Guerra Israele, Iran chiude spazio aereo. Hamas: 7 ottobre attacco glorioso. LIVE

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Sale l'attesa per la risposta di Israele all'attacco all'Iran che potrebbe essere ormai imminente. Scambio di minacce tra Teheran e lo Stato ebraico, con il ministro della Difesa Gallant che ipotizza attacchi "come a Gaza e Beirut". La risposta dell'Iran a Netanyahu: "Non scherzare col fuoco". Un sospetto attacco terroristico si è intanto verificato a Beersheba: si contano un morto e 10 feriti. L'esercito israeliano espande le operazioni di terra a Gaza: è stata colpita una moschea, con diversi morti e feriti

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Medioriente, ministro Libano: inizio anno scolastico rinviato al 4/11

Il ministro dell'Istruzione libanese, Abbas al-Halabi, ha annunciato che 1,25 milioni di bambini dalla scuola materna alle superiori torneranno a scuola il 4 novembre a causa della guerra tra Israele e Hezbollah. "Il Ministero non vuole e non può permettersi di assumersi la responsabilità del pericolo che minaccia" studenti e insegnanti, "per questo l'inizio dell'anno scolastico avrà luogo il 4 novembre" anziche' a ottobre, ha detto Halabi durante una conferenza stampa.

Hamas: 26 morti il bilancio del raid sulla moschea a Gaza

Hamas, attraverso il ministero della Salute di Gaza, afferma che è salito a 26 morti il bilancio del raid israeliano della scorsa notte sulla moschea a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Il precedente bilancio, stilato dai servizi di soccorso, indicava il numero di 21 vittime. "Il numero di martiri provocati dagli attacchi della forza di occupazione alla moschea dei Martiri di Al Aqsa e della (annessa) scuola Ibn Rushd ha raggiunto il numero di 26, con molti altri feriti", dice il ministero in una nota. Nel suo comunicato, l'Idf ha affermato di aver compiuto un "attacco di precisione sui terroristi di Hamas che stavano operando in un centro di comando e controllo", senza precisare il numero le vittime. 

Idf rilancia offensiva a Gaza: protezione rafforzata

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno rafforzato il dispositivo al confine con la Striscia di Gaza per far fronte a possibili lanci di razzi a lungo raggio o altri attacchi da Hamas nell'anniversario del massacro del 7 ottobre. L'intervento dei militari viene attuato sia lungo il confine di Gaza che nell'area del corridoio di Netzarim, nel centro della Striscia, dove l'Idf mantiene una presenza semi-permanente. "Il Comando meridionale e' preparato per la difesa e l'attacco per diversi scenari durante il mese a venire, oltre a consentire che gli eventi commemorativi nelle comunita' di confine di Gaza vengano svolti in sicurezza", afferma l'Idf in una dichiarazione.  

Il Papa: vicino ad Israele, si liberino tutti gli ostaggi

"Domani sarà passato un anno dall'attacco terroristico contro la popolazione in Israele alla quale rinnovo la mia vicinanza. Non dimentichiamo che ancora ci sono molti ostaggi a Gaza, per i quali chiedo l'immediata liberazione". Lo ha detto il Papa all'Angelus. 

Croce Rossa chiede "rilascio immediato degli ostaggi a Gaza"

 Il comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha chiesto il rilascio immediato senza condizioni degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas, nel primo anniversario del massacro del 7 ottobre. "Il fatto che così tante famiglie siano ancora separate dai loro cari dopo 12 mesi di conflitto è straziante: occorre fare ogni sforzo per riunire gli ostaggi alle loro famiglie", si legge nel messaggio della Croce rossa che ha anche chiesto che si possa accedere ai sequestrati per verificare le loro condizioni. Il comitato ha aggiunto che tutte le parti devono "comportarsi con rispetto nei confronti di tutte le persone colpite dal conflitto: sono esseri umani con diritti e meritano protezione, aiuti umanitari e la possibilità di ricostruire le loro vite in sicurezza". (ANSA).     


Medioriente, almeno 23 morti e 93 feriti nei raid israeliani in Libano

Almeno 23 persone sono rimaste uccise e 93 ferite nei bombardamenti israeliani in Libano. Lo ha riferito su X il ministero della Salute di Beirut, aggiungendo che i raid hanno colpito le città e i villaggi del Libano meridionale, Nabatieh, il governatorato orientale della Beqaa, Baalbek-Hermel, il Monte Libano e il nord.

Medioriente, Mikati: far pressione su Israele per cessate il fuoco

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto di "fare pressione su Israele" per un cessate il fuoco, mentre Hezbollah continua a lanciare razzi e droni contro Israele. Lo riporta il Times of Israel. Mikati afferma di aver sostenuto gli sforzi di Stati Uniti e Francia per una tregua, mentre la National News Agency ufficiale ha riferito di un attacco israeliano a sud di Beirut.

Medioriente, popolazione nord Gaza ignora ordine evacuazione Israele

Il ministero degli Interni di Gaza ha invitato i civili palestinesi che vivono nel nord di Gaza a ignorare gli ordini di Israele di evacuare e spostarsi a sud. Lo riferisce l'emittente Al Jazeera. "Le affermazioni israeliane sulla presenza di zone sicure nel sud di Gaza sono bugie, poichè Israele commette crimini e massacri in tutte le aree dell'enclave. Pertanto invitiamo i cittadini del nord di Gaza a ignorare le minacce israeliane", ha affermato il ministero in una dichiarazione. L'esercito israeliano ha emesso nelle scorse ore nuovi ordini di evacuazione per i civili palestinesi nel nord di Gaza, affinchè lascino le loro case e si trasferiscano in aree designate dall'esercito israeliano come "zone sicure" nella Gaza centrale e meridionale. 

Medioriente, un anno fa l'attacco, sopravvissuti vogliono tornare nel kibbutz di Be'eri

Abitazioni distrutte che a un anno di distanza presentano ancora i segni del massacro di Hamas. Nel di kibbutz Be'eri, uno dei simboli dell'attacco del 7 ottobre, dove sono state uccise oltre 100 persone, di alcune case restano in piedi soltanto le mura. I tetti sono crollati e le finestre frantumate, i pavimenti sono disseminati di detriti. Eppure, documenta la Cnn, alcune persone sono determinate a tornare nei luoghi dove intere famiglie sono state sterminate. In alcune zone  di Be'eri, a malapena un edificio è rimasto intatto. Più di 100 dei suoi 1.100 residenti sono stati uccisi e altri 30 sono stati rapiti il 7 ottobre. Una casa dopo l'altra è stata bruciata o ridotta in macerie e molte rimangono come toccanti monumenti di un trauma ancora in corso. Almeno 10 residenti del kibbutz sono tra gli oltre 100 israeliani che si ritiene siano ancora tenuti in ostaggio. Nell'edificio amministrativo principale di Be'eri, due grandi fotografie aeree sono appese una accanto all'altra vicino all'ingresso. Una è un'immagine del kibbutz dell'aprile 2023, che mostra file ordinate di edifici bianchi e ordinati immersi in giardini rigogliosi. L'altra, scattata subito dopo l'attacco del 7 ottobre, mostra le stesse case annerite e distrutte dalla furia dei militanti.

Medioriente, Gaza: bilancio sale a 41.870 morti e 97.166 feriti

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 41.870 persone sono state uccise in quasi un anno di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende 45 morti nelle ultime 24 morti, secondo il ministero, che ha dichiarato che 97.166 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza - in 256 nelle ultime 24 ore - dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre. 

Medioriente, un anno dal 7/10, chiusi 23 dei 38 ospedali di Gaza

23 dei 38 ospedali della Striscia di Gaza sono chiusi a causa degli incessanti attacchi aerei israeliani che hanno colpito le strutture sanitarie nel corso della guerra che dura ormai da un anno. Lo hanno riferito fonti mediche all'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che 986 operatori sanitari sono stati uccisi durante la guerra e che i raid avrebbero reso inutilizzabili 130 ambulanze. 

Citando i dati delle Nazioni Unite dello scorso 23 settembre, all'inizio della settimana Medici senza frontiere ha affermato che soltanto 17 ospedali su 36 sono parzialmente funzionanti a causa di una paralizzante carenza di carburante, medicinali e forniture essenziali. "Poiché le esigenze mediche stanno crescendo in modo esponenziale - ha sottolineato l'organizzazione medica - le opzioni di cura delle persone si stanno riducendo. Le forze israeliane hanno commesso attacchi diffusi e sistematici al sistema sanitario di Gaza e ad altre infrastrutture civili vitali. Il sistema sanitario è ora sull'orlo del collasso". "Le parti in conflitto hanno condotto ostilità nei pressi di strutture mediche - prosegue l'ong - mettendo in pericolo pazienti, operatori sanitari e personale medico. Sei colleghi di Msf sono stati uccisi. Da ottobre 2023, personale e pazienti di Msf hanno dovuto lasciare 14 diverse strutture sanitarie, a causa di gravi incidenti e combattimenti in corso. Ogni volta che una struttura medica viene evacuata, migliaia di persone perdono l'accesso a cure mediche salvavita. Ciò avrà conseguenze sulla salute delle persone, non solo nell'immediato, ma anche nelle settimane e nei mesi a venire".

Wafa: a Gaza 23 ospedali su 38 fuori uso dopo un anno guerra

Nella Striscia di Gaza, 23 dei 38 ospedali sono oggi fuori uso dopo un anno di guerra: lo scrive l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche, e aggiunge che dall'inizio delle ostilità dopo il 7 ottobre, sono morti 986 operatori, fra medici, infermieri e personale ospedaliero. Inoltre, scrive Wafa, almeno 130 ambulanze sono state rese inutilizzabili perché colpite in raid e attacchi durante la perdurante "aggressione israeliana".   "La distruzione di infrastrutture sanitarie e la morte del personale sanitario hanno gravemente ostacolato la capacità di fornire cure urgenti al numero crescente di vittime, esacerbando così la crisi umanitaria a Gaza", si legge sul notiziario Wafa. 

Almeno 24 palestinesi uccisi e 93 feriti in raid Idf moschea e scuola di Gaza

E' di almeno 24 palestinesi uccisi e di 93 feriti il bilancio dell'attacco notturno dell'esercito israeliano contro una moschea e una scuola adibita a rifugio. Lo rende noto su Telegram l'ufficio stampa del governo di Gaza. La moschea colpita nel raid aereo, così come e la scuola Ibn Rushd, si trova vicino all'ospedale dei Martiri di al-Aqsa, nella città dei Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Entrambe le strutture ospitavano centinaia di sfollati, ha affermato l'ufficio stampa. Secondo l'Idf, membri di Hamas erano attivi in ​​entrambi i complessi.

Manifestazione pro Pal: al vaglio video per risalire a violenti

Al vaglio le immagini della polizia scientifica per dare un volto e un nome ai responsabili dei disordini di ieri in piazza a Roma durante la manifestazione Pro Palestina. Sotto la lente gli ambienti anarchici, dei centri sociali e degli ultrà. Non si esclude che alcuni facciano parte di gruppi anarchici che hanno raggiunto la Capitale da altre città sfuggendo agli imponenti controlli scattati proprio per l'allarme sui possibili infiltrati nella manifestazione, vietata dalla Questura.

Premier Libano: "Pressioni su Israele" per cessate il fuoco

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha invitato il mondo a "fare pressione su Israele" affinche' "si impegni per un cessate il fuoco". L'appello del premier libanese giunge dopo una notte di intensi bombardamenti israeliani sulla parte meridionale periferia di Beirut, roccaforte di Hezbollah. Mikati si e' anche espresso positivamente sul presidente francese Emmanuel Macron che "ancora una volta ha sostenuto il Libano" con la convocazione di un prossimo vertice internazionale. Il primo ministro libanese ha infine ribadito il suo "sostegno all'appello di Francia e Stati Uniti" a una tregua. 

Idf, "stiamo circondando Jabalia, nel nord di Gaza"

Le truppe israeliane stanno circondando il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove Hamas si sta riorganizzando, malgrado i numerosi raid, fa sapere l'Idf, che poco prima ha detto di aver avvertito la popolazione palestinese locale, intimandole di evacuare la zona. "Le truppe della 401ma e della 460ma brigata sono riuscite a circondare la zona e stanno conducendo operazioni in quel settore", ha fatto sapere l'Idf.

Media, con 30 attacchi notte "piu' violenta" a Beirut

Con 30 bombardamenti da parte di Israele contro diverse aree di Beirut, la capitale libanese ha vissuto la sua notte "piu' violenta" in un anno di conflitto. Lo riferisce l'agenzia stampa nazionale libanese, precisando che i sobborghi meridionali sono stati nel mirino dei raid israeliani, con "una colonna di fumo nero che ha coperto tutte le aree suburbane", hanno detto i media statali. Gli attentati hanno colpito almeno cinque diversi quartieri residenziali di Dahiyeh - importante roccaforte del gruppo sciita libanese Hezbollah - oltre a un distributore di benzina situato sulla strada che collega la capitale con l'aeroporto internazionale Rafic Hariri, l'unico operativo del Paese e dove i voli sono limitati da settimane. Secondo le cronache locali, un aereo e' effettivamente atterrato durante questa ondata di attacchi notturni, che hanno colpito il muro esterno dell'aeroporto. Questi raid - principalmente notturni - stanno aumentando di giorno in giorno e si teme che Beirut stia diventando un'altra Gaza, dato il modo in cui gli attacchi israeliani stanno colpendo. Nel contempo le forze israeliane sono impegnate in combattimenti di terra all'interno del territorio libanese, nelle zone adiacenti al confine, in cui finora nove soldati sono morti. L'intensa campagna di bombardamenti riguarda anche il sud e l'est del Libano, altre zone roccaforti del gruppo armato sciita.

Idf, "abbattuti tre droni sul Mediterraneo"

Le Forze di difesa israeliane hanno abbattuto tre droni lanciati da est che sorvolavano il Mediterraneo non lontano dalle coste del nord di Israele. Lo hanno reso noto le stesse Idf, secondo cui due droni sono stati intercettati da una nave della Marina, mentre il terzo dall'Aeronautica. 

Israele annuncia ampliamento area umanitaria nel nord di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato l'ampliamento dell'area umanitaria ad Al-Mawasi, nel nord della Striscia di Gaza. "L'area umanitaria ampliata comprende ospedali da campo istituiti dallo scoppio della guerra, complessi di tende e scorte di cibo, acqua, medicine e attrezzature mediche", si legge in un comunicato del Coordinamento delle attività governative nei territori (Cogat). Sono state riaperte due vie di evacuazione dal nord di Gaza: una lungo la strada Salah al-Din e l'altra lungo la strada costiera Al-Rashid, ha affermato l'esercito. L'Idf ha inoltre reso noto di aver pubblicato mappe per i civili palestinesi, evidenziando le aree di evacuazione nel nord di Gaza.

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