Raid russo a megastore a Kharkiv, ci sono morti e dispersi

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Un raid russo ha colpito un ipermercato di prodotti da costruzione a Kharkiv in una zona residenziale. Zelensky: "Potrebbero esserci 200 persone". Il Segretario generale della Nato ha invitato gli alleati che forniscono armi all'Ucraina a porre fine al divieto di usarle per colpire obiettivi militari in territorio russo. Salvini replica: "Non se ne parla". E Tajani: "Ogni decisione deve essere presa in maniera collegiale". Gli USA hanno annunciato ieri un nuovo pacchetto di 275 milioni di dollari di aiuti militari

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Ucraina: raid russo colpisce negozio a Kharkiv, almeno 2 morti

Almeno due persone sono rimaste uccise in un attacco russo contro un supermercato di prodotti da costruzione a Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, nella regione bersaglio di un'offensiva terrestre da piu' di due settimane. "Sappiamo per certo che ci sono due morti", ha scritto su Telegram il sindaco della città, Igor Terekhov. Anche il governatore regionale Oleg Synegoubov ha riferito di quattro feriti nell'attacco.

Kiev: bene progressi G7, soluzione generale sarebbe confisca

"Sono soddisfatto per i progressi e l'impegno dei ministri delle Finanze del G7".
Lo ha detto il ministro delle Finanze Sergii Marchenko in conferenza stampa al termine del G7 finanziario a Stresa. "I ministri del g7 stanno lavorando duramente per trovare" una soluzione e "hanno abbastanza tempo per portare una proposta al vertice dei leader" di giugno, ha spiegato. Il prestito, per Marchenko, è "una soluzione temporanea", ma la "soluzione generale" dovrebbe essere la confisca.
A chi gli chiedeva delle necessità finanziarie del paese in guerra, il ministro ha spiega che, vista "l'alta probabilità che la guerra sarà lunga", se si ipotizza che vada avanti con la stessa intensità del 2024, "nel 2025 avremo bisogno di ulteriori 10-12 miliardi per coprire i bisogni umanitari e sociali". Una cifra destinata a salire ulteriormente se si considerano anche "le spese militari". "Ma non stiamo aspettando qualcuno che ci dia soldi", ha puntualizzato, spiegando che Kiev sta lavorando per reperire anche risorse al proprio interno. Ma è importante per il paese ricevere "un segnale".

Yellen: "Ipotesi prestito a Ucraina garantito da asset russi"

L'ipotesi di un prestito garantito dai futuri ricavi derivanti dagli asset russi congelati è la "principale opzione" che sarà sul tavolo dei leader del G7 che a giugno si incontreranno in Puglia. Lo ha detto il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, parlando ai giornalisti statunitensi a margine del G7 Finanze di Stresa. Non occorre trovare un accordo su tutti i dettagli della proposta prima del vertice che si svolgerà tra il 13 e il 15 giugno prossimi, ha aggiunto Yellen.

Salvini: "Dalle armi al di fuori dell'Ucraina rischi di una guerra mondiale"

"No alle armi al di fuori dei confini ucraini. Non voglio che la Terza Guerra Mondiale arrivi sull'uscio di casa mia". Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante la presentazione del suo libro 'Controvento' a Montecatini Terme (Pistoia). "Abbiamo fin dal primo istante - ha detto Salvini - sostenuto il popolo ucraino e l'Ucraina, in ogni modo possibile: con aiuti economici, militari, umanitari, accogliendo donne, bambini e profughi. Un popolo aggredito è un popolo che va sostenuto. Però voglio che ci sia una parola fine a questa stramaledetta guerra".

Zelensky, chiesi a Usa e Ue sanzioni prima di guerra, le negarono

Chiesi al presidente Biden e all'Unione europea di imporre sanzioni contro il Cremlino, Putin, il suo entourage, il settore energetico russo prima dell'invasione, ma nessuno ci ha sentito. Tutti dissero detto no: prima i russi devono fare un passo, poi noi faremo i passi corrispondenti. E qual è il risultato? Di conseguenza, le grandi perdite umane sono irreparabili". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervistato dai media del Kazakhstan, del Kirghizistan e dell'Uzbekhstan. L'intervista è riportata sul sito kazako Vlask e rilanciata dai media ucraini. 

Zelensky risponde a Putin: è lui quello "illegittimo"

"Gli ucraini conoscono la loro Costituzione, conoscono le leggi e le dichiarazioni del presidente illegittimo della Federazione Russa sull'illegittimità del presidente dell'Ucraina sono, francamente, noiose". Lo ha dichiarato ai media asiatici il leader di Kiev Volodymyr Zelensky, definito ieri dall'omologo russo come "illegittimo" in quanto il suo mandato è scaduto il 20 maggio e il Paese ha rinviato il voto per via della guerra. "Chiunque sa leggere le leggi trarrà a sua conclusione dalle parole di Putin, che onestamente non mi disturbano molto", ha aggiunto Zelensky. 

Iran respinge accuse su suoi droni a Serbia e Russia

L'ambasciatore iraniano all'Onu Saeed Iravani ha respinto le accuse "infondate" del presidente del Kosovo Vjosa Osmani-Sadriu secondo cui i droni iraniani sarebbero stati utilizzati dalla Repubblica di Serbia al suo confine, si legge in un rapporto dell'Irna. "L'Iran non ha esportato droni nella Repubblica di Serbia, anche se non ci sono misure restrittive nei suoi confronti. Le esportazioni di armi iraniane sono condotte legalmente e in linea con i suoi impegni internazionali", ha aggiunto in una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite venerdì scorso. Iravani ha anche respinto le accuse degli inviati di Francia, Regno Unito e Stati Uniti, nel recente incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sul coinvolgimento dell'Iran nella fornitura di armi alla Russia. Li ha definiti "completamente infondati", affermando che l'Iran ha una posizione imparziale sul conflitto Russia-Ucraina.

Lindner: "G7 unito su obiettivo, aiuti Ucraina in 2025"

Il G7 ha raggiunto un accordo "sull'obiettivo di sostenere l'Ucraina anche nel 2025". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, a margine delle riunioni della ministeriale in corso a Stresa, precisando però che "c'è ancora molto lavoro da fare per trovare misure adatte e strumenti concreti". 

Mosca: conquistato un altro villaggio nel Donetsk

Le truppe russe "hanno preso il controllo del villaggio di Arkhangelskoye", nel Donetsk. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo citato da Ria Novosti. "Le unità del gruppo di truppe 'Centro', a seguito di operazioni militari riuscite, hanno liberato l'insediamento di Arkhangelskoye della Repubblica popolare di Donetsk", afferma il ministero. L'insediamento si trova nel distretto di Pokrovsk.

Zelensky: "Forze Kiev riprendono controllo dei combattimenti in regione Kharkiv"

Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha reso noto che le forze militari hanno ripreso il "controllo del combattimenti delle zone di confine in cui hanno fatto incursione" i russi.  In un video pubblicato nella notte, dopo aver incontrato a Kharkiv ufficiali militari e funzionari civili, Zelensky ha contraddetto le parole del deputato russo Viktor Vodolatskiy, secondo cui le forze russe controllano più della metà della cittadina di Vovchansk, a cinque chilometri dal confine, uno dei due punti in cui si combatte nella regione. Una volta controllata Vovchansk, le forze russe proseguiranno altre tre città nella regione di Donetsk, Sloviansk, Kramatorsk e Pokrovsk, ha aggiunto.

Tajani, decisioni Nato vanno prese collegialmente

"Noi siamo parte integrante della Nato, ma ogni decisione dev'essere presa in maniera collegiale". Arrivando a Napoli per partecipare a un'iniziativa della Confsal, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, replica così alle dichiarazioni del segretario generale della Nato Stoltenberg sulla possibilità che le armi fornite all'Ucraina possano essere utilizzate per colpire obiettivi in territorio russo. "Le scelte di Kiev sono scelte di Kiev - aggiunge il vicepremier - noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e gli strumenti militari mandati dall'Italia vengono usati all'interno dell'Ucraina". Tajani rimarca poi l'importanza di lavorare per la pace. "I messaggi che arrivano dalla Russia - prosegue - poi provocano anche una guerra ibrida che si combatte, però dobbiamo sempre lavorare per la pace e abbassare i toni". 

Salvini: "Togliere divieto a Kiev? Non se ne parla nemmen"

"L'Italia non è in guerra con nessuno e se è stato giusto aiutare militarmente l'Ucraina, allo stesso tempo non se ne parla nemmeno di togliere il divieto" a Kiev "di colpire obiettivi militari in Russia, così come ribadisco che la Lega è contraria a inviare anche un solo soldato a combattere in Ucraina. Noi vogliamo la pace non l'anticamera della terza guerra mondiale". Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Pisa per un'iniziativa elettorale, commentando passaggi di un'intervista del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, all'Economist. 

Zelensky su X: "Grazie ai dipendenti del Servizio di Stato per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni"

Il presidnete ucraino Zelensky su X: "Ringrazio tutti i dipendenti del Servizio di Stato per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni dell'Ucraina per la loro professionalità. Grazie per la vostra devozione all'Ucraina e la vostra disponibilità ad essere in servizio 24/7, per essere attenti e produttivi nello svolgimento dei compiti ufficiali e militari. Congratulazioni per la tua giornata professionale!".

Stoltenberg: "Cina alimenta guerra in Europa"

"La Cina afferma di voler mantenere rapporti buoni con l'Occidente. Allo stesso tempo, tuttavia, Pechino alimenta la guerra in Europa. Non si possono avere entrambe le cose". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al giornale tedesco Welt am Sonntag, parlando di un aumento delle vendite di componenti di macchinari, microelettronica e altre tecnologie che Mosca sta utilizzando per fabbricare missili, carri armati e velivoli da usare contro l'Ucraina. 

E sulla situazione sul campo, Stoltenberg ha spiegato che "l'Ucraina ha subito battute d'arresto" a "causa della mancanza di armi e munizioni, ma - ha detto - non è ancora troppo tardi perché l'Ucraina possa vincere". 

Kiev: 500mila russi uccisi o feriti dall'inizio della guerra

Le perdite in combattimento dell'esercito russo in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 25 maggio 2024 ammontano a circa 500.080, inclusi altri 1.140 soldati uccisi o feriti in azione nell'ultimo giorno. Lo sostiene lo stato maggiore delle forze armate ucraine citato da Ukrinform. Secondo l'ultimo conteggio delle forze armate ucraine, finora sono stati distrutti 7.650 carri armati russi, 14.786 veicoli corazzati da combattimento, 12.929 sistemi di artiglieria, 1.082 sistemi di razzi a lancio multiplo, 814 sistemi di difesa aerea, 356 aerei, 326 elicotteri, 10.414 veicoli aerei senza pilota, 2.209 missili da crociera, 27 navi da guerra, 1 sottomarino.

Russia, Orban: "Sembra siano in corso i preparativi per l’entrata in guerra dell’Europa"

Secondo il primo ministro ungherese le dichiarazioni di politici e giornalisti occidentali indicherebbero che l'Europa si sta preparando per una guerra con la Russia. Ha anche sottolineato di non ritenere probabile che Mosca attacchi un Paese della Nato. LEGGI L'ARTICOLO


Attentato al Crocus City Hall, Mosca ammette la responsabilità dell'Isis

Lo ha dichiarato il capo dell'Fsb, Alexander Bortnikov che attacca anche i servizi segreti ucraini, accusati di essere "direttamente coivolti" nella strage del 22 marzo scorso dove persero la vita 144 persone. LEGGI QUI

Russia accusa Kiev: "Abbattuti tre droni, volevano colpire Belgorod e Kursk"

La Russia afferma di aver abbattuto tre droni nelle regioni di Belgorod e Kursk. Il ministero della Difesa di Mosca accusa Kiev. "Nella notte sono stati fermati tentativi del regime di Kiev di sferrare attacchi terroristici utilizzando droni contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa", afferma il ministero in una nota rilanciata dai media russi, aggiungendo che "i sistemi di difesa aerea hanno distrutto due droni ucraini sul territorio della regione di Belgorod" e che un altro è stato "intercettato sul territorio della regione di Kursk".

Ambasciatore russo: "Washington non vuole la pace in Europa"

L'amministrazione statunitense ha annunciato forniture di armi all'Ucraina per un ammontare di 275 milioni di dollari il giorno in cui la Russia ha confermato la sua disponibilità ai colloqui per risolvere il conflitto ucraino: lo ha detto l'Ambasciatore russo Washington, Anatoly Antonov, come riporta la Tass. "I segnali provenienti dalle autorità statunitensi sono assolutamente chiari. Washington non vuole la pace in Europa. Sta facendo di tutto per prolungare il conflitto e aumentare le vittime da parte russa e ucraina, compresi i civili - ha affermato Antonov, secondo un comunicato dell'Ambasciata -. È emblematico: gli Stati Uniti annunciano la fornitura di prodotti mortali da parte dell'industria della difesa locale lo stesso giorno in cui la leadership russa ha chiaramente e inequivocabilmente confermato la sua disponibilità per i negoziati". 

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