Haiti, le bande di criminali attaccano i quartieri più ricchi della capitale

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Almeno 15 corpi trovati morti in un ricco sobborgo di Port-au-Prince. Le bande di criminali prendono di mira anche le infrastrutture e i servizi. La popolazione è senza luce e cibo. L'Onu invia aiuti umanitari a bordo di aerei dalla Repubblica dominicana

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Le violenze ad Haiti non si placano. Nuovi attacchi dei criminali non solo nelle zone povere ma anche nei quartieri più benestanti di Port-au-Prince. Nonostante le dimissioni annunciate dal primo ministro Ariel Henry, richieste per oltre una settimana dalle bande. I gruppi armati controllano ormai gran parte della capitale haitiana comprese molte infrastrutture fondamentali.

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Almeno 15 cadaveri trovati in un ricco sobborgo

I quartieri benestanti in cui si trovano le ambasciate, le sedi delle ong internazionali e le residenze delle persone più ricche del paese finora erano stati in gran parte risparmiati dagli attacchi armati. Laboule e Thomassin,  sono due di questi quartieri del comune di Pétion-Ville. Qui i membri delle bande hanno fatto irruzione in varie abitazioni e ucciso una quindicina di persone, non si sa ancora per quale ragione. Lo riferiscono i residenti della zona. Le stesse fonti dicono che le bande hanno attaccato una banca, una stazione di servizio e residenze private. Presa di mira anche l’azienda di Haiti che gestisce l’energia elettrica. Quattro sottostazioni elettriche a Port-au-Prince e in altre zone sono state rese completamente inutilizzabili lasciando molti quartieri senza luce.

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Continua l'ondata di violenza ad Haiti

Dall'inizio del mese Haiti è stata colpita da un'ondata di violenza da parte di diverse  bande che hanno attaccato i luoghi strategici di Port-au-Prince come lotta contro il primo ministro Ariel Henry, che non è potuto rientrare nel suo Paese dopo un viaggio in Kenya. Il premier ha annunciato le sue dimissioni una settimana fa, affermando che il suo governo gestirà gli affari correnti fino all'instaurazione di un consiglio presidenziale transitorio. 

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Onu conferma invio ponte aereo per aiuti umanitari

Alla crisi politica e di sicurezza si aggiunge la crisi umanitaria ad Haiti, paese più povero dell’America Latina, ormai isolato da giorni. La popolazione haitiana fatica a trovare cibo. In loro soccorso arrivano gli aiuti dell’Onu che annuncia l'invio di un ponte aereo dalla Repubblica dominicana. La notizia è stata pubblicata su X dall'Ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti (Binuh) e confermata da Farhan Haq, vice portavoce del Segretario generale dell'Onu.  "Ci saranno viaggi in elicottero più regolari tra i due Paesi, in modo che gli aiuti possano avere un migliore accesso a Port-au-Prince". Poi aggiunge: "Continuiamo su questa strada e speriamo davvero che tutte le autorità e tutte le parti sul campo ad Haiti collaborino con i nostri sforzi". 

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