Guerra Israele Hamas, Wafa: "Almeno 6 civili morti a Gaza per raid israeliani"

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A Rafah, nel sud, cinque corpi sono stati estratti dalle macerie dopo un bombardamento di artiglieria, mentre il sesto morto è nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, dove è stata colpita una casa. Il capo di Hamas Sinwar ha inviato al leader dell'Hezbollah una lettera di ringraziamento per il sostegno nella guerra contro Israele. Hezbollah ha chiesto ai residenti dei villaggi nel sud del Libano di evacuare le loro abitazioni per timore di operazioni militari israeliane

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Rappresentante Palestina in Francia: "Riconoscete nostro Stato"

La rappresentante dell'Autorità paletinese in Francia, Hala Abou-Hassira, lancia un appello alle autorità di Parigi affinché ''riconoscano lo Stato di Palestina prima che sia troppo tardi'', per tutelare l'agognato obiettivo di una soluzione a due Stati. Intervistata ai microfoni di France 24, la donna ha detto di ''attendere dalla Francia il riconoscimento dello Stato di Palestina prima che sia troppo tardi, per preservare la prospettiva ed avviare un processo tra palestinesi e israeliani". Quindi l'appello alla Francia ad essere ''coerente''. ''Sarebbe una dinamica che susciterebbe una prospettiva politica'' per giungere ad una soluzione a due Stati, prosegue l'esponente palestinese, ritenendo che l'alternativa è "un solo Stato di apartheid''. ''Responsabilità dell'Europa e degli Stati Uniti è riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina, che vivrebbe in pace e in sicurezza con lo Stato di Israele, anche nell'eguaglianza'', ha insistito Abou-Hassira. Esponenti di Paesi arabi ed europei, tra cui l'alto rappresentante per la politica Estera Ue, Josep Borrell, si incontrano oggi a Madrid nel tentativo di far progredire la prospettiva di una soluzione a due Stati.

Padre attivista uccisa: "Usa facciano come Turchia"

"Ci aspettiamo che gli Stati Uniti mostrino sensibilità rispetto all'omicidio di nostra figlia, come ha fatto la Turchia". Le parole sono state pronunciate da Mehmet Suat Eygi, padre di Aysenur Ezgi Eygi, l'attivista turco-americana uccisa da un proiettile israeliano lo scorso venerdì, durante una manifestazione in Cisgiordania. Commentando la decisione del governo turco di aprire un'indagine indipendente sulla morte della ventiseienne e chiedere l'arresto dei responsabili, Mehmet ha dichiarato di "serbare la speranza che gli Usa facciano lo stesso" e definisce le circostanze che hanno causato la morte della figlia "un efferato omicidio". "Ci siamo trasferiti in Usa quando mia figlia aveva meno di un anno - ha detto il padre- lei è cresciuta lì, lì ha fatto tutte le scuole e negli Stati Uniti ha imparato cosa è la libertà. E' cresciuta come una vera cittadina americana e mi aspetto che gli Stati Uniti mostrino la stessa sensibilità della Turchia rispetto alla sua morte". 

Tel Aviv, domani alla manifestazione verrà trasmesso l'audio di un ostaggio

Alla manifestazione organizzata per domani sera a Tel Aviv per chiedere un accordo per la liberazione dei rapiti a Gaza, verrà trasmesso un audio di Matan Angrest, un soldato tenuto in ostaggio da Hamas. Lo ha annunciato il Forum dei familiari dei rapiti. La clip è stata trovata dai militari israeliani nella Striscia diversi mesi fa ed è stata data alla famiglia di Angrest che ha acconsentito alla diffusione al pubblico. Nell'audio, si sente il soldato appellarsi al premier Benjamin Netanyahu affinchè lo salvi. 

Sanchez riceve ministri arabi ed europei sul conflitto a Gaza

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha ricevuto oggi alle 10 al palazzo della Moncloa i ministri del Gruppo di contatto arabo-islamico per Gaza per una riunione per rendere effettiva l'applicazione della soluzione dei due Stati in Medio Oriente, alla quale partecipa anche l'alto rappresentante per la politica estera della Ue uscente, Josep Borrell. All'incontro previsto presso la sede del ministero degli esteri, cui fa da anfitrione il capo della diplomazia spagnola, José Manuel Albares, partecipano i rappresentanti di Palestina, Arabia Saudita, Turchia, Egitto, Qatar e Berein, Da parte europea, assistono i rappresentanti di Norvegia, Slovenia e Irlanda, Paesi che come la Spagna hanno riconosciuto la Palestina come Stato, informa il ministero degli Esteri. Presenti anche il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheif, e quello dell'Organizzazione di Cooperazione Islamica, Hussein Ibrahim Taha. A maggio, all'indomani del riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo spagnolo, in un incontro con il gruppo di contatto per Gaza, il premier Sanchez si era impegnato ad appoggiare e promuovere la soluzione dei due Stati per il superamento del conflitto nella regione. 

Wafa: "Almeno 6 civili morti a Gaza per raid israeliani"

Almeno sei civili palestinesi sono morti questa mattina presto nella Striscia di Gaza a causa di attacchi israeliani, scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa. In particolare, a Rafah, nel sud, cinque corpi sono stati estratti dalle macerie dopo un bombardamento di artiglieria, mentre il sesto morto è nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, dove è stata colpita una casa, scrive Wafa. 

Israele: "Ecco come gli israeliani hanno trascorso la notte nel nord di Israele, sotto un intenso fuoco di razzi di Hezbollah"

Media, Hezbollah ai libanesi: "Attesi estesi raid di Israele"

Hezbollah ha avvertito i residenti libanesi delle città vicine al confine di aspettarsi "estesi attacchi israeliani e un aumento delle minacce e dei preparativi per la guerra". Lo ha riferito il quotidiano libanese Al Nahar. Dall'inizio degli scontri sul confine tra lo Stato ebraico e il gruppo sciita filo-iraniano lo scorso ottobre, oltre 100.000 residenti sono stati evacuati dal Libano meridionale, ma molti altri vivono ancora in aree sotto attacco israeliano. 

Familiari ostaggi bloccano strada a Tel Aviv

Nuove proteste a Tel Aviv per chiedere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza. Decine di attivisti e familiari dei rapiti hanno bloccato Namir Road a Tel Aviv vicino Yarkon Bridge, incatenandosi tra di loro, accendendo fumogeni colorati e accusando il governo di aver "abbandonato alla morte" i loro cari. I manifestanti hanno anche dipinto per terra, in grandi dimensioni, piu' volte il simbolo giallo che rappresenta gli ostaggi. La protesta è durata circa un'ora prima che la polizia li sgomberasse. 

Libano, bimbo ucciso nel raid Israele era figlio di un Hezbollah

Un bambino libanese, figlio di un combattente di Hezbollah, è stato ucciso in un raid condotto nelle ultime ore da Israele nel sud del Libano. Lo riferiscono i media libanesi e lo stesso ufficio stampa del partito armato libanese, secondo cui il piccolo Mehdi Mubarak è morto a seguito di un bombardamento israeliano nei pressi della città meridionale di Nabatiye mentre si trovava nell'abitazione assieme al padre Sadeq Mubarak. I funerali del padre e del figlio si terranno oggi nel sud del Libano, come riferiscono i necrologi diffusi nelle ultime ore da Hezbollah. 

Hezbollah rivendica attacco contro una caserma in Galilea

Il partito armato libanese Hezbollah, alleato dell'Iran e di Hamas, ha rivendicato stamani un attacco condotto nella notte con razzi Katyuscia contro una caserma militare israeliana in Galilea, a nord di Safed. Sul comunicato diffuso su Telegram, il partito libanese ha affermato di aver preso di mira la caserma di Berea, principale base di difesa aerea missilistica, 12 chilometri a sud dalla linea di demarcazione tra Libano e Israele. Secondo Hezbollah, è la seconda volta che la caserma di Berea viene presa di mira dall'8 ottobre scorso, inizio delle ostilità con Israele. 

Tentano entrare a Gaza, Idf arresta 2 civili israeliani

Le Idf hanno arrestato nella notte due civili israeliani che hanno tentato di entrare nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato l'esercito, precisando in una nota che i soldati che monitoravano le telecamere di sorveglianza hanno individuato i due mentre superavano un ingresso lungo la barriera al confine con Gaza ed entravano nella zona cuscinetto israeliana. Le truppe inviate sul posto hanno arrestato i due civili e li hanno riportati oltre la barriera. Non è chiaro perché abbiano tentato di entrare a Gaza. "Avvicinarsi alla zona della barriera è pericoloso e danneggia l'attività delle forze di sicurezza nell'area", ha precisato l'esercito. 

Hezbollah ordina ad abitanti di lasciare sud Libano

Hezbollah ha chiesto giovedì ai residenti dei villaggi nel sud del Libano di evacuare le loro abitazioni per timore di operazioni militari israeliane nella zona, sullo sfondo delle crescenti minacce di una guerra totale nel nord di Israele. Lo riferisce l'emittente televisiva Kan, citando il quotidiano libanese Al-Nahar.

Lancio massiccio di razzi da parte di Hezbollah su Safed

Le forze di difesa israeliane hanno riferito che circa 20 razzi sono stati lanciati verso Safed, in Alta Galilea, nel nord di Israele, dal gruppo Hezbollah intorno all'1:00 di notte, facendo scattare allarmi nella città e nelle cittadine circostanti. Il lancio ha provocato un grande incendio in una foresta vicina e ha causato lievi danni a un edificio in un'altra comunità, secondo quanto riferito dalle autorità. Non sono stati segnalati feriti nell'attacco rivendicato dal gruppo libanese filoiraniano, che ha dichiarato di aver preso di mira un'installazione militare in segno di vendetta per un attacco mortale nel sud del Libano avvenuto il giorno prima. Lo riferisce il Time of Israel. 

Lettera Sinwar ringrazia capo Hezbollah per il "sostegno"

Il capo di Hamas, Yahya Sinwar, ricercato numero uno di Israele, ha inviato al leader dell'Hezbollah, Hassan Nasrallah, una lettera di ringraziamento e di apprezzamento per il sostegno dato dall'organizzazione filoiraniana libanese dall'inizio della guerra contro Israele. Lo si legge sui media israeliani, che citano l'emittente libanese filo-Hezbollah al-Mayadeen, la quale ha pubblicato il testo della lettera. Nel testo, Sinwar ringrazia Nasrallah per le sue condoglianze per l'uccisione in un attentato a Teheran a luglio, attribuito a Israele, del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Il capo dell'organizzazione terrorista palestinese afferma inoltre che "la beata processione dei martiri crescerà in forza e in potenza nella lotta contro l'occupazione nazi-sionista" e s'impegna a combattere il "progetto sionista"  insieme al resto del cosiddetto 'asse della resistenza' anti-Israele, "fino a quando l'occupazione non sarà sconfitta e spazzata via dalla nostra terra e il nostro stato indipendente con piena sovranità non sarà stabilito con Gerusalemme come capitale". 

Iran, risponderemo a minacce sionista e superpotenze

L'Iran "continuerà a rispondere alle minacce sionista e delle superpotenze". Il capo di stato maggiore dell'esercito di Teheran, Habibollah Sayyari, parlando a Pechino allo Xiangshan Forum, ha affermato che "l'anarchia e un vuoto di sicurezza in Medio Oriente spingono l'Iran a cercare di rafforzare le sue capacità di sicurezza". Il sistema multipolare è "la base della futura cooperazione tra i Paesi del mondo", ha aggiunto Sayyari, rimarcando l'importanza della cooperazione tra i Paesi confinanti e che "la sicurezza regionale non richiede alcuna presenza di potenze extraregionali".

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. IL PUNTO

Medioriente, il piano di pace dall’ex premier israeliano Olmert e dal nipote di Arafat: cosa prevede

Illustrata durante un'intervista alla Cnn, la proposta per giungere a una pacifica convivenza tra i due Stati ruota innanzitutto intorno a una mutua cessione di territori. L'APPROFONDIMENTO

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