Lo ha detto il Pontefice al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro. “Prego per loro e le loro famiglie, rinnovo l'appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l'accesso agli aiuti umanitari e che siano subito rilasciati gli ostaggi", ha poi aggiunto. Dedicando, quindi, la catechesi al tema della giustizia
"Torno a rinnovare la mia ferma richiesta per un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Esprimo il mio profondo rammarico per i volontari uccisi mentre erano impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza”. Queste le parole di Papa Francesco al termine dell’udienza generale odierna. “Prego per loro e le loro famiglie, rinnovo l'appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l'accesso agli aiuti umanitari e che siano subito rilasciati gli ostaggi", ha poi aggiunto il Pontefice, arrivato a Piazza San Pietro a bordo della papamobile. Il riferimento è alla morte dei sette volontari della ong statunitense World Central Kitchen, colpiti nelle scorse ore da un attacco israeliano mentre si trovavano nella Striscia per distribuire del cibo. "Questo incidente è stato un grave errore", ha dichiarato il capo di Stato Maggiore israeliano, il generale Herzi Halevi, dopo la tragedia. Si è trattato di "un tragico caso in cui le nostre forze involontariamente hanno colpito innocenti nella Striscia di Gaza", ha poi ammesso il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
“Si eviti un irresponsabile allargamento del conflitto”
Poi, sempre in riferimento alla guerra in Medio Oriente (LE NEWS IN DIRETTA): "Si eviti ogni irresponsabile tentativo di allargare il conflitto nella regione. E ci si adoperi affinché al più presto possano cessare questa e altre guerre che continuano a portare morte e sofferenza in tante parti del mondo. Preghiamo e operiamo senza stancarci perché tacciano le armi e torni a regnare la pace", ha detto Papa Francesco. Mostrando poi un rosario e un Vangelo di un giovane soldato ucraino morto in guerra. "Io vorrei fare in questo momento un po' di silenzio per tutti, pensando a questo ragazzo e a tanti altri come lui morti in questa pazzia della guerra. La guerra distrugge sempre. Pensiamo a loro e preghiamo", ha continuato.
La “pace giusta per le nazioni martoriate dalla guerra”
"Non dubitiamo mai dell'amore di Dio, ma affidiamo con costanza e fiducia la nostra vita e il mondo al Signore, chiedendogli in particolare una pace giusta per le nazioni martoriate dalla guerra", ha sottolineato ancora il Papa in un altro passaggio. "Senza giustizia, non c'è pace. Infatti, se la giustizia non viene rispettata, si generano conflitti. Senza giustizia, si sancisce la legge della prevaricazione del forte sui deboli e questo non è giusto", ha detto ancora, dedicando la catechesi proprio al tema della giustizia. "La giustizia è un antidoto alla corruzione e ad altri comportamenti dannosi come la calunnia, la falsa testimonianza, la frode, l'usura, che corrodono la fratellanza e l'amicizia sociale. Pertanto, è fondamentale educare al senso della giustizia e promuovere la cultura della legalità", ha riferito.