L'ultima proposta avanzata nelle scorse ore, secondo quanto riferito da una fonte di Hamas citata dal Times of Israel, propone che i mediatori garantiscano un cessate il fuoco temporaneo, la consegna degli aiuti e il ritiro delle truppe israeliane mentre i colloqui proseguono per realizzare la seconda fase dell'accordo. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 13 persone sono morte tra ieri sera e stanotte in bombardamenti israeliani che hanno colpito la Striscia
L'ultima proposta per una tregua a Gaza rielaborata da Hamas prevede che entro 16 giorni dalla prima fase dell'accordo inizino i colloqui per il rilascio dei soldati israeliani ancora prigionieri. La proposta, secondo quanto riferito da una fonte di Hamas citata dal Times of Israel, sostiene che i mediatori garantiscano un cessate il fuoco temporaneo, la consegna degli aiuti e il ritiro delle truppe israeliane mentre i colloqui proseguono per realizzare la seconda fase dell'accordo.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 13 persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite tra ieri sera e stanotte in bombardamenti israeliani che hanno colpito la Striscia, in particolare la città di Gaza e i campi profughi di Maghazi e Nuseirat.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Segui il liveblog del 7 luglio
Per ricevere le notizie di Sky TG24
La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Ripresa colloqui prossima settimana; mediatori al tavolo
Il capo della CIA William Burns, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e il capo del Mossad David Barnea si incontreranno la prossima settimana in preparazione della ripresa dei negoziati per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo riporta Haaretz. Si prevede che all'inizio della settimana partiranno contemporaneamente anche le squadre ufficiali di Israele per incontrare i rappresentanti dei paesi mediatori e definire i dettagli dell'accordo.
Idf: A Gaza colpita struttura con terroristi
'"Oggi, sulla base di informazioni di intelligence di Idf e Isa, l'aviazione israeliana ha colpito diversi terroristi che operavano in strutture situate nell'area della scuola Al-Jaouni dell'Unrwa nella Striscia di Gaza centrale. Posizione che fungeva da nascondiglio e infrastruttura operativa da cui venivano diretti ed eseguiti attacchi contro le truppe dell'Idf che operavano a Gaza". Lo ha affermato l'esercito israeliano. "Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'uso di una sorveglianza aerea precisa e di intelligence aggiuntiva", ha concluso.
Raid israeliano in Libano, ucciso ingegnere Hezbollah
E' un ingegnere di Hezbollah, che lavorava al sistema di difesa aerea del gruppo libanese sciita, l'uomo ucciso in un raid aereo israeliano che ha colpito la sua auto a Baalbek, nel Libano orientale. Lo rende noto la radio dell'esercito israeliano. Una fonte vicina a Hezbollah ha confermato a condizione di anonimato che nel raid è stato ucciso un funzionario del movimento. "Un funzionario locale di Hezbollah" è stato ucciso in un attacco condotto con un "drone israeliano" su un veicolo vicino alla città orientale di Baalbek, afferma la fonte vicina al gruppo. L'agenzia di stampa nazionale libanese, la Nna, aveva indicato che la vittima di ''un drone nemico'' era ''un giovane'' identificato con le iniziali M. A. La zona dove è avvenuto il raid si trova a 100 chilometri dal confine del Libano con Israele.
Hamas, sale a 16 morti e 75 feriti bilancio raid su scuola Unrwa
Salito ad almeno 16 morti e 75 feriti il bilancio del raid aereo israeliano su una scuola gestita dall'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Hamas parlando di ''massacro atroce contro gli sfollati''. Hamas ha aggiunto di ''condannare questi crimini e massacri contro civili'' e ha ''chiesto a tutti i Paesi del mondo di fare altrettanto.
Hamas: “Raid su scuola con sfollati a Gaza, 16 morti”
16 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una scuola che ospitava sfollati a Nusseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha denunciato il ministero della sanità di Hamas che ha parlato di "efferato massacro" e ha precisato che sono rimaste ferite 50 persone.
Manifestazione in centro a Milano per Gaza
Una manifestazione per protestare contro l'intervento di Israele a Gaza si è svolta nel pomeriggio a Milano. Il corteo, il 38esimo secondo gli organizzatori impegnati da mesi nella protesta, è partito da piazza Duomo e vi partecipano circa 400 persone: il percorso prevede un passaggio in piazza San Babila e poi davanti all'Università Statale. Le associazioni e le comunità palestinesi chiedono di "fermare la mano assassina di Israele e un cessate il fuoco immediato e duraturo". Denunciano "la complicità del governo Usa e di Meloni-Salvini-Tajani".
Famiglie di ostaggi fuori dal ministero della Difesa a Tel Aviv
Un gruppo di famiglie degli ostaggi si è raccolta fuori il ministero della Difesa a Tel Aviv (l'unico dicastero che non si trova a Gerusalemme) per spingere affinché il governo accetti l'intesa. "Per la prima volta in tanti lunghi mesi - ha detto Einav Zangauker, il cui figlio Matan è tra i rapiti del 7 ottobre - siamo speranzosi". Poi, riferendosi al premier Benyamin Netanyahu, ha detto che questa "è un'occasione che non può essere mancata".
Israele: nuove proteste a favore del rilascio degli ostaggi
Come ogni sabato da settimane, anche stasera in Israele sono previste manifestazioni per il rilascio degli ostaggi. La maggiore come sempre sarà a Tel Aviv, dove gli organizzatori hanno chiamato in piazza i cittadini per sostenere l'accordo che si starebbe profilando con Hamas per una tregua a Gaza e il rilascio dei rapiti. "Portare avanti l'accordo - hanno sostenuto in una nota - è un dovere morale, il più urgente e importante in questo momento, e dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare che questa opportunità cruciale sia ostacolata".
Agenzia stampa palestinese: “Uccise almeno 13 persone in attacco contro scuola”
“Almeno 13 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una scuola che ospitava sfollati palestinesi ad Al-Nuseirat, nel centro di Gaza”. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale palestinese.
Media: “Hamas vuole garanzie scritte su tregua dopo prima fase”
Hamas vorrebbe "garanzie scritte" da parte dei mediatori che Israele continuerà a negoziare un accordo di cessate il fuoco permanente una volta che la prima fase della tregua temporanea entri in vigore. Lo hanno riferito, come riportato da agenzie internazionali, fonti egiziane e della fazione islamica, secondo cui Hamas avrebbe lasciato la sua pregiudiziale iniziale di un cessate il fuoco permanente da parte di Israele come anticipo delle trattative. Per ora le garanzie, secondo le stesse fonti, sarebbero solo verbali mentre la fazione le vuole nero su bianco.
Media: "Da Hamas primo ok al piano Biden"
Hamas ha dato un primo via libera al piano elaborato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden per il cessate il fuoco di sei settimane nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione di numerosi ostaggi, tra cui donne, anziani e feriti in cambio di centinaia di detenuti palestinesi. Lo scrive il Times of Israel citando una fonte di Hamas e una fonte egiziana a condizione di anonimato. Secondo loro il movimento islamico palestinese che governa Gaza vorrebbe ''garanzie scritte sulla carta'' sull'avvio dei negoziati per la fine con conflitto durante la tregua.
Si tratta comunque di un cambio di prospettiva rispetto a quando Hamas chiedeva, come condizione per il rilascio degli ostaggi, la fine della guerra e il ritiro di tutte le truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Se il compromesso sarà messo in atto si arriverebbe quindi a una prima tregua dei combattimenti dal novembre scorso e si aprirebbe la strada ai negoziati. Ma questo non costituisce una garanzia che si arrivi a un accordo, fa notare il Times of Israel.
Time of Israel: "Soldati dell’Idf hanno trovato razzi a lungo raggio e demolito un tunnel a Shejaiya, a Gaza City"
Khamenei chiarisce la linea a Pezeshkian: "Continui nel solco di Raisi"
Un invito esplicito a continuare con le politiche seguite da Ebrahim Raisi, il defunto presidente iraniano morto in un incidente in elicottero lo scorso maggio, è stato rivolto dalla Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel suo messaggio di congratulazioni al presidente eletto, Masoud Pezeshkian.
"Raccomando al presidente eletto Pezeshkian di confidare in Dio misericordioso, guardare verso orizzonti lunghi e luminosi e continuare il cammino del martire Raisi. Dovrebbe sfruttare al meglio le ampie capacità e potenzialità del Paese, in particolare risorse come giovani, rivoluzionari e fedeli, per il conforto del popolo e il progresso del Paese", ha affermato l'ayatollah, elogiando il lavoro "brillante" svolto dalla Repubblica islamica "nell'affrontare la furia artificiale del boicottaggio delle elezioni, che i nemici della nazione iraniana hanno lanciato per indurre alla disperazione".
Israele: “A Shujaia tunnel e lanciatori razzi a lungo raggio”
L'esercito israeliano ha annunciato che le truppe che operano a Shujaia, vicino Gaza City, hanno localizzato "imbocchi di tunnel e lanciatori di razzi a lungo raggio". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui la presenza dei lanciatori e dei razzi è indice che Hamas si "sta riorganizzando nella zona".
Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio
L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO
Iran, Xi si congratula con Pezeshkian: "Approfondire i legami"
Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con il riformista Masoud Pezeshkian per la sua vittoria al ballottaggio presidenziale in Iran, hanno riferito i media statali. "Sono disposto a lavorare con il presidente per guidare il partenariato strategico globale Cina-Iran verso un progresso più profondo", ha affermato Xi l'agenzia di stampa statale Xinhua.
Israele: "Colpito lanciarazzi di Hamas in area umanitaria"
L'esercito israeliano ha annunciato di aver eliminato "un lanciarazzi di Hamas nei pressi di rifugi civili piazzato all'interno di un'area umanitaria" a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, compresi gli avvertimenti alla popolazione della zona". Continuano intanto le operazioni a Shujaia dove l'Idf ha "operato contro cellule terroristiche armate e ha distrutto armi e infrastrutture terroristiche sotto e sopra il suolo". L'esercito sta continuando anche le operazioni "mirate su informazioni dell'intelligence" a Rafah nel sud della Striscia dove sono state "distrutte diverse infrastrutture sotterranee e confiscate armi".
Iraq, Siria e Arabia Saudita si congratulano con Pezeshkian
Il re dell'Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman si sono congratulati con Massoud Pezeshkian per la sua vittoria alle elezioni presidenziali iraniane. "Auguriamo buona salute e felicità a Pezeshkian, e auguriamo sempre più progressi alla nazione fraterna dell'Iran", ha detto il re saudita, esprimendo la volontà di continuare gli sforzi per sviluppare legami bilaterali e promuovere la sicurezza e la pace regionale e internazionale. Anche il presidente siriano Bashar al-Assad si è congratulato con il presidente eletto iraniano: "Lavoreremo insieme per rafforzare le relazioni strategiche bilaterali e per aprire nuovi promettenti orizzonti per la cooperazione tra i due paesi", ha affermato, aggiungendo che "la resistenza sarà la strada comune che intraprenderemo per difendere la dignità e gli interessi delle nostre nazioni". Secondo Mehr, Pezeshkian ha ricevuto anche un messaggio di congratulazioni da parte del presidente iracheno Abdul Latif Rashid, che ha sottolineato come il suo Paese sia interessato a rafforzare le relazioni bilaterali.