Nuova Caledonia, rivolta contro la Francia: auto in fiamme e negozi devastati
Un'altra persona è stata uccisa e due sono rimaste ferite in uno scontro a fuoco nel territorio francese situato nel Pacifico meridionale dove sono proseguiti i disordini per la quinta notte consecutiva. Le violenze hanno interessato la zona settentrionale di Kaala-Gomen. Sale così a sei il bilancio delle vittime dall'inizio delle proteste cominciate dopo che Parigi ha approvato un emendamento costituzionale per consentire ai cittadini arrivati di recente nel territorio di votare alle elezioni provinciali
- Un'altra persona è stata uccisa e due sono rimaste ferite in uno scontro a fuoco in Nuova Caledonia dove sono proseguiti i disordini per la quinta notte consecutiva. Le violenze hanno interessato la zona settentrionale di Kaala-Gomen. Sale così a sei il bilancio delle vittime dall'inizio delle proteste
- Da lunedì scorso in Nuova Caledonia, arcipelago in Oceania che dal 1853 si trova sotto il controllo della Francia, è in corso una violenta rivolta organizzata per contestare una riforma costituzionale che potrebbe diminuire il peso delle popolazioni indigene nella politica locale
- Le proteste di questa settimana sono le più violente degli ultimi decenni e riguardano proprio l’estensione del diritto di voto ai nuovi abitanti francesi, cosa che secondo la fazione indipendentista porterebbe a un maggiore controllo dello stato francese sul territorio
- La situazione è peggiorata mercoledì, quando la riforma costituzionale è stata approvata da entrambe le Camere del parlamento francese. Giovedì mattina in Nuova Caledonia è stato dichiarato lo stato di emergenza con blocco dell'accesso ai social network
- La Francia ha inviato mille agenti di polizia in più oltre a tutti i 1.700 che sono normalmente stanziati sull’isola e il governo francese ha approvato l'invio di alcuni militari sull’isola, che avranno il compito di proteggere i porti e l’aeroporto dai rivoltosi
- Secondo il presidente della Camera di Commercio e dell'Industria della Nuova Caledonia, la violenza ha "spazzato via" dall'80% al 90% della catena di distribuzione commerciale della città. L'Alto Commissario ha promesso che il governo si mobiliterà per "organizzare la consegna di beni di prima necessità"
- Il coprifuoco introdotto martedì, tra le 18 e le 6 ora locale (le 9 e le 21 a Parigi), rimane in vigore fino a nuovo ordine. Il ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti ha emesso una circolare che invita la Procura a "intraprendere le azioni più forti possibili contro i responsabili delle violenze"
- La procura di Noumea, intanto, ha aperto un'inchiesta sulle "menti" dei disordini, tra cui "alcuni membri della CCAT" (Cellule de coordination des actions de terrain), il gruppo pro-indipendenza che è nel mirino del governo. Da domenica sono state arrestate 163 persone, 26 delle quali portate in tribunale
- Secondo le stime locali, i danni ammontano a più di 200 milioni di euro. Il ministro dell'Economia Bruno Le Maire convocherà una riunione con gli assicuratori "la prossima settimana" per "garantire un risarcimento rapido ed equo"
- Secondo "le cifre fornite dalle due compagnie aeree" che servono regolarmente la Nuova Caledonia, ha annunciato il portavoce del governo, ci sono "3.200 persone" che non possono lasciare l'arcipelago o non possono tornare. La ripresa del traffico aereo è prevista attualemente per martedì