Incendio Los Angeles, dalla siccità ai forti venti: le possibili cause

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Introduzione

Continua l’emergenza incendi a Los Angeles, dove le vittime dei roghi sono almeno 24. I Vigili del fuoco si preparano alla "crescita esplosiva" delle fiamme tra l'allerta meteo rossa e le nuove previsioni di forti venti (LA MAPPA DEI ROGHI). I danni intano sono di 250 miliardi, secondo la nuova stima della società di previsioni meteorologiche AccuWeather.

 

Ma cosa ha causato gli incendi che vanno da Malibu a Pacific Palisades, da Santa Monica a Pasadena? Si tratta di un cocktail di fattori, a cui contribuisce anche la crisi climatica. Gli investigatori, intanto, stanno valutando una serie di possibili fonti di innesco: dai fulmini - che però sarebbero stati esclusi - alle linee di alimentazione, fino alla siccità

Quello che devi sapere

Esclusi i fulmini

  • Sebbene i fulmini siano la fonte più comune di incendi negli Stati Uniti, secondo la National Fire Protection Association, gli investigatori sono stati in grado di escluderli rapidamente, in questo caso. Non ci sono segnalazioni di fulmini né nell'area di Palisades né nel terreno attorno all'incendio di Eaton, per esempio. Come scrive anche l’Associated Press, è bene considerare che, sebbene fulmini, atti dolosi e linee elettriche siano le cause più comuni, anche la combustione di detriti e i fuochi d'artificio possono rappresentare pericoli concreti per scatenare le fiamme

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L'allarme sui rischi

  • Secondo il Cal Fire (California Department of Forestry and Fire Protection), le cause degli incendi più grandi sono ancora oggetto di indagine. Quello che è certo è che l’ambiente era predisposto all'incendio. L’ufficio del National Weather Service di Los Angeles aveva di recente avvertito che la bassa umidità e i venti fino a 160 km/h in alcune aree potevano alimentare enormi incendi “con un comportamento di fuoco estremo”

Il ruolo del vento

  • Giocano sicuramente un ruolo decisivo in questo quadro i venti di Santa Ana che hanno fatto diffondere molto rapidamente le fiamme. Inoltre, i venti così forti, rendono anche più complicate le operazioni dei Vigili del fuoco e dei canadair che possono alzarsi in volo solo quando le raffiche si abbassano di intensità

 

Il ruolo del vento

Il drammatico cambiamento da molto umido a molto secco

  • Non solo: la rapida diffusione è stata probabilmente favorita anche dalla stagione estremamente secca che li ha preceduti. Secondo il più recente U.S. Drought Monitor, come riporta Usa Today, oltre l’83% della contea di Los Angeles è colpita da siccità. Diversi inverni umidi hanno permesso alla vegetazione di prosperare. Ma la successiva siccità ha trasformato tutto ciò in combustibile secco, secondo Heather Zehr, meteorologa senior di AccuWeather. "È questo drammatico cambiamento da molto umido a molto secco che può creare queste situazioni più estreme, e che è probabilmente influenzato dal cambiamento climatico", ha detto Zehr.

Il drammatico cambiamento da molto umido a molto secco

L'esperto a Sky TG24: "Umido e poi secco: il cocktail micidiale"

  • Sempre sulla siccità, Giorgio Vacchiano, docente di Scienze Forestali all’Università di Milano, ha spiegato a Sky TG24: “Da una parte ci sono i forti venti, tipici di questo periodo in California, sui quali ancora non abbiamo delle correlazioni affidabili con la crisi climatica. Quest'anno sono particolarmente intensi. Dall'altra parte, però, c'è la siccità: dissecca la vegetazione, la rende molto più infiammabile. È una siccità che viene dopo un anno molto umido, il 2023, quello che viene chiamato 'un colpo di frusta climatico'. Nell'anno umido gli arbusti crescono, la vegetazione, la macchia mediterranea si sviluppa. Nell'anno secco, diventa infiammabile. Ecco il cocktail micidiale insieme ai venti. E l’alternanza tra periodi di pioggia e siccità viene intensificata dai cambiamenti climatici”

"Incendi mostrano le ingiustizie climatiche"

  • Ma come si può agire contro questi incendi? “L’allarme e la previsione devono essere dati in maniera sempre più rapida e puntuale perché il fuoco è sempre più veloce nella sua avanzata”, spiega Vacchiano. “Ma c’è un altro aspetto da tenere in considerazione, cioè la capacità della comunità di riprendersi. Gli incendi californiani ci mostrano le grandi ingiustizie climatiche. Le case dei grandi attori e dei grandi milionari di Hollywood stanno venendo distrutte, anche loro soffrono la crisi climatica. Ma loro potranno ricostruire senza nessuna difficoltà, le comunità povere, marginalizzate - come è stato già dimostrato da molte ricerche - hanno molti meno mezzi. Non riescono a ritornare nelle loro comunità dopo che vengono distrutte. E questo non fa che aumentare la forbice delle diseguaglianze”.

Per approfondire: 

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