Elezioni Usa, primarie in Connecticut, New York, Rhode Island e Wisconsin: cosa sappiamo

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Domani sono previste le primarie di democratici e repubblicani in quattro Stati, tra cui il Wisconsin, dove Biden prevalse di soli 20 mila voti nelle presidenziali del 2020. Voto annullato in Delaware, dove erano rimasti sulla scheda elettorale solo il presidente e Donald Trump a causa dell’assenza di altri candidati

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Mancano 218 giorni al voto del 5 novembre, che stabilirà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Già da settimane, sia tra i democratici che tra i repubblicani sono noti i nomi dei candidati alla carica di presidente: per i primi si tratta di Joe Biden, che punta alla rielezione, mentre per i secondi è Donald Trump, sconfitto dall’ex vice di Obama 4 anni fa dopo il primo mandato. Le convention che li nomineranno si terranno però soltanto in estate, poiché le primarie non si sono ancora concluse. Domani, 2 aprile, sia gli elettori democratici che quelli repubblicani sono chiamati al voto in quattro Stati: Connecticut, New York, Rhode Island e Wisconsin. Era previsto anche il voto in Delaware, ma le primarie sono state annullate da entrambi i partiti: Biden, originario dello Stato, era il solo candidato presente al ballottaggio in campo democratico, mentre tra i repubblicani il ritiro di Nikki Haley ha portato automaticamente Donald Trump alla vittoria per assenza di avversari.

 

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Le primarie in Connecticut

Primarie “chiuse” in Connecticut, dove possono votare solo gli elettori registrati nelle liste dei partiti. La novità più significativa è il debutto dell’early voting, il voto anticipato, che ha fatto registrare numeri significativi sin dai primi giorni. In campo democratico il Connecticut, che assegna 60 delegati, rappresenta uno degli Stati più interessanti. Gli elettori troveranno oltre al nome di Biden anche quello di Marianne Williamson e, soprattutto, l’opzione di voto uncommitted (non schierato), lo scoglio forse più insidioso per il presidente che qui nel 2020 ha vinto di soli 300 mila voti contro Donald Trump. L’ex presidente, invece, non dovrebbe incontrare alcun tipo di ostacolo qui nello Stato: i 28 delegati saranno assegnati tutti al vincitore che sarà il tycoon, già sicuro del primo posto in virtù del ritiro degli altri candidati.

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Le primarie nello Stato di New York

Appuntamento altrettanto importante sono le primarie nello Stato di New York, che nelle elezioni presidenziali vota storicamente democratico, come certificato anche dalle affermazioni dei candidati democratici contro Donald Trump nel 2016 e nel 2020. Questo turno di primarie, alla quale possono partecipare soltanto gli elettori registrati, può quindi essere importante soprattutto per il tycoon, considerando che il Grand Old Party non prevale dai tempi di Ronald Reagan. I 91 delegati dello Stato non sono in discussione, ma può essere importante guardare soprattutto alle percentuali di voto. Per quanto riguarda i democratici, invece, in questo caso non ci sarà l’opzione di voto uncommitted: scontata, quindi, l’affermazione netta di Biden contro Marianne Williamson, con conseguente aumento di 268 unità del numero di delegati a favore dell’attuale presidente.  

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Le primarie nel Rhode Island

Rimanendo sulla costa est, gli elettori sono chiamati a esprimersi anche in Rhode Island. Per entrambi i partiti si tratta di primarie "ibride": gli elettori registrati devono votare per le primarie del proprio partito, mentre coloro che non sono registrati possono scegliere per chi esprimere la propria preferenza. I 26 delegati democratici saranno con buona certezza assegnati al presidente Joe Biden, che però dovrà far attenzione alle percentuali in suo favore e all’opzione di voto uncommitted, permessa in questo Stato. Strada ovviamente spianata anche nell’altro campo: tra i repubblicani, infatti, i 19 delegati saranno tutti di Donald Trump, già certo del primo posto.

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Le primarie in Wisconsin

Gli elettori saranno chiamati ad esprimersi anche in Wisconsin, Stato che potrebbe essere cruciale nel voto del 5 novembre. Infatti, nel 2020 Joe Biden vinse con appena 20 mila voti di scarto, lo 0,63%. Non è un caso, quindi, che i Repubblicani abbiano scelto Milwaukee come sede della Convention che incoronerà il tycoon come candidato alle elezioni e non è nemmeno un caso che domani Trump sia già a fare campagna elettorale nello Stato, nonostante le primarie e i delegati, ben 41, che assegna lo Stato siano già suoi. Per queste primarie, sia in campo democratico che in quello repubblicano, possono esprimere la propria preferenza tutti gli elettori, sia quelli registrati che quelli non registrati. La stessa attenzione allo Stato promette di darla anche Joe Biden, già sicuro di ottenere gli 82 delegati messi in palio dallo Stato ma che dovrà fare attenzione alle percentuali di voto e alle preferenze espresse per l’opzione Uncommitted, che in questo Stato potrebbe fare la differenza in vista delle elezioni di novembre.  

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