Durante l'incontro alla Casa Bianca, Biden e Starmer hanno ribadito il sostegno all'Ucraina. I due leader temporeggiano sull'uso dei missili occidentali a lungo raggio da parte di Kiev, ma la decisione sembra ormai matura. Il cancelliere tedesco: la Germania non permetterà all'Ucraina di lanciare attacchi con armi tedesche in profondità nel territorio russo "anche se altri paesi decideranno diversamente"
Guerra Ucraina-Russia, Mosca schiera per la prima volta il sistema Prometheus: ecco cos'è
I russi schierano il loro unico sistema di difesa aereo in Crimea, la penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell'S-500, più conosciuto come Prometheus, e promette di intercettare i missili balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in battaglia fino ad ora. DI COSA SI TRATTA
Kiev, nella notte abbattuto un missile russo e 10 droni Shahed
Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto nella notte un missilee dieci droni Shahednrussi Shahed nella notte. Lo ha reso noto l'aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina in un post su Telegram, riferisce Ukrinform. In totale sono stati rilevati e tracciati 17 bersagli aerei. "Gli invasori hanno attaccato la regione di Odessa con due missili balistici Iskander-M lanciati dalla Crimea temporaneamente occupata e un missile guidato Kh-59 lanciato dallo spazio aereo della parte temporaneamente occupata della regione di Zaporizhia e 14 droni d'attacco Shahed (aree di lancio: Kursk in Russia, Chauda in Crimea)", è il resoconto delle forze ucraine, "L'aeronautica militare, le truppe missilistiche antiaeree, i gruppi di fuoco mobili e le unità EW delle Forze di difesa ucraine sono state coinvolte nel respingere l'attacco aereo nemico. Le forze ucraine hanno abbattuto un missile guidato Kh-59 e 10 UAV sulle regioni di Dnipropetrovsk, Sumy, Poltava e Mykolaiv". Secondo Ukrinform, inoltre, ad oggi la Russia tiene schierate 16 navi da guerra nel Mar Nero, sette delle quali armate con fino a 48 missili da crociera Kalibr.
Ucraina, cosa sappiamo del piano di Zelensky per la pace: dai territori alle garanzie Usa
Dal Forum di Cernobbio (Como), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca. Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti cruciali. I PUNTI FONDAMENTALI
Ex ministri Gb a Starmer, dia ok a uso missili
Cinque ex ministri della Difesa e un ex premier britannici hanno sollecitato l'attuale primo ministro Keir Starmer affinché permetta all'Ucraina l'uso dei missili a lungo raggio in territorio russo, anche senza il sostegno statunitense. Lo scrive il Sunday Times, indicando i nomi degli ex ministri Grant Shapps, Ben Wallace, Gavin Williamson, Penny Mordaunt, Liam Fox e dell'ex premier Boris Johnson, secondo i quali, ulteriori ritardi su questa decisione incoraggerebbero il presidente russo Vladimir Putin.
Scholz: "No armi Germania contro Russia, anche se ok da altri"
La Germania non permetterà all'Ucraina di lanciare attacchi con armi tedesche in profondità nel territorio russo "anche se altri paesi decideranno diversamente", ha affermato il cancelliere Olaf Scholz. Lo riportano i media di Kiev e Berlino. Durante un discorso pubblico a Prenzlau nel Brandeburgo, Scholz ha assicurato che la Germania "continuerà a sostenere militarmente l'Ucraina" in modo che il paese "non crolli" ma ha sottolineato che rimarrà contrario all'idea che Kiev utilizzi armi a lungo raggio tedesche per attaccare obiettivi in Russia. "Resto fermo sulla mia posizione, anche se altri paesi decidono diversamente", ha affermato il cancelliere tedesco.
Media, 6 ex ministri esortano Starmer su ok a missili
Cinque ex ministri della Difesa e un ex premier britannici hanno esortato l'attuale primo ministro Keir Starmer a consentire all'Ucraina di usare i missili a lungo raggio per attacchi in profondità nel territorio russo, anche senza l'appoggio degli Stati Uniti. Lo riporta il Sunday Times. Grant Shapps, Ben Wallace, Gavin Williamson, Penny Mordaunt, Liam Fox e Boris Johnson hanno avvertito Starmer che qualsiasi ulteriore ritardo su questo tema incoraggerebbe il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico, in particolare Wallace ha detto al premier britannico che non agire ora equivarrebbe a compiacere Mosca e Johnson ha affermato che non c'è alcun motivo per ritardare tale decisione.