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Ucraina, Zelensky: "Andrò lunedì in Arabia". Ipotesi summit Usa-Kiev a Riad l'11 marzo

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Ucraina, missile russo colpisce hotel a Kryvyi Rih: morti
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Ucraina, missile russo colpisce hotel a Kryvyi Rih: morti
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Il presidente ucraino incontrerà bin Salman. "Dopo questo, il mio team resterà in Arabia Saudita per lavorare con i nostri partner americani. L'Ucraina è la più interessata alla pace'', ha scritto in un post su X. Zelensky ha annunciato anche di aver concordato con Macron un incontro "dei rappresentanti militari dei Paesi disposti a compiere maggiori sforzi per garantire una sicurezza affidabile nel contesto della fine di questa guerra" che si terrà l'11 marzo

Scholz: Zelensky è presidente democraticamente eletto

"Voglio  aggiungere una dichiarazione chiara: il presidente dell'Ucraina è  Volodymyr Zelensky, democraticamente eletto e incaricato dal popolo  ucraino di svolgere questo compito". Lo ha dichiarato il cancelliere  tedesco, Olaf Scholz, al termine del Consiglio europeo. "È essenziale  difendere la sovranità dell'Ucraina. Su questo non ci sono dubbi:  l’Ucraina è una nazione democratica e sovrana, ha scelto di voler  diventare membro dell'Unione europea, e noi la accompagneremo in questo  percorso. Questo non può essere messo in discussione", ha aggiunto.

Il vertice Ue a Bruxelles è terminato

Il Consiglio Europeo straordinario sull'Ucraina e la difesa è terminato.

Ucraina e minerali strategici, che cosa sono e quanto valgono

Se ne discute ormai da giorni, e la trattativa sul tema tra gli Stati Uniti e l’Ucraina sembra essere in dirittura d’arrivo: sono le terre rare, per le quali Washington e Kiev sembrano avere trovato un’intesta del valore di 500 miliardi di dollari. Tanto che Zelensky sarebbe atteso venerdì a Washington per la firma finale. Del resto l’Ucraina, in base a quanto riportato dall’edizione 2024 della pubblicazione di riferimento World Mining Data, da sola concentra circa il 5% delle risorse minerarie mondiali, anche se non tutte sono sfruttate o facilmente sfruttabili. DI COSA SI TRATTA

Kiev: 'Massiccio attacco russo con droni a Odessa'

Un massiccio attacco di droni nella regione di Odessa si è verificato in serata, causando danni alle abitazioni private e alle infrastrutture energetiche. Lo afferma il responsabile della regione di Odessa Oleg Kiper, come riportano i media ucraini. Tre edifici residenziali ;sono andati in fiamme nella periferia di Odessa e si registrano danni anche alle infrastrutture energetiche.

Witkoff: a vertice con Kiev discuteremo di tregua

L'incontro della prossima settimana tra le delegazioni di Ucraina e  Stati Uniti dovrà servire a discutere di un cessate il fuoco immediato e  una cornice per un accordo di lungo periodo. A chiarirlo è stato  l'inviato americano Steve Witkoff. Ancora non è certa la sede: "Riad o potenzialmente anche Gedda", ha  riferito Witkoff. Quanto alla data, secondo fonti di Kiev sarà martedì. “L'idea è di definire un quadro per un accordo di pace e anche un  primo cessate il fuoco”, ha spiegato Witkoff ai giornalisti. Il presidente Donald Trump è stato contento della lettera inviata dal  presidente Volodymyr Zelensky dopo il durisismo scontro di venerdì alla  Casa Bianca, ha assicurato Witkoff. “Ha ritenuto che la lettera di  Zelensky sia un primo passo molto positivo. C'erano delle scuse. C'era  il riconoscimento che gli Stati Uniti hanno fatto molto per il paese  dell'Ucraina e un senso di gratitudine”, ha raccontato. Quanto alla possibilità che l'Ucraina firmi l'accordo durante i  colloqui in Arabia Saudita, Witkoff ha risposto: “Penso che Zelensky si  sia offerto di firmarlo, vedremo se manterrà la promessa”. Sarà proprio Witkoff a guidare la delegazione Usa, mentre per la  parte ucraina sarà Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente  Zelensky, ed è possibile che partecipi anche il ministro della Difesa  Rustem Umerov.

Il vertice Ue concorda i 5 principi per la pace in Ucraina

Nella dichiarazione a 26 sull'Ucraina del vertice Ue, approvata senza l'ungherese Viktor Orban, vengono confermati i cinque "principi" su cui gli europei si riconoscono per arrivare alla pace giusta in Ucraina (così come previsto dalle bozze pre summit) alla luce "del nuovo slancio dei negoziati". Il primo è "nessun negoziato sull'Ucraina senza l'Ucraina" così come si ribadische che "qualsiasi accordo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili" per Kiev.

Ucraina, scontro Trump-Zelensky. Da Salvini a Schlein, le reazioni politiche in Italia

Lo scontro alla Casa Bianca tra il presidente americano e quello ucraino ha diviso gli esponenti politici. Nella maggioranza, la Lega prosegue nella linea dell’appoggio totale al tycoon. Scintille con Forza Italia che ha una linea più prudente: “Manteniamo la calma, nessuna tensione Ue-Usa”. La premier Meloni ha chiesto la convocazione "immediata" di un vertice internazionale. Molto critiche le opposizioni. LE REAZIONI

Trump: "Revocare status legale ucraini? Non vogliamo ferirli"

"Non vogliamo ferire la gente, soprattutto gli ucraini, che hanno passato momenti difficili". Così il presidente americano Donald Trump ha risposto a una domanda sulla sua intenzione di revocare lo status legale agli ucraini residenti negli Stati Uniti e fuggiti dalla guerra. Lo sta "prendendo in considerazione", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale, ma "non vogliamo fare del male a nessuno, e di certo non vogliamo fare del male a loro".

Trump: 'Incontro con Putin a Riad? Non posso dirlo'

Donald Trump cerca di slittare una domanda su un'eventuale incontro con Vladimir Putin in Arabia Saudita. "Non posso dirlo", ha risposto ad una domanda dei giornalisti nello Studio Ovale annunciando comunque un suo viaggio a Riad "il mese prossimo".

Zelensky a Rutte: "Nel piano di pace la visione europea"

"Come sempre, ho avuto un buon incontro con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Abbiamo discusso dei passi concreti necessari per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina. Ho informato Mark sullo sviluppo di un piano che includerà una visione europea unificata per porre fine alla guerra, garanzie di sicurezza concrete e il rafforzamento dell'Ucraina. Abbiamo anche discusso del potenziamento della nostra difesa aerea". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a seguito dell'incontro avuto con il segretario generale Nato, Mark Rutte.

Rutte - Zelensky

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Ucraina, Meloni: "Le truppe Ue soluzione meno efficace"

L'invio di truppe europee in Ucraina con funzioni di peacekeeping non sarebbe una soluzione "efficace" per mantenere la pace nel Paese invaso dalla Russia. Lo ribadisce, a margine del Consiglio Europeo straordinario, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Sono molto, molto perplessa su questa proposta - afferma - l'ho detto dall'inizio: non la considero particolarmente efficace, la considero anche molto complessa". 

Per Meloni, "una pace giusta ha bisogno di garanzie di sicurezza certe. Le garanzie di sicurezza certe, secondo me, stanno sempre nell'alveo dell'Alleanza atlantica. L'unico modo serio per garantirle è quello. Poi, ci sono diversi modi per farlo e qui stiamo portando avanti le nostre proposte, ma secondo me quella di inviare truppe non meglio identificate, truppe europee  francesi, britanniche" o di altri Paesi "è la soluzione più complessa e forse la meno efficace". 

"Ho anche escluso la possibilità - aggiunge - che in questo quadro possano essere inviati soldati italiani. Penso che dobbiamo ragionare anche su soluzioni più durature" di un invio di truppe. "Altro tema è le questione delle missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite: ma è tutt'altra materia, perché sono missioni che intervengono quando c'è un processo di pace iniziato. Non è la proposta di cui si sta parlando in queste ore e, ripeto, su questa proposta qui io continuo a essere molto molto perplessa", conclude.

Ucraina, Meloni: "Se non l'avessimo sostenuta oggi non parleremmo di pace"

L'Italia, con l'Europa, ha sostenuto l'Ucraina per impedire un'invasione e, se Kiev non fosse stata aiutata, oggi "non parleremmo di pace". Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del Consiglio Europeo informale a Bruxelles. 

"Mi interessa arrivare - afferma - ad una soluzione che possa essere effettiva e seria, perché noi per questo abbiamo combattuto. In questi tre anni, tutti gli sforzi che noi abbiamo fatto erano per arrivare a una pace giusta, a una pace che avesse delle regole. Oggi, grazie a quel lavoro, ci sono le condizioni. Se noi non avessimo supportato l'Ucraina oggi non staremmo parlando di pace: lo ricordo a tutti quelli che dicono che siamo noi, addirittura che sono io che ho scatenato la guerra in Ucraina, come ho sentito dire in queste cose folli che ogni tanto ascolto". 

"Noi abbiamo lavorato banalmente perché non ci fosse un'invasione dell'Ucraina, perché l'Ucraina rimanesse in piedi e perché ci fossero delle condizioni adeguate per sedersi al tavolo. Oggi -conclude- siamo arrivati a quel momento e bisogna raccogliere i frutti dei sacrifici che abbiamo fatto", conclude.

Ucraina, scontro Trump-Zelensky nello Studio Ovale, ecco cosa si sono detti

In occasione della visita che avrebbe dovuto portare alla ratifica dell'accordo sui minerali strategici, alla Casa Bianca va in scena un'imprevedibile aggressione verbale del presidente Usa, e del suo vice Vance, all'omologo ucraino. Il leader Usa attacca: "Devi essere riconoscente, giochi con la Terza Guerra Mondiale": E minaccia: "O fai l'accordo o noi siamo fuori!". Poi rincara la dose: "Noi hai carte in mano, senza di noi guerra persa in 15 giorni". La replica: "Non sono qui per giocare a carte". IL VIDEO

Ucraina, i 26 leader Ue approvano le 5 condizioni per la pace

I capi di Stato o di Governo dell'Ue - esclusa l'Ungheria - hanno approvato le cinque condizioni per la pace in Ucraina: "In vista del nuovo slancio dei negoziati che dovrebbe condurre a una pace cosi' globale, giusta e duratura, il Consiglio europeo sottolinea l'importanza dei seguenti principi: a) non possono esserci negoziati sull'Ucraina senza l'Ucraina; b) non possono esserci negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell'Europa. La sicurezza dell'Ucraina, dell'Europa, transatlantica e globale sono interconnesse; c) qualsiasi tregua o cessate il fuoco può aver luogo solo come parte del processo che porta a un accordo di pace globale; d) qualsiasi accordo del genere deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe; e) la pace deve rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina".

Trump: "Non difenderò Paesi Nato che non pagano abbastanza"

Donald Trump ha nuovamente messo in dubbio l'impegno degli Stati Uniti nei confronti della Nato, affermando che gli Stati Uniti non dovrebbero venire in aiuto dei paesi che, a suo avviso, non spendono abbastanza per la propria difesa. "Se non pagano, non li difenderò", ha detto il presidente americano ai giornalisti alla Casa Bianca.

Ue, conclusioni leader: "La guerra della Russia è sfida esistenziale"

"Ricordando la dichiarazione di Versailles del marzo 2022 e la bussola  strategica per la sicurezza e la difesa, il Consiglio europeo sottolinea  che l'Europa deve diventare più sovrana, più responsabile della propria  difesa e meglio attrezzato per agire e affrontare autonomamente le  sfide e le minacce immediate e future con un approccio a 360 gradi. La  guerra d'aggressione della Russia contro l'Ucraina e le sue  ripercussioni sulla sicurezza europea e globale in un ambiente in  evoluzione costituiscono una sfida esistenziale per l'Unione europea".  Lo si legge nelle conclusioni del vertice Ue sulla difesa. 

Meloni: "La difesa non è solo riarmo, è concetto più ampio"

"Mi sono  permessa di segnalare anche che il concetto di difesa in Europa è un  concetto un tantino più ampio della parola riarmo, credo che la parola  riarmo non sia la parola adatta per parlare di quello che stiamo  facendo". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,  in un punto stampa al termine del vertice Ue straordinario.  "Il concetto di sicurezza e il concetto di difesa oggi è un concetto che  riguarda moltissimi domini della vita quotidiana dei cittadini e quindi  non semplicemente essere dotati di adeguate armi, che pure sicuramente è  un tema, ma riguarda il tema delle materie prime, riguarda il tema  della cybersicurezza, riguarda il tema delle infrastrutture critiche,  riguarda tantissimi domini dei quali anche noi ci dobbiamo occupare  quotidianamente e quindi forse stiamo dando dei messaggi che per i  cittadini non sono chiarissimi e penso che su questo bisogna un po'  insieme chiarire che cosa stiamo facendo", ha aggiunto.

Guerra in Ucraina, cosa succederebbe se gli Usa tagliassero gli aiuti a Kiev?

L’Ucraina può sopravvivere al conflitto contro la Russia senza le armi americane? Dopo il duro confronto tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, il rischio di stop agli aiuti militari sembra farsi sempre più concreto. Ecco la situazione e quali sono i possibili scenari. L'APPROFONDIMENTO

Zelensky: "Lunedì sarò in Arabia Saudita"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che lunedì sarà in  Arabia Saudita. Lo stesso Zelensky aveva confermato nel pomeriggio che  la settimana prossima si terrà un nuovo incontro tra negoziatori ucraini  e statunitensi a Riad.

Scontro Francia-Russia, Putin a Macron: “Come Napoleone, errore dei nemici sottovalutarci”

Mosca attacca il presidente francese Emmanuel Macron, che nel suo discorso alla nazione del 5 marzo ha definito la Russia una "minaccia" per la Francia e l'Europa e ha annunciato di aver "deciso di aprire il dibattito strategico" sulla dissuasione nucleare e "sulla protezione" degli alleati europei. La prima a rispondere è stata la portavoce della diplomazia, Zakharova: "Macron è disconnesso dalla realtà". Da lì è stato un crescendo: il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha paragonato Macron a Napoleone e Hitler, sostenendo che quantomeno "loro affermavano apertamente" di voler "conquistare" e "sconfiggere" la Russia, mentre lui "apparentemente vuole la stessa cosa, ma dice che è necessario combattere la Russia affinché non sconfigga la Francia". Alla fine è arrivato anche il commento del presidente Putin, che ha ripreso le parole di Lavrov. "Ci sono ancora alcuni che non possono rimanere calmi, c'è ancora gente che vuole tornare ai tempi di Napoleone, dimenticando come è finita", ha detto durante un incontro con il personale della fondazione Difensori della Patria. Poi un monito: "Tutti gli errori dei nostri nemici sono cominciati da qui, sottovalutare il carattere del popolo russo". LEGGI L'ARTICOLO