Guerra Mo, liberati quattro ostaggi a Gaza. Hamas: almeno 200 palestinesi uccisi

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Le forze dell'Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: sono Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. "Sono emozionata, non parlo ebraico da tanto tempo", ha detto Argamani parlando con Netanyahu. Massacro nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi: i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210, secondo quanto afferma Hamas, che parla anche di 400 feriti. Morto l'ufficiale israeliano che guidava l'operazione

Israele: "L'Idf attivo a Nuseirat contro una struttura terroristica di Hamas"

L'esercito sta operando a Nuseirat, nel centro della Striscia, "contro una struttura terroristica" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che i soldati hanno "fatto irruzione e poi demolito una compound di addestramento di Hamas a Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah". Nella stessa zona - ha proseguito - i soldati "hanno ucciso numerosi terroristi, localizzato tunnel e sequestrato armi". Tel Sultan - è stato ricordato - è il posto di uno dei 4 Battaglioni di Hamas a Rafah. 

Il Papa: "Nazioni lacerate dalla tragedia dei conflitti, preoccupano flagello della tratta e la denatalità"

“Purtroppo, il tessuto della famiglia delle nazioni è oggi lacerato dalla tragedia di conflitti civili, regionali e internazionali. Pensiamo soltanto a cosa sta succedendo in Sudan, Ucraina, Gaza e Haiti, per fare solo alcuni esempi”. Lo ha evidenziato il Papa ricevendo in udienza gli Ambasciatori di Etiopia, Zambia, Tanzania, Burundi, Qatar e Mauritania in occasione delle Lettere Credenziali. “Contemporaneamente, - ha osservato- assistiamo a molteplici crisi umanitarie conseguenti a tali conflitti, compresa la mancanza dell’accesso ad alloggio, cibo, acqua e cure mediche adeguati. E in più, dobbiamo anche porre attenzione ai problemi della migrazione forzata, al numero crescente di sfollati interni, al flagello del traffico di esseri umani, agli effetti dei mutamenti climatici, specialmente sui soggetti più poveri e vulnerabili, e agli squilibri economici globali che contribuiscono alla perdita della speranza, specialmente tra i giovani”.  

Oggi protesta a Washington contro la guerra a Gaza, montata una barriera intorno alla Casa Bianca

In vista delle proteste prevista oggi nel centro di Washington contro la guerra a Gaza, arrivata al suo ottavo mese, è stata montata una barriere di sicurezza intorno alla Casa Bianca. Lo conferma a The Hill un portavoce del Secret Service che spiega che "in preparazione degli eventi del weekend a Washington, che vedono il potenziale raduno di grandi folle, sono state adottate misure aggiuntive di sicurezza, compresa una barriera nell'area del complesso della Casa Bianca".

La protesta, organizzata da CodePink, prevede infatti che i dimostranti circondino la Casa Bianca vestiti di rosso, a rappresentare la "linea rossa" che Joe Biden, a detta dei suoi critici, ha permesso di Israele di attraversare con l'operazione a Rafah. Biden non è alla Casa Bianca, ma in Francia dove oggi è impegnato con la  visita di Stato.

Casa Bianca

©IPA/Fotogramma

Idf: "Continuano le operazioni mirate su armi e tunnel a Gaza"

Continuano le operazioni "mirate" dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza: in particolare, secondo quanto riporta un comunicato di IDF diffuso sul profilo Telegram delle Forze armate, nell'area di Rafah, grazie alle indicazioni dell'intelligence, sono state individuate "grandi quantità di armi e reti di tunnel". I militari hanno condotto un raid mirato "su un complesso militare utilizzato dal battaglione Tal as-Sultan per addestrare i terroristi di Hamas. Le truppe hanno eliminato i terroristi che rappresentavano una minaccia per loro e hanno localizzato grandi quantità di armi e tunnel". Inoltre, l'esercito "continua la sua attivita' operativa a Dier al Balah orientale e Bureij orientale. Ieri, gli aerei dell'IAF e le truppe di terra dell'IDF hanno colpito dozzine di cellule e infrastrutture terroristiche, incluso un tunnel sotterraneo del nascosto all'interno di una struttura civile. A seguito dell'impatto sono state individuate esplosioni secondarie, suggerendo la presenza di una grande quantità di armi nella struttura". In un'altra operazione, sono stati colpiti dei militanti di Hamas "in prossimita' di un tunnel": in risposta, "sono stati lanciati razzi pronti all'uso, caduti in prossimita' di un altro tunnel all'interno della Striscia di Gaza". Ancora, sempre nella Striscia "gli aerei da combattimento dell'IAF hanno eliminato una cellula terroristica che la scorsa settimana ha sparato colpi di mortaio contro le truppe nell'area". 

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici Usa

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. IL PUNTO

Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio

"L'incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione". Così il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una dichiarazione congiunta. LEGGI L'ARTICOLO

Usa: "Quattro attacchi degli Houthi sul Mar Rosso, distrutto un loro pattugliatore"

Il Comando centrale delle Forze Usa (Centcom) ha denunciato quattro attacchi con missili da parte degli Houthi sul Mar Rosso e annunciato di aver distrutto un loro pattugliatore, cinque droni e due missili. "Nelle ultime 24 ore gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno lanciato quattro missili balistici dalle aree da loro controllate nello Yemen verso il Mar Rosso", si legge nel comunicato del Centcom pubblicato su X, in cui si specifica che questi attacchi non hanno prodotto "feriti o danni a imbarcazioni statunitensi, della coalizione o commerciali".

Allo stesso tempo viene reso noto che le "forze del Centcom hanno distrutto con successo un pattugliatore degli Houthi sul Mar Rosso, insieme a quattro droni e due missili balistici". "Questi sistemi rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione", prosegue il comunicato giustificando le azioni tese a "proteggere la libertà di navigazione e fare in modo che le acque internazionali siano più sicure".

Ambasciatore Usa: "L'esercito Ue? La Nato garantisce da 75 anni"

"Gli Stati Uniti e l'Italia hanno un forte rapporto come alleati, partner e amici. Come ha affermato Blinken a Capri, la partnership tra Usa e Italia è la più stretta di sempre. Lavoriamo insieme su tutte le questioni più critiche dell'agenda globale". Ad affermarlo al Messaggero è l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Jack Markell. "Mentre ci avviciniamo al G7 in Puglia - aggiunge - vorrei elogiare l'Italia per la sua leadership, sia nel sostenere l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa, sia per la sua posizione sul conflitto in Medio Oriente". Tra qualche giorno si terrà il G7 in Puglia: "Biden e Meloni hanno un ottimo rapporto. Gli Stati Uniti sono pronti a continuare la collaborazione sui cambiamenti climatici, la crescita economica, la sicurezza energetica, le sfide migratorie e l'intelligenza artificiale". Rispetto al sequestro degli asset russi "il segretario del Tesoro Yellen ha affrontato questa importante questione con il ministro Giorgetti e gli altri colleghi del G7. E' stata accolta con favore la decisione dell'Ue di destinare i profitti straordinari derivanti dagli asset sovrani russi congelati a beneficio dell'Ucraina. Gli Usa sono pronti a lavorare su opzioni più ambiziose". In merito all'ipotesi di un esercito europeo, l'ambasciatore ricorda che "gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto un'Europa forte, unita, libera e in pace. Italia e Usa sono entrambi membri originari della Nato, che da 75 anni garantisce la sicurezza dei nostri Paesi. È l'alleanza difensiva di maggior successo, la più duratura della storia. Questo successo è dovuto al legame tra Europa e Nord America basato su storia, valori e obiettivi condivisi". 

Katz: "Guterres sarà ricordato nella storia come un Segretario generale antisemita che ha scelto di ignorare i crimini sessuali di Hamas e il diritto di Israele all'autodifesa"

Israele nella lista nera Onu sui bimbi, l'ira di Netanyahu. VIDEO

Israele: "Drone lanciato dal Libano caduto sulle Alture del Golan"

Un drone lanciato dal Libano è caduto in un'area aperta nella zona del Monte Hermon, nel nord delle Alture del Golan. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che l'incidente è sotto indagine e che non ci sono state vittime, nè danni. 

Idf: "Confermate le identità di altri 8 terroristi di Hamas e della Jihad islamica, eliminati in un attacco mirato nella scuola dell'UNRWA di Nuseirat"

Jihad dell'Iraq rivendica un attacco di droni nel nord di Israele

La Jihad islamica irachena ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con droni nel Nord di Israele avvenuto questa mattina. Come si legge sulla stampa israeliana, in una dichiarazione il movimento ha scritto di avere "preso di mira un obiettivo vitale all'interno dei nostri territori occupati e continueremo a distruggere le roccaforti del nemico in risposta ai massacri sionisti contro i civili palestinesi indifesi". I droni erano diretti nelle alture del Golan. 

La Cia: "Netanyahu non farà il piano post-bellico per Gaza"

Secondo un rapporto della Cia diffuso tra i funzionari americani questa settimana il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "ritiene di potersela cavare senza definire un piano postbellico per Gaza", nonostante la pressione di Joe Biden. Netanyahu "probabilmente crede di poter mantenere il sostegno dei suoi capi della sicurezza e prevenire le defezioni" dell'ala destra della sua coalizione discutendo del futuro di Gaza in "termini vaghi", si legge nel rapporto del 3 giugno, di cui la Cnn ha preso visione. Si tratta di una delle più recenti analisi dell'intelligence Usa sull'approccio del primo ministro israeliano ed arriva in un momento in cui l'atteggiamento dell'amministrazione Biden verso Israele è chiaramente cambiato.   L'analisi sottolinea come il leader israeliano stia sfidando le pressioni dei membri del suo stesso governo e dell'amministrazione Biden e avverte che ciò che Netanyahu ha affermato pubblicamente è probabilmente vero e cioè che si impegnerà seriamente nel dopo guerra solo dopo aver soddisfatto "quelli che considera parametri chiave di sicurezza, il che potrebbe richiedere mesi". Secondo la Cia questi parametri includono il completamento di "importanti operazioni militari", un'espressione deliberatamente vaga per l'agenzia di intelligence così come l'eliminazione del comandante militare di Hamas Mohammed Deif.

Benny Gantz a un passo dall'addio al governo

A una settimana dalla nuova roadmap annunciata dal presidente statunitense Joe Biden, gli sforzi diplomatici per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sembrano essere in stallo, nonostante i colloqui di questa settimana a Doha, in Qatar. Washington ha annunciato che il Segretario di Stato americano Antony Blinken visiterà Israele, Egitto, Qatar e Giordania la prossima settimana. Ma quando il capo della diplomazia statunitense tornerà in Medio Oriente, la scena politica israeliana potrebbe essere cambiata. Secondo la stampa locale, stasera Benny Gantz, l'ex capo dell'esercito israeliano diventato rivale politico di Benjamin Netanyahu, dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo Netanyahu, di cui ha fatto parte dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Gantz ha convocato una conferenza stampa per stasera a Ramat Gan, alla periferia di Tel Aviv. Il 18 maggio scorso, il leader del partito Unione Nazionale (centro) ha lanciato un ultimatum a Netanyahu, chiedendo l'adozione di un "piano d'azione" per il dopoguerra nella Striscia di Gaza, in mancanza del quale sarebbe stato "costretto a dimettersi dal governo". 

Idf: "Uccisi 17 terroristi in una scuola Unrwa di Gaza"

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver eliminato "17 terroristi" in un attacco effettuato giovedì contro una scuola dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 35 persone secondo le Nazioni Unite. L'ufficio stampa di Hamas ha accusato l'esercito israeliano di "false informazioni", sostenendo che tre persone presentate come "morte" da Israele erano ancora "vive", che almeno due persone erano state uccise in altri attacchi e che l'attacco di Nousseirat era stato fatale per "14 bambini". Sono stati identificati "altri otto terroristi" uccisi nell'attacco di Nousseirat, tra cui sei membri dell'ala armata del movimento islamista palestinese Hamas, ha dichiarato l'esercito in un comunicato, aggiungendo che uno di loro aveva "preso parte" all'attacco del 7 ottobre che ha scatenato la guerra. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l'attacco, denunciandolo come "un altro terrificante esempio del prezzo pagato dai civili" nella guerra di Gaza. Accusando Hamas di aver deliberatamente utilizzato la scuola per lanciare attacchi, l'esercito israeliano ha affermato di aver effettuato un "attacco mirato" utilizzando "armi di precisione" su "tre aule dove si nascondevano circa trenta terroristi". 

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180  partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime  condizioni igieniche LEGGI

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