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Il Papa: “Gaza è stremata, nessuno può impedire aiuti umanitari”

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©Ansa

Lo ha detto il Pontefice all'Angelus, invitando la comunità internazionale “ad agire urgentemente con ogni mezzo per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra”

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Nuovo appello di Papa Francesco sulla crisi umanitaria a Gaza. "Dopodomani in Giordania si terrà una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza convocata dal re di Giordania, dal presidente dell'Egitto e dal segretario generale delle Nazioni Unite". Lo ha ricordato il Papa all'Angelus, per poi sottolineare: "Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa incoraggio la comunità internazionale ad agire urgentemente con ogni mezzo per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra. Gli aiuti umanitari devono potere arrivare a chi ne ha bisogno e nessuno lo può impedire".

Papa: “Non dimentichiamo il popolo ucraino che soffre e vuole pace”

Il Pontefice ha poi rinnovato il suo appello anche per il popolo ucraino. "Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino che più soffre e più anela la pace”, ha riferito, salutando un gruppo ucraino presente a Piazza San Pietro con le bandiere: “Vi siamo vicini. È un desiderio questo della pace. Perciò incoraggio tutti gli sforzi che si fanno perché la pace possa costruirsi quanto prima con l'aiuto internazionale". Infine, ha aggiunto: "Non dimentichiamo il Myanmar".

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“Gesù era libero, evitiamo condizionamenti del potere”

Commentando il Vangelo di oggi, ha sottolineato: “Gesù era un uomo libero" e "questo è importante anche per noi. Infatti, se ci facciamo condizionare dalla ricerca del piacere, del potere, dei soldi o dei consensi, diventiamo schiavi di queste cose". "Se invece permettiamo all'amore gratuito di Dio di riempirci e dilatarci il cuore, e se lo lasciamo traboccare spontaneamente ridonandolo agli altri, con tutto noi stessi, senza paure, calcoli e condizionamenti, allora cresciamo nella libertà, e diffondiamo il suo buon profumo anche attorno a noi", ha aggiunto. "Allora possiamo chiederci: io sono una persona libera? Oppure mi lascio imprigionare dai miti del denaro, del potere e del successo, sacrificando a questi la serenità e la pace mia e degli altri? Spargo, negli ambienti in cui vivo e lavoro, aria fresca di libertà, di sincerità, di spontaneità?", ha chiesto in conclusione il Pontefice.

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