Elezioni Usa e disinformazione, arriva gratis il servizio di debunking di NewsGuard

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La corsa alla Casa Bianca sta entrando nelle sue battute finali: la società di monitoraggio dell'affidabilità dei siti di notizie e informazioni ha fatto sapere - in vista del voto del 5 novembre e per le settimane successive - di aver reso disponibile per tutti e gratuitamente l’accesso ai suoi dati e ai debunking delle notizie false relative alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024

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Manca sempre meno al 5 novembre, giorno in cui sono in programma le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, e la disinformazione continua ad essere un tema ricorrente intorno alla corsa verso la Casa Bianca. Negli ultimi mesi infatti sono stati diversi i casi in cui le false informazioni, anche generate dall’intelligenza artificiale, sono finite al centro del dibattito pubblico: tra questi ci sono la decisione della California di porre un freno ai deepfake sulle elezioni; la falsa informazione secondo cui a Springfield, in Ohio, gli immigrati mangerebbero i gatti; i casi di disinformazione che hanno colpito la candidata democratica Kamala Harris; i fallimenti dei chatbot nello smentire le false narrativa sull’attento a Butler ai danni di Donald Trump.
Con l’approssimarsi del voto l’attenzione sulla disinformazione sta ancora aumentando, e NewsGuard - società di monitoraggio su media e informazione globali - ha deciso di fornire accesso gratuito a tutti ai suoi dati e ai debunking delle notizie false relative alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024, da ieri e per almeno tre settimane dopo il voto.

Il monitoraggio della disinformazione

NewsGuard - che valuta l'affidabilità dei siti di notizie e informazioni e tiene traccia delle affermazioni false che si diffondono online - ha lanciato il suo centro di monitoraggio sul voto statunitense a febbraio di quest’anno, ed “era già chiaro che attori malintenzionati, sia a livello nazionale che fuori dagli Stati Uniti, stavano diffondendo affermazioni false per promuovere le loro agende politiche o per generare traffico al fine di ottenere introiti pubblicitari”. Una situazione che per NewsGuard si è intensificata dopo che le nomination democratiche e repubblicane sono diventate ufficiali: dalla fine di agosto infatti la società ha “identificato circa sei nuove affermazioni false relative alle elezioni americane ogni settimana, e 314 siti che le hanno pubblicate”.

I casi già smentiti da NewsGuard

In generale NewsGuard svolge il monitoraggio delle false affermazioni sulle elezioni affidandosi al suo  database, dove viene tenuta traccia di una già ampia gamma di fonti sospette: in particolare sono presenti “963 siti che hanno pubblicato ripetutamente affermazioni false o palesemente fuorvianti sulle elezioni”, così come “793 profili di social network e canali video associati a siti” e “1.283 siti di parte che si presentano come testate giornalistiche locali politicamente neutrali”. Inoltre nella pagina dedicata del sito sono presenti esempi di false narrazioni già emerse e smentite nelle ultime settimane: tra le più recenti ne figurano alcune secondo cui Kamala Harris avrebbe copiato una citazione di Karl Marx, o sull’iniziativa conservatrice Project2025 che proporrebbe di introdurre un registro nazionale delle gravidanze, o ancora che Taylor Swift avrebbe perso 150 milioni di dollari in vendite da merchandise dopo il sostegno espresso a Kamala Harris.

 

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