Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran. Oltre 300 attacchi hanno colpito nella notte Israele, il 99% dei quali sono stati bloccati. Teheran all'Onu: "Atto di autodifesa dopo il raid in Siria". Netanyahu: "Li abbiamo intercettati". Terminato il meeting del G7 in videoconferenza convocato dalla presidenza italiana. Riunione emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu alle 22
Attacco a Israele, il prefetto di Roma: "C'è massima attenzione"
"C'è la massima attenzione". Così il prefetto di Roma Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura. "E' stato un incontro per testare le misure di sicurezza che sono già molto alte - aggiunge -. I servizi da quando è iniziata la crisi sono già molto alti, però era bene fare il punto e ragionare sulla situazione. Nella città di Roma e in Italia c'è sempre tantissima attenzione". Giannini ha poi sottolineato: "Stiamo lavorando per fare bene, per garantire la sicurezza e la percezione di sicurezza. Con la comunità ebraica c'è uno scambio informativo e di impressione continuo".
Guerra in Medio Oriente, la ricostruzione dell'attacco dell'Iran. VIDEO
Tajani: "Mercoledì incontro Blinken, lavoriamo per la pace"
"Ho convocato gli ambasciatori dei paesi arabi per fare il punto della situazione, incontrerò il segretario di stato americano Blinken il prossimo mercoledì e poi ci sara' il G7 dei ministri degli Esteri a Capri e la situazione mediorientale sarà il punto principale che metterà all'ordine del giorno. Quindi continuiamo a lavorare per la pace che è il nostro primo obiettivo e per raggiungerla serve una de-escalation". L'ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani parlando dell'attacco iraniano avvenuto nella notte a margine della sua visita al Vinitaly di Verona.
Preoccupazione dell'America Latina, Milei interrompe un viaggio
I paesi dell'America Latina reagiscono all'attacco dell'Iran a Israele ed esprimono preoccupazione per l'escalation del conflitto. Lo riporta la Cnn. Il presidente argentino, Javier Milei, ha interrotto il suo viaggio in Danimarca e tornerà in Argentina oggi per "formare un comitato di crisi alla luce degli ultimi eventi in Israele", ha scritto su X il portavoce del presidente Manuel Adorni. Adorni ha detto che Milei "prenderà in carico la situazione e coordinerà le azioni con i presidenti del mondo occidentale". Anche il ministro degli Esteri cileno Alberto van Klaveren, ha espresso la preoccupazione del Paese per "il grave inasprimento delle tensioni in Medio Oriente e per gli attacchi iraniani contro Israele. Il Cile condanna l'uso della forza e difende il diritto internazionale umanitario", ha scritto su X. Dal Messico il segretariato degli Affari Esteri del Paese ha espresso "profonda preoccupazione" per l'attacco e l'impatto "che potrebbe avere su migliaia" di vite. "Il Messico condanna l'uso della forza nelle relazioni internazionali e invita le parti all'autocontrollo e a cercare soluzioni pacifiche per evitare la generalizzazione del conflitto in Medio Oriente", ha postato. Dall'Ecuador il ministero degli Esteri del Paese ha dichiarato in un comunicato di essere vicino al suo personale diplomatico nella regione e ha aggiunto che Israele ha fornito istruzioni di sicurezza alla sua missione diplomatica. "Continueremo a monitorare la situazione", ha aggiunto.
La Nato condanna l'escalation e invita alla moderazione
La Nato "condanna l'escalation dell'Iran" e "invita alla moderazione", affinchè "il conflitto in Medio Oriente non diventi incontrollabile". Lo ha affermato un portavoce dell'Alleanza. "Condanniamo l'escalation in Iran da un giorno all'altro, chiediamo moderazione e monitoriamo da vicino gli sviluppi. E' essenziale che il conflitto in Medio Oriente non sfugga al controllo", ha affermato Farah Dakhlallah.
I Guardiani della Rivoluzione: "C'è nuova equazione, risposta diretta a ogni attacco di Israele"
I comandante dei Guardiani della rivoluzione in Iran, Hossein Salami, ha reso nota l'esistenza di una "nuova equazione" che porterà "d'ora in avanti a una risposta diretta contro Israele ad attacchi del regime sionista contro i nostri interessi, beni, personalità e cittadini, ovunque e in qualunque momento". L'operazione appena conclusa "è un esempio importante e molto chiaro di questa nuova equazione".
Israele: "Nessun rientro dei palestinesi nel nord di Gaza, è ancora zona di combattimento"
Le forze israeliane smentiscono le notizie che sarebbe stato permesso ai palestinesi, almeno donne e bambini, a tornare nel nor di Gaza. "Queste notizie sono false - si legge in una dichiarazione dei militari - l'Idf non permetterà il ritorno dei residenti, la zona nord di Gaza è ancora una zona di combattimento e quindi non è possibile tornare".
Pakistan: "Preoccupati, evitare l'escalation in Medio Oriente"
Il Pakistan ha espresso "profonda preoccupazione" sugli sviluppi in Medio Oriente e sottolinea "la necessità di sforzi internazionali per prevenire un'estensione delle ostilità nella regione e per un cessate il fuoco a Gaza": lo dichiara il ministero degli Esteri di Islamabad in una nota. "Gli sviluppi odierni dimostrano le conseguenze di un collasso della diplomazia", scrive ancora il governo pachistano, che invita "tutte le parti in causa ad esercitare la massima moderazione e a muoversi in direzione di una de-escalation".
Teheran: "La Giordania il prossimo obiettivo se coopera con Israele"
Teheran minaccia la Giordania che questa notte ha contribuito, con Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, a difendere Israele. La Giordania sarà "il prossimo obiettivo" dell'Iran se "coopera" con Israele, ha scritto l'agenzia semiufficiale Fars, considerata vicina ai Guardiani della rivoluzione, citando una fonte informata della difesa iraniana. I militari iraniani stanno "monitorando con attenzione i movimenti della Giordania durante l'attacco punitivo contro il regime sionista e se la Giordania interviene sarà il prossimo obiettivo". "Gli avvertimenti necessari sono stati dati alla Giordania e ad altri Paesi della regione prima dell'operazione", ha aggiunto la fonte.
L'ambasciatore Usa ad Israele: "Minacce diminuite ma serve cautela"
L'ambasciata Usa a Gerusalemme ha esortato i suoi connazionali alla cautela e ha chiesto a tutti i dipendenti governativi e ai loro familiari di limitare i movimenti fino a nuovo avviso, a seguito dell'attacco sferrato dall'Iran nella notte. "La minaccia di bombardamenti di droni e/o missili è diminuita" si legge in una nota, e l'indicazione di trovare riparo "e' stato revocato". "Tuttavia - aggiunge - le precedenti restrizioni di viaggio per i dipendenti governativi statunitensi e i loro familiari rimangono in vigore. I viaggi personali sono limitati all'interno e tra Tel Aviv (comprese Herzliya, Netanya e Even Yehuda), Gerusalemme e Be'er Sheva", si legge nella dichiarazione. L'ambasciata "continuerà a monitorare da vicino l'ambiente di sicurezza". La sede diplomatica fa sapere che "le scuole in tutto Israele rimangono chiuse oggi. Molti voli sono stati cancellati o ritardati e i viaggiatori sono incoraggiati a verificare con la compagnia aerea lo stato del loro volo. I valichi di frontiera terrestri, compreso l'attraversamento del ponte di Allenby, sono aperti".
Media Israele: "Pressioni Usa perché non risponda all'Iran"
Ci sono "pressioni Usa" che il Gabinetto di guerra di Israele previsto per le 15.30 (le 14.30 in Italia) non decida un contrattacco nei confronti dell'Iran. Lo hanno riferito media israeliani, citando fonti israeliane che stimano che "una riposta israeliana non arriverà immediatamente". Il problema - aggiungono le fonti - è individuare una "risposta che non porti necessariamente a un'escalation".
Sanchez: "Condanno l'attacco iraniano come ogni forma di violenza"
'Dopo una lunga notta in cui è stata confermata il livello dell'attacco perpetrato dall'Iran, il governo di Spagna lo condanna, come ha condannato e condannerà sempre ogni forma di violenza che attenti alla sicurezza e al benessere di civili innocenti". Il premier spagnolo Pedro Sanchez in un messaggio oggi su X ha condannato l'attacco di Teheran e ha esortato "responsabilità e moderazione" da parte dei leader internazionali per "evitare a ogni costo un'escalation". "Dobbiamo imparare dalla storia e trovare un modo di risolvere i conflitti per via diplomatica, evitando a ogni costo escalation ancora maggiore", ha insistito il presidente del governo spagnolo. Anche il ministro degli Affari Esteri, José Manuel Albares, in un messaggio su X ha biasimato gli attacchi, che "costituiscono un passo molto grave verso l'escalation nella regione". "Spagna continua a essere impegnata per la stabilità regionale e la pace", ha concluso.
Iran: "Le basi Usa a rischio se partecipano alla risposta di Israele"
L'Iran "invia un messaggio agli Stati Uniti che se parteciperanno alla possibile prossima mossa aggressiva dei sionisti (in risposta all'attacco missilistico iraniano, ndr), la sicurezza delle sue basi e forze nella regione (mediorientale) sarà a rischio". Lo ha minacciato il capo di Stato maggiore iraniano, Mohammad Bagheri. "Gli Usa hanno dato luce verde all'attacco israeliano al nostro consolato e difeso Israele la scorsa notte, usando tutta la sua forza, per azzerare l'operazione iraniana, ma non sono stati capaci di affrontare l'Iran", ha aggiunto, asserendo che "l'Iron Dome non ha potuto opporre una reale resistenza ai droni".
Media: "L'Idf autorizza il ritorno di donne e bambini a Gaza nord"
L'Idf avrebbe consentito, per la prima volta dall'inizio della guerra, il ritorno di "donne e bambini palestinesi autorizzati" dal sud al nord della Striscia. Lo hanno riferito i media palestinesi - ripresi da quelli israeliani - secondo cui per bambini si intendono quelli al di sotto dei 14 anni.
Sky News: "La folla si riunisce nella capitale iraniana Teheran per celebrare il lancio degli attacchi contro Israele"
Il generale Tricarico: "I cieli di Israele impenetrabili, ora dimostri saggezza cessando il conflitto"
"Israele potrebbe a questo punto chiudere in bellezza con la dimostrazione a tutto il mondo e agli esperti che i suoi cieli sono impenetrabili e chiunque osi avventurarsi tentando di attaccare non potrà avere alcuna speranza di successo. Se è vero che hanno lanciato missili di ogni tipo, a traiettoria balistica o guidati, e razzi nelle quantità dette, evidentemente il sistema non si è nemmeno saturato. Questo non è successo, quindi ora Israele potrebbe ancora una volta uscire a testa alta e chiudere il conflitto accettando quello che Hamas ha sempre chiesto, una cessazione definitiva delle ostilità con le quali poi restituirebbe i cittadini israeliani rapiti". E' l'analisi che fa all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa, all'indomani dell'attacco a Israele da parte di Iran".
"Questo è un auspicio di chi deve mostrare saggezza: su questo si dovrebbe concentrare ancora una volta la diplomazia internazionale. C'è da augurarsi che da un evento di guerra così aspro e duro ne possano scaturire le soluzioni per avviare un negoziato serio e definitivo. E' ora che anche Israele metta in campo buonsenso: se insiste su questa linea, perderà la guerra strategica mentre la tattica sarà una vittoria di Pirro".
Piantedosi sente i prefetti, domani convocato il Comitato sicurezza
Il ministro Matteo Piantedosi è in contatto con i prefetti delle città italiane. Domani alle 15 è convocato il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dell'intelligence. Si farà il punto dopo l'acuirsi del conflitto Iran-Israele.
Analisi Ispi: "La risposta dell'Iran poco più che simbolica"
L'attacco iraniano della notte scorsa è stato "una risposta poco più che simbolica agli oltre 30 comandanti dei pasdaran uccisi da Israele in Siria dal 7 ottobre a oggi". E' il commento a caldo su quanto appena accaduto sui cieli medio-orientali da parte dell'analista del Centro per il Medio Oriente e il Nord Africa di Ispi, Luigi Toninelli. "La scelta iraniana di attaccare con missili e droni direttamente dal proprio territorio, senza appoggiarsi a paesi più vicini a Israele - come la Siria -, ha permesso a Tel Aviv di intercettare e abbattere con più facilità la gran parte della minaccia iraniana. Questo sembra suggerire che, nonostante l'attacco fosse per Teheran inevitabile, l'Iran ha cercato ancora una volta di evitare uno scontro totale con Israele", secondo l'esperto. "Se da un lato l'abbattimento dei droni e missili terra-terra iraniani potrebbe contenere la reazione israeliana, dall'altro l'impegno diretto di Teheran nel conflitto regionale ha portato le piazze arabe e musulmane a vedere nell'Iran il loro nuovo campione. Dall'operazione di sabato notte la Repubblica islamica ottiene un importante ritorno di immagine che potrebbe spendere nei prossimi mesi/anni allargando il soft power del cosiddetto 'Asse della resistenza'".
Macron condanna gli attacchi dell'Iran: "A rischio la stabilità"
"Condanno con la più grande fermezza l'attacco senza precedenti lanciato dall'Iran contro Israele, che minaccia di destabilizzare la regione": lo scrive in un messaggio pubblicato su X il presidente francese, Emmanuel Macron, esprimendo ''solidarietà al popolo israeliano" e sottolineando "il legame della Francia alla sicurezza di Israele, dei nostri partner e alla stabilità regionale''. "La Francia lavora per la de-escalation con i propri partner e chiede moderazione'', conclude Macron.
Teheran: "L'operazione contro Israele è conclusa"
Il capo di stato maggiore delle forze militari iraniane, Sardar Bagheri, ha spiegato, in una intervista all'emittente pubblica Irinn Tv, che, l'operazione militare contro Israele "è conclusa" anche se le forze iraniane rimangono in alto stato di allerta e pronte "ad agire se necessario". "Se il regime sionista risponde, la nostra prossima operazione sarà molto più estesa", ha aggiunto. In un messaggio inviato agli Usa, rappresentati a Teheran dall'ambasciata della Svizzera, ha detto che se gli Stati Uniti cooperano con Israele nelle possibili prossime azioni, Teheran si interesserà alle le basi americane che "non avranno alcuna sicurezza".