
Un alto funzionario palestinese ha dichiarato a al-Mayadeen che "sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi". L'Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele "al momento opportuno". Secondo fonti libanesi, le forze israeliane "hanno iniziato a ritirarsi da alcuni villaggi nel sud", dove i militari di Beirut "si stanno schierando". Israele ha annunciato che manterrà una presenza militare in cinque postazioni
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Un alto funzionario palestinese ha dichiarato a al-Mayadeen che "sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi". Hamas restituirà giovedì i corpi di quattro rapiti, nell'ambito della prima fase dell'accordo per la tregua.
L'Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele "al momento opportuno". Lo ha detto il numero due dei Guardiani della rivoluzione, generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024, Teheran lanciò due attacchi contro Israele scatenando la reazione dello Stato ebraico: in particolare la seconda risposta israeliana, a ottobre, distrusse gran parte dei sistemi di difesa aerea iraniana e alcune importanti strutture militari.
Secondo fonti libanesi, le forze israeliane "hanno iniziato a ritirarsi da alcuni villaggi nel sud", dove i militari di Beirut "si stanno schierando". Israele ha annunciato che manterrà una presenza militare in cinque postazioni oltre la linea di demarcazione Onu.
Approfondimenti:
- Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza
- Tregua Israele-Hamas: ecco chi sono gli ostaggi liberati finora
- Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
- Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. LE FOTO
- Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"
In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO
Trump: l'Ucraina non avrebbe dovuto iniziare la guerra
"L'Ucraina non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra". Lo ha detto Donald Trump a Mar-a-Lago a proposito delle critiche di Kiev per non essere stata inclusa al tavolo dei colloqui con la Russia.
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO
Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
Tajani: "Grazie a Israele per ok a cavo sottomarino Telecom"
''Ringrazio il mio collega israeliano Gideon Sa'ar che mi ha appena informato che il suo governo ha approvato l'autorizzazione legale definitiva per far entrare nelle acque israeliane la nave posa-cavi che dovrà deporre il cavo sottomarino “Blue&Raman” di Telecom Italia Sparkle. Sarà una struttura decisiva per collegare Europa e Medio Oriente all'India''. Lo ha scritto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su 'X'.
Idf, nelle ultime ore diffuse voci infondate sui rapiti
Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che "nelle ultime ore sono state diffuse voci infondate riguardanti le persone rapite e le loro famiglie". L'esercito israeliano chiede "di ascoltare solo gli annunci delle autorità ufficiali e di astenersi dal diffondere false voci che possano danneggiare le famiglie delle persone rapite e il pubblico".
Arrivato in Italia altro bimbo palestinese da Gaza
E' arrivato questa sera all'aeroporto di Fiumicino con un volo dal Cairo un altro bambino palestinese, nel quadro dell'operazione che lo scorso 13 febbraio aveva permesso di accogliere nel nostro Paese quattordici piccoli malati oncologici di Gaza, insieme alle loro famiglie. Lo rende noto la Farnesina.
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. CHI SONO
Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"
Adirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI QUI
Medioriente, Hamas: "Consegneremo i corpi della madre Bibas e dei due bambini giovedì"
Ad annunciarlo è stato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Khalil Al-Hayya, il quale ha precisato che “consegneremo quattro salme, comprese quelle della famiglia Bibas”. I due bambini, che al momento del rapimento avevano rispettivamente 9 mesi e 4 anni, erano infatti gli ostaggi più giovani rapiti il 7 ottobre 2023. Secondo quanto riferito da Hamas, la madre Shiri Bibas e i piccoli Ariel e Kfir sarebbero morti a causa di un raid aereo israeliano sulla Striscia. LEGGI L'ARTICOLO
Libano, recuperati 23 corpi in città al confine con Israele dopo ritiro Idf
Le autorità libanesi hanno fatto sapere di aver recuperato 23 corpi dalle città al confine con Israele dopo il ritiro delle Idf. Lo ha reso noto la difesa civile libanese spiegando che ''le squadre specializzate sono riuscite oggi a recuperare 14 corpi a Mais al-Jabal, tre a Markaba e tre a Kfar Kila, oltre ad altri tre a Odaisseh", ha indicato la difesa civile in un comunicato rilanciato dall'agenzia di stampa ufficiale Ani.
Madrid: "Egitto partner strategico in Medio Oriente e Africa"
"L'Egitto è un partner strategico in Medio Oriente e Africa". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, dopo l'incontro con l'omologo egiziano, Badr Abdelatty, nell'ambito della visita ufficiale a Madrid del presidente dell'Egitto, Abdel Fattah Al Sisi, che vedrà domani il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez e il re Felipe VI. "Abbiamo parlato delle eccellenti relazioni bilaterali e della pace in Medio Oriente", ha segnalato Albares. Il piano per la Striscia di Gaza di Donald Trump sarà uno dei principali focus della secondo visita ufficiale di Sisi in Spagna. Nel corso della riunione di domani alla Moncloa con Sanchez, Spagna ed Egitto eleveranno le relazioni bilaterali ad associazione strategica, informano fonti governative riprese da Efe. E' prevista inoltre una dichiarazione congiunta e la firma di altri memorandum d'intesa in materia di cooperazione economica e migrazione circolare.
Netanyahu: "No fase 2 senza disarmo Hamas e uscita da Gaza"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto ai ministri del governo durante un recente incontro che le condizioni di Israele nei prossimi negoziati sui termini della seconda fase dell'accordo sugli ostaggi sono che Hamas si disarmi e che non abbia più alcuna presenza a Gaza dove però anche l'Autorità nazionale palestinese sarà esclusa dalla gestione postbellica. Lo riporta Channel 12. Non è chiaro se queste richieste siano compatibili con lo sforzo di liberare tutti gli ostaggi israeliani rimasti, con alcuni analisti che ipotizzano che l'unico modo per raggiungere quest'ultimo obiettivo sarà porre fine alla guerra con Hamas ancora a Gaza in qualche forma. Netanyahu ha detto ai ministri del governo che si sarebbe tenuta una riunione separata in merito ai negoziati della seconda fase prima che la delegazione israeliana partisse per Doha. Cinquantanove israeliani rimarranno prigionieri dopo il completamento della prima fase. Si ritiene che 24 di loro siano vivi, mentre 35 sono stati confermati morti dalle autorità israeliane. Israele si prepara da una parte ai negoziati sulla seconda fase dell'accordo e dall'altra alla potenziale ripresa della guerra, con grandi quantità di truppe e di equipaggiamenti ammassati lungo il confine di Gaza, afferma Channel 12, riconoscendo che un ritorno ai combattimenti sara' sostanziale ma complesso, data la presenza di ostaggi ancora trattenuti in tutta Gaza.
Dermer guiderà team negoziati, esclusi capi Mossad e Shin Bet
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer a capo della squadra israeliana incaricata delle negoziazioni per la liberazione degli ostaggi. Lo riporta Channel 12 affermando che le famiglie degli ostaggi sono preoccupate per questa scelta ricordando che Dermer si era detto contrario a un accordo sugli ostaggi senza lo smantellamento totale di Hamas.
I capi del Mossad e dello Shin Bet sono invece stati esclusi dal team dei negoziatori per i colloqui per la seconda fase dell'accordo raggiunto tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Lo scrive il sito di Haaretz.
Qatar: "Clima positivo" per avvio negoziati 2° fase
Il Qatar ha sottolineato un "clima positivo" per l'avvio dei negoziati per la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas. "C'è un'atmosfera positiva che potrebbe incoraggiare l'inizio della seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco di Gaza", ha detto il funzionario del Ministero degli Esteri Majed al-Ansari in una conferenza stampa a Doha. Tuttavia, ha fatto notare che i negoziati non sono ancora iniziati, ma ha espresso la speranza che inizieranno "presto". Al-Ansari ha affermato che il flusso di aiuti umanitari verso Gaza è "insufficiente", sottolineando che "non deve trasformarsi in una merce di scambio". Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha affermato che la seconda fase dei negoziati dell'accordo di Gaza inizierà questa settimana.
Egitto, vertice arabo su Palestina slitta al 4 marzo
L'Egitto ha fissato una nuova data, il 4 marzo, per un summit arabo per discutere degli sviluppi "seri" nel conflitto israelo-palestinese. L'incontro era originariamente previsto per il 27 febbraio.
Idf: "Due attacchi contro contro individui sospetti a Gaza"
L'Idf ha riferito di aver aperto il fuoco oggi contro persone sospette che si erano avvicinate alle truppe in diverse aree della Striscia di Gaza, rappresentando "una minaccia" per i soldati. Secondo l'esercito, "nel sud della Striscia, i militari hanno individuato un sospetto che si avvicinava e hanno sparato per allontanarlo. L'uomo ha continuato ad avanzare portando all'esplosione di ulteriori colpi d'arma da fuoco per eliminare il pericolo". È stato inoltre riferito che "un velivolo dell'aeronautica ha sparato per allontanare un veicolo sospetto che si stava dirigendo verso nord dal centro della Striscia, su un percorso non autorizzato alla circolazione e senza passare per il punto di controllo".
Israele, Dermer guiderà negoziati su ostaggi al posto di Barnea
Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer (il consigliere più vicino al premier) guiderà la seconda fase dei negoziati per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza lo riferisce Channel 12. Il capo del Mossad, David Barnea, ha guidato le fasi precedenti dei colloqui. Un funzionario israeliano ha dichiarato a Times of Israel che non è stata ancora approvata la partenza di una delegazione israeliana per i negoziati in Qatar.
Per fase 2 cambia capo negoziatori, sarà ministro Dermer
Cambio della guardia nel team israeliano che negozia con Hamas. A guidare la squadra nelle trattative per l'attuazione della seconda fase dell'accordo di tregua sara' il ministro degli Affari strategici, Ron Dermer. a rivelarlo e' il quotidiano The Times of Israel.
Khamenei: stupidi piani Usa per Gaza non portano da nessuna parte
"Gli stupidi piani americani per Gaza non porteranno da nessuna parte". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, nel corso di un incontro a Teheran con il segretario generale della Jihad Islamica, Ziad Al-Nakhalah.
Durante l'incontro, riporta l'agenzia di stampa Mehr, Khamenei si è congratulato per la "vittoria" della "resistenza" a Gaza. "Il grande lavoro dei leader e dei combattenti della resistenza palestinese nel mantenere unità e coesione, nel resistere al nemico e nel far progredire il complicato processo di negoziati, così come la pazienza e la perseveranza del popolo, hanno reso orgogliosa la resistenza nella regione", ha dichiarato la Guida Suprema.
Domenica funerali Nasrallah, voli sospesi per 4 ore a Beirut
L'aeroporto internazionale di Beirut 'Rafic Hariri' domenica sospenderà tutti i voli per quattro ore a causa dei funerali dell'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo ha reso noto l'Autorità per l'aviazione civile libanese in una nota in cui si precisa che lo scalo resterà chiuso tra le 12 e le 16 ora locale.
La cerimonia funebre di Nasrallah si terrà in uno stadio vicino all'aeroporto, come annunciato dal successore di Nasrallah, Naim Qassem, all'inizio di febbraio.
Al-Sisi giovedì a Riad, presenterà piano arabo per Gaza
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi si recherà giovedì a Riad per illustrare il piano arabo per il futuro della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza egiziana citate dai media. Il piano di ricostruzione di Gaza elaborato da al-Sisi, che prevede un investimento di 20 miliardi di dollari da parte degli Stati arabi e del Golfo, è alternativo a quello ipotizzato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che prevede lo sfollamento dei palestinesi che vivono nell'enclave.
Hamas: "Consegneremo i corpi della madre Bibas e dei due bambini giovedì"
Ad annunciarlo è stato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Khalil Al-Hayya, il quale ha precisato che “consegneremo quattro salme, comprese quelle della famiglia Bibas”. I due bambini, che al momento del rapimento avevano rispettivamente 9 mesi e 4 anni, erano infatti gli ostaggi più giovani rapiti il 7 ottobre 2023. Secondo quanto riferito da Hamas, la madre Shiri Bibas e i piccoli Ariel e Kfir sarebbero morti a causa di un raid aereo israeliano sulla Striscia
Media: "Piano arabo da 20 mld per ricostruire Gaza"
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi sarà giovedì a Riad per discutere di un piano arabo da 20 miliardi di dollari per la ricostruzione di Gaza. La proposta araba, basata principalmente su un piano egiziano, prevede la formazione di un comitato nazionale palestinese per governare Gaza senza il coinvolgimento di Hamas e la partecipazione internazionale alla ricostruzione senza spostare i palestinesi all'estero. Un contributo da parte degli stati arabi e del Golfo al fondo potrebbe essere un buon incentivo per ottenere il sostegno di Trump, ha detto l'accademico emiratino Abdulkhaleq Abdullah al Times of Israel, perché "andrebbe a vantaggio di molte aziende statunitensi e israeliane". Fonti egiziane hanno detto a Reuters che il piano prevede che la ricostruzione avvenga in un arco di tempo di tre anni. "Le mie conversazioni con i leader arabi, più di recente con il re Abdullah, mi hanno convinto che hanno una valutazione davvero realistica di quale dovrebbe essere il loro ruolo", ha detto il senatore Richard Blumenthal ai giornalisti durante una visita in Israele. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha detto che il governo Netanyahu valuterà il piano man mano che si concretizzerà, ma ha avvertito che qualunque prospettiva che prevedesse la partecipazione di Hamas sarebbe accettabile. Da parte sua il senatore repubblicano statunitense Lindsey Graham ha rivelato che il Paesi prevede la possibilità, per i palestinesi che lo vorranno, di lasciare Gaza. Graham ha detto ai giornalisti che gli alleati arabi stanno lavorando "per elaborare un piano che consentirebbe ai palestinesi di andarsene se lo desiderano, ma se non lo desiderano, di restare al loro posto mentre e' in corso la ricostruzione". "Sono abbastanza ottimista sul fatto che il mondo arabo elaborerà un piano per mostrare al presidente Trump come gestire la questione palestinese senza cacciarli tutti via", ha affermato.
Hamas: "Giovedì a Israele i corpi della famiglia Bibas" (2)
Nonostante Hamas avesse annunciato gia' nel novembre del 2023 la morte di tre dei quattro membri dalla famiglia Bibas, Israele non aveva mai confermato la notizia. Subito dopo la sua liberazione Yarden, che proprio oggi ha lasciato l'ospedale in cui era stato ricoverato nelle ultime settimane, aveva implorato il governo di aiutarlon e far tornare la sua famigli. La storia di Shiri, 33 anni, di origine argentina, e dei piccoli Ariel e Kfir, di 5 e 2 anni, aveva commosso il mondo. Kfir, all'epoca nove mesi, era stato il più piccolo degli ostaggi sequestrati durante il massacro del 7 ottobre 2023.
Offensiva Idf in Cisgiordania, oltre 30mila fuggiti da campi profughi
Decine di migliaia di palestinesi sono fuggiti dai campi profughi in Cisgiordania, dove l'Idf ha lanciato un'operazione militare finalizzata a ''sradicare il terrorismo'' sostenuto dall'Iran. Lo riferisce l'Autorità Nazionale Palestinese (Anp), secondo cui circa 17mila persone hanno lasciato il campo profughi di Jenin, ormai quasi completamente deserto, mentre a Nur Shams se ne sono andate seimila persone, circa due terzi del totale, e altre 10mila dal campo di Tulkarem. "Quelli rimasti sono intrappolati", ha detto Nihad al-Shawish, capo del comitato dei servizi del campo di Nur Shams. "La Difesa Civile, la Mezzaluna Rossa e le forze di sicurezza palestinesi hanno portato loro del cibo ieri, ma l'esercito sta ancora spianando e distruggendo il campo", ha aggiunto.
Da quando è stata lanciata l'operazione 'Muro di ferro', il 21 gennaio nel campo profughi di Jenin, sono state distrutte case e infrastrutture vitali, ha dichiarato l'Autorità nazionale palestinese (Anp). Le Idf hanno spiegato di aver demolito case e scavato con i bulldozer nelle strade per rimuovere ordigni artigianali. "Non sappiamo cosa sta succedendo nel campo, ma ci sono continue demolizioni e strade che vengono scavate", afferma Mohammed al-Sabbagh, capo del comitato per i servizi del campo di Jenin.
Hamas: "Giovedì a Israele i corpi della famiglia Bibas"
Il capo negoziatore di Hamas a Gaza, Khalil al Hayya, in un discorso registrato ha riferito che giovedì saranno consegnati a Israele anche i corpi dei membri della famiglia Bibas, la madre Shiri e i due bambini Kfir e Ariel. Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu.
Presidente Libano: "In contatto con Usa e Francia per ottenere ritiro Idf"
Il presidente del Libano, Joseph Aoun, è in contatto con gli Stati Uniti e la Francia per ottenere il pieno ritiro dei soldati israeliani dal proprio territorio, come previsto dall'accordo di cessate il fuoco raggiunto a fine novembre. "Il Libano continua i suoi contatti diplomatici con gli Stati Uniti e la Francia affinché Israele si ritiri completamente dai territori ancora occupati durante l'ultima guerra", si legge in una nota dell'ufficio del presidente Aoun.
Intesa Hamas-Israele, sei ostaggi liberi sabato (3)
"Il movimento e la resistenza hanno deciso di rilasciare sabato 22 febbraio i restanti prigionieri vivi la cui liberazione era stata concordata nella prima fase, sei in totale", ha dichiarato al-Haya, capo dei negoziatori, alla tv al Aqsa. Le famiglie degli ostaggi che dovrebbero essere liberati sono state già contattate, ma il governo ha chiesto alla stampa di non diffondere indiscrezioni sui nomi.
Intesa Hamas-Israele, sei ostaggi liberi sabato (2)
La liberazione dei sei è stata confermata dall'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Natanyahu. A quanto riferito dal Jerusalem Post, nell'ambito dell'accordo Israele si è impegnato a consentire l'ingresso a Gaza di carovane e attrezzature pesanti, in modo graduale e controllato. Ma solo una volta che Hamas avrà rispettato l'impegno a restituire gli ostaggi pattuiti.
Accordo su ostaggi, sabato liberi 6 vivi, giovedì consegnate 4 salme
Sabato verranno liberati sei ostaggi in vita e giovedì verranno consegnate alle autorità israeliane quattro salme. E' quanto prevede l'accordo raggiunto tra Hamas e Israele, come scrive il Times of Israel citando funzionari israeliani e di Hamas. Il leader di Hamas a Gaza, Khalil Al Hayya, ha spiegato che tra i sei ostaggi viventi ci saranno due israeliani, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, trattenuti nell'enclave palestinese da oltre un decennio. Al Hayya ha aggiunto che il rilascio sarà subordinato al rispetto da parte di Israele della sua parte nella prima fase dell'accordo.
Si ritiene che i sei siano gli unici ostaggi ancora in vita nella lista di quelli che saranno rilasciati nella prima fase dell'accordo. E' previsto che altri 24 ostaggi vivi saranno rilasciati nella fase 2 dell'accordo. Un alto funzionario israeliano ha confermato i dettagli al sito di notizie Walla.
Intesa Hamas-Israele, sei ostaggi liberi sabato
E' stato raggiunto l'accordo tra Israele e Hamas per il rilascio sabato di sei ostaggi ancora in vita. Nella lista entreranno anche Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, due israeliani prigionieri da oltre un decennio. A renderlo noto, ha riferito il Times of Israel, è stato Khalil Al Hayya, dirigente leader di Hamas a Gaza. Giovedì poi, come annunciato ieri, saranno trasferiti in Israele i corpi di quattro ostaggi morti in prigionia.
Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"
Adirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI QUI
Media egiziani: "Sabato liberi tutti gli ostaggi vivi, raggiunto accordo"
Saranno rilasciati sabato prossimo "tutti i rimanenti ostaggi vivi" trattenuti da più di un anno nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'emittente egiziana Al Qahera News che cita una fonte egiziana informata sugli sviluppi degli ultimi colloqui al Cairo tra Egitto, Qatar, Israele e Stati Uniti nel contesto della prima fase dell'accordo tra Israele e Hamas in vigore dallo scorso 19 gennaio. Stamani fonti di Hamas avevano parlato sito di notizie israeliano Ynet di una "alta probabilità" che sabato il gruppo liberi sei ostaggi vivi.
Idf fa irruzione in scuole Unrwa Cisgiordania
Le forze israeliane hanno fatto irruzione questa mattina in scuole e centri di formazione dell'Agenzia delle Nazioni Unite (Unrwa) in Cisgiordania. Ne ha dato notizia la televisione al Jazeera. Dopo la richiesta del premier Benjamin Netanyahu di dare seguito al divieto per Unrwa di operare in Israele approvato dalla Knesset, l'esercito è entrato in diverse strutture. Le forze di sicurezza israeliane e il personale del Comune di Gerusalemme si sono presentati al Centro di formazione del campo profughi di Qalandia, dove si trovavano 350 studenti e 30 membri del personale, e ne hanno disposto con la forza l'immediato sgombero. I militari hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni e bombe sonore contro i civili, riferisce ancora la televisione.
Hamas conferma: 'sabato liberi sei ostaggi vivi'
Un alto funzionario palestinese ha dichiarato a al-Mayadeen che "sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi". Ha affermato che la decisione è stata presa "dopo consultazioni con i mediatori in Qatar ed Egitto, nonché con la leadership di Hamas a Gaza". L'alto funzionario fa notare che, in cambio, sono state concordate misure che "agevolano l'ingresso di macchinari pesanti, rimorchi e materiali edili".
Media, 'Sisi a Riad giovedì per il piano arabo su Gaza'
Il presidente egiziano Sisi si recherà a Riad giovedì per colloqui sul piano arabo per Gaza. Lo affermano fonti della sicurezza egiziana citate dai media locali.
L'Egitto rinvia al 4 marzo il vertice arabo su Gaza
L'Egitto ha rinviato il vertice arabo sul futuro di Gaza al 4 marzo: lo fa sapere il ministero degli Esteri. Il vertice, di fatto una reazione al piano del presidente statunitense Donald Trump sullo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia, era originariamente previsto il 27 febbraio.
Libano: "Qualsiasi presenza Israele nel Paese è occupazione"
Il Libano ha condannato oggi la presenza di Israele sul suo territorio definendola una "occupazione", dopo che l'Idf ha affermato che le sue truppe rimarranno in 5 località nonostante la scadenza del termine fissato dall'accordo di tregua con Hezbollah per il loro ritiro: lo riporta il Guardian. Un portavoce della presidenza ha affermato che il Libano ha il diritto di utilizzare tutti i mezzi per garantire un completo ritiro israeliano. Il Libano, inoltre, cercherà l'aiuto del Consiglio di sicurezza dell'Onu per "affrontare le violazioni israeliane e costringere Israele a ritirarsi immediatamente".
Onu: "Ritardo nel ritiro Israele da Libano viola risoluzione"
Per l'Onu "qualsiasi ritardo" nel ritiro israeliano dal Lbano viola la risoluzione 1701" del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel giorno della scadenza del termine per il ritiro di Israele dal Libano in base all'accordo di pace con Hezbollah, l'Idf ha annunciato il ritiro dai villaggi di confine del Libano ma che rimane in 5 postazioni oltre la linea di demarcazione Onu.
Hamas: "Alta probabilità sei ostaggi vivi liberi sabato"
Secondo Hamas c'è 'un'alta probabilità che gli ultimi sei ostaggi vivi da rilasciare nella prima fase dell'accordo vengano effettivamente liberati sabato prossimo come chiede Israele, anziché solo tre come prevede l'intesa. Un alto funzionario dell'organizzazione ha riferito questa mattina a Ynet che "ci sono trattative in corso, e dipende dal prezzo che Israele pagherà": impegno israeliano a procedere alla fase due, a rispettare 'il protocollo umanitario", incluso l'ingresso di roulotte e attrezzature pesanti. Israele ieri sera ha annunciato che è pronto a far entrare centinaia di roulotte nella Striscia.
Israele: "Agiremo con la forza se Hezbollah viola la tregua"
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che l'esercito (Idf) applicherà "con la forza" l'accordo di cessate il fuoco in Libano e agirà contro qualsiasi minaccia di Hezbollah, poiché le truppe rimarranno in cinque postazioni strategiche. Lo riporta il Times of Israel. "A partire da oggi, l'Idf rimarrà in una zona cuscinetto in Libano in 5 avamposti strategici e continuerà ad agire con forza e senza compromessi contro qualsiasi violazione da parte di Hezbollah", ha detto Katz. "Hezbollah deve ritirarsi completamente oltre la linea del fiume Litani", ha aggiunto.
Esercito Libano: truppe schierate nei villaggi di confine
L'esercito libanese ha annunciato di aver schierato le proprie truppe in diversi villaggi di confine nel sud del Paese in seguito al ritiro delle forze israeliane, dopo la scadenza del termine fissato dall'accordo di cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. L'esercito ha precisato in un comunicato stampa, che unità militari sono state dispiegate in una decina di villaggi, "in coordinamento con il comitato del quintetto incaricato di supervisionare l'accordo di cessate il fuoco (...) e con la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), dopo il ritiro delle forze israeliane".
Fonte Libano: l'Idf si è ritirato dai villaggi di confine
L'Idf si è ritirato dai villaggi di confine del Libano, ma rimane in cinque postazioni oltre la linea di demarcazione Onu, ha detto una fonte della sicurezza libanese. Oggi è scaduto il termine per il ritiro in base a un accordo di pace con Hezbollah. "L'esercito israeliano si è ritirato da tutti i villaggi di confine tranne che in cinque punti, mentre l'esercito libanese si sta gradualmente schierando a causa della presenza di esplosivi in alcune zone e dei danni alle strade", secondo la fonte. Ieri un funzionario israeliano ha detto che Israele rimarrà nel Paese in "cinque punti strategici" che controllano le comunità nel sud del Libano.
Libano: scaduto termine tregua, da Idf ritiro solo parziale
È scaduto alle prime ore del giorno il termine fissato per il ritiro delle truppe israeliane dal sud del Libano in base all'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah, ma Israele ha già confermato che manterra' truppe in "cinque punti strategici" per monitorare il confine. Secondo quanto riferito da funzionari libanesi ai media, poche ore prima della scadenza l'esercito israeliano ha iniziato a ritirarsi dai "villaggi di confine (...) mentre l'esercito libanese avanza". Tuttavia l'Idf ha confermato ieri la sua intenzione di "lasciare temporaneamente un piccolo numero di soldati schierati in cinque punti strategici lungo il confine libanese", nonostante il desiderio delle autorità libanesi di spingere per un ritiro totale, il cui termine in realtà già scaduto è stato prorogato.
Rubio: "Ribadito con bin Salman impegno su tregua e ostaggi"
Il segretario di Stato americano, Marc Rubio, ha riferito di avere concordato con il principe ereditario Mohammed bin Salman su un lavoro comune per la tregua a Gaza. "Nei miei incontri con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il ministro degli Esteri Faisal bin Farhan abbiamo ribadito il nostro impegno a implementare il cessate il fuoco a Gaza e ad assicurare che Hamas rilasci tutti gli ostaggi", ha scritto su X dopo aver visto oggi bin Salman e Faisal. "Abbiamo anche discusso di modi per migliorare la nostra cooperazione economica e di difesa e promuovere i nostri interessi comuni in termini di stabilità e prosperità in tutta la regione", ha aggiunto.
Fonti sicurezza Libano: Israele ha iniziato ritiro da sud
L'esercito israeliano ha iniziato a ritirarsi lunedì da alcuni villaggi di confine nel sud del paese, poche ore prima della scadenza fissata dall'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. A riferirlo sono state fonti della sicurezza libanese. L'Idf ha avviato la smobilitazione dai villaggi di confine, tra cui Maiss al-Jabal e Blida, mentre l'esercito libanese avanza. Israele ha annunciato che manterrà una presenza militare in cinque postazioni oltre la linea di demarcazione Onu.