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Israele-Hamas, Idf: attacco con droni a Nur Shams in Cisgiordania. Anp: 5 morti

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Medioriente, attacchi tra Israele e Hezbollah prima vertice
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Medioriente, attacchi tra Israele e Hezbollah prima vertice
00:02:01 min

Secondo l'esercito israeliano l'obiettivo dell'attacco era una sala di comando appartenente ad agenti terroristici locali. Per gli Usa, le trattative per la tregua a Gaza vanno avanti nonostante gli scontri. L'esercito di Tel Aviv ha lanciato ieri un attacco preventivo dopo aver ricevuto informazioni dall'intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare seimila missili. Le milizie sciite hanno risposto lanciando più di 320 razzi e diversi droni carichi di esplosivo. Onu sospende operazioni umanitarie a Gaza

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I negoziati per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi continueranno dopo che l'incontro del fine settimana non ha risolto tutte le differenze. Lo afferma un funzionario americano, secondo quanto riportato dall'Associated Press sul suo sito. Le trattative continueranno a livelli più bassi nei prossimi giorni nel tentativo di colmare le restanti divergenze. L'esercito di Tel Aviv ha lanciato ieri un attacco preventivo dopo aver ricevuto informazioni dall'intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare seimila missili. Le milizie sciite hanno risposto lanciando più di 320 razzi e diversi droni carichi di esplosivo: alcuni sono stati intercettati, mentre altri hanno causato danni e feriti. L'esercito israeliano ha annunciato che 100 aerei da guerra hanno distrutto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah puntati sul centro e sul nord del Paese. Sventato un attacco degli Hezbollah al quartier generale del Mossad. Navi Usa vicine a Israele in posizione contro la minaccia dell'Iran.


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Petrolio Libico, Haftar ordina stop di produzione ed export
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Petrolio Libico, Haftar ordina stop di produzione ed export
00:01:52 min

Israele attacca Libano, leader Hezbollah Hassan Nasrallah: "Superate tutte le linee rosse"

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha detto che “il nemico israeliano ha effettuato un'aggressione contro la periferia sud di Beirut, superando tutte le linee rosse, uccidendo civili, tra cui donne e bambini, e il leader militare Fuad Shukr”. Lanciato un attacco su Israele in risposta all'uccisione di Shukr. IL PUNTO


Israele-Libano, Netanyahu: "Determinati a tutto per difendere Paese"

Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella riunione del Gabinetto di sicurezza dopo gli attacchi di Hezbollah dal Libano respinti da Israele. LE DICHIARAZIONI

Idf, rapimento in Cisgiordania, strade bloccate e perquisizioni

- L'esercito israeliano ha reso noto questa sera di aver ricevuto la segnalazione di un rapimento in Cisgiordania. Molte forze sono state inviate nella zona, le strade sono state bloccate e sono in corso perquisizioni, ha riferito l'Idf.

Escalation tra Israele e Libano, Casa Bianca: “Biden monitora gli eventi da vicino”

Nella notte Israele ha deciso di avviare degli "attacchi preventivi" in Libano per "prevenire attacchi di Hezbollah in larga scala". Netanyahu ha convocato il Gabinetto di sicurezza: “Se qualcuno ci fa del male, noi rispondiamo facendogli del male”. Hezbollah ha risposto lanciando oltre 320 tra razzi e droni. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa: "alti funzionari statunitensi hanno comunicato continuamente con le loro controparti israeliane" sotto la direzione del presidente. I DETTAGLI


Idf, attacco con droni in Cisgiordania. Anp, 5 morti

L' IDF ha confermato di aver effettuato un attacco con droni a Nur Shams, vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. Secondo l'esercito israeliano l'obiettivo dell'attacco era una sala di comando appartenente ad agenti terroristici locali. Lo riporta Times of Israel. Il Ministero della Salute dell'Autorità Nazionale Palestinese ha dichiarato che almeno cinque palestinesi sono stati uccisi nell'attacco.

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato  il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della   Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri   Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e   Stati Uniti. QUALI SONO


Gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del   bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la   sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte  centrale  della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti  uccisi  Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva  partoriti  quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO


Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. I DETTAGLI


Idf, droni dal Libano sull'Alta Galilea, quasi tutti abbattuti

Diversi droni lanciati dal Libano hanno colpito l'Alta Galilea questa sera, ha dichiarato l'esercito israeliano. Altri velivoli senza pilota diretti verso la Galilea occidentale sono stati per lo più abbattuti dalle difese aeree e solo uno ha colpito l'area. Non ci sono feriti negli attacchi, ha detto l'Idf.

Usa, progressi colloqui Gaza nonostante azioni Hezbollah

I colloqui al Cairo su Gaza fanno "progressi" nonostante gli scontri tra Israele e Hezbollah: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, escludendo per ora impatti.

Guerra Israele-Hamas. Cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, Sky TG24 ha deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO


Onu sospende operazioni umanitarie a Gaza

Le Nazioni Unite sono state costrette a sospendere le loro operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza a causa di un nuovo ordine di evacuazione israeliano che ha interessato Deir al-Balah, nel centro dell'enclave palestinese. Lo ha annunciato un alto funzionario dell'Onu, ricordando come dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas ad ottobre le Nazioni Unite abbiano dovuto talvolta "rinviare o mettere in pausa" le loro operazioni, "ma mai fino al punto di dire concretamente che non possiamo più fare nulla", come invece avviene ora, ha aggiunto.

Qatar: "Contiamo sulla saggezza dell'Iran per la tregua a Gaza"

"Il Qatar continuerà con i suoi sforzi per arrivare al cessate il fuoco a Gaza e, a questo riguardo, conterà sul ruolo costruttivo della Repubblica islamica dell'Iran come attore saggio e responsabile". Lo ha affermato il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, durante un incontro a Teheran con il presidente iraniano Massoud Pezeshkian, riferisce Mehr. "L'Emiro del Qatar attribuisce particolare importanza all'espansione delle relazioni fraterne e strategiche tra i due paesi, riteniamo inoltre che le relazioni bilaterali e la cooperazione non abbiano ancora raggiunto il livello auspicato dai capi delle due nazioni e dobbiamo compiere maggiori sforzi per raggiungere tale obiettivo", ha detto Al Thani, congratulandosi con Pezeshkian per l'elezione e anche il presidente iraniano ha sottolineato l'importanza di aumentare le relazioni con Doha a tutti i livelli, descrivendo le relazioni politiche con il Qatar come "privilegiate". 

Al Jazeera, 7 i morti nel raid notturno israeliano su Gaza

E' salito da cinque ad almeno sette morti il bilancio del raid israeliano della scorsa notte su Gaza City: lo rende noto il servizio di protezione civile della Striscia citato da Al Jazeera

Domani Bin Salman incontra Abu Mazen a Riad

Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) è arrivato stasera nella capitale saudita, Riad, per una visita ufficiale. Abbas è stato ricevuto dal principe Mohammed bin Abdulrahman bin Abdulaziz, vice governatore della regione di Riad, dal ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan, dall'ambasciatore saudita in Palestina Nayef Al Sudairy, da numerosi funzionari e dal personale dell'ambasciata dello Stato di Palestina in Arabia Saudita. Domani il Presidente Abbas incontrerà il principe ereditario saudita e il primo ministro, il principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud. Il Presidente è accompagnato dal Segretario del Comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) Hussein Al-Sheikh, dal Capo del Servizio di intelligence generale, il Maggiore generale Majed Faraj, dal Consigliere presidenziale per gli affari diplomatici Majdi Al-Khalidi e dall'Ambasciatore palestinese in Arabia Saudita Basem Al-Agha.

IDF: con Hezbollah non ci fermeremo

Il Capo di Stato maggiore delle IDF, il generale Herzi Halevi, ha visitato il Northern Command con il Presidente dei Capi di Stato maggiore congiunti dell'esercito americano, il generale Charles Brown. "Siamo molto determinati a continuare a degradare le capacità di Hezbollah, eliminando altri comandanti e negando loro risorse e capacità: non ci fermeremo. Hezbollah ha altre capacità e la missione non è ancora completata. La nostra missione è chiara: riportare i residenti del nord alle loro case in sicurezza. Le IDF stanno operando 24 ore su 24 per raggiungere questo obiettivo. Siamo determinati a riportare i residenti del nord sani e salvi alle loro case il più rapidamente possibile", ha affermato Halevi.

Pentagono: "Minaccia Iran a Israele ancora in atto"

Gli Stati Uniti continuano a ritenere non ancora superata la minaccia di un attacco a Israele da parte dell'Iran e dei suoi gruppi alleati nella regione. Lo ha sottolineato il Pentagono dopo che ieri Hezbollah ha lanciato centinaia di razzi e droni contro Israele come rappresaglia per vendicare l'uccisione del suo comandante militare, Fuad Shukr.

"Vorrei segnalarvi alcuni dei commenti pubblici fatti dai leader iraniani e da altri. Continuiamo a ritenere che ci sia ancora una minaccia di attacco" contro Israele, ha detto ai giornalisti il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder.

La Turchia condanna le parole di Ben Gvir sul Monte del Tempio

La Turchia ha condannato le dichiarazioni del ministro israeliano della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, dopo che ha ipotizzato la costruzione di una sinagoga sul Monte del Tempio (Spianata delle Moschee per i musulmani)  a Gerusalemme. Si tratta di un'affermazione "spregevole" che "attacca tutti i musulmani e l'umanità", ha detto Omer Celik, portavoce del partito di governo Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riferisce HaberTurk. "La moschea di Al Aqsa è un nostro valore sacro e una nostra linea rossa", ha aggiunto Celik. 

L'Onu sospende le operazioni umanitarie a Gaza

L'Onu è costretta a sospendere le operazioni umanitarie a Gaza. Lo ha comunicato un alto funzionario dell'organizzazione. 

Unicef: "Stiamo portando 1,2 mln vaccini antipolio a Gaza"

"L'Unicef sta portando 1,2 milioni di dosi di vaccino antipolio (nOPV) a Gaza. Con l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Unrwa", l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, "e altri partner, contiamo di vaccinare più di 640mila bambini". Lo annuncia via X Unicef Palestina, aggiornando sulle misure che si punta a mettere in campo per scongiurare il rischio di un ritorno della polio. In questi giorni è stato infatti confermato il primo caso dopo 25 anni a Gaza. Età: solo 10 mesi di vita. Fra le conseguenze riportate a seguito dell'infezione una paralisi parziale alla gamba sinistra. 

Nella Striscia, territorio provato dal conflitto tra Hamas e Israele, le malattie infettive restano un emergenza, aggravata dalla crisi idrica che stanno vivendo diverse parti della popolazione. Sono stati gli operatori sanitari, come riporta la 'Bbc' online, a mettere in guardia sul pericolo di diffusione di fogne a cielo aperto e di patologie. Le immagini satellitari, analizzate dalla Bbc Arabic, mostrano quella che sembra essere un'ampia fuoriuscita di liquami al largo della costa di Deir al-Balah. Un funzionario locale ha dichiarato che gli sfollati nei campi vicini scaricano direttamente in mare. "È dovuto all'aumento del numero di sfollati", ha affermato Abu Yazan Ismael Sarsour, capo del comitato di emergenza di Deir al-Balah.

Il timore degli operatori sanitari è che questa situazione precaria sul fronte acqua possa impennare il rischio di infezioni, come la polio, dopo che il virus è stato anche rilevato in campioni di acque reflue nelle scorse settimane. Ma non è solo la polio a preoccupare, altri alert hanno riguardato il pericolo di un incremento dei casi di epatite A, e di colera. Intanto, anche i funzionari delle Nazioni Unite e dell'Oms hanno chiesto due cessate il fuoco di una settimana ciascuno per poter vaccinare oltre 600mila bambini a Gaza.

Iran: vendicheremo Haniyeh indipendentemente dalla resistenza

La rappresaglia iraniana per l'uccisione da parte di Israele del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh "avrà sicuramente luogo e prenderemo misure a questo proposito indipendentemente dai gruppi di resistenza": lo ha dichiarato il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Mohammad Bagheri. Secondo Irna, Bagheri ha poi aggiunto che anche i gruppi di resistenza vendicheranno l'uccisione di Haniyeh in modo separato e indipendente, come gli Hezbollah libanesi che ieri hanno compiuto il loro attacco contro Israele. "Non ci faremo intrappolare dalla propaganda mediatica degli Stati Uniti a questo proposito", ha aggiunto, sottolineando: "Gli Stati Uniti sostengono pienamente Israele e non compiono alcun passo efficace per stabilire il cessate il fuoco a Gaza". 

Premier Qatar a Teheran, vede ministro Esteri e presidente

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha incontrato a Teheran il suo omologo e premier del Qatar, Mohammed bin Albdulrahman bin Jassim Al Thani. I colloqui hanno al centro questioni regionali, riferisce l'agenzia Irna, aggiungendo che è previsto anche un incontro tra Al Thani e il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian.

Egitto: "No a truppe Idf al valico di Rafah o Asse Filadelfia"

"Il Cairo non accetterà una presenza israeliana al valico di Rafah o sul Corridoio Filadelfia", ha dichiarato un alto funzionario egiziano alla tv al Kahra al Ahbariya. E ha aggiunto: "L'Egitto conduce la mediazione tra le due parti in conflitto in modo coerente con la sua sicurezza nazionale e protegge i diritti del popolo palestinese". "La delegazione egiziana fa ogni sforzo per raggiungere un accordo tra le due parti e coordina gli sforzi con i partner in Qatar e Stati Uniti", ha concluso.

Nuovo bilancio Hamas, vittime a Gaza salgono a 40.435

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, governata da Hamas, ha aggiornato a 40.435 morti il bilancio delle vittime della guerra con Israele. Sono almeno 33 le persone morte nelle ultime 24 ore, ha detto il ministero. In totale, dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre, sono 93.534 le persone ferite. 

Unicef, "a Gaza colpite il 50% delle scuole usate come rifugi"

"Negli ultimi 10 mesi oltre il 50% delle scuole usate come rifugi a Gaza sono state direttamente colpite. I bambini a Gaza desiderano tornare a scuola. Ma le scuole sono sotto attacco e i sogni e il futuro vengono distrutti. Questo deve finire. Un cessate il fuoco è atteso da tempo". Lo scrive l'Unicef su X. 

Sirene d'allarme in Galilea, prima volta dopo l'attacco di ieri

Le sirene d'allarme sono entrate in funzione in diverse comunità del nord di Israele nel primo pomeriggio per la prima volta dopo il massiccio bombardamento di domenica mattina. Lo riferisce l'esercito israeliano. L'Idf ha chiesto agli abitanti di Zarit, Shomra, Adamit, Hanita e Arab al-Aramshe, nella Galilea occidentale, di cercare un rifugio. 

Gaza, "a Gaza 30 morti in 24 ore, 40.435 dal 7 ottobre"

Sono almeno 30 le persone rimaste uccise nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza e sale a 40.435 morti il bilancio dal 7 ottobre scorso. E' quanto denuncia il ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Il bilancio, riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, parla anche di 93.534 feriti. 


Ministro Esteri Iran: "A Tajani detto che nostra risposta a Israele sarà calcolata"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha detto, in un colloquio telefonico con il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ''la risposta di Teheran all'attacco terroristico israeliano a Teheran sarà commisurata e ben calcolata''. Lo ha spiegato lo stesso Araghchi su 'X' sottolineando che ''non temiamo l'escalation, ma, a differenza di Israele, non la cerchiamo''.

Gen. Bertolini: "Israele non vuole la pace, unica resistenza Hezbollah"

"L'attacco di Israele in Libano è un attacco preventivo, considerato che anche Nasrallah, capo di Hezbollah, ha ammesso che si stavano preparando a colpire. Si inserisce in un trend di azioni molto determinate di Israele, che dimostra non solo di non aver paura di una possibile guerra, ma forse di volerla pure: impegnato a Gaza, non disdegna di intervenire però anche soprattutto nei confronti del nord, che è forse un po' il ventre molle del medio Oriente, essendo il Libano un paese fallito da un punto di vista politico: è da due anni che non ha il presidente della Repubblica, si regge su un equilibrio molto precario nel quale Hezbollah è il punto più forte. Dal canto suo, Hezbollah ha reagito a questo attacco preventivo con un lancio di circa trecento razzi, armi però sostanzialmente non precise". E' l'analisi che il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, fa all'Adnkronos dopo l'attacco israeliano in Libano.


Mediatori al lavoro su pausa umanitaria a Gaza per l'antipolio

Secondo il media qatariota al Araby al Jadeed, i mediatori che lavorano ai colloqui per arrivare a un accordo di cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi, stanno cercando strade alternative per porre fine alle ostilità, anche se solo temporaneamente, dopo che i negoziati di domenica al Cairo si sono conclusi senza una svolta. Parallelamente, i negoziatori stanno lavorando per raggiungere una tregua umanitaria che duri dai quattro ai sette giorni per distribuire vaccini antipolio e altri tipi di aiuti. Israele ha consegnato vaccini per 1,255 milioni di persone attraverso il valico di Kerem Shalom domenica, pochi giorni dopo che un caso di poliomielite è stato identificato a Gaza per la prima volta in 25 anni. Al Jadeed riferisce inoltre che è stata presentata una nuova proposta che prevede un accordo parziale sulla prima fase del cessate il fuoco, mentre i negoziati sugli aspetti rimanenti verranno condotti in una fase successiva.

Iran: "Gran Bretagna chiede tregua a Gaza ma ignora crimini sui palestinesi"

"La Gran Bretagna chiede il cessate il fuoco a Gaza mentre ignora i crimini selvaggi del regime contro i palestinesi". Lo ha affermato l'ambasciata iraniana a Londra, in riferimento alle dichiarazioni del Segretario di Stato per gli Affari Esteri britannico, David Lammy, che ha ribadito il sostegno della Gran Bretagna per la sicurezza di Israele. Lammy ha anche chiesto moderazione, che venga evitata l'escalation in Medio Oriente e che venga stabilito un cessate il fuoco a Gaza. "Dichiarazioni del genere indicano che Londra sostiene completamente il regime sionista e le sue azioni e che altri Paesi dovrebbero evitare di rispondere ai crimini del regime per evitare l'escalation", ha aggiunto l'ambasciata iraniana a Londra, in una dichiarazione pubblicata su X.

Israele: "50 mila tonnellate di armi consegnate dagli Usa"

Secondo il ministero della Difesa israeliano, dall'inizio della guerra gli Stati Uniti hanno consegnato ad Israele più di cinquantamila tonnellate di armamenti e attrezzature militari compresi "veicoli blindati, munizioni, dispositivi di protezione individuale e attrezzature mediche, essenziali per sostenere le capacità operative dell'esercito (Idf) durante la guerra in corso". Le consegne sono state effettuate da cinquecento aerei da trasporto e centosette navi. Lo riferisce il ministero della Difesa .

Media: "Drone israeliano colpisce auto nella città libanese di Sidone"

I media libanesi riferiscono di un drone israeliano che ha colpito un'auto nel sobborgo di Aabra, nella città costiera di Sidone.

Sinwar vestito da donna fuori dai tunnel, così fugge a chi lo vuole morto

- Il leader di Hamas Yahya Sinwar si è "vestito da donna" per nascondersi tra la popolazione della Striscia di Gaza durante il periodo trascorso all'esterno della rete di tunnel nei quali si nasconde e protegge da chi lo vuole morto. Lo scrive il quotidiano britannico Daily Express citando fonti dell'intelligence israeliana, secondo le quali l'eliminazione fisica di Sinwar sarebbe il colpo di grazia finale per la leadership di Hamas. Anche il 'New York Times', citando funzionari americani e israeliani, ha riferito che Sinwar potrebbe aver lasciato alcuni dei tunnel in cui si era nascosto in diverse occasioni nel corso dell'ultimo anno, per poi rifugiarsi in altri sfuggendo alla caccia all'uomo messa in atto da Israele. Secondo il New York Times, Sinwar si sarebbe infatti spostato da un posto all'altro nella Striscia di Gaza per anticipare i tentativi israeliani di eliminarlo, anche grazie alle informazioni ottenute da corrieri. 

Gallant: 'Ben Gvir mette in pericolo la sicurezza nazionale'

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha condannato duramente le parole del ministro della sicurezza nazionale Ben Gvir, dichiarando su X: "Mettere in discussione lo status quo sul Monte del Tempio è un atto pericoloso, inutile e irresponsabile. Le azioni di Ben Gvir mettono in pericolo la sicurezza nazionale di Israele e la sua posizione internazionale".

Idf: 'Missile su Tel Aviv lanciato da una scuola di Gaza'

"Il missile sparato ieri sera da Hamas contro la cittadina di Rishon Lezion, sobborgo di Tel Aviv, è stato lanciato da una postazione adiacente ad una scuola di Khan Younis, a sud della striscia di Gaza". Lo riferisce il portavoce dell'Idf. L'aeronautica militare ha distrutto in modo mirato il lanciatore eliminando ulteriori infrastrutture terroristiche nell'area. Dopo l'attacco sono state rilevate esplosioni secondarie che indicavano la presenza di altri razzi. L'esercito israeliano ha ucciso anche decine di terroristi che sparavano contro le forze dell'Idf", ha dichiarato l'esercito.

Iran: risposta definita e calcolata a uccisione Haniyeh

La risposta dell'Iran all'uccisione del capo di Hamas  a Teheran sarà "definita e calcolata". Lo ha affermato il ministro  degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, in una nota sulla sua telefonata  di ieri con Antonio Tajani. Lo riporta il Guardian. L'Iran incolpa  Israele per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh il 31 luglio  a Teheran, che Araqchi ha dichiarato essere stato "una violazione  imperdonabile della sicurezza e della sovranità del Paese". "L'Iran non  cerca di aumentare le tensioni. Tuttavia non ne ha paura", ha detto  Araqchi al suo omologo italiano al telefono. Ha affermato che la  risposta dell'Iran sarebbe stata "definita, calcolata e accurata",  secondo la dichiarazione.

Air France e British Airways sospendono voli per Tel Aviv

Air France ha sospeso almeno fino a oggi i voli verso Tel Aviv e Beirut dopo l'escalation tra Hezbollah e Israele. Anche la British Airways ha annunciato la sospensione dei suoi collegamenti aerei da e per Tel Aviv, ma fino a mercoledì.

L'emittente Bfmtv ha citato un rappresentante della compagnia aerea Air France spiegando che domani potrebbe essere decisa un'ulteriore sospensione dei voli.

Borrell: 'Livello critico di pericolosità, ascoltare appello premier Libano'

''La situazione in Medio Oriente ha raggiunto un livello critico di pericolosità, per la regione e oltre. Sostengo l'appello del Primo Ministro libanese Mikati per l'applicazione immediata della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, oltre al tanto necessario cessate il fuoco a Gaza, per evitare il rischio di una guerra in piena regola''. Lo ha scritto ieri su 'X' l'Alto rappresentante della politica estera della Ue Josep Borrell.

Tajani: 'Non ci sono problemi per connazionali e contingente Unifil'

"Non ci sono problemi per i nostri connazionali e tantomeno per il nostro contingente Unifil, posizionato tra Hezbollah e Israele". Lo ha detto stamani in un'intervista ieri al Tg5 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo gli ultimi sviluppi tra Israele e Libano. "L'attacco contro Israele non è stato un buon segnale in vista dell'importante riunione al Cario per cercare di trovare una soluzione per la crisi di Gaza - ha osservato - Dall'altro canto è importante segnalare la decisione degli israeliani di partecipare agli incontri al Cairo e allo stesso tempo è importane che Hezbollah abbia detto che gli attacchi contro Israele in questa fase sono terminati".

"Mi pare si possa guardare con un po' più di speranza all'incontro di oggi che non è facile, non sarà facile, ma tutti stiamo lavorando affinché si possa trovare una soluzione positiva per il cessate il fuoco a Gaza, per aiutare la popolazione civile e liberare finalmente tuti gli altri ostaggi israeliani in mano ai terroristi di Hamas". Tajani ha poi annunciato il colloquio con il ministro degli Esteri iraniano "per spingere l'Iran a convincere sia gli Hezbollah sia gli Houthi a venire a più miti consigli in questa fase se si vuole veramente evitare un'escalation e quindi lavorare per la pace, che è l'obiettivo principale della politica estera italiana", ha rimarcato, ricordando la "garanzia dello Stato di Israele di non essere attaccato" e "assolutamente aiuti alla popolazione civile di Gaza, che non è una popolazione di Hamas, anzi è vittima del terrorismo di Hamas".

Papa: il Libano paga il prezzo della guerra in Medioriente

“Sento il dolore di vedere ogni giorno morire tanti  innocenti, a causa della guerra nella vostra regione, in Palestina e  Israele, e il Libano ne paga il prezzo”. Lo ha detto Papa Francesco  ricevendo oggi un gruppo di cittadini libanesi che nell'agosto di  quattro anni fa, persero i propri familiari nella terribile esplosione  che squassò il porto di Beirut.

Tajani: 'A ministro Esteri Iran chiesto favorire de-escalation Libano e Mar Rosso'

"Lungo colloquio col neo ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. Gli ho chiesto di favorire la de-escalation in Libano e nel Mar Rosso per ridurre le tensioni e per agevolare i colloqui del Cairo. Il cessate il fuoco a Gaza resta passo fondamentale per portare la pace in Medio Oriente". Così ieri in un post su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Alla luce degli sviluppi di stanotte ho fatto appello alla moderazione e ad adottare un approccio costruttivo, per interrompere il ciclo di azioni militari nella regione che rischia solo di portare più sofferenza", ha dichiarato Tajani, secondo una nota della Farnesina che dà notizia del primo contatto telefonico con il neo ministro iraniano. “E’ importante che l’Iran eserciti una funzione moderatrice nei confronti di Hezbollah per scongiurare una escalation al confine tra Libano e Israele dove operano i militari italiani del contingente Unifil e nei confronti degli Houthi per evitare un aumento delle tensioni nella zona del Mar Rosso, dove l’Italia svolge un ruolo di primo piano nella missione Aspides”, ha aggiunto Tajani. Circa i colloqui odierni al Cairo, il Vice Presidente del Consiglio ha ribadito che “l’Italia sostiene tutti gli sforzi di mediazione in corso, tesi a raggiungere il cessate il fuoco a Gaza, essenziale per favorire la de-escalation nella regione, la liberazione degli ostaggi e l’accesso umanitario". Tajani si è inoltre congratulato con Araghchi per la sua nomina, auspicando che i contatti bilaterali tra Roma e Teheran possano contribuire al mantenimento di un dialogo franco tra i due Paesi, “un dialogo che deve servire a compiere passi in avanti nel percorso verso una nuova fase di stabilità e pace in Medio Oriente".


Guterres: 'Molto preoccupato per escalation Israele-Libano'

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è ''profondamente preoccupato'' per l’escalation tra Israele e Hezbollah e chiede a entrambe le parti di tornare immediatamente alla cessazione delle ostilità. Lo ha affermato ieri il suo portavoce Stephane Dujarric. "Queste azioni mettono a rischio sia la popolazione libanese sia quella israeliana, oltre a minacciare la sicurezza e la stabilità regionale", ha affermato Dujarric

Ben-Gvir: 'Costruire sinagoga in compound al-Aqsa'

Il ministro per la Sicurezza nazionale israeliana Itamar Ben-Gvir ha dichiarato l'intenzione di voler far costruire una sinagoga nel compound della moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. Lo riporta la radio dell'esercito. ''Gli ebrei possono pregare sul Monte del Tempio'', ha detto. 

"Il premier sa che quando sono entrato nel governo ho detto nel modo più semplice che non ci saranno discriminazioni al Monte del Tempio, proprio come i musulmani possono pregare al Muro Occidentale", afferma Ben Gvir.

Msf: oltre 500 pazienti fuggiti da ospedale Al Aqsa per forte esplosione

"Un ordine di evacuazione imposto dalle forze israeliane invita la popolazione nei pressi dell'ospedale Al Aqsa, supportato da Medici Senza Frontiere (Msf), a fuggire. Ieri un'esplosione a circa 250 metri di distanza dall’ospedale ha scatenato il panico e molti hanno scelto di lasciare la struttura sanitaria. Di conseguenza, il team di Msf sta valutando se sospendere alcune attività, cercando di mantenere l’offerta di cure salvavita". E' quanto si legge in un comunicato di Msf. "Dei circa 650 pazienti, solo 100 sono rimasti in ospedale, di cui sette in terapia intensiva, secondo quanto riporta il ministero della salute - prosegue - Questa situazione è inaccettabile. L’ospedale di Al Aqsa sta operando da settimane ben oltre la sua capacità a causa della mancanza di alternative per i pazienti. Tutte le parti in conflitto devono rispettare l'ospedale e l'accesso dei pazienti alle cure mediche. I continui ordini di evacuazione hanno lasciato a centinaia di migliaia di sfollati una cosiddetta 'zona umanitaria' di soli 41 km quadrati in cui cercare riparo".

Il Papa: il Libano è e deve restare un progetto di pace

"Con voi imploro dal Cielo la pace che gli uomini faticano a costruire in terra. La supplico per il Medio Oriente e per il Libano. Il Libano è, e deve restare, un progetto di pace. Non dimentichiamo quello che un Papa ha detto: 'Il Libano è un messaggio, e questo messaggio è un progetto di pace'. La sua vocazione, del Libano, è di essere una terra dove comunità diverse convivono anteponendo il bene comune ai vantaggi particolari, dove religioni e confessioni differenti si incontrano in fraternità". Lo ha detto papa Francesco ricevendo in udienza stamane in Vaticano i familiari delle vittime dell'esplosione nel porto di Beirut avvenuta il 4 agosto 2020.

Madrid: 'Priorità Ue è evitare estensione della guerra in Libano'

"Il cessate in fuoco a Gaza e impedire che il conflitto in Palestina si estenda al Libano devono essere le due grandi priorità dell'Unione Europea". Lo ha segnalato il ministro spagnolo degli Affari esteri, José Manuel Albares, in un'intervista oggi a radio Cadena Ser. "Siamo in un momento di massima tensione" ha rilevato Albares, dopo l'escalation dello scontro fra Israele ed Hezbollah e il durissimi scambio di attacchi reciproci, con il lancio di razzi, droni e missili, che potrebbe scatenare una guerra totale nella regione.

Iran: 'Risposta a Israele sarà definitiva e ben ponderata'

L'Iran darà ad Israele una risposta "definitiva" e "ben ponderata" per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, e non teme l'escalation: lo ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano, Sayyed Abbas Araghchi, citando la telefonata che ha avuto ieri con il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani. "La reazione dell'Iran all'attacco terroristico israeliano a Teheran sarà definitiva, ponderata e ben calcolata. Non temiamo l'escalation, ma non la cerchiamo, a differenza di Israele", si legge nel messaggio. Ieri Tajani aveva parlato del suo colloquio con Araghchi riferendo di aver chiesto al suo omologo iraniano "di favorire la de-escalation in Libano e nel Mar Rosso per ridurre le tensioni e per agevolare i colloqui del Cairo".

Petroliera greca in fiamme nel Mar Rosso dopo attacco Houthi

L'imbarcazione Sounion battente bandiera greca è in fiamme dallo scorso 23 agosto dopo essere stata attaccata dai miliziani yemeniti Houthi nel Mar Rosso. Lo ha scritto su 'X' la missione europea nel Mar Rosso Aspides condividendo fotografie che mostrano l'uscita di fumo dal ponte della nave e spiegando che sono stati osservati incendi in almeno cinque punti. Non risulta dispersione in mare del petrolio trasportato dalla nave. Giovedì gli Houthi hanno rivendicato l'attacco contro la petroliera Sounion nel Mar Rosso. Lo stesso giorno la missione Aspides aveva dichiarato che la petroliera, che trasporta 150.000 tonnellate di petrolio greggio, rappresenta un pericolo per l'ambiente dopo essere stata colpita.

Consigliere sicurezza Usa: avanti lavoro per cessate fuoco

Gli Stati Uniti stanno ancora lavorando per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza al Cairo, afferma il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, secondo quanto riporta il Jerusalem Post. Sullivan ha aggiunto che gli Stati Uniti sono preoccupati che il conflitto in Medio Oriente possa trasformarsi in una guerra più ampia assicurando, in una conferenza stampa ad Halifax, che l'amministrazione Biden è in costante comunicazione con Israele in merito all'attuale situazione con Hezbollah.

Idf: intercettato obiettivo aereo a est Mar di Galilea

Le sirene antiaereo hanno suonato tra le 07:03 e le 07:05 ore locali a est del Mar di Galilea, l'Idf Aerial Defense Array ha intercettato con successo un obiettivo aereo sospetto individuato nell'area. E' quanto si legge sul canale Telegram dell'Idf. 

Idf: intercettato obiettivo aereo a est Mar di Galilea

Le sirene antiaereo hanno suonato tra le 07:03 e le 07:05 ore locali a est del Mar di Galilea, l'Idf Aerial Defense Array ha intercettato con successo un obiettivo aereo sospetto individuato nell'area. E' quanto si legge sul canale Telegram dell'Idf. 

Idf, sirene antiaereo nel nord di Israele

Sirene antiareo nel nord di Israele: è quanto scrivono su telegram le forze di difesa israeliane.


Cinque morti nel bombardamento israeliano a Gaza ovest

E' di cinque vittime il bilancio del bombardamento israeliano su un edificio nella zona ovest di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. L'agenzia riferisce anche di diversi feriti nell'attacco che ha preso di mira una casa vicino all'Ospedale degli Amici del Paziente.

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