Introduzione
I roghi non sono ancora domati, ma il bilancio è già disastroso: a Los Angeles e dintorni sono andati a fuoco almeno 10mila immobili, si contano 10 vittime e a circa 180mila persone è stato ordinato di evacuare il proprio quartiere, abbandonando le case. I danni stimati viaggiano già sui 150 miliardi di dollari e i vari focolai hanno bruciato un’area di 117 chilometri quadrati. Per rendere l’idea, si tratta più o meno della dimensione della città di San Francisco. Ma perché è così difficile spegnere gli incendi che stanno devastando la California?
Quello che devi sapere
“La tempesta perfetta”
- Non c’è soltanto una risposta a questa domanda. Le cause sono molte e si intrecciano l’una con l’altra: ABC News parla di una “tempesta perfetta” tra meteo e condizioni climatiche. Riassumendo, come spiegato alla testata da Rachel Cleetus, direttrice delle politiche per il Programma Clima ed Energia presso la Union of Concerned Scientists, la situazione è precipitata a causa dell’intersezione tra venti di forza vicina a quella di un uragano (fino a 100 mph), bassi livelli di umidità e costanti condizioni di siccità. Così, “cercare di contenere l'incendio in condizioni di vento era insostenibile” e “mantenere le persone al sicuro era l'obiettivo numero uno”, aggiunge Lenya Quinn-Davidson, direttrice del team di esperti in ricerca sugli incendi dell'Università della California per l'Agricoltura e le Risorse Naturali.
Per approfondire: Incendio Los Angeles, le foto satellitari delle aree colpite prima e dopo
I tizzoni trasportati dai venti di Sant’Ana
- I forti venti – le raffiche di Sant’Ana, arrivati in California dalle montagne di Utah e Nevada - hanno causato una reazione a catena quasi impossibile da domare, trasportando tizzoni ardenti da un quartiere all’altro per la contea di Los Angeles. Non ha aiutato il fatto che dalla scorsa primavera a oggi la zona sia stata bagnata solamente da 0,16 pollici di pioggia, lasciando un paesaggio naturale fatto di sterpaglia ed erba secca
La stagione degli incendi è sempre più lunga
- I roghi in California, specie nella sua parte meridionale, non sono una novità. Negli ultimi anni però il periodo in cui la possibilità che scoppino è più alta (la stagione degli incendi) è diventata più lunga. La causa viene ricollegata da molti al cambiamento climatico: piove meno e fa più caldo, più a lungo di un tempo. Allargando il campo, si legge sul portale SciLine, la parte a Sudovest degli Usa, dove sta Los Angeles, sta attraversando il periodo più secco negli ultimi 1200 anni
Un’area densamente popolata
- A differenza di altre zone, in una contea così densamente popolata come quella di Los Angeles – la seconda città di tutti gli Stati Uniti per numero di abitanti - il contenimento degli incendi è più difficile, perché le fiamme si sono propagate da una casa all’altra con estrema velocità. Molte abitazioni, fatta eccezione per le ville più costose (che comunque sono andate in fumo), sono poi fatte di legno, altro elemento che ha contribuito a far proliferare le fiamme in maniera incontrollata
Case ai margini della città
- Si aggiunge la tendenza, diffusa in California, a costruire case sempre più ai margini delle città, in aree vicino a foreste o comunque a zone rischio di incendi, come evidenzia Michele Salis, dell'Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Sassari
La domanda straordinaria di acqua
- La California versa poi in uno stato di crisi idrica che ormai è quasi perenne. Forti polemiche sono scoppiate quando, nel tentativo di spegnere il primo e più forte degli incendi (quello che ha distrutto il quartiere di Pacific Palisades, tra Malibu e Santa Monica), la domanda “straordinaria” di acqua – 4 volte superiore al normale per 15 ore consecutive – “ha ridotto la pressione dell'acqua” disponibile per gli idranti dei soccorsi, ha fatto sapere Janisse Quiñones, amministratrice delegata e ingegnere capo del Dipartimento di Acqua ed Energia di Los Angeles
Gli idranti
- Quiñones ha spiegato inoltre che i singoli idranti sono progettati per combattere incendi che colpiscono una o al massimo due case nello stesso tempo. I roghi di questi giorni hanno interessato centinaia di immobili in contemporanea. Tempo prezioso, ha aggiunto, è stato perso mentre gli uomini dei soccorsi aspettavano che le scorte d’acqua venissero riempite dopo che si erano già esaurite
I lanci d’acqua dagli elicotteri neutralizzati dai venti
- E i lanci d’acqua dagli elicotteri? Faith Kearns, ricercatrice all’Università dell’Arizona, ha spiegato al portale HeatMap che queste operazioni servono tendenzialmente non per spegnere del tutto gli incendi, ma per sopprimerli abbastanza "da permettere ai vigili del fuoco di combatterli da vicino”. In questi giorni, i venti che attraversavano Los Angeles sono però stati così forti “che non è stato possibile effettuare i lanci d'acqua che normalmente vengono fatti e che rappresentano una parte enorme di tutte le operazioni antincendio”.
Per approfondire: Da Paris Hilton a Billy Crystal, le star che hanno perso casa nell'incendio di Los Angeles