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Attacco Iran, news. Idf: "Al momento non estenderemo operazioni militari"

Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran. Oltre 300 attacchi hanno colpito nella notte Israele, il 99% dei quali sono stati bloccati. Teheran all'Onu: "Atto di autodifesa dopo il raid in Siria". Netanyahu: "Li abbiamo intercettati". Terminato il meeting del G7 in videoconferenza convocato dalla presidenza italiana. Riunione emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu alle 22

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Casa Bianca: 'Biden si è congratulato con Netanyahu per risultato militare'

"Il presidente voleva congratularsi con il premier Netanyahu per un incredibile risultato militare, il primo ministro era molto grado per il supporto che il presidente ha offerto e dimostrato in sostegno di Israele". Così John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, riferisce, intervistato dalla Cnn, risponde, durante un'intervista alla Cnn, se veramente Biden abbia detto a Netanyahu che gli Usa non erano disposti a sostenere una risposta israeliana all'attacco di Tehran.  Kirby non ha confermato, o negato, questa ricostruzione, ma ha ribadito che l'amministrazione Biden "non crede" che dopo l'attacco dell'Iran ad Israele un allargamento del conflitto sia inevitabile "né crede che debba essere". "Quasi tutto quello che ha fatto il presidente dall'inizio, sin dal 7 ottobre, è stato favorire la de-escalation, cercare di limitare le opportunità di una più ampia guerra regionale", ha aggiunto.  Riguardo al colloquio con Netanyahu, Kirby ha sottolineato che "il presidente ha messo in chiaro che l'autodifesa di israele è qualcosa che prendiamo seriamente e continueremo a prendere seriamente". -


L'America Latina si divide sulla crisi in Medio Oriente

L'America Latina si è divisa sulla posizione da adottare nei confronti dell'attacco missilistico contro Israele da parte dell'Iran. Da una parte la segreteria dell'Organizzazione degli Stati Americani, sotto la guida dell'uruguaiano Luis Almagro, ha condannato l'aggressione di Teheran e ha manifestato la sua "completa solidarietà" a Israele. In una nota si denuncia la "completa rottura delle norme basilari del diritto internazionale" da parte iraniana e si accusa il regime degli ayatollah di rappresentare una fonte costante di instabilità in Medio Oriente. Allo stesso modo il governo argentino di Javier Milei ha manifestato la sua totale solidarietà con Tel Aviv, considerata "un baluardo dei valori occidentali". Il presidente Milei ha sospeso improvvisamente un viaggio all'estero e farà ritorno oggi a Buenos Aires per mettersi alla guida della crisi e "coordinare azioni con i paesi occidentali", afferma una nota. Preoccupazione per l'escalation della crisi è stata manifestata dai governi di Messico, Cile, Uruguay, Ecuador e Perù, mentre il presidente colombiano Petro, ha manifestato il suo dissenso con il comunicato dell'Oea ricordando che "il genocidio (di Gaza) precede ogni barbarie" e che "l'Oea deve esprimersi con l'obiettivo più assoluto della pace". Sulla stessa linea di quello colombiano, il governo di Nicolas Maduro ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in Medio Oriente "prodotto del genocidio in Palestina e dell'irrazionalità del regime israeliano". Ancora nessuna presa di posizione ufficiale dal governo brasiliano di Luiz Inacio Lula da Silva che fino ad oggi si era mostrati estremamente critico nei confronti di Benyamin Netanyahu. 

Tajani: "Militari al sicuro. No pericoli per italiani"

"Voglio rassicurare i nostri cittadini che hanno familiari" nelle zone interessate dal conflitto "i nostri militari sono al sicuro il ministro degli Esteri iraniano mi ha assicurato che non ci sarebbe stata alcuna reazione sui nostri militari". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 'In mezz'ora'. "Vorrei rassicurare i familiari dei cittadini italiani che vivono in quella parte di mondo: in questo momento non ci sono pericoli per i nostri cittadini", ha assicurato. 

Tajani: "Ora bisogna capire cosa farà Israele"

"Ora c'è una grande attesa: bisogna comprendere cosa farà Israele, se reagirà e come lo farà. Invitiamo tutti alla prudenza condannando l'attacco a Israele, ma ricordando che è stata ottenuta una vittoria militare ed è stata un successo. Il premier Meloni ha convocato una riunione del G7 che invierà un messaggio di prudenza. Sono convinta che ci sarà un messaggio di cessate il fuoco a Gaza e di liberazione immediata degli ostaggi". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a "In mezz'ora" su Rai 3.

Pizzaballa annulla viaggio a Roma a causa attacco Iran

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, che avrebbe dovuto prendere possesso della sua parrocchia a Roma la sera di domani, lunedì 15 aprile, ha annullato il suo viaggio a causa dell'aggravarsi della situazione in Medio Oriente. Lo ha appreso il quotidiano cattolico francese La Croix dall'entourage del cardinale. Domani sera alle ore 18, Pizzaballa, creato cardinale da papa Francesco nel concistoro dello scorso 30 settembre, avrebbe dovuto prendere possesso del Titolo di Sant'Onofrio, in Piazza Sant'Onofrio 2, a Roma.

Nyt: "Netanyahu ha annullato ritorsione immediata su richiesta di Biden"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato a quello subito dall'Iran nella notte dopo essere stato dissuaso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo scrive il New York Times, sottolineando che diversi membri del gabinetto di guerra avevano chiesto a Netanyahu di rispondere subito. Ma la mancanza di gravi danni in Israele e il colloquio tra Biden e Netanyahu hanno fatto sì che la rappresaglia non avesse luogo nell'immediato.

Casa Bianca: "Israele ha dimostrato la capacità di difendersi e che non è sola"

"Quello che Israele ha dimostrato la notte scorsa è stata un'incredibile capacità di difendersi, la sua superiorità militare". E' quanto ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, intervistato da Nbcnews, ricordando che la stragrande maggioranza di droni e missili sono stati intercettati e "i danni sono stati straordinariamente leggeri". 

"Israele ha anche dimostrato che non è sola, che ha amici" ha aggiunto, facendo riferimento agli Usa ed altri Paesi alleati che hanno partecipato all'azione di intercettazione e distruzione dei missili e droni lanciati da Teheran. 

Il G7 attorno alle 16, Meloni si collegherà da Palazzo Chigi

È in programma attorno alle 16, a quanto si apprende, la riunione del G7 in videoconferenza, convocata dalla presidenza italiana dopo l'attacco dell'Iran a Israele. Al vertice la premier Giorgia Meloni si collegherà da Palazzo Chigi, dove è attesa a breve. 

La Casa Bianca: "Biden non crede che l'attacco dell'Iran debba portare ad un'escalation di guerra"

"Non credo che ci sia nessuna ragione perché sia così". Così John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, risponde, intervistato dalla Casa Bianca, alla domanda se l'attacco dell'Iran ad Israele rischia di portare ad un'escalation della guerra. 

"Il presidente Biden non crede che ci si debba muovere assolutamente in questa direzione - ha spiegato Kirby - il presidente è stato chiaro, non vogliamo vedere che questo porti ad un'escalation". Kirby ha comunque riconosciuto che riguardo alla possibilità di un ampliamento del conflitto con l'Iran "le prossime ore e giorni ci diranno molto'. 

Biden

©Ansa

Ankara chiama Teheran: "Porre fine all'escalation"

La Turchia chiede all'Iran di evitare azioni che facciano ulteriormente salire la tensione con Israele mettendo a rischio l'intera area. La posizione turca è stata comunicata dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan in un colloquio telefonico con il collega iraniano Amir Hossein Abdollahian, il primo contatto ufficiale tra i due Paesi in seguito all'attacco sferrato dall'Iran questa notte nei confronti di Israele. "Il ministro, in seguito all'attacco di questa notte, ha chiesto all'Iran di evitare ulteriori atti che possano far aumentare la tensione e mettere a rischio la pace nell'intera regione. La Turchia non vuole l'escalation", e' stato reso noto dal ministero degli Esteri di Ankara. 

Houti: "Attacco dell'Iran a Israele un atto legittimo"

L'attacco dell'Iran a Israele è, per gli Houti dello Yemen, un "atto legittimo" in risposta al raid dello scorso primo aprile contro il consolato iraniano a Damasco. Gli Houti sono in "confronto diretto" con Israele dallo scorso 7 ottobre, ha precisato un portavoce, con attacchi del porto di Eilat con missile e droni, e con gli attacchi che impediscono alle navi israeliane di navigare nel Mar Rosso. 

Israele-Iran, le tre possibili risposte all'attacco

Se l’esito dell'offensiva di Teheran è quasi nullo grazie alla difesa antimissile israeliana e all’aiuto degli alleati, i più di 300 ordigni tra droni, missili balistici e da crociera sparati contro Israele non possono essere considerati un gesto puramente simbolico. Per l’Iran, comunque, la questione è da considerarsi chiusa, almeno per ora. Ma tre sono gli scenari ora possibili, a seconda delle decisioni che prenderà Israele. L'ANALISI

La Francia chiede ai suoi cittadini di lasciare l'Iran

L'ambasciata di Francia raccomanda ai suoi cittadini residenti in Iran di lasciare il Paese facendo riferimento all'attacco della notte scorsa ed al "rischio di un'escalation militare". E' quanto si legge in comunicato del Quai d'Orsay pubblicato sul sito del ministero degli Esteri francese, in cui si sottolinea che l'esortazione è rivolta ai francesi che si trovano in Iran "che ne hanno la possibilità, a seconda della ripresa del traffico aereo, di lasciare temporaneamente il Paese". 

Nel messaggio si ribadisce la raccomandazione, diffusa nei giorni scorsi, di "evitare in modo imperativo di andare in Iran, Libano, Israele e Territori Palestinesi". 

Borrell: "Martedì riunione dei ministri degli Esteri Ue, focus su de-escalation"

Martedì si terrà una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'Unione europea per discutere degli attacchi iraniani lanciati contro Israele. Lo ha annunciato su 'X' l'Alto rappresentante della politica estera della Ue affermando che ''in seguito agli attacchi iraniani contro Israele, ho convocato per martedì una riunione straordinaria in videoconferenza dei ministri degli Affari esteri della Ue. Il nostro obiettivo è contribuire alla riduzione della tensione e alla sicurezza della regione''.

Iran: "I nostri vicini informati dell'attacco 72 ore prima"

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha detto che i suoi Paesi vicini sono stati informati degli attacchi di ritorsione contro Israele con 72 ore di anticipo. "Circa 72 ore prima delle nostre operazioni, abbiamo informato i nostri amici e vicini nella regione che la risposta dell'Iran contro Israele era certa, legittima e irrevocabile", ha detto Amirabdollahian in una conferenza stampa, secondo quanto riportato dal Guardian. 

Pasdaran: "Chi supporta Israele sui social sarà perseguito"

"Gli iraniani che nei loro post sui social media sostengono il regime sionista in relazione all'attacco iraniano di ieri sera, avvenuto in risposta all'attacco al consolato del regime, saranno identificati e perseguiti". L'avvertimento è stato lanciato dai servizi segreti delle Guardie della Rivoluzione. Allo stesso modo, il procuratore di Teheran ha annunciato che il quotidiano Jahan-e Sanat ('Mondo dell'industria') sarà perseguito per aver pubblicato articoli nella sua edizione domenicale contro l'attacco iraniano a Israele la scorsa notte. Il quotidiano è accusato di "minare la sicurezza psicologica della società e l'atmosfera economica del Paese", ha affermato la procura citata dall'Isna. Jahan-e Sanat, in un articolo in prima pagina, ha espresso preoccupazione per le conseguenze economiche dell'attacco iraniano, tra cui il crollo della borsa e la svalutazione del rial sul mercato dei cambi. Da ieri sera, un gran numero di iraniani ha espresso preoccupazione sui social media per gli attacchi lanciati stanotte su Israele. Molti criticano il fatto che tale "avventurismo" si aggiungerà al caos nella regione e alla crisi economica e politica in Iran. Alcuni hanno sottolineato che la mossa è legata al governo iraniano, non al popolo iraniano, e altri hanno definito l'attacco una propaganda e non un'azione forte, come rivendicato dal governo. Al contrario, sempre ieri sera, ci sono stati diversi raduni organizzati per celebrare l'attacco dell'Iran. 

Cnn: "Israele ha deciso di reagire all'attacco iraniano"

Israele risponderà all'attacco iraniano, ma la portata della reazione deve ancora essere decisa. Lo scrive il sito della Cnn, citando un alto funzionario dell'amministrazione israeliana. La stessa fonte ha aggiunto che Israele deve ancora determinare se scatenare una reazione molto violenta o fare qualcosa di più misurato. Le diverse opzioni dovrebbero essere discusse in dettaglio durante la riunione del gabinetto di guerra israeliano convocato nel pomeriggio, ha concluso la stessa fonte. 

Teheran: "Non vogliamo condurre nuovi attacchi, ma ci difenderemo dalle aggressioni"

"In questo momento, l'Iran non ha intenzione di continuare le sue operazioni difensive, ma se sarà necessario non avrà dubbi nel proteggere i suoi interessi legittimi da qualsiasi nuova aggressione". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amirabdolahian, ribadendo, in un messaggio su X, che Teheran "ha esercitato il suo diritto alla legittima difesa" mostrando una "posizione responsabile per la pace e la sicurezza regionale e internazionale".

Sunak conferma: "Jet britannici hanno abbattuto droni iraniani"

Il primo ministro Rishi Sunak ha confermato che gli aerei militari britannici hanno abbattuto "diversi" droni iraniani durante l'attacco di Teheran contro Israele la notte scorsa.  "Posso confermare che i nostri piloti hanno abbattuto diversi droni d'attacco iraniani", ha detto Sunak in un videomessaggio trasmesso da Downing Street, poco prima di una riunione dei leader dei paesi del G7.   "Ciò di cui ora abbiamo bisogno è che prevalga la calma", ha poi detto Sunak, aggiungendo che il Regno Unito lavorerà con i suoi alleati per allentare la situazione. 

Fonti israeliane: "Risponderemo all'attacco, ancora da determinare la portata"

Israele risponderà all'attacco, la portata della risposta è ancora da determinare. E' quanto hanno dichiarato fonti israeliane alla Cnn, spiegando che non è stato ancora deciso se la risposta sarà una cosa per "rompere tutti i piatti" o sarà più moderata. Le opzioni, hanno aggiunto le fonti, saranno discusse nel gabinetto di guerra convocato per oggi.

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