Guerra Israele-Hamas, Idf: colpite strutture esercito Siria su Alture del Golan

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L'esercito israeliano ha colpito obiettivi dell'esercito siriano nel sud del Paese che "erano in violazione degli accordi di disimpegno de 1974". Volantini di Israele sulla Striscia: "chiunque sia a Gaza City" si sposti verso sud, in zone umanitarie perché la città "resta una zona pericolosa di combattimenti". Almeno 18 persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in bombardamenti aerei e d'artiglieria israeliani che hanno colpito stanotte la città di Gaza e il campo profughi di Nuseirat

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Israele: circa 30 razzi lanciati dal Libano nel nord

Una bordata di circa 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, in particolare nell'Alta Galilea dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui non ci sono state vittime nè danni.

Netanyahu: interessati a accordo ma nelle linee indicate

Israele è interessato ad un accordo su una tregua a Gaza purché "siano mantenute le linee rosse stabilite". Lo ha detto - secondo il suo ufficio -Benyamin Netanyahu incontrando a Gerusalemme l'inviato del presidente Usa per il Medio Oriente Brett McGurk. Il premier - mentre si fanno serrati i negoziati a Doha per una intesa sul rilascio dei rapiti - in questi giorni ha diffuso una lista di 4 punti "non negoziabili" con Hamas: impedire il contrabbando di armi dall'Egitto a Gaza; permettere a Israele di riprendere i combattimenti fino a che non siano raggiunti tutti "gli obiettivi della guerra"; non consentire "il ritorno di migliaia di terroristi armati nel nord di Gaza; massimizzare il numero di ostaggi vivi che Hamas si impegna a restituire. I capi dell'intelligence israeliana sono a Doha per un summit con i mediatori di Usa, Egitto e Qatar. 

Idf, colpite strutture esercito Siria su Alture del Golan

L'Idf ha colpito obiettivi dell'esercito siriano nel sud del Paese che "erano in violazione degli accordi di disimpegno de 1974". Lo ha detto il portavoce militare secondo cui "le strutture erette sulle Alture del Golan siriano violavano gli Accordi del 1974 tra Israele e Siria che misero fine alla guerra di Kippur".  "L'Idf - ha aggiunto - considera l'esercito siriano responsabile di qualunque cosa avvenga nel suo territorio e non permetterà la violazione degli Accordi". 

Unrwa: a Gaza colpite 4 scuole in 4 giorni, i due terzi del totale in 9 mesi

Due terzi delle scuole gestite dall'Unrwa nella Striscia di Gaza hanno riportato danni durante il conflitto che va avanti da nove mesi. Lo denuncia l'Agenzia. Alcune scuole sono state bombardate, molte sono state danneggiate in modo grave, precisa via X Philippe Lazzarini, capo dell'Unrwa. E "sono passate dall'essere luoghi sicuri per l'istruzione e di speranza per i bambini a rifugi sovraffollati e spesso sono diventate luogo di morte e miseria".

Solo negli ultimi quattro giorni a Gaza sono state colpite quattro scuole, sottolineano dall'Unrwa che prima dello scoppio del conflitto, il 7 ottobre dello scorso anno, gestiva 284 scuole nell'enclave palestinese. "Passati nove mesi, sotto i nostri occhi, continuano in modo implacabile e incessante uccisioni, distruzione e disperazione - incalza Lazzarini - Gaza non è un posto per i bambini". 

Con la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco immediato, Lazzarini ribadisce che non può diventare il nuovo 'new normal' il "disprezzo del diritto umanitario internazionale".

Israele: il 60% dei terroristi di Hamas a Gaza uccisi o feriti

Il "60% dei terroristi" di Hamas nella Striscia di Gaza sono stati uccisi dalle forze israeliane (Idf) o sono rimasti feriti in nove mesi di guerra. "Eliminati" la maggior parte dei "battaglioni" del gruppo che dal 2007 controlla l'enclave palestinese nel mirino delle operazioni militari israeliane dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Sono i dati citati dal ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, in un intervento alla Knesset di cui danno notizia i media locali. 

"Abbiamo riportato a casa la metà degli ostaggi e siamo determinati a fare altrettanto per il resto - ha aggiunto - L'apparato della sicurezza è determinato nel raggiungere gli obiettivi della guerra".

Gaza, salgono a 38.295 i palestinesi uccisi da 7/10

E' salito ad almeno 38.295 il numero dei palestinesi uccisi dai militari israeliani nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City spiegando che almeno 88.241 persone sono rimaste ferite. Nelle ultime 24 ore 52 palestinesi sono stati uccisi e 208 feriti, ha aggiunto.

Anche Francia condanna raid "inaccettabili" su scuole Gaza

Dopo la Germania, anche la Francia ha condannato gli attacchi israeliani su scuole a Gaza che ospitavano sfollati, definendoli "inaccettabili". "Chiediamo che questi raid siano oggetto di un'indagine approfondita", ha affermato il ministero degli Esteri, facendo riferimento in particolare all'attacco avvenuto ieri contro un istituto vicino alla città meridionale di Khan Younis. 

Netanyahu a inviato Usa, accordo se linee rosse rispettate

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato l'inviato speciale americano Brett McGurk e ha ribadito il suo impegno per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco se le linee rosse di Israele saranno rispettate. Lo ha riferito l'ufficio del capo di governo.

Idf, nella notte attacco a sede Unrwa a Gaza City

Israele ha condotto la notte scorsa "un'incursione mirata contro i terroristi di Hamas e della Jihad islamica che operavano all'interno del quartier generale dell'Unrwa" a Gaza City usato "come base per condurre attacchi contro le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza centrale": lo afferma l'Idf su Telegram riferendosi all'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Le truppe "hanno eliminato i terroristi in un combattimento ravvicinato e hanno localizzato grandi quantità di armi nell'area", aggiunge l'Idf. L'incursione è iniziata "dopo l'apertura di un corridoio definito per facilitare l'evacuazione dei civili dall'area".

Familiari ostaggi protestano a Knesset chiusi in gabbie

Protesta dei familiari degli ostaggi davanti alla Knesset a Gerusalemme: chiusi dentro gabbie, hanno sfidato i parlamentarsi a unirsi a loro per "provare" cosa stanno provano i loro cari nelle mani di Hamas a Gaza. "Entrate nelle gabbie e sentite come si sentono gli ostaggi. Non ce la fanno più, stanno morendo. C'è un accordo sul tavolo. Chiediamo al primo ministro di raggiungere un accordo il più rapidamente possibile", ha affermato Mor Korngold, fratello dell'ostaggio Tal Shoham, chiuso in una gabbia con il parlamentare di Yesh Atid, Boaz Toporovky. 

Volantini Israele su Gaza City: "abitanti andate via"

Le forze armate israeliane hanno lanciato volantini su Gaza City, intimando a tutti gli abitanti di andarsene.   Sul volantino, visto da un giornalista dell'Afp, si chiede a "chiunque sia a Gaza City" di spostarsi verso sud, in zone umanitarie perché la città  "resta una zona pericolosa di combattimenti".

Berlino, inaccettabili attacchi Israele su scuole a Gaza

"Che vengano uccise persone che cercano rifugio in una scuola è inaccettabile". Lo ha scritto in un post su X il ministero degli Esteri tedesco. "I ripetuti attacchi alle scuole da parte dell'esercito israeliano devono avere fine", si legge anche. 

Meta rimuoverà post che usano "sionista" come parola d'odio

Meta ha aggiornato le sue politiche di utilizzo nel merito del linguaggio d'odio. L'azienda, che gestisce i social Facebook e Instagram, ha deciso che rimuoverà i post che usano il ;;termine "sionista" se utilizzato insieme a metafore antisemite. La mossa fa seguito a ciò che l'azienda descrive come un'indagine durata mesi su come il termine è stato storicamente utilizzato e su come viene usato attualmente sui social media, in particolare nello sfondo della guerra a Gaza. "Abbiamo stabilito che le attuali linee guida non affrontano in modo sufficiente i modi in cui le persone usano il termine 'sionista' online e offline", ha affermato Meta in un post sul blog. "In futuro, rimuoveremo i contenuti che attaccano i 'sionisti' quando non riguardano esplicitamente il movimento politico, ma utilizzano invece stereotipi antisemiti o minacciano altri tipi di danni. La parola a volte è usata come un sostituto per le parole "ebreo" o "israeliano", in particolare in una connotazione negativa. Meta ha affermato di aver interpellato oltre 145 storici, gruppi per i diritti civili, esperti legali e di diritti umani e sostenitori della libertà di parola provenienti da tutto il mondo per giungere alla sua decisione. Per il colosso americano, l'uso del termine "sionista" potrebbe violare i termini se inserito in relazione ad affermazioni antisemite sugli ebrei che governano il mondo, parallelismi che tracciano paragoni tra ebrei e animali, inviti a danneggiare o a negare la loro esistenza. L'annuncio è l'ennesimo tentativo da parte dei social di tracciare linee di demarcazione attorno al discorso online relativo al conflitto tra Israele e Hamas. Meta, insieme all'Oversight Board, un consiglio esterno indipendente, starebbe valutando anche se consentire o meno lo slogan pro-palestinese "dal fiume al mare" su Instagram e Facebook, usato spesso in relazione "all'eliminazione di Israele". 

Ambasciatore Israele in Usa: 'Biden vuole accordo per prendersene merito'

Il presidente americano Joe Biden vuole che Israele e Hamas raggiungano un accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sulla linea del piano messo a punto dalla sua Amministrazione, ''per prendersene il merito''. E' quanto ha dichiarato l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Mark Herzog intervistato dalla radio dell'esercito. Se il piano avrà successo, "Biden lo vedrà come un suo risultato e vorrà prendersene il merito. Non è la ragione principale, ma ovviamente c'è una dimensione politica", afferma Herzog.

L'ambasciatore ha quindi ammesso che ci sono state controversie tra Washington e Gerusalemme in merito alla guerra tra Israele e Hamas, ma afferma che le relazioni complessive sono ''forti''.

Delegazione Israele verso Qatar, colloqui "decisivi"

La delegazione israeliana incaricata di negoziare l'accordo sugli ostaggi, guidata dal capo del Mossad David Barnea, è partita per il Qatar per partecipare a un vertice a quattro. Lo riferisce il quotidiano Haaretz. In Qatar, Barnea sarà accompagnato dal direttore del servizio di sicurezza Shin Bet Ronen Bar e dal generale Nitzan Alon, che è la persona di riferimento dell'esercito sulla questione ostaggi. Incontreranno il direttore della Cia, William Burns, il primo ministro del Qatar, Mohammed Al Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel. Il vertice viene definito "decisivo" per valutare se nei prossimi giorni sarà possibile concludere un accordo tra Hamas e Israele.

La Turchia condanna il raid di Israele su una scuola di Gaza

"Condanniamo il massacro di dozzine di civili innocenti da parte di Israele in una scuola dove palestinesi si stavano rifugiando a Khan Yunis, a Gaza". Lo afferma il ministero degli Esteri turco in un comunicato. "Le fosse comuni scoperte a Khan Yunis e il fatto che quattro scuole siano state colpite negli ultimi quattro giorni sono prove che l'obiettivo di Israele è il totale annientamento del popolo palestinese", prosegue la nota. Secondo Ankara, "questi attacchi hanno anche mostrato che il governo di (Benjamin) Netanyahu punta a sabotare i negoziati per il cessate il fuoco". 

Scritta Gaza in rosso su statua Anna Frank ad Amsterdam

La statua di Anna Frank ad Amsterdam è stata imbrattata con una scritta rossa 'Gaza'. Lo rende noto il Jerusalem Post citando politici olandesi che hanno fotografato lo sfregio e lo hanno postato su X. "Vergognoso" ha scritto Stijn Nijssen del Consiglio della citta', "attirare l'attenzione sulla causa palestinese deturpando il memoriale dell'Olocausto nel parco del quartiere di Rivierenbuurt". "Questa giovane ragazza, brutalmente assassinata dai nazisti all'età di 15 anni, ricorda ogni giorno a noi e alla nostra città l'umanità e la gentilezza nelle circostanze più difficili" ha scritto il sindaco di Amsterdam Femke Halsema, aggiungendo che non ci sono scuse per un simile atto. Il Centro per l'informazione e la documentazione israeliana ha rimarcato sui social media che il vandalismo della statua è un altro esempio di "antisionismo".

Esercito Israele conferma attacco a Khan Younis

L'esercito israeliano ha confermato di aver effettuato un attacco a Khan Yunis, città nel sud della Striscia di Gaza. "Con munizioni precise, l'aeronautica israeliana ha preso di mira un terrorista dell'ala militare di Hamas che ha partecipato, tra le altre attività terroristiche, al brutale massacro compiuto il 7 ottobre dall'organizzazione terroristica di Hamas nel sud di Israele", ha indicato l'Idf in una nota. Le forze di difesa israeliane

"stanno indagando sulle notizie secondo cui civili sono rimasti

feriti vicino alla scuola Alawda, vicino al luogo dell'attacco",

ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli. Secondo il ministero della Sanita' di Gaza, controllato dal gruppo islamico Hamas, il numero delle vittime "nel massacro da parte dell'occupazione contro gli sfollati presso la scuola Al Awda nella zona di Abasan, a est di Khan Younis, "è di 25 morti e più di 53 feriti, inclusi casi gravi e critici di cui le equipe mediche si stanno ancora occupando in questo momento." In serata il governo di Hamas aveva contato 29 morti e aveva assicurato che la maggioranza delle vittime erano donne e bambini. A Khan Younis si trovano molti degli sfollati a causa dell'invasione di terra di Rafah, la città più meridionale della Striscia, dove le truppe israeliane sono entrate all'inizio di maggio e dove operano da allora.

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il  28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il  riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della  Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri  Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e  Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO

Gaza, Borrell condanna 'uccisione famiglie' in scuola Khan Yunis

L'alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Josep Borrell condanna quanto accaduto ieri nel sud della Striscia di Gaza affermando che "una scuola che ospitava famiglie a Khan Yunis è stata bombardata dalle Idf, con decine di persone uccise". "Per quanto tempo i civili innocenti sopporteranno il peso di questo conflitto?", chiede Borrell in un post sul suo account X. "Condanniamo qualsiasi violazione del diritto internazionale: i responsabili devono rispondere delle loro azioni - continua il funzionario Ue -. È imperativo raggiungere immediatamente un cessate il fuoco per dare tregua a centinaia di civili bloccati, liberare tutti gli ostaggi e consegnare gli aiuti umanitari necessari".

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