Ci sono anche donne e bambini tra le vittime dell’attacco ai residenti di Pont-Sondé, la località haitiana dove una gang criminale ha aperto il fuoco con fucili automatici e ha dato alle fiamme case e veicoli. La violenza tra bande armate è una piaga nello Stato caraibico, che vive una grave crisi umanitaria, economica e politica
È di almeno 115 morti il bilancio del violento attacco subito dai residenti di Pont-Sondé, ad Haiti, da parte di bande armate criminali. Lo ha detto un funzionario locale, Walter Montas, alla radio haitiana, aggiornando il rapporto delle Nazioni Unite che era stato diffuso appena dopo il fatto e che parlava inizialmente di 70 vittime. In onda su radio Magik 9, Montas ha detto che ora regna una “calma fragile” nella località attaccata. Il governo haitiano ha condannato la “brutalità indicibile” dell’attacco, annunciando l’invio di unità speciali esperte nella lotta alle bande.
Cosa è successo
Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre una gang armata ha aperto il fuoco con fucili automatici contro la popolazione locale e ha dato fuoco a case e veicoli, in una località che si trova a 100 chilometri a nord-ovest della capitale di Haiti Port-au-Prince. Tra le vittime del massacro ci sono anche donne e bambini. Secondo una ong haitiana per la difesa dei diritti umani, le violenze sono esplose dopo che un gruppo di autodifesa locale aveva cercato di impedire ai membri della gruppo armato di trarre profitto da un pedaggio stradale improvvisato che avevano istituito a Pont-Sondé.
Violazioni dei diritti umani
In un comunicato, la polizia haitiana ha detto che è in corso un'operazione che mira a "smantellare tutti i focolai delle gang" nella regione dell'Artibonite, in particolare contro la "Gran grif" (Grande Griffe), responsabile dell'attacco. Si tratta di un gruppo armato specializzato in dirottamenti di camion e rapimenti per riscatto guidato da Luckson Elan, che è stato sanzionato dagli Usa per il suo coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani. Il governo di Haiti ha inviato anche i membri di una forza multinazionale guidata dal Kenya, che fa parte di una missione di sostegno alla sicurezza dello Stato caraibico iniziata la scorsa estate.
Crisi umanitaria, economica e politica
"Le operazioni stanno iniziando a dare risultati soddisfacenti", ha affermato la polizia in un comunicato, senza fornire un bilancio delle operazioni. La violenza tra gang ad Haiti è una vera e propria piaga che inasprisce la crisi umanitaria, economica e politica del Paese.
