Si tratta del più grande ospedale pubblico dell’isola caraibica oltre che "l'unico luogo in cui la maggior parte degli haitiani può ottenere assistenza sanitaria a prezzi accessibili, inclusa la dialisi". Lo segnala Metropole Haiti sul proprio account ufficiale di X
Potrebbe essere di natura dolosa l’incendio che, nelle scorse ore, ha coinvolto l'Ospedale Generale di Port-au-Prince, ad Haiti, il più grande ospedale pubblico dell’isola caraibica oltre che "l'unico luogo in cui la maggior parte degli haitiani può ottenere assistenza sanitaria a prezzi accessibili, inclusa la dialisi". Lo segnala Metropole Haiti sul proprio account ufficiale di X. “Il più grande ospedale di Port-au-Prince è in fiamme. Nel tardo pomeriggio è scoppiato un incendio al General Hospital. La causa dell'incendio non è ancora chiara, ma gli osservatori puntano il dito contro la coalizione "Viv Ansanm" di Barbecue. Negli ultimi sei mesi, il General Hospital è stato bersaglio di attacchi da parte di gang, che hanno causato tre morti e diversi feriti”, si legge in un post accompagnato da un video del rogo. “Barbecue” è il soprannome di Jimmy Chérizier, 46 anni, ex poliziotto ed ex braccio armato del presidente Juvenel Moïse, assassinato quattro anni fa, ed oggi l’uomo forte di Haiti. E’ il capo di un’alleanza di gang criminali, che ormai controlla quasi tutto il Paese.
La dichiarazione del direttore dell’ospedale
Proprio due mesi fa alcuni criminali avevano aperto il fuoco in un cortile di fronte all'ospedale, uccidendo due giornalisti e un poliziotto, oltre a ferire gravemente altri reporter presenti sul luogo. Il direttore generale dell'ospedale, il dottor Prince Sonson Pierre, ha confermato l'incendio all'Associated Press, riferendo che "è molto triste, in un Paese in cui mancano i servizi medici, che l'ospedale generale di Port-au-Prince sia in fiamme".