeliano ha scelto di rinunciare agli ostaggi". Così il Forum dei familiari degli ostaggi ha reagito alla ripresa della guerra d'Israele a Gaza. "Siamo scioccati, arrabbiati e terrorizzati dallo smantellamento deliberato del processo per il ritorno dei nostri cari dalla terribile prigionia di Hamas. Ritornare a combattere prima che l'ultimo rapito venga liberato costerà la vita ai 59 ostaggi che si trovano ancora a Gaza e che potrebbero essere salvati e riportati a casa", ha sottolineato l'organizzazione.

Hamas: Israele ha deciso di affossare la tregua

Hamas ha accusato oggi Israele di aver "deciso di affossare" la tregua in Medio Oriente, dopo il lancio stanotte di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. 

Ministero Salute Hamas: oltre 300 morti a Gaza

 Il bilancio degli attacchi aerei israeliani nella Striscia è salito a 310 morti. Lo riferisce Al-Jazeera, citando il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas. 

Houthi rivendicano terzo attacco a portaerei Usa

I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato oggi la responsabilità di un terzo attacco a un gruppo di portaerei americane in 48 ore, definendolo una rappresaglia per i raid degli Stati Uniti. Le milizie sciite sostenute dall'Iran hanno affermato in un post su Telegram di aver preso di mira il gruppo della Uss Harry S. Truman con missili e droni nel nord del Mar Rosso.

Cnn: l'attacco di Israele a Gaza è stato "preventivo"

L'attacco di Israele a Gaza è stato "preventivo". Lo ha detto un funzionario israeliano a Cnn, senza dare ulteriori dettagli per "non fornire informazioni al nemico". Gli attacchi hanno preso di mira - ha aggiunto - "comandanti militari di medio rango e dirigenti" di Hamas, e "continueranno finché necessario".

Ministro Israele: "A Gaza si apriranno le porte dell'inferno"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che "le porte dell'inferno si apriranno a Gaza" e che Hamas verrà colpita con una forza "mai vista prima" se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti. "Stasera siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e dopo le sue minacce di danneggiare i soldati dell'Idf e le comunità israeliane", ha affermato Katz. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti", ha aggiunto il ministro.

Netanyahu: "Finita la tregua, Idf agisce con forza a Gaza"

"Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno istruito l'Idf ad agire con forza contro l'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza. Ciò dopo che Hamas ha ripetutamente rifiutato di liberare i nostri ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Vitkoff, e dai mediatori". Lo riferisce una nota dell'ufficio del premier israeliano. "L'Idf sta colpendo in questo momento obiettivi di Hamas in tutta la Striscia: l'obiettivo è raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti", dice la nota. 

Mondo: I più letti