Giubileo 2025, aperta la Porta Santa di San Giovanni in Laterano. FOTO
Il cardinale vicario di Roma Baldassare Reina, su mandato di Papa Francesco, ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. "In questo mondo lacerato da guerre, discordie e disuguaglianze tendiamo le braccia a tutti", ha detto nell'omelia. Dopo l'apertura da parte del Pontefice della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e di quella nel carcere di Rebibbia, questa è la terza apertura di una Porta Santa del Giubileo della Speranza
- Baldassare Reina, cardinale vicario di Roma, ha aperto su mandato di Papa Francesco la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Con l'apertura di oggi, il Giubileo comincia ufficialmente in tutte le diocesi del mondo
- Si tratta della terza Porta Santa del Giubileo della Speranza e del secondo evento giubilare in una Basilica romana. Nei giorni scorsi c’è stata l'apertura, da parte di Papa Francesco, della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e di quella nel carcere di Rebibbia
- L'apertura della Porta Santa nell'atrio della Basilica lateranense, cattedrale di Roma e "madre di tutte le chiese", precede quelle che avverranno a Santa Maria Maggiore il primo gennaio alle 17, da parte del cardinale arciprete Stanislaw Rylko, e a San Paolo fuori le Mura il 5 gennaio alle 10, da parte del cardinale arciprete James Harvey
- L'apertura della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, seguita dalla messa celebrata dal cardinale Reina, coincide anche con le messe di apertura dell'Anno Santo nelle diocesi del mondo, celebrate dai rispettivi vescovi
- Nella Basilica di San Giovanni presenti circa duemila fedeli, con molte persone che non hanno potuto accedere e sono rimaste fuori. Presenti anche vescovi ausiliari, il cardinale Enrico Feroci, l'arcivescovo Rino Fisichella, delegato del Papa per l'organizzazione del Giubileo
- Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
- "Con grande gioia abbiamo vissuto il gesto dell'apertura della Porta Santa nella nostra Basilica; con esso abbiamo voluto rinnovare la professione di fede in Cristo, Porta della nostra salvezza, confermando il nostro impegno a essere per ogni fratello e sorella segno concreto di speranza, aprendo la porta del nostro cuore attraverso sentimenti di misericordia, bontà e giustizia", ha detto il cardinale Reina nell'omelia della messa che ha seguito l'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano
- "La celebrazione odierna si inscrive nella festa della Santa Famiglia di Nazareth, modello di ogni comunità domestica e specchio della comunione trinitaria", ha detto Reina. “L'invito è di riconoscerci come famiglia di Dio, chiamata a crescere nell'unità e nella carità reciproca e di sostenere con la preghiera tutte le famiglie, soprattutto quelle provate da difficoltà e sofferenze. Il gesto simbolico di alcune famiglie che hanno varcato la Porta Santa rappresenta un'eloquente testimonianza di questa missione, particolarmente urgente nel nostro tempo"
- Secondo Reina, "la Porta Santa che abbiamo attraversato evoca quel gesto quotidiano che compiamo varcando la soglia delle nostre abitazioni. Questa porta, ora spalancata, ci ha introdotti non solo nella casa del Signore, ma nell'intimo del suo cuore"
- Commentando la parabola evangelica del Padre misericordioso, Reina ha aggiunto che "oggi, mentre attraversiamo questa Porta che sono le braccia del Padre, il nostro pensiero si rivolge con particolare compassione a coloro che, come il figlio minore della parabola, si sentono lontani e indegni e a quelli che, come il figlio maggiore, portano nel cuore il peso di amarezze profonde e non si sentono più figli amati"
- "Pensiamo ai malati, ai carcerati, a chi è segnato dal dolore, dalla solitudine, dalla povertà, dal fallimento; a chi si è lasciato cadere le braccia per sconforto o mancanza di senso; a chi è senza speranza; a chi ha smesso di cercare le braccia del Padre perché chiuso in se stesso o nella sicurezza delle cose del mondo", ha detto ancora Reina
- "In questo mondo lacerato da guerre, discordie e disuguaglianze tendiamo le braccia a tutti - ha concluso il cardinale Reina -. Facciamo in modo che attraverso le nostre braccia spalancate arrivi un riflesso dell'amore di Dio. Non ci salveremo da soli ma come famiglia: e allora è la fraternità che dobbiamo coltivare fino all'estremo delle nostre forze!"
- La Basilica di San Giovanni in Laterano (arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista) è definita "Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput", ossia "Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo", in quanto cattedrale di Roma e sede del Papa come vescovo di Roma. L'apertura della sua Porta Santa ha un valore importante: in origine era l'unica porta, poi - per permettere ai pellegrini di compiere il gesto di attraversare la porta - anche le altre Basiliche romane hanno offerto questa possibilità
- Tra le cinque porte della Basilica, la Porta Santa è l'ultima sul lato destro, sotto il portico. Di bronzo, realizzata dallo scultore Floriano Bodini, misura 3,6 metri di altezza e 1,9 metri di larghezza. Ha un solo battente combaciante con lo stipite, la soglia e l'architrave. Al centro della lastra è raffigurato in altorilievo il "Cristo morto" sulla croce, visibile fin sotto lo sterno e, in contiguità immediata, la Madonna con il Bambino Gesù e lo stemma di Giovanni Paolo II