Guerra Mo, liberati quattro ostaggi a Gaza. Hamas: almeno 200 palestinesi uccisi

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Le forze dell'Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: sono Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. "Sono emozionata, non parlo ebraico da tanto tempo", ha detto Argamani parlando con Netanyahu. Massacro nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi: i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210, secondo quanto afferma Hamas, che parla anche di 400 feriti. Morto l'ufficiale israeliano che guidava l'operazione

Haniyeh: "Israele non può imporre le sue scelte su Hamas"

Israele non può imporre le sue scelte su Hamas, che non accetterà un accordo senza la sicurezza per i palestinesi. E' quanto ha detto il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in risposta all'operazione nell'area di al Nuseirat, dove sono stati liberati quattro ostaggi israeliani.

Secondo quanto riporta al Jazeera, Haniyeh ha detto che le forze israeliane continuano "i massacri del nostro popolo" e anche dopo che l'Onu ha inserito Israele nella 'lista nera" per violare i diritti dei bambini, il mondo è ancora "incapace di mettere fine ad una guerra di stermino a cui è soggetto il nostro popolo".

Anche Meir e Shlomi erano al rave, il primo per ballare il secondo per lavorare

Anche Almog Meir, di 21 anni, e Shlomi Ziv, di 41, erano stati rapiti al rave Supernova lo scorso sette ottobre. Meir, come Noa, era al rave come ospite, Ziv, come Kozlov, per lavorare. Ziv, sposato, da 17 anni insieme alla moglie Meran, è un arredatore e stava per iniziare un nuovo lavoro quando ne ha accettato un altro, per aiutare al festival il cugino della moglie, Aviv Eliyahu. Questi, che era direttore della sicurezza, è stato ucciso. Meir è residente a Or Yehuda, nel centro di Israele. Era entusiasta per il Rave che aspettava da mesi. Alle 7.45 del mattino del sette ottobre, ha chiamato la madre, Orit, per chiederle di accendere il televisore. "L'esercito ha fatto finire la festa. Ci sono razzi che arrivano da tutte le direzioni e ci sparano contro. Non so cosa stia accadendo ma cercherò di chiamarti ogni ora. Ti voglio bene", le aveva detto.

Gantz: "Il mio pensiero va alle famiglie di tutti gli ostaggi, faremo di tutto per portarli a casa"

"Anche oggi il mio pensiero va a tutte le famiglie degli ostaggi, siamo impegnati a fare di tutto per portarli a casa". E' quanto ha detto il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz affermando di avere "il cuore pieno" per la liberazione dei quattro ostaggi oggi a Gaza. "Voglio lodare i soldati delle forze israeliane, Yaman, Shin Bet per la complicata e coraggiosa operazione che è stata pianificata ed eseguita in modo ammirevole", ha aggiunto.

Idf: "Liberare gli ostaggi è stata un'operazione complessa, progettata da settimane"

"Un'operazione complessa, progettata da diverse settimane, che si è svolta sotto un pesante fuoco nemico". Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari aggiungendo che nell'azione per la liberazione dei 4 ostaggi a Nuseirat c'è anche "un soldato ferito gravemente". "I combattenti delle unità speciali - ha aggiunto - hanno operato in due diversi edifici e abbiamo fatto ricorso a un fuoco massiccio, anche da altri combattenti, Marina compresa, per proteggere le nostre forze". "Gli ostaggi - ha continuato - erano all'interno di un rione civile, in un ambiente presidiato da miliziani armati". "Sono state usate informazioni di intelligence molto complesse raccolte durante settimane. E' stato un puzzle molto grande. Continueremo a fare di tutto - ha proseguito - per recuperare anche gli altri ostaggi ai quali diciamo 'sappiate che siamo determinati ad arrivare anche a voi'". Alla domanda di una giornalista se l'esito dell'operazione possa avere un effetto sulle trattative in corso, Hagari ha risposto: "Il messaggio per Hamas è che l'Idf è determinato a recuperare gli ostaggi". Hagari, in risposta a un'altra domanda se nell'attacco fosse stato ucciso il capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif, ha replicato: "Se fosse così ve lo avrei riferito". 

Hamas, liberare ostaggi dopo 9 mesi rappresenta "un fallimento"

Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha definito la liberazione di quattro prigionieri dopo nove mesi di combattimenti "un segno di fallimento, non un risultato". Lo riporta il Times of Israel che cita la Reuters. E' la terza volta che le forze di sicurezza riescono a salvare ostaggi vivi nella Striscia di Gaza. 

Idf, le dichiarazioni di Daniel Hagari in merito all'operazione messa in atto per riportare a casa gli ostaggi

Una settimana fa diffuso video con la voce di Noa: "Non vogliamo morire qui"

"il tempo a disposizione sta scadendo, la gente deve decidere, non vogliamo morire qui". E' quanto si sente nell'audio, attribuito a Noa Argamani, di un video, pubblicato lo scorso 31 maggio da Hamas, in cui la ragazza chiedeva agli israeliani di mobilitarsi per spingere il governo ad agire per la liberazione degli ostaggi. "Ci lascerete qui a mettere fine al mio destino e dei miei compagni ostaggi come Ron Arad?", diceva la giovane nel video, definito di propaganda di Hamas dal governo israeliano.

"Mi rivolgo al popolo di Israele: siete diventati alleati di governo di Netanyahu, Gallant e Gantz? - continuava - fate uscire in piazza migliaia di donne e uomini, bloccate le strade di Tel Aviv e non tornate a casa fino a quando noi non torneremo a casa. Non mettete il nostro destino nelle mani di Netanyahu e del gabinetto di guerra".

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e degli scomparsi aveva fatto sapere che la famiglia Argamani aveva autorizzato la diffusione del video:"dopo aver valutato la situazione e ricevute altre informazioni, la famiglia Argamani ha approvato l'uso del video in cui si sente Noa mentre è tenuta in ostaggio da Hamas. Oltre alla voce di Noa, il video mostra dei disegni che la famiglia ritiene siano stati fatti da Noa".

Netanyahu parla con Noa: "Non ti abbiamo mai dato per persa"

"Non ti abbiamo dato per persa neanche per un momento. Non so se tu lo credevi, ma noi lo credevamo e sono felice che sia successo". E' quanto ha detto Benjamin Netanyahu nella telefonata con Noa Argamani, la 25enne israeliana rapita da Hamas diventata il simbolo degli attacchi del 7 ottobre, avvenuta poco dopo la sua liberazione, insieme a quella di altri 3 ostaggi. 

"Rimettiti con la tua famiglia, e abbraccia anche tua madre", ha aggiunto il premier israeliano parlando con la ragazza che si è detta "molto emozionata" di parlare in ebraico di nuovo. "In ebraico ed a casa questo è importante", ha aggiunto Netanyahu. Anche il presidente Isasc Herzog ha parlato con Noa dicendole che "l'abbraccia a nome di tutta la nazione di Israele".

Netanyahu

©Ansa

Noa Argamani: "E' da tanto tempo che non parlo ebraico"

"Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo". Queste le prime parole che Noa Argamani ha pronunciato nella conversazione avuta con con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo la sua liberazione da Gaza. "Neppure per un minuto - ha risposto Netanyahu - abbiamo smesso di pensare a te e non ci siamo arresi. Non so se ci hai creduto ma noi non ci siamo arresi".

Hamas: "50 palestinesi uccisi nei raid per liberare ostaggi"

Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Nuseirat e in altre aree del centro di Gaza durante il salvataggio dei quattro ostaggi israeliani, ha detto a Reuters un funzionario sanitario dell'enclave gestita da Hamas. Lo riferisce il Times of Israel. 

Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 36.801

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 36.801, di cui almeno 70 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 83.680, secondo la stessa fonte. 

Haniyeh: "Israele non può imporre sua volontà a Hamas"

Israele non può imporre le sue scelte ad Hamas e il gruppo terroristico non accetterà alcun accordo che non garantisca la sicurezza dei palestinesi. Lo ha affermato il capo di Hamas Ismail Haniyeh, dopo la liberazione di 4 ostaggi da parte dell'esercito israeliano, secondo quanto riporta la stampa israeliana. Negli ultimi giorni il Qatar e l'Egitto hanno aumentato la pressione sulla leadership di Hamas a Doha affinchè firmi la proposta di accordo presentata dalla Casa Bianca per garantire una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. 


Libera Noa Argamani rapita da Hamas in moto: "Non uccidetemi"

Tra gli ostaggi liberati dall'esercito di Israele, c'è Noa Argamani, 25 anni che era apparsa in un video del 7 ottobre mentre i terroristi di Hamas la portavano via in moto tra le sue urla: "Non uccidetemi". Quelle immagini divennero il simbolo dell'attacco della fazione islamica. Più recentemente si era vista in un altro video della propaganda di Hamas. Sua madre Liora, gravemente ammalata di cancro, aveva lanciato un disperato appello per poterla riabbracciare. Almog Meir ha invece 21 anni, mentre Andrey Kozlov 27 e Shlomi Ziv 40. Sono stati presi tutti da Hamas il 7 ottobre al Nova Festival. Tornano in libertà dopo 8 mesi.

Dopo la liberazione degli ostaggi, Gantz cancella discorso

Il ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz ha cancellato il suo discorso serale in cui si attendeva che avrebbe ritirato l'appoggio del suo partito al governo di unità nazionale. L'annuncio arriva dopo la liberazione di quattro ostaggi vivi da parte dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Lo rende noto il Times of Israel. 

Idf: "Noa Argamani (25), Almog Meir Jan (21), Andrey Kozlov (27) e Shlomi Ziv (40) sono stati salvati in un'operazione speciale da parte dell'IDF, dell'ISA e della polizia israeliana da 2 diverse località nel cuore di Nuseirat dopo essere stati rapiti da Hamas dal festival musicale Nova. Sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti al centro medico "Sheba" Tel-HaShomer per ulteriori esami medici"

Idf: "I 4 ostaggi trovati in 2 luoghi diversi a Nuseirat"

Lo Shin Bet e l'Idf hanno confermato il recupero dei 4 ostaggi vivi nel centro della Striscia di Gaza. I 4 erano stati rapiti da Hamas al Festival musicale Nova. "Gli ostaggi - hanno detto in una nota congiunta - sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell'esercito da due luoghi diversi durante l'operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici. Le forze di sicurezza continuano ad agire con tutti gli sforzi per salvare i rapiti". 

Tv di Israele: "Recuperati vivi 4 ostaggi a Gaza"

Forze speciali dell'Idf hanno recuperato 4 ostaggi israeliani vivi a Gaza: si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. 

Israele, sirene di allarme dei razzi da Gaza nel kibbutz Kissufim

Le sirene di allarme per i razzi da Gaza stanno suonando nel kibbutz Kissufim, uno dei più colpiti nell'attacco del 7 ottobre. Lo ha detto il portavoce militare. L'allarme è scattato quasi in contemporanea con l'operazione dell'Idf in corso nel campo profughi di Nuseirat e a Dei al-Balah nel centro della Striscia. 

Isw:" Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha espresso opposizione rispetto all'ultima proposta di cessate il fuoco israeliana. Sembra improbabile che Hamas accetti una proposta che non soddisfi le proprie richieste"

Israele: "Nuovo ospedale da campo a Mawasi nel sud di Gaza"

L'esercito israeliano ha annunciato l'entrata in funzione di un ospedale da campo nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa a sud di Gaza, realizzato insieme alla cooperazione internazionale. E' l'undicesimo in attività nella Striscia. Lo ha fatto sapere il Cogat, l'ente israeliano di governo dei Territori, secondo cui la Mezzaluna Rossa opererà nell'ospedale da campo che è il settimo a Mawasi. Può contare su 40 posti letto, tre sale operatorie e un'unità di cure intensive. 

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