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Macron in Nuova Caledonia: "Aperti al dialogo ma cessi il Far West"

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©Ansa

Nel territorio d’oltremare francese da giorni sono in corso violente contestazioni contro una riforma costituzionale che potrebbe diminuire il peso delle popolazioni indigene nella politica locale

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La Nuova Caledonia non deve diventare "il Far West", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista al canale pubblico Nouvelle-Calédonie La 1ère durante la sua visita nella comunità francese d'oltremare del Pacifico. "Ho deciso di venire qui perché non dobbiamo mai lasciare che la violenza prenda il sopravvento", ha spiegato il capo dello Stato che ha giustificato le ingenti risorse impiegate, in particolare i 3.000 effettivi delle forze di sicurezza interne, con la necessità di un "ritorno alla calma" nel Paese. "La Repubblica deve ritrovare autorità su tutti i punti: c'è un ordine repubblicano, sono le forze di sicurezza a garantirlo", ha sottolineato Macron assicurando di voler riportare l'arcipelago sulla "via della pacificazione".

Le violente contestazioni

Nel territorio d’oltremare francese da giorni sono in corso violente contestazioni contro una riforma costituzionale che potrebbe diminuire il peso delle popolazioni indigene nella politica locale. La Nuova Caledonia è un’ex colonia francese ed è abitata da sempre più cittadini francesi che si sono trasferiti nell’arcipelago.  

Voli commerciali bloccati

L'aeroporto internazionale di Noumèa rimarrà chiuso ai voli commerciali fino alle 9 di martedì prossimo, ha dichiarato Charles Roger, direttore della Camera di Commercio e dell'Industria della Nuova Caledonia, che gestisce lo scalo. Questo porta a quasi due settimane la chiusura dell'aeroporto, decisa il 15 maggio all'inizio di violente rivolte nell'arcipelago francese del Pacifico (per i piani francesi di imporre nuove regole che darebbero il diritto di voto a decine di migliaia di residenti non indigeni) e da allora prorogata più volte. Da martedì la Nuova Zelanda e l'Australia hanno iniziato a noleggiare voli speciali per evacuare centinaia di turisti intrappolati dall'inizio della crisi che scuote la Nuova Caledonia, in un contesto di proteste contro la riforma elettorale.  

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Le condizioni poste da Macron

A Noumea Macron ha garantito che la riforma elettorale all'origine della rivolta in Nuova Caledonia non sarà imposta da Parigi contro la volontà degli abitanti dell'arcipelago del Pacifico. Il presidente ha però dettato una condizione irrinunciabile ad ogni apertura di dialogo: stop alle violenze, si smontino le barricate, si torni ad un clima di pace e di sicurezza. Questo al nono giorno di violenti disordini che hanno provocato morti e centinaia di feriti. Macron ha promesso che si farà un punto della situazione "entro un mese" sul futuro istituzionale dell'isola. 

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