Ucraina, summit in Svizzera, Zelensky: “Primo passo verso pace giusta”

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"La guerra in Ucraina rimane un fallimento totale per il presidente russo Vladimir Putin: è nel nostro interesse sostenere le norme internazionali”, ha riferito la vice presidente Usa Kamala Harris nel corso del suo bilaterale con Zelensky. Tra i leader ci sono anche Rishi Sunak ed Emmanuel Macron, mentre l'Italia è rappresentata dalla premier Giorgia Meloni. Assenti Russia e Cina

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Alla Conferenza di Pace per l'Ucraina, in corso oggi e domani in Svizzera, partecipano 100 delegazioni, tra cui 57 capi di Stato e di governo di tutto il mondo. Tra i leader ci sono Volodymyr Zelensky, Kamala Harris, Rishi Sunak ed Emmanuel Macron, mentre l'Italia è rappresentata dalla premier Giorgia Meloni. "Il Vertice Globale per la Pace inizia con la registrazione di 100 Stati e organizzazioni internazionali provenienti da tutti i continenti e da tutte le parti del mondo, che rappresentano prospettive diverse ma unite dal rispetto del diritto internazionale e l'uno dall'altro. America Latina, Medio Oriente e Asia, Africa, Europa, Pacifico, Australia, Nord America: tutti presenti. Insieme stiamo facendo il primo passo verso una pace giusta, basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale". Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).

Zelensky: “Diamo chance alla diplomazia, vertice storico”

 

"Qui oggi diamo una possibilità alla diplomazia. Tutti i continenti sono rappresentati e anche se alcuni leader non sono presenti abbiamo già avuto successo nel creare l'idea che una pace giusta possa esistere. Ogni nazione, grande o piccola, qui può proporre le sue idee e quello che sarà deciso sarà parte del processo di pace: stiamo facendo la storia”, ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aprendo il Vertice di Pace di Lucerna. "Speriamo - ha aggiunto - che la pace arrivi il prima possibile".

“Putin ascolti la maggioranza globale”

"Putin ha preso le vite di migliaia di nostri cittadini perché vuole conquistare un Paese vicino. L'Ucraina ha il diritto alla pace come ognuno di voi”. Lo ha riferito Volodymyr Zelensky, rivolgendosi alla plenaria del summit di pace, in Svizzera, per poi sottolineare: “Dobbiamo fermare questa guerra. I Paesi che non sono presenti oggi possono prendere parte alla prossima fase. Non c'è la Russia qui oggi perché se fosse interessata alla pace non ci sarebbe stata la guerra. Putin dovrebbe passare dal linguaggio degli ultimatum a quello della maggioranza mondiale, che vuole una pace giusta”.

 

Harris: “La guerra in Ucraina resta un fallimento per Putin”

La vicepresidente americana Kamala Harris ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La guerra in Ucraina rimane un fallimento totale per il presidente russo Vladimir Putin: è nel nostro interesse sostenere le norme internazionali”, ha riferito la vice presidente Usa Kamala Harris nel corso del suo bilaterale con Zelensky, stando a quanto riporta il Guardian. Il sostegno americano all'Ucraina è "incrollabile. La sosteniamo non per beneficienza, ma perché il suo popolo e il suo futuro sono nel nostro interesse strategico”, ha aggiunto, secondo quanto riportato dai giornalisti al seguito. “È nell'interesse degli Stati Uniti difendere i valori democratici e opporsi ai dittatori”.

 

Von der Leyen: “Il congelamento del conflitto non è la soluzione”

 

Al summit è intervenuta anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Il congelamento del conflitto oggi, con le truppe straniere che occupano il territorio ucraino, non è la risposta. Anzi, è una ricetta per future guerre di aggressione. Dobbiamo invece sostenere una pace globale, giusta e sostenibile per l'Ucraina. Una pace che ripristini la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. L'inviolabilità di tutti i confini La sovranità di tutte le nazioni. Questa è la posta in gioco”, ha dichiarato.

 

Kenya: “Guerra Mosca illegale ma pure blocco asset”

 

Presente anche il presidente del Kenya William Ruto. "Il summit di oggi è un passo nella giusta direzione, finalmente parliamo di pace e non di guerra. Il conflitto in Ucraina è devastante, così come nel Medio Oriente, nel Sahel, in Sudan e nel Corno d'Africa. L'aggressione della Russia in Ucraina è illegale ma anche l'appropriazione unilaterale degli asset sovrani russi”, ha detto rivolgendosi alla plenaria del vertice sulla pace.

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"Continueremo il nostro supporto e sforzi per facilitare il dialogo tra le due parti", ha poi riferito il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al Saud. "Crediamo sia importante che la comunità internazionale incoraggi ogni sforzo verso un serio negoziato che richiede difficili compromessi come parte di una roadmap che porti alla pace. Ed è essenziale sottolineare che ogni processo credibile richiederà la partecipazione della Russia. Noi speriamo che i risultati di questo summit riflettano questi obiettivi".

Assenze e presenze di rilievo

Come detto sono 100 le delegazioni attese alla Conferenza di Pace per l'Ucraina, in corso in Svizzera, tra cui 57 capi di Stato e di governo di tutto il mondo. L'incontro vedrà anche la partecipazione di 29 esponenti ministeriali e 6 inviati speciali. Ampiamente prevista l'assenza della Russia, che ha da tempo dichiarato pubblicamente di non voler partecipare. Anche la Cina sarà assente, confermando ancora una volta che Mosca non è isolata. Tuttavia, la lista aggiornata ieri sera da Berna include una presenza importante, quella del ministro degli Esteri turco Hakan Fidan: la Turchia è tra le nazioni che intrattengono rapporti cordiali con la Russia e sino ad ora non risultava aver confermato quale delegazione avrebbe inviato. Al vertice parteciperà anche il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szjjarto, mentre il Sud Africa sarà rappresentato da un solo inviato. India e Arabia Saudita invieranno rispettivamente l'ambasciatore indiano a Mosca e il diplomatico Faisal bin Farhan Al Saud. Il Brasile, invece, manderà un inviato solo come “osservatore”.

Obiettivi del vertice

Le diplomazie stanno lavorando a una dichiarazione finale del summit, che secondo quanto filtrato definirà il conflitto come una "guerra" della Russia contro l'Ucraina e ribadirà l'impegno al rispetto della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. La grande partecipazione di capi di stato e diplomazie è ritenuta comunque un risultato importante dagli organizzatori del summit nella località montana di Bürgenstock. La speranza è che il summit possa avviare un vero e proprio processo di pace.   

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La lista ufficiale dei partecipanti

 

Il governo svizzero ha pubblicato la lista completa dei partecipanti, che include, oltre al G7, al'Ue e ai Paesi europei, il Brasile, il Sud Africa (con un inviato), l’India (ministro degli Esteri), l'Arabia Saudita (ministro degli Esteri), il Qatar (lo sceicco Al Thani), la Turchia, l'Indonesia e il Vaticano. "L'obiettivo è stimolare il futuro processo di pace e identificare elementi e passi pratici", ha sottolineato Berna. Assente, come detto, Pechino. 

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