"Noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale". Lo ha detto il primo ministro israeliano. "Non vogliamo vedere una grande operazione di terra a Rafah": così il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Kirby. Sulla tregua, una fonte diplomatica ha riferito che c'è una convergenza, ma che permangono ostacoli sulla natura a lungo termine della stessa. "Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta"
Agente accoltellato a Gerusalemme, ucciso aggressore
I servizi di emergenza israeliani hanno riferito che un agente di polizia, sui 30 anni, e' stato accoltellato nella Citta' Vecchia di Gerusalemme, vicino alla Porta di Erode. Lo riporta il Times of Israel, secondo cui l'agente non ha riportato ferite gravi. La polizia ha sparato e "neutralizzato" l'aggressore.
Media: 'Riunione governo su timori mandato d'arresto Cpi per Netanyahu'
Secondo indiscrezioni pubblicate dal sito di notizie Ynet, il primo tema all'ordine del giorno del gabinetto di governo israeliano di oggi è il timore di mandati di arresto da parte della Corte penale internazionale dell'Aja (Cpi) per il premier Benyamin Netanyahu, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e il ministro della Difesa Yoav Gallant. La questione - riferisce Ynet - è stata inserita nell'agenda del governo ieri sera, su iniziativa del primo ministro.
Columbia, sono 200 gli studenti pro Gaza asserragliati nella Hamilton Hall
Sono almeno 200 gli studenti asserragliati all'ingresso della Hamilton Hall, l'edificio del prestigioso campus newyorkese dove continua la tensione dopo che gli studenti hanno rifiutato l'ultimatum dato dalla presidente della Columbia Nemat Minouche Shafik che intimava di sgombrare entro le otto di sera di ieri l'accampamento pro Gaza. Secondo quanto ha riferito alla Cnn John Towfighi, uno studente, non ci sono segni visibili al momento di presenza delle forze dell'ordine. L'Hamilton Hall è uno dei principali edifici per i corsi undergraduates e dove si trova l'ufficio del preside, ed ha un valore fortemente simbolico dal momento che fu occupato durante le proteste del 1968 contro la guerra del Vietnam. Poi fu occupato di nuovo nel 1980 durante il movimento di protesta per tagliare i legami con il Sudafrica dell'apartheid. Dalle immagini diffuse da Freedom News Tv nel corso della notte, quando gli studenti si sono spostati dall'accampamento sul prato centrale del campus alla Hamilton Hall. si vedono che oltre alle diverse decine di persone asserragliate all'ingresso, vi sono anche decine di studenti all'interno dell'edificio dove una bandiera palestinese è stata issata su una finestra. Intanto, l'università ha reso noto di aver sospeso gli studenti che non hanno rispettato l'invito a sgombrare.
Università Iran: 'Accetteremo studenti espulsi da Usa ed Europa'
Il presidente dell'Università iraniana di Shiraz ha dichiarato che il suo ateneo accetterà gli studenti e i docenti americani ed europei espulsi dalle loro istituzioni a causa del loro sostegno a Gaza. Secondo Mohammad Mozni, scrive il Jerusalem Post citando l'Iran International, gli studenti potrebbero continuare gli studi nella sua università.
Usa, dilaga la protesta pro-Gaza nelle università di tutto il Paese. FOTO
Prosegue la mobilitazione studentesca nei principali atenei degli Stati Uniti. Alla Columbia i manifestanti occupano uno storico edificio accademico. LE FOTO
Media: Hamas ha lasciato il Cairo, tornerà con risposta scritta
Funzionari di Hamas hanno lasciato il Cairo dopo i colloqui con funzionari egiziani su una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza: lo ha detto il canale satellitare egiziano Al-Qahera News, ripreso da Haaretz. Il canale tv, che ha stretti legami con le agenzie di sicurezza egiziane, ha detto che una delegazione di Hamas tornerà al Cairo con una risposta scritta alla proposta di cessate il fuoco.
Fonte Hamas: "Proposta egiziana è la migliore degli ultimi mesi"
La proposta egiziana per un cessate il fuoco a Gaza è la migliore presentata a Hamas degli ultimi mesi in quanto include concessioni da parti di Israele su diversi punti. Lo ha sottolineato un dirigente dell'organizzazione palestinese in un'intervista al network Quds, ritenuto vicino a Hamas.
"Israele accetta il ritorno incondizionato degli sfollati e ha abbandonato l'idea che non torneranno", ha affermato il dirigente, riferendosi alla richiesta che ai palestinesi venga consentito di tornare nel nord della Striscia di Gaza. Il canale televisivo saudita Al Hadath ha riferito che la risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco dovrebbe arrivare entro domani sera
Gaza, 34.535 persone uccise e 77.704 ferite dal 7 ottobre
Gli ultimi attacchi di Israele portano il numero totale delle vittime dal 7 ottobre a 34.535 persone uccise e 77.704 ferite, con 8.000 persone ancora ritenute disperse. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza, precisando che nell'ultimo giorno i raid dell'Idf nella Striscia hanno ucciso 47 persone e ne hanno ferite 61
Idf: "Attacco a Rafah se non si raggiungerà accordo entro giorni"
L'attacco di Rafah verrà lanciato se non si raggiungerà presto un accordo sul cessate il fuoco. Lo ha reso noto la radio dell’esercito israeliano in un post sui social media, che attribuisce le informazioni a “funzionari della sicurezza”. La radio israeliana Glz ha precisato che “verrà dato l’ordine di lanciare un’operazione a Rafah” se non verranno fatti progressi "entro giorni" sui negoziati.
I negoziatori di Hamas starebbero preparando una risposta scritta a quella che si ritiene essere un'offerta israeliana di un cessate il fuoco di 40 giorni.
Media: delegazione Israele non andrà al Cairo finché Hamas non risponde
Israele non invierà una propria delegazione al Cairo finché Hamas non avrà dato la sua risposta all'offerta di accordo sul tavolo, che prevede 40 giorni di cessate il fuoco ed il rilascio potenziale di migliaia di prigionieri palestinesi in cambio della liberazione di 33 ostaggi. Lo riferito una fonte diplomatica citata dai media israeliani, secondo cui il governo Netanyahu "aspetterà risposte" fino a mercoledì notte e "poi deciderà".
La dichiarazione della fonte sembra indicare una battuta d'arresto nei negoziati in quanto diversi media dello Stato ebraico ieri sera segnalavano che una delegazione israeliana fosse in procinto di recarsi oggi nella capitale egiziana per approfondire il negoziato. Secondo intanto la tv egiziana Al-Qahera, una delegazione di Hamas ha lasciato nelle scorse ore Il Cairo con la promessa di far ritorno con una risposta scritta alla proposta israeliana
Media: Israele aspetta la risposta di Hamas mercoledì sera
Un funzionario diplomatico ampiamente citato dai media in lingua ebraica, ripreso dal Times of Israel, afferma che Israele ha deciso che non invierà ancora una delegazione al Cairo per i colloqui sulla tregua. "Aspetteremo le risposte mercoledì sera e poi decideremo", dice il funzionario anonimo. I media israeliani avevano sostenuto lunedì sera che una delegazione sarebbe dovuta recarsi al Cairo martedì per ulteriori colloqui
Reuters: "C'è intesa sul numero ostaggi-detenuti ma ancora ostacoli"
Una fonte diplomatica francese ha detto a Reuters che nei negoziati c'è stata una convergenza sul numero di ostaggi rilasciati in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma che permangono ostacoli sulla natura a lungo termine della tregua. "Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta" (che si era vicini ma poi è saltata l'intesa, ndr), ha aggiunto la fonte
Blinken in Giordania per sciogliere nodo aiuti a Gaza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken sarà oggi in Giordania per discutere di come aumentare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e ringraziare il regno per la sua assistenza durante l'attacco iraniano contro Israele di metà aprile. In Giordania, il capo della diplomazia americana incontrerà il
re Abdullah II e il suo omologo giordano Ayman Safadi, nonché
Sigrid Kaag, coordinatrice umanitaria dell'ONU per la Striscia
di Gaza.
Idf: "Colpite basi di lancio razzi a Gaza"
L'aeronautica israeliana ha colpito le basi di lancio di razzi a Gaza da cui ieri sono partiti i proiettili verso la città israeliana meridionale di Sderot. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che i razzi sono stati intercettati dalla difesa aerea israeliana.
L'esercito israeliano ha aggiunto di aver colpito anche tunnel e infrastrutture terroristiche nell'area
Idf colpisce obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano
L'Idf ha lanciato attacchi contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha riferito l'esercito israeliano, aggiungendo che i raid sono avvenuti dopo il lancio di missili anticarro sul nord di Israele durante la notte
Manifestanti barricati in edificio Columbia University
I manifestanti della Columbia University si sono barricati all'interno di un edificio accademico nel campus della scuola di Manhattan, rompendo finestre e tenendo in ostaggio alcuni dipendenti prima di rilasciarli. Le porte di Hamilton Hall, riferisce il quotidiano studentesco Columbia Spectator, sono chiuse e bloccate con tavoli, sedie, barricate metalliche e altri oggetti o sono chiuse con serrature, fascette o corde. Decine di altri manifestanti si sono radunati all'esterno, formando una catena umana per bloccare le porte e cantando "Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera" e "La Palestina vivrà per sempre". Video della scena mostrano anche una persona con una felpa con cappuccio nera che spacca diverse finestre e poi chiude con un lucchetto una porta dopo che diverse persone sono uscite, tra cui una persona che indossa la kefiah e qualcuno con un cartello che li identifica come giornalisti.
Media: "Nelle prossime 72 ore accordo su ostaggi o ingresso a Rafah"
Secondo il sito di notizie Ynet, il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha approvato lunedì i piani finali per l'operazione militare a Rafah, nel sud di Gaza, e nei campi profughi del centro della Striscia: nelle prossime 48-72 ore si arriverà a un accordo sugli ostaggi o all'inizio dell'invasione. Ynet, che non cita fonti, riferisce che i carri armati sono schierati al confine di Gaza pronti a ricevere il via libera per l'operazione militare, considerata da Israele l'ultima spinta necessaria per sradicare le forze combattenti di Hamas dalla Striscia, un'azione graduale che può essere interrotta o ritardata in caso di progressi nei colloqui per la liberazione degli ostaggi
Wafa: raid Israele su Gaza, solo ieri 36 morti; 26 a Rafah
Tre civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nella notte in un attacco aereo israeliano su una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Un drone israeliano ha preso di mira una casa nel quartiere di al-Tuffah a Gaza City, uccidendo altri due civili e ferendone molti altri. L'attacco ha coinciso con il bombardamento da parte di Israele dei quartieri al-Daraj e Sheikh Radwan della città. Da ieri il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è salito a 34, di cui 26 a Rafah, aggiunge l'agenzia palestinese
Media: approvato piano per Rafah, decisive prossime 72 ore
I piani finali per l'azione militare a Rafah e nei campi profughi nel centro della Striscia di Gaza sono stati approvati dal capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi. Secondo il sito di notizie Ynet, che non cita alcuna fonte, i carri armati israeliani sono schierati al confine di Gaza e pronti a ricevere il via libera per iniziare la controversa offensiva, considerata da Israele l'ultima spinta necessaria per sradicare le forze combattenti di Hamas. I piani tattici per entrare nel vivo dei combattimenti sono stati completati negli ultimi giorni, riferisce Ynet, e includono un'invasione graduale che può essere fermata o ritardata in caso di progressi nei colloqui sugli ostaggi. Le prossime 48-72 ore, afferma Ynet, saranno decisive
Delegazione Hamas lascia Egitto, tornerà con risposta su proposta cessate il fuoco
La delegazione di Hamas, in Egitto per colloqui sul cessate il fuoco a Gaza, ha lasciato il Cairo. Lo ha annunciato la Tv egiziana Al Qahera, aggiungendo che i rappresentanti del gruppo palestinese torneranno con una risposta sulle proposte ricevute. Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato al canale televisivo saudita Asharq News che "c'è un'atmosfera diversa e condizioni diverse questa volta".