Lo si legge nella risoluzione approvata a Strasburgo che accoglie con favore la decisione di Biden. Nuova offensiva di Mosca contro le infrastrutture energetiche ucraine, mentre Putin minaccia di colpire i "centri decisionali" di Kiev con il missile Oreshnik. Oggi la Russia ha lanciato oltre 200 missili e droni sulle centrali energetiche del paese, lasciando più di un milione di famiglie senza elettricità. Zelensky: "Ciascuno di questi attacchi dimostra che i sistemi di difesa aerea sono ora necessari in Ucraina"
Ucraina, russi hanno colpito 12 infrastrutture energia
I russi hanno colpito oggi 12 obiettivi ucraini del settore del carburante e dell'energia. Lo rende noto l'Aeronautica militare di Kiev.
Zelensky a Starmer: "Grato per sostegno finanziario e di difesa"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di avere "parlato con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e di averlo "informato dell'attacco terroristico aereo russo che ha preso di mira le infrastrutture civili dell'Ucraina, con l'impiego di oltre 90 missili e quasi 100 droni". Zelensky ha poi "espresso gratitudine per il sostegno incrollabile del Regno Unito, incluso l'impegno a fornire almeno 3 miliardi di sterline all'anno per le esigenze dell'Ucraina. Abbiamo discusso di come far progredire la nostra cooperazione in materia di difesa e rafforzare le capacità a lungo raggio dell'Ucraina". Il leader ucraino ha poi precisato di avere discusso con Starmer "della eventuale partecipazione dell'Ucraina al prossimo summit della Joint Expeditionary Force (Jef) che si terrà a Tallinn il mese prossimo e abbiamo concordato di accelerare i preparativi per lo storico Accordo di partenariato del secolo tra Ucraina e Regno Unito".
Kiev, uccisi 5 soldati catturati dai russi a Zaporizhzhia
Le autorità ucraine hanno annunciato che le forze russe hanno ucciso a colpi di arma da fuoco cinque militari ucraini che si erano arresi nella regione orientale di Zaporizhzhia. Sia Mosca che Kiev si sono accusate a vicenda di aver commesso atrocità da quando le forze russe hanno lanciato la loro invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022. I pubblici ministeri hanno affermato che la loro esecuzione è avvenuta il 24 novembre scorso nei pressi del villaggio di Novodarivka nel distretto di Pologiv della regione di Zaporizhzhia.
Zelensky approva il bilancio 2025, 60% della spesa alla difesa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato oggi la legge di bilancio 2025, di cui il 60% della spesa, poco più di 50 miliardi di euro, sono da destinare alla difesa e alla sicurezza per far fronte all'invasione russa. "La priorità del bilancio è proteggere il nostro Paese. Comprende il finanziamento delle forze di sicurezza e di difesa, l'acquisto e la produzione di armi, droni e attrezzature", ha affermato il primo ministro Denys Chmygal su Telegram, annunciando la notizia. Il bilancio, del valore totale di circa 82 miliardi di euro, era stato precedentemente votato dai parlamentari ucraini il 19 novembre. L'Ucraina, che ha meno armi, meno reclute in prima linea e meno soldi della Russia, è stata costretta ad aumentare le spese per la difesa per sostenere lo sforzo bellico mentre il conflitto si avvicina alla conclusione. Secondo il ministero delle Finanze, in totale, poco più di 50 miliardi di euro saranno spesi per la difesa e la sicurezza nazionale, compresa la produzione di armi e gli stipendi dei soldati.
Cassis: "Urge seconda conferenza di pace con la Russia"
Dopo la conferenza di Locarno, "una seconda conferenza di pace deve essere fatta, e deve essere fatta in presenza della Russia e non solo. Ci vuole anche una grande presenza del sud globale sennò non si potrà raggiungere lo scopo finale" della Pace. Lo ha affermato in conferenza stampa, a Roma, il consigliere della confederazione Elvetica Ignazio Cassis rammentando lo "stato neutrale della Svizzera". La nostra neutralità, ha aggiunto, dà al nostro paese una responsabilità ancora maggiore rispetto ai paesi non neutri: non possiamo partecipare ad azioni militari ma a iniziative e sforzi per trovare soluzioni che non potranno che essere diplomatiche". Alla stampa, alla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, Cassis ha anticipato che "anno prossimo saremo ancora in Italia per la conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina (a luglio 2025) annunciata pochi giorni fa dalla premier Meloni".
Putin non esclude l'utilizzo di un nuovo missile ipersonico
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, non ha escluso che Mosca possa colpire i centri decisionali di Kiev con il nuovo missile ipersonico Oreshnik, nel caso di attacchi con armi occidentali a lungo raggio contro la Russia. "Non escludiamo l'uso dell'Oreshnik contro installazioni militari e dell'industria militare o contro centri decisionali a Kiev, tra gli altri", ha detto il capo del Cremlino in una conferenza stampa ad Astana dopo aver partecipato al vertice militare dell'Alleanza Organizzazione del Trattato di Sicurezza (CSTO). Secondo Putin le autorità di Kiev continuano i tentativi di attaccare le "strutture critiche" russe, comprese quelle di Mosca e San Pietroburgo. "Risponderemo agli atti di aggressione contro la Russia. Come, quando e con quali armi dipenderà dal Ministero della Difesa russo", ha detto il capo del Cremlino. Per quanto riguarda la disponibilità a negoziare la pace, Putin ha affermato che l'apparizione del missile Oreshnik "non ha cambiato nulla". "Il nostro atteggiamento fondamentale nei confronti della soluzione della situazione in Ucraina non cambia, per quanto riguarda il processo negoziale e ovviamente, nei termini che ho stabilito nel mio discorso alla direzione del Ministero degli Affari Esteri nel giugno di questo anno", ha dichiarato. In quell'occasione Putin aveva chiesto il ritiro delle truppe ucraine dai territori entrati a far parte della Russia, dalle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, dalle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, nonche' lo status di non allineato dell'Ucraina, la denazificazione e la smilitarizzazione dell'Ucraina il Paese e l'abolizione di tutte le sanzioni occidentali.
Ucraina, Tajani: "Restrizioni all'utilizzo delle armi scelta bilaterale, non europea"
A proposito della risoluzione del parlamento europeo che chiede ai Paesi membri di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi da parte dell'Ucraina, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito che questo tipo di scelta è "bilaterale, non europea". "L'Italia ha sempre detto di usare le nostre armi solo sul territorio ucraino, non in Russia perché non siamo in guerra con la Russia - ha dichiarato Tajani, parlando all'ambasciata svizzera in occasione di un incontro con il ministro elvetico Ignazio Cassis - Sull'Ucraina la nostra posizione rimane immutata, la Russia è l'aggressore".
L'Olanda annuncia la consegna di Patriot a Kiev
Il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans ha annunciato la consegna di tre sistemi missilistici di difesa aerea Patriot all'Ucraina. "Gli ucraini stanno affrontando un inverno rigido mentre [...] continuano i raid aerei. Per questo motivo abbiamo fornito loro tre lanciamissili Patriot", ha dichiarato Brekelmans sul social network X, senza specificare quando sono state effettuate le consegne. A ottobre aveva dichiarato che l'Olanda aveva fornito a Kiev il primo lotto di jet da combattimento F-16 promessi. A novembre è stato riferito che sono stati trasferiti gli ultimi due F-16 del lotto di 18 jet, che saranno utilizzati dai piloti ucraini per l'addestramento.
Guerra in Ucraina, Kiev rischia la disfatta nel Kursk. Cosa sta succedendo
La Russia continua a premere sull'Ucraina, rafforzando i suoi ranghi sul terreno, per conquistare più territorio possibile prima di un eventuale negoziato favorito dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Fra le zone più calde in questo senso c’è la regione russa del Kursk, occupata ad agosto dai soldati di Kiev con una delle incursioni più sorprendenti dall’inizio del conflitto e ora nel mirino sia di Mosca - che non vuole che il territorio possa rientrare in eventuali trattative -, che di Kiev, che ha intensificato gli attacchi con raffiche di missili occidentali a lungo raggio per mantenere una posizione quanto più solida possibile. L'ANALISI
Borrell: "Per Kiev è l'ora della verità, l'Europa scelga"
"Sull'Ucraina abbiamo raggiunto il punto di rottura: ora è il momento in cui le capitali europee devono scegliere davvero". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso di un'intervista con l'ANSA e altri media internazionali nel suo penultimo giorno in carica. "L'anno scorso il conto per il sostegno a Kiev è stato di 125 miliardi, per il prossimo anno sarà di più. E gli Stati membri hanno detto no", ha affermato. "Dobbiamo spiegare alla gente che cosa è a rischio, non nascondere i costi della guerra. E credo che non lo facciamo abbastanza: il conflitto per noi non è gratis, bisogna essere onesti".
Starmer a Zelensky: "Sostenere Kiev per un altro inverno di guerra"
Il Regno Unito resta impegnato a garantire "un sostegno incrollabile all'Ucraina" per aiutarla a essere "nella migliore posizione possibile" in vista di "un altro difficile inverno di guerra" con la Russia. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer al presidente Volodymyr Zelensky in una telefonata di cui dà conto Downing Street. Starmer ha inoltre denunciato come "oltraggiosi" gli ultimi attacchi missilistici di Mosca che "hanno privato del riscaldamento milioni di ucraini", definendo "degeneri" i "sistematici attacchi russi" agli impianti elettrici ed energetici di Kiev.
Ue e Kiev firmano intesa per 18 miliardi di aiuti economici
"Onorato di firmare un memorandum d'intesa con l'Ucraina per conto dell'Unione europea per 18,1 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria per aiutare l'Ucraina a coprire le esigenze immediate. Fa parte dell'iniziativa del G7 per supportare l'Ucraina utilizzando i ricavi derivanti da asset russi immobilizzati, assicurandosi che l'aggressore paghi per i danni che ha causato". Lo annuncia su X il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal segnala il "passo coraggioso" dell'Ue: "Questo non è solo un aiuto, è un precedente per ritenere la Russia responsabile dei suoi crimini e garantire che paghi per la sua brutale guerra di aggressione", afferma Shmyhal su X ringraziando i leader Ue: "Questo è solo l'inizio: insieme sconfiggeremo la tirannia russa, ricostruiremo l'Ucraina e garantiremo un futuro radicato nella giustizia e nei valori europei".
Putin: "Trump politico esperto, può trovare una soluzione"
Donald Trump è un politico intelligente ed esperto che è capace di trovare una soluzione. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Putin: "Centri decisionali a Kiev considerati fra gli obiettivi dei raid con gli Oreshkin"
I missili balistici a medio raggio Oreshkin potrebbero essere usati anche per colpire centri decisionali a Kiev, minaccia il Presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento al vertice Csto di Astana. "Il ministero della Difesa e lo stato maggiore delle forze militari russe stanno selezionando obiettivi da colpire in territorio ucraino. Obiettivi che potrebbero includere siti militari, imprese del comparto militare o centri decisionali a Kiev", ha affermato. "Spetterà infine a noi scegliere il mezzo di distruzione considerando la natura degli obiettivi selezionati e le minacce poste alla Federazione russa", ha aggiunto. In risposta agli attacchi in territorio russo con sistemi occidentali potranno "proseguire i test con gli Oreshkin in condizioni di combattimento come lo scorso 21 novembre.
Putin: "I raid contro i siti energetici sono risposta agli attacchi con missili occidentali". VIDEO
I missili a Kiev dividono centrodestra e campo largo in Ue
Il voto sugli emendamenti alla risoluzione del Parlamento europeo a sostegno di Kiev, in particolare sull'uso di missili a lungo raggio e sulla scelta di Biden di colpire in territorio russo, divide la delegazione del Pd e di Forza Italia e spacca anche maggioranza di governo e campo largo. Gli emendamenti contro l'uso di armi a lungo raggio però non passano ed il testo finale viene comunque supportato da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Pd e dal verde Ignazio Marino. Si astengono invece gli indipendenti del Pd, Marco Tarquinio e Cecilia Strada. Contrari invece al testo la Lega ed il Movimento 5 Stelle.
Il Parlamento europeo dice sì alla fornitura di missili a lungo raggio a Kiev
Gli eurodeputati chiedono all'Ue di rafforzare il loro sostegno militare all'Ucraina, anche attraverso la fornitura di aerei, missili a lungo raggio, compresi i missili Taurus, moderni sistemi di difesa aerea, fra cui i Patriot e i Samp/T, e sistemi di difesa antiaerea portatile (Manpads). Lo si legge nella risoluzione approvata a Strasburgo che accoglie con favore la decisione di Joe Biden di consentire all'Ucraina di utilizzare sistemi missilistici su obiettivi militari all'interno del territorio russo e chiedono ai Paesi Ue di fare altrettanto
Ucraina, Pe condanna test missili russi e truppe Nordcorea
Il Parlamento Europeo ha approvato oggi nella plenaria a Strasburgo una risoluzione non legislativa con 390 voti favorevoli, 135 contrari e 52 astensioni, che condanna l'uso da parte della Russia di truppe nordcoreane contro l'esercito ucraino e i test di nuovi missili balistici effettuati in Ucraina da Mosca. Per gli eurodeputati, questi eventi rappresentano una "nuova fase" della guerra e un "nuovo rischio" per la sicurezza dell'Europa. Invitano dunque l'Ue e gli altri partner dell'Ucraina a rispondere di conseguenza.
Insistendo sul fatto che "nessun negoziato sull'Ucraina può aver luogo senza l'Ucraina", i deputati esortano l'Ue ad adoperarsi per ottenere il sostegno internazionale più ampio possibile per l'Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra. Il Parlamento chiede l'impegno dell'Unione e degli Stati membri nell'attuare la formula di pace dell'Ucraina e nella creazione delle condizioni necessarie per lo svolgimento di un secondo summit sulla pace, anche coinvolgendo i Paesi del Sud del mondo.
I parlamentari denunciano l'Iran, la Bielorussia e la Corea del Nord per il loro sostegno militare alla Russia, esortando gli Stati membri a rafforzare ulteriormente il regime di sanzioni contro questi Paesi. Sottolineano che sia la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, sia la partecipazione della Corea del Nord alla guerra e ai suoi programmi nucleari e missilistici costituiscono "gravi minacce" all'ordine internazionale
Putin: "Attacco nella notte con 90 missili e 100 droni"
La Russia ha lanciato un attacco con 90 missili e 100 droni, a seguito del quale sono state colpite 17 installazioni militari in Ucraina. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al vertice dell'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Csto) in Kazakhistan.
"La scorsa notte abbiamo effettuato un attacco complesso utilizzando 90 missili e 100 droni che hanno colpito strutture militari, dell'industria della difesa e relativi sistemi di supporto", ha aggiunto il capo del Cremlino
Zelensky: telefonata con Starmer su aiuti e Nato
"Ho avuto una conversazione telefonica con il primo ministro britannico Keir Starmer. Abbiamo discusso dell'ultimo atto di terrorismo aereo russo contro le infrastrutture civili dell'Ucraina, che ha coinvolto più di 90 missili e quasi 100 droni. Particolare attenzione è stata rivolta alla questione dell'ulteriore cooperazione in materia di difesa", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.
"Sono grato al Regno Unito per il suo sostegno su larga scala, in particolare per la sua disponibilità a stanziare almeno 3 miliardi di sterline all'anno per le esigenze dell'Ucraina. Abbiamo concordato di rimanere in stretto contatto con i leader europei sulle misure che dovrebbero mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile per affrontare qualsiasi sviluppo. Ho sottolineato che, a tal fine, l'Ucraina ha bisogno di un invito ad aderire alla Nato e a sviluppare ulteriormente le sue capacità a lungo raggio".