Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran. Oltre 300 attacchi hanno colpito nella notte Israele, il 99% dei quali sono stati bloccati. Teheran all'Onu: "Atto di autodifesa dopo il raid in Siria". Netanyahu: "Li abbiamo intercettati". Terminato il meeting del G7 in videoconferenza convocato dalla presidenza italiana. Riunione emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu alle 22
Unifil: "Situazione resta tesa, pattugliamo linea blu e area d'operazione nel sud del Libano"
"La situazione resta tesa, anche dopo ieri. Rimaniamo operativi e continuiamo a pattugliare la linea blu e l’area nel sud del Libano". E' l'aggiornamento all'Adnkronos del portavoce di Unifil, Andrea Tenenti.
Fonti Cnn: "Hamas ha rifiutato la proposta per il cessate il fuoco"
Hamas ha rifiutato l'ultima proposta avanzata nei negoziati al Cairo per il cessate il fuoco a Gaza. Lo rivela una fonte diplomatica informata alla Cnn, spiegando che nella sua risposta ai mediatori Hamas ha "riaffermato al sua posizione" riguardo al diritto indiscriminato al rientro nel nor di Gaza e dell'uscita delle truppe israeliani dalla parte centrale della Striscia. Inoltre, spiega ancora il diplomatico, Hamas insiste sulla necessità che una seconda fase dell'accordo si concluda con la fine delle ostilità. Condizioni a cui Israele si oppone. La nuova proposta Usa prevedeva il rilascio di 900 prigionieri palestinesi in cambio di 40 ostaggi israeliani in mano ad Hamas nella prima fase. Secondo il diplomatico citato dalla Cnn, Hamas "ha segnalato la disponibilità a discutere in modo positivo questa proposta una volta affrontate le altre questioni".
Teheran: "Colpita base Nevatim, da lì è partito raid contro Damasco"
L'Iran ha preso di mira la base aerea di Nevatim perché è da lì che sono decollati gli F-35 usati per colpire il consolato a Damasco il primo di aprile, ha reso noto il capo di stato maggiore delle forze iraniane, il generale Mohammad Hossein Bagheri. Il raid contro la base del Negev, uno dei pochi non intercettati, ha provocato solo lievi danni, ha precisato Israele. Un altro obiettivo dei raid di Teheran, ha detto Bagheri, è stato anche un "grande centro di informazione" vicino al confine con la Siria.
Urso: "Il conflitto impatta sull'economia, task force in campo"
"Un impatto sul nostro sistema economico del conflitto in corso a Gaza e Israele c'è stato e ci sarà laddove il conflitto in quell'area continuasse". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a margine di Vinitaly a Veronafiere a chi gli chiedeva da un punto di vista economico della guerra in Medioriente dopo l'attacco iraniano a Israele di questa notte. "Già da qualche settimana insieme al ministro Lollobrigida e al ministro degli Esteri abbiamo insediato una task force comune dei nostri dicasteri per monitorare quello stava accadendo e per valutare appunto l'eventuale impatto sul nostro sistema economico" ha aggiunto. "Per quanto riguarda alcuni porti del Nord Adriatico e del Nord tirrenico che sono i mercati di sbocco per i prodotti che provengono dall'area di crisi internazionale potrebbe influire il rallentamento del traffico marittimo lungo il Golfo Persico e il canale di Suez -ha spiegato Urso -. Dobbiamo anche dire che il sistema portuale del nostro Paese fortunatamente può ricevere il traffico merci sia attraverso il canale di Suez che attraverso Gibilterra e quindi vi sono dei canali di traffico alternativi. Comunque la task force è in campo e stiamo monitorando giorno per giorno eventuali conseguenze".
Idf: "Dall'Iran lanciati 170 droni, 30 cruise, 12 missili balistici"
"Mi risulta che contro Israele sono stati lanciati circa 360 diverse munizioni, 170 droni esplosivi, 30 missili cruise e 120 missili balistici". E' quanto ha dichiarato alla Bbc il tenente colonnello Peter Lerner, un portavoce dell'esercito israeliano, dopo l'attacco iraniano. "La grande maggioranza è stata intercettata", ha aggiunto.
Mo, fregata Russia con missili ipersonici entra nel Mediterraneo
La fregata russa Maresciallo Shaposhnikov con missili ipersonici Kinzhal è entrata nelle acque del Mediterraneo dopo aver attraversato il Canale di Suez nel quadro di una missione pianificata. L'unità continuerà ad attuare i compiti assegnati, ha reso noto il ministero della Difesa russo, senza precisare altro. La Maresciallo Shaposhnikov fa parte della Flotta del Pacifico.
Trump: "Israele è sotto attacco, con me presidente non sarebbe mai successo"
"Dio benedica il popolo di Israele che in questo momento è sotto attacco, che non sarebbe mai avvenuto con me presidente, lo sanno loro e lo sanno tutti". E' quanto ha detto Donald Trump, durante un comizio in Pennsylvania la notte scorsa dopo l'attacco iraniano ad Israele, in cui ha attaccato Joe Biden affermando che sta mostrando "una debolezza incredibile".
"Questo attacco non sarebbe successo, l'Ucraina non sarebbe successa - ha ripetuto l'ex presidente - Israele non sarebbe stato attaccato il 7 ottobre e quello di oggi non sarebbe mai successo".
Guerra Medioriente, Papa: basta con la guerra
Esperto israeliano: "Collasso della deterrenza americana, serve una reazione dura sul territorio iraniano"
“Più di 330 droni, missili e razzi non sono solo un casus belli, sono una dichiarazione di guerra. Sin dai primi giorni dopo il 7 ottobre ho detto che questo non è il conflitto privato di Israele contro Hamas o contro l’Iran ma dovrebbe essere la guerra tra il mondo libero e l’Islam più brutale e omicida. Purtroppo, mentre Israele fa da ultima frontiera contro questa barbarie, le piazze del mondo occidentale protestano contro di noi. Succede sempre così: prima gli ebrei vengono massacrati e la comunità internazionale dimostra empatia e sostegno, e afferma che Israele ha il diritto di difendersi. Poi dopo pochi giorni si dimentica tutto e veniamo accusati di aggressione, persino di genocidio”, esordisce il professor Kobi Michael, ricercatore senior all’INSS, Institute for National Security Studies israeliano, in un colloquio con l’Adnkronos.
“Oggi succede lo stesso: abbiamo assistito al collasso totale della deterrenza americana nella regione mediorientale, con un attacco mai visto per dimensione e coordinazione tra tutti i proxy iraniani, ma ci viene chiesto un atteggiamento pacificatore. Se reagiamo con durezza, come dovremmo, il mondo occidentale si schiererà contro di noi e a Teheran si faranno grasse risate. Addirittura, ieri minacciavano gli alleati di Israele intimando loro di non reagire all’attacco. Più ci si dimostra deboli con l’asse iraniano e più esso si radicalizzerà”, prosegue il prof. Michael.
Baerbock: "L'Iran ha portato la regione sull'orlo dell'abisso"
"Il regime iraniano ha portato il Medio Oriente sull'orlo dell'abisso". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in uno statement a Berlino. "Noi facciamo appello all'Iran e ai suoi alleati a rinunciare ad altri attacchi. Un'escalation regionale di vaste proporzioni avrebbe conseguenze incalcolabili", ha aggiunto. "Condanniamo l'attacco diretto al territorio statale di Israele nel modo più duro. Ad Israele va la piena solidarietà della Germania. È quello che ho comunicato in modo chiaro anche al mio collega", ha continuato Baerbock, secondo la quale "stanotte l'Iran ha portato un'intera regione molto vicina a precipitare nel caos".
Gallant: "Il confronto con l'Iran non è ancora finito"
Il confronto con l'Iran "non è ancora finito". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, secondo quanto riporta Cnn, dopo la riunione del gabinetto di guerra a Tel Aviv. "Lo Stato di Israele è stato attaccato con centinaia di missili e veicoli aerei senza pilota, e le forze di difesa israeliane hanno contrastato questo attacco in modo impressionante", ha detto Gallant, esortando gli israeliani a rimanere "vigili e attenti alle istruzioni pubblicate da l'Idf e il Comando del Fronte Interno." Il ministro della Difesa ha sottolineato anche che Israele "deve essere preparato a ogni scenario". "Insieme agli Stati Uniti e ad altri partner siamo riusciti a difendere il territorio dello Stato di Israele", ha continuato. "Sono stati causati pochissimi danni: questo è il risultato delle impressionanti operazioni dell'IDF".
Gallant è uno dei tre uomini che compongono il gabinetto di guerra israeliano, insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu e Benny Gantz. Il gabinetto di guerra è stato autorizzato a decidere sulla risposta di Israele all'attacco iraniano, ha detto un funzionario israeliano alla Cnn.
Berlino: "L'Iran è isolato nel mondo, Israele sa difendersi"
"L'Iran con il suo atteggiamento aggressivo è isolato nel mondo". Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock in uno statement a Berlino. "E Israele ha dimostrato che è forte e che sa difendersi", ha aggiunto.
Medio Oriente, Schlein sente Meloni: "Collaborazione per l'Italia"
"L'attacco iraniano a Israele va condannato con forza. L'impegno della comunità internazionale dev'essere tutto teso a evitare l'escalation, far cessare il fuoco e a costruire la pace in Medio Oriente. Su questo ho già sentito la presidente del Consiglio per esprimere tutta la nostra preoccupazione e offrire collaborazione nell'interesse dell'Italia." Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
L'Iran convoca gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania
Il ministero degli Esteri in Iran ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania a seguito delle loro posizioni assunte di fronte agli attacchi di Teheran contro Israele.
Il Papa: "In Medio Oriente si fermi la spirale di violenza"
"Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull'aggravamento della situazione in Israele a causa dell'intervento da parte dell'Iran", così il Papa al Regina Caeli: "Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto". "Due Stati vicini", ha ribadito il Pontefice. "Si giunga presto a un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato, negoziato (ha ripetuto, ndr), con determinazione - ha proseguito -. Si aiuti quella popolazione precipitata in una catastrofe umanitaria. Si liberino subito gli ostaggi rapiti mesi fa. Quanta sofferenza!". "Preghiamo per la pace - ha concluso Francesco -: basta con la guerra! Basta con gli attacchi! Basta con la violenza! Sì al dialogo e sì alla pace".
Katz: "Israele valuta una risposta con attenzione"
Israele valuta con attenzione le sue azioni dopo gli attacchi della notte da parte dell'Iran, ha affermato il ministro degli Esteri Israel Katz, in una intervista alla radio dell'esercito. "Abbiamo detto, 'se l'Iran attacca Israele, attaccheremo l'Iran'. Questo impegno è ancora valido", ha affermato, precisando tuttavia che questioni specifiche su una possibile risposta dovranno essere discusse nel quadro appropriato sotto la direzione del Premier Benjamin Netanyahu. Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà alle 3.30 di questo pomeriggio (ora locale) proprio per discutere dei prossimi passi.
Tajani: "Dobbiamo impedire che la situazione peggiori"
"Siamo certamente preoccupati però dobbiamo impedire che la situazione peggiori ulteriormente, questo è l'obiettivo del G7 convocato dalla presidente Giorgia Meloni, sono stati convocati tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi perché serve il coinvolgimento di tutti. Incontrerò Blinken mercoledì prossimo, poi ci sarà il G7 degli esteri a Capri. Insisteremo sempre su una azione positiva. Israele non può essere attaccato costantemente, la sopravvivenza e la sicurezza di Israele rimane una priorità, contemporaneamente all'obiettivo di due popoli e due Stati". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del Vinitaly, a Verona. "L'attacco dell'Iran non ha provocato grossi danni - ha aggiunto Tajani - E' un altro elemento di preoccupazione in quell'area, ieri c'è stato il sequestro di una nave in parte israeliana da parte dei pasdaran e gli Houthi che lanciano missili contro i mercantili".
In gravi condizioni la bambina colpita dai resti di un drone iraniano
Restano "gravi e instabili" le condizioni della bambina beduina di 7 anni che è stata ferita in Israele dalle schegge ricadute dopo l'intercettazione di uno dei droni lanciati dall'Iran. Lo ha fatto sapere l'ospedale Soroka di Beersheva dove la ragazzina è ricoverata per una ferita alla testa che mette a repentaglio la sua vita.
Raisi: "Reagiremo con forza ad atti irresponsabili di Israele"
"Reagiremo con forza e con decisione contro il regime sionista e i suoi alleati nel caso di atti irresponsabili contro l'Iran": lo ha dichiarato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in merito all'attacco notturno contro lo Stato ebraico. Raisi, citato dall'agenzia Irna, ha aggiunto che Teheran "terrà d'occhio ogni movimento nella regione, per rispondere se fosse necessario".
Tajani: "Ora serve buonsenso da tutte le parti"
"L'attacco iraniano dal punto di vista militare non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. Sono stati abbattuti quasi tutti i droni e i missili, un paio di missili hanno raggiunto una base area israeliana in mezzo al deserto, con danni relativi. Al momento non ci risultano vittime israeliane, anche se c'è una bambina in condizioni piuttosto gravi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, riferendosi al bilancio dell'attacco iraniano a Israele. Secondo Tajani "è positivo che l'Iran abbia detto che si è conclusa la reazione dopo l'attacco israeliano al consolato di Teheran in Siria". "Ora - ha sottolineato - serve buonsenso da tutte le parti. Bisogna lavorare per la prudenza, ed questo che farà il G7".