Pablo Escobar oggi avrebbe compiuto 75 anni: la storia del narcotrafficante colombiano
Pablo Escobar, nato il 1° dicembre 1949, fu uno dei narcotrafficanti più potenti e ricchi della storia. Scalzo e circondato dalla polizia, morì il 2 dicembre 1993 a Medellín durante un tentativo di fuga, anche se i familiari sostengono si sia suicidato. Nonostante la sua violenza, fu soprannominato "Robin Hood" per le opere pubbliche e le case costruite nelle comunità povere di Medellín
- Temuto, controverso, talvolta idolatrato. Pablo Emilio Escobar Gaviria oggi, primo dicembre 2024, avrebbe compiuto 75 anni. Ancora oggi è ricordato come il narcotrafficante più potente della storia e ha avuto anche una fugace carriera politica. Ecco la sua storia
- Conosciuto come Il Re della cocaina, è considerato il criminale più ricco della storia, titolare di un patrimonio stimato oltre 30 miliardi nei primi anni Novanta. Equiparabili, oggi, a una cifra intorno ai 55 miliardi di dollari
- Durante la fuga, ci fu uno scontro a fuoco con la polizia. Il narcotrafficante fu colpito alla gamba e al busto e da un proiettile mortale alla testa, anche se i parenti sostennero si fosse suicidato sparandosi alla testa quando la polizia lo circondò e si rese conto di non poter scappare
- Nacque il 1° dicembre 1949 a Rionegro, in Colombia, da una famiglia numerosa e modesta. Abbandonò la scuola nel 1966 per dedicarsi a piccoli crimini, come il contrabbando di sigarette e i furti d'auto, che gli fruttarono i primi guadagni. Tentò di frequentare l'università, ma non completò mai gli studi. Le sue attività criminali si intensificarono rapidamente, passando dai rapimenti con riscatto al traffico di stupefacenti, che lo avrebbero portato al vertice del narcotraffico mondiale
- Consolidò il suo potere con una strategia brutale: "plata o plomo", ovvero argento o piombo. Questo approccio, reso celebre dalla serie Narcos, prevedeva che i membri del cartello offrissero tangenti a funzionari, politici e forze dell’ordine per corromperli. In caso di rifiuto, la risposta era letale. Per eliminare la concorrenza, utilizzò una violenza spietata, trasformando il Cartello di Medellín in una delle organizzazioni criminali più potenti e temute al mondo
- Nel 1982, fu eletto deputato al Parlamento colombiano con il Partito Liberale, guadagnando popolarità grazie alla costruzione di case popolari e alla distribuzione di denaro nelle baraccopoli di Medellín. Durante la campagna elettorale, collaborò con i preti cattolici della zona, rafforzando il suo consenso tra le comunità più povere. Tuttavia, la sua carriera politica fu breve: Il suo mandato terminò quando i suoi legami criminali vennero resi pubblici
- Nel 1991, dopo lunghe negoziazioni, Pablo Escobar accettò di consegnarsi alle autorità colombiane. L’accordo prevedeva che scontasse alcuni anni di detenzione in cambio della garanzia di non essere estradato negli Stati Uniti. Il sacerdote Rafael García Herreros, figura vicina a Escobar, giocò un ruolo cruciale come intermediario nelle trattative, facilitando il raggiungimento dell’intesa con il governo
- A Medellín, città dove Pablo Escobar costruì il suo impero criminale, la sua presenza si riflette ancora oggi nel paesaggio urbano e nella cultura locale. La città offre tour turistici che visitano luoghi simbolo della sua storia, come la casa della sua famiglia, la sua tomba e la prigione Catedral
- Il Cartello di Medellín influenzò profondamente lo sviluppo urbano, al punto che un quartiere porta informalmente il suo nome. Escobar ottenne consenso tra le comunità locali riciclando denaro in opere pubbliche e costruendo case per le famiglie più povere, guadagnandosi il soprannome di “Robin Hood”