"Pacchetti per la difesa aerea, investimenti nella produzione di droni e altre armi per l' Ucraina": è quanto ha ottenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo giro delle capitali europee, secondo quanto ha sintetizzato lo stesso leader di Kiev su Telegram. E' di un morto e 14 feriti il bilancio di un raid aereo ucraino sulla città russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina. Lo ha dichiarato il governatore dell'oblast locale, Vyacheslav Gladkov
Fonti Usa: 'A vertice Ramstein era previsto annuncio nuovi aiuti a Kiev'
"Gli alleati stavano pianificando di annunciare al summit di Ramstein nuovi aiuti militari sostanziali (all'Ucraina): l'intenzione ora è di trovare un'altra data, forse nelle prossime settimane". Lo dichiara un alto funzionario Usa alla vigilia della ministeriale Difesa della Nato. Il vertice in questione era previsto oggi ma è stato annullato a causa dell'impossibilità del presidente Usa Joe Biden a partecipare, a causa dell'uragano Milton che ha colpito diversi stati Usa. "Il vertice - assicura - avrà successo nel contrastare l'impressione che il sostegno per Kiev sta rallentando o che gli alleati non abbiano più nulla da dare all'Ucraina. Alcuni Paesi hanno deciso di annunciare gli aiuti anche se il vertice è stato cancellato, come la Svezia. Ma certamente ci sono Paesi che stanno ancora lavorando sul pacchetto da annunciare, anche sulla base di quando il vertice verrà aggiornato". La data della prossima Ramstein, insomma, potrebbe essere un fattore chiave per la strategia di comunicazione e del ritmo delle consegne delle nuove armi. "A quel punto i leader dovranno scegliere se aspettare il vertice o procedere con gli annunci. Ovviamente è molto potente avere un summit con 50 Paesi in cui avvengono annunci importanti sull'assistenza militare", chiosa il funzionario.
Schlein: no in Ue a uso armi in Russia era linea Pd
"Le divisioni del Pd in Ue sulle armi italiane date all'Ucraina per colpire le basi in Russia? Si sono raccontate, su quel voto, grandi divisioni. Il Pd è stato compatto nel voto finale a favore di quella risoluzione con l'eccezione di due astensioni, di Strada e Tarquinio", ribadendo così "il pieno sostegno al popolo ucraino con ogni forma di assistenza necessaria. C'è invece una maggiore cautela, come pure c'è nel governo italiano e nell'amministrazione americana, sull'opportunità dell'uso delle armi italiane in territorio russo". Così la segretaria del Pd Elly Schlein alla festa del Foglio. "Se fossi stata io parlamentare europea cosa avrei votato sul quel punto specifico? I dieci che hanno votato contro hanno seguito linea della segreteria nazionale" poi "ci sono stati due voti a favore", ha risposto.
Schlein: "Sostegno a Kiev ma cautela su uso delle armi in territorio russo"
"Sulla risoluzione europea sull'Ucraina il Pd ha votato nel voto finale in maniera compatta con le due astensioni di Strada e Tarquinio. Documento in cui si ribadisce il pieno sostegno all'Ucraiana. Certamente c'è invece una maggiore cautela, come ce l'ha anche il governo italiano, sull'utilizzo di armi in territorio russo. Come avrei votato su questo punto? I 10 deputati Pd che hanno votato contro hanno seguito la linea della segreteria nazionale". Così Elly Schlein alla festa del Foglio.
Metsola: "A fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario"
"Siamo al fianco dell'Ucraina, e lo saremo per tutto il tempo necessario: siamo al fianco dell'Ucraina perché siamo a favore di un ordine mondiale democratico". Lo ha affermato Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, in un videomessaggio inviato alla Festa del Foglio in corso a Firenze. "Forse abbiamo pensato che ci fossero linee sulla mappa che gli eserciti non avrebbero più attraversato - ha osservato -, ma se il piano di 10 giorni di Putin per prendere il controllo di Kiev fosse riuscito non si sarebbe fermato, e non si sarebbe fermato lì. La sua aggressione avrebbe continuato a erodere quello che abbiamo costruito con tanta fatica. Sappiamo che il costo dell'inazione sarebbe stato molto più alto, e spingeremo sempre per la pace, che deve essere giusta, con dignità e libertà. La sicurezza dell'Ucraina e anche la sicurezza dell'Europa".
Kiev: "Due morti e 12 feriti a Kupiansk dopo un attacco con bombe guidate"
Due morti e 12 feriti nell'attacco con bombe guidate che l'esercito russo ha sferrato sulla città di Kupiansk, nella regione nord-orientale di Kharkov. Lo riferiscono le forze di sicurezza ucraine su Telegram. La polizia regionale ha reso noto che l'attacco, avvenuto nella serata di ieri, ha comportato “l'impatto di 13 bombe aeree guidate, tra cui due bombe termobariche Odab-1500”, si legge nel messaggio. “Un uomo e una donna sono stati uccisi e 12 persone sono rimaste ferite: sei uomini e sei donne”, ha dichiarato la polizia.
Mosca, colpite centrali per l'industria bellica ucraina
L'esercito russo rivendica di aver colpito le infrastrutture energetiche che rifornivano il complesso militare-industriale dell'Ucraina. Secondo il Ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Ria Novosti, "l'aviazione tattico-operativa, i droni, le forze missilistiche e l'artiglieria hanno danneggiato le infrastrutture energetiche che garantivano il funzionamento del complesso militare-industriale". L'aviazione e l'artiglieria russe hanno sconfitto le concentrazioni di militanti e l'equipaggiamento di 11 brigate delle forze armate ucraine in 19 distretti della regione di Kursk, ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Gli attacchi dell'aviazione militare e il fuoco dell'artiglieria hanno distrutto concentrazioni di truppe ed equipaggiamento della 21a, 22a, 47a e 61a meccanizzata, 17a corazzata, 82a e 95a brigata d'assalto aereo, 1a brigata della Guardia Nazionale, così come la 103a, 112a e 129a brigata di difesa territoriale delle Forze Armate dell'Ucraina. Inoltre, le forze aeree e missilistiche hanno effettuato attacchi nelle aree in cui erano concentrate le riserve di sette brigate delle forze armate ucraine in 13 distretti della regione di Sumy.
Zelensky: "Da tour dell'Europa ottenuti pacchetti per la difesa"
"Pacchetti per la difesa aerea, investimenti nella produzione di droni e altre armi per l' Ucraina": è quanto ha ottenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo giro delle capitali europee, secondo quanto ha sintetizzato lo stesso leader di Kiev su Telegram. Oltre a questi risultati, durantel la sua "visita a Londra, Parigi, Roma e Berlino", Zelensky ha "presentato i dettagli del Piano Vittoria ai nostri partner. Ora - conclude il suo messaggio sul profilo social - lavoreremo a livello di squadra per rendere i nostri passi sul fronte e nella diplomazia piu' forti possibile".
Ucraina, bomba termobarica russa su Vovchansk. È la più potente arma non nucleare
Una delle città della regione di Kharkiv è stata colpita da una vacuum bomb, la più potente bomba di tipo convenzionale - dunque non nucleare - a disposizione dell'arsenale di Mosca. Secondo i canali russi, nel video si vedrebbe l'esplosione di una ODAB-9000, pari a 44mila kg di TNT, che sarebbe stata utilizzata per la prima volta. Ma secondo i canali ucraini e i media di Kiev, potrebbe trattarsi di un'altra bomba termobarica meno potente e già lanciata in passato dai russi, la ODAB-1500. IL VIDEO
Zelensky: “Dal tour europeo pacchetti per la difesa”
"Pacchetti di difesa per la protezione, la difesa aerea, investimenti nella produzione di droni e di altre armi in Ucraina: questi sono tutti i risultati di una visita a Londra, Parigi, Roma e Berlino": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Ho presentato i dettagli del 'Piano della Vittoria' ai nostri partner. Ora lavoreremo a livello di squadra per rendere i nostri passi al fronte e nella diplomazia il più forti possibile - prosegue il messaggio -. Il nostro compito comune è quello di portare una pace giusta per l'Ucraina e per l'intera Europa".
Navalny: "moriro' in carcere", il presagio nel libro di memorie
Alexei Navalny sapeva che sarebbe morto in prigione. Lo rivelano le memorie postume del principale oppositore di Vladimir Putin che saranno pubblicate il 22 ottobre. Il New Yorker ha pubblicato estratti dal libro, tratti dal diario di prigionia, in cui il dissidente il 22 marzo 2022 scriveva: "Trascorrerò il resto della mia vita in prigione e morirò qui. Non ci sarà nessuno a cui dire addio... Tutti gli anniversari saranno celebrati senza di me. Non vedrò mai i miei nipoti".
Navalny stava scontando una condanna a 19 anni di carcere per accuse di "estremismo" in una colonia penale artica. La sua morte, avvenuta il 16 febbraio all'età di 47 anni, ha suscitato una condanna unanime. Navalny era stato arrestato nel gennaio 2021 al suo ritorno in Russia dopo il tentativo di avvelenarlo nel 2020. "L'unica cosa di cui dovremmo aver paura è che consegneremo la nostra patria al saccheggio di una banda di bugiardi, ladri e ipocriti", scriveva il 17 gennaio 2022.
Guerra Russia- Ucraina, Gentiloni: "L'Europa deve aumentare il sostegno militare
"L’Europa è di gran lunga il principale finanziatore dell’Ucraina, non gli Stati Uniti. Sono quattrini che arrivano dalla Commissione Europea. Siamo invece molto indietro dal punto di vista militare. E le cose per l’Ucraina non stanno andando purtroppo benissimo, né sul piano economico né su quello militare. L’Europa se vuole contare di più in questo mondo deve aumentare il sostegno militare, non c’è niente da fare. Il modo migliore per farlo è quello a cui ci ha richiamato il Presidente della Repubblica, parlando di esercito europeo. Se vogliamo la pace , altrimenti se ci sarà una brutta vittoria di Putin non avremo la pace". Lo ha detto Paolo Gentiloni, commissario europeo per l'economia uscente, intervenendo alla Festa dell'Ottimismo del quotidiano "Il Foglio" nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
Ucraina, notte di bombardamenti sui territori occupati
Ucraina e Russia hanno riferito di attacchi con droni contro il loro territorio: Kiev afferma di averne neutralizzati 24 droni e Mosca 47. Secondo l'aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato missili dalla regione di Belgorod, ma non ha specificato quanti e di che tipo, oltre a 28 droni, 24 dei quali sono andati distrutti mentre sorvolavano le regioni di Sumi, Poltava, Dnipropetrovsk, Mikolaiv e Kherson. Lo Stato maggiore ucraino ha inoltre rivendicato un bombardamento notturno, senza specificare le armi utilizzate, contro un deposito di carburante vicino alla città di Rovenki, nella regione di Lugansk, nell'Ucraina orientale occupata dalle truppe russe. Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha affermato di aver neutralizzato nottetempo 47 droni ucraini, 17 dei quali nella regione di Krasnodar, 16 nel Mar d'Azov e 12 nella regione di Kursk. Il governatore della regione di Krasnodar ha dichiarato che gli attacchi ucraini hanno danneggiato tre case e incendiato un veicolo, senza provocare vittime.
Kiev a Ft: "Mosca lancia i missili sopra le centrali nucleari"
L'Ucraina ha accusato la Russia di far volare i suoi missili sopra le centrali nucleari "ogni giorno", una tattica militare che aumenta il rischio di incidenti atomici. Il ministro ucraino dell'Energia, German Galushchenko, ha infatti dichiarato al Financial Times che gli attacchi russi hanno costretto una centrale a chiudere il 26 agosto dopo aver colpito una sottostazione. Da allora, ha dichiarato, i missili russi hanno sorvolato sempre più spesso i tre impianti nucleari ucraini, che generano quasi il 60% dell'elettricità del Paese. "Si tratta di tre centrali nucleari in funzione", ha dichiarato Galushchenko, aggiungendo che mentre l'impianto che è andato in 'blackout d'emergenza' si trovava nell'Ucraina centrale, gli altri due che sono stati presi di mira si trovano molto più a ovest, vicino al confine con l'Ue. Galushchenko ha affermato che il fatto che la Russia abbia preso di mira le sottostazioni collegate alle centrali nucleari dimostra che si tratta di un attacco calcolato. Nell'ultimo mese e mezzo, ha detto, "hanno cambiato le rotte dei loro droni e missili per andare vicino o sopra la centrale nucleare". Mentre in passato tali eventi erano rari e avrebbero provocato denunce all'agenzia atomica delle Nazioni Unite, "ora stanno accadendo ogni giorno"
Tajani: "La Cina ha interesse in stabilità, può convincere la Russia"
''La Cina ha interesse nella stabilità ed è il Paese che più di tutti può convincere la Russia portandola a più miti consigli''. Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricordato, intervenendo in collegamento video alla festa de 'Il Foglio', l'importanza del ruolo cinese nella guerra tra Russia e Ucraina.
''Non siamo guerrafondai, ma essere a favore della pace non significa chiedere la resa dell'Ucraina'', ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Zelensky dal Papa, per Yurash "nuovo livello di fiducia reciproca"
"È stato il 4/o incontro del presidente Zelensky con papa Francesco dal 2020 e il 3/o diretto della loro comunicazione in tempo di guerra: nuovo livello di relazioni tra Stati, nuovo livello di fiducia reciproca e possibilità di sollevare e discutere qualsiasi domanda, il che è così importante ora, quando l'Ucraina implementa la sua Formula di Pace e il Piano di Vittoria". Così Andrij Yurash, l'ambasciatore dell'Ucraina presso la Santa Sede, che ieri faceva parte della delegazione del proprio Paese in Vaticano, ha commentato sul social X l'udienza del Pontefice al presidente Volodymyr Zelensky.
Kiev: "Colpito deposito di petrolio nella Lugansk occupata"
Le forze ucraine hanno colpito la notte scorsa un deposito di petrolio e prodotti petroliferi vicino alla città di Rovenky, nella regione di Lugansk occupata, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riporta Ukrinform. "La scorsa notte, è stato condotto un attacco contro un deposito di carburante e lubrificanti vicino alla città di Rovenky, nel territorio temporaneamente occupato della regione di Lugansk - si legge in un comunicato -. Questa base immagazzinava petrolio e prodotti petroliferi, che venivano forniti, tra gli altri usi, all'esercito russo".
Tajani: "Noi con l'Ucraina ma non siamo per la guerra a oltranza"
"Noi siamo amici dell'Ucraina, la sosteniamo dal punto di vista politico, dal punto di vista finanziario, dal punto di vista economico e dal punto di vista militare. Detto questo, non è che noi vogliamo la guerra a oltranza. Noi lavoriamo per costruire una pace che sia una pace giusta, cioè che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina e la sua integrità": lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo alla festa de Il Foglio. "La nostra posizione è sempre stata la stessa. Noi siamo coerenti: parlare di pace non significa cambiare posizione. Tutti quanti vogliamo la pace, sarebbe illogico non farlo, quindi dobbiamo sempre lasciare aperti gli spazi della diplomazia. Non siamo guerrafondai e vogliamo che la guerra si concluda sia in Ucraina sia in Medio Oriente", ha proseguito. "Essere a favore della pace, non vuol dire chiedere la resa dell'Ucraina, è una cosa ben diversa", ha osservato.
Ucraina, i russi avanzano e il fronte si sposta a Pokrovsk: cosa sappiamo
Dopo la conquista di Vuhledar, i soldati di Mosca puntano su Pokrovsk, snodo logistico importante della regione, come evidenziato dal report di ISW. Nel Donbass il presidente Putin ha come priorità la conquista dell'intero territorio degli Oblast di Lugansk e Donetsk. Nella prima l'obiettivo è stato quasi raggiunto. Intanto, secondo il Financial Times, Kiev e i suoi alleati stanno valutando un possibile compromesso che prevede l'ingresso ucraino nella Nato in cambio di una soluzione diplomatica sui territori occupati dalla Russia. LE MAPPE
Kiev: "Nella notte abbattuti 24 droni russi su 28"
L'esercito russo ha attaccato l'Ucraina la notte scorsa con missili di tipo non specificato dalla regione di Belgorod e con 28 droni kamikaze dalla regione di Kursk e dall'area di Primorsko-Akhtarsk, 24 dei quali sono stati abbattuti. Lo ha reso noto l'Aeronautica militare di Kiev. I droni distrutti sono intercettati nelle regioni di Sumy, Poltava, Dnipro, Mykolaiv e Kherson, ha precisato l'Aeronautica, aggiungendo che altri due velivoli senza pilota nemici risultano dispersi in seguito alle contromisure di guerra elettronica intraprese.
Sparatoria in Inguscezia, 3 morti tra cui un agente
Tre persone, tra cui un agente della sicurezza, hanno perso la vita in Inguscezia, in Russia, a causa di una sparatoria. In base alla ricostruzione fornita dalle autorità, uomini armati hanno sparato contro un'auto della forza per la lotta contro l'estremismo. Gli aggressori sono riusciti a fuggire.