
Il premier israeliano "sta facendo più male che bene a Israele" attraverso la sua condotta della guerra a Gaza, ha detto Joe Biden in una intervista a Msnbc. La replica di Netanyahu: "Sbaglia, mie azioni condivise". Una trentina di miliziani di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche uccisa dall'esercito israeliano nel sud e nel centro della Striscia
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Una trentina di miliziani di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche sono stati uccisi dall'esercito israeliano nel sud e nel centro della Striscia. I media palestinesi riferiscono di un attacco israeliano alle tende degli sfollati nella zona di Mawasi, nell'est del governatorato di Khan Younis, che ha causato almeno 15 morti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "sta facendo più male che bene a Israele" attraverso la sua condotta della guerra a Gaza. Lo ha detto Joe Biden in una intervista a Msnbc. "Ha il diritto di difendere Israele, il diritto di continuare ad attaccare Hamas. Ma deve, deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese", ha ammonito. "Secondo me sta facendo più male che bene a Israele", ha aggiunto.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Continua a seguire gli aggiornamenti nel liveblog di lunedì 11 marzo
Haniyeh: "Stop negoziati colpa Israele, no rilascio ostaggi senza cessate fuoco permanente"
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, afferma che Israele è responsabile del collasso dei negoziati per la tregua dopo lo stallo della settimana scorsa al Cairo. In un discorso registrato, il leader di Hamas che si trova in Qatar, ha accusato Israele di "aver evitato di dare chiare garanzie riguardo al cessate il fuoco, il ritiro delle sue forze o le garanzie per il ritorno degli sfollati di Gaza".
Sostenendo che Hamas "ha mostrato un atteggiamento positivo e responsabilità nel corso dei negoziati", Haniyeh ha affermato che la sua organizzazione non accetterà un accordo "che non metta fine alla guerra o espella il nemico da Gaza".
Israele, "un altro soldato morto a Gaza, bilancio ora a 249"
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato caduto in combattimento nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta del riservista Michael Gal (29 anni). Il bilancio dei soldati uccisi a Gaza, dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia, è ora di 249.
Video di scontri ad Al-Aqsa la prima notte di Ramadan
Mentre migliaia di musulmani entrano nel complesso della moschea di Al-Aqsa nella Città Vecchia di Gerusalemme per pregare la prima notte del mese sacro del Ramadan, un video che circola sui social media mostra agenti della polizia di frontiera israeliana che assalgono i fedeli con manganelli all'ingresso della moschea, scrive il Times of Israel. In risposta al video, la polizia israeliana afferma che sta lavorando per "consentire la libertà di culto sul Monte del Tempio garantendo allo stesso tempo sicurezza e protezione, in conformità con le istruzioni fornite dalla leadership politica" anche se non precisa le istruzioni.
Scholz chiede cessate il fuoco "idealmente durante il Ramadan"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto un cessate il fuoco "idealmente durante il Ramadan". Lo riporta Sky News. In un discorso video, il leader tedesco ha affermato che la stragrande maggioranza dei palestinesi e degli israeliani vuole la pace e che un passo verso questo obiettivo sarebbe un cessate il fuoco che "dovrebbe garantire che gli ostaggi israeliani vengano finalmente rilasciati e che più aiuti umanitari raggiungano finalmente Gaza". "Il presidente americano, io e molti altri siamo impegnati in questo obiettivo con tutte le nostre forze", ha aggiunto.
Guterres: "A Gaza punizione collettiva, ora basta"
"Quello che ha fatto Hamas è un attacco terroristico inaccettabile" e "gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente". Ma "il modo in cui è stata condotta la guerra a Gaza è che i civili stanno pagando il prezzo più alto e deve essere chiaro questo. Israele ha detto che è una guerra contro Hamas e non contro i palestinesi, ma la verità è che questa si è trasformata in una punizione collettiva contro i palestinesi", ora "basta. Stiamo chiedendo una tregua umanitaria e il Ramadan potrebbe essere un'ottima occasione per arrivare a un cessate il fuoco". Così il segretario generale Onu Antonio Guerres a Che Tempo Che Fa su Nove.
Guterres: "I due Stati l'unica soluzione in Medio Oriente"
"Non c'è altra soluzione" per il Medio Oriente se non quella dei due Stati, "ci sarà una fase di transizione" ma "non c'è altro modo per permettere a queste due popolazioni di vivere in pace". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guerres ospite a Che Tempo Che Fa su Nove. "E' difficile, ci vorrà tempo, bisognerà dare garanzie di sicurezza" a Israele e "la riforma" dell'Anp, ma "non c'è altro modo".
Capo Hamas: pronti a colloqui tregua a inizio Ramadan
Il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato che il gruppo militante palestinese è ancora aperto ai colloqui con Israele, dopo che i mediatori non sono riusciti finora a garantire una tregua per il Ramadan nella guerra di Gaza. "Dico chiaramente che chi ha la responsabilità di non aver raggiunto un accordo è l'occupazione (Israele)... Tuttavia, dico che siamo aperti a continuare i negoziati", ha detto Haniyeh in un discorso televisivo mentre le nazioni musulmane annunciavano l'inizio del mese di digiuno.
Hamas conferma richieste: "Israele non dà garanzie"
Hamas ha ribadito le sue richieste per la liberazione degli ostaggi e ha accusato Israele di "non dare garanzie e impegni chiari" sul tema del cessate il fuoco. Lo ha detto su Telegram Ismail Haniyeh, leader della fazione islamica ribadendo le richieste di "un totale cessate il fuoco, della fine della guerra a Gaza, del ritiro dell'esercito di occupazione da tutto il Territorio della Striscia, del ritorno dei profughi nei luoghi di residenza, della ricostruzione della Striscia, degli aiuti umanitari e della fine dell'assedio".
Gallant: "Bene aiuti a Gaza via mare, faranno avanzare collasso controllo Hamas"
Durante un tour della cosa della Striscia di Gaza, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha approvato i piani internazionali di portare aiuti via mare a Gaza, attraverso un porto temporaneo realizzato dagli Usa, perché "faranno avanzare il collasso del dominio di Hamas'. "Il processo è designato in modo da portare aiuti direttamente ai residenti e così continuerà il collasso del dominio di Hamas a Gaza", ha ripetuto il ministro, parlando a bordo di un pattugliatore.
"Porteremo aiuti attraverso una rotta marittima che è coordinata con gli Stati Uniti per la sicurezza e il lato umanitario, con l'assistenza degli Emirati per il lato civile, le appropriate ispezioni a Cipro, e porteremo beni importati dalle organizzazioni umanitarie con l'assistenza americana", ha poi aggiunto il ministro israeliano, secondo quanto riferisce Times of Israel. "Faremo in modo che gli aiuti arrivino a chi ne ha bisogno e non ha chi non ne ha bisogno", ha concluso.
Netanyahu: "Biden sbaglia, in Israele mie azioni condivise"
Il presidente Usa Joe Biden "si sbaglia". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a 'Politico' in parte anticipata dai media israeliani. "Se intendeva dire che conduco una politica contro la maggioranza dell'opinione pubblica israeliana e ciò danneggia gli interessi di Israele, allora è sbagliato. Non è solo la mia politica privata, è della stragrande maggioranza degli israeliani", ha spiegato. Il premier ha inoltre ribadito l'opposizione a un controllo di Gaza da parte dell'Autorità nazionale palestinese.
Media: Egitto in contatto con Hamas e Israele per ripresa negoziati
L'Egitto è in contatto con esponenti di Hamas e Israele, e con altri mediatori, nel tentativo di riprendere i negoziati per una tregua a Gaza durante il Ramadan, che inizia domani. Lo scrive Times of Israele, citando fonti di sicurezza israeliana. I contatti con il Mossad e con Hamas sono condotti su indicazione della presidenza egiziana nel tentativo di avvicinare le posizioni divergenti delle parti, precisano le fonti senza fornire ulteriori dettagli.
Hamas: "Ancora nessuna data per riavvio negoziato"
Non ci sono "ancora date" per il ritorno dei negoziatori di Hamas al Cairo per riprendere i colloqui per raggiungere un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi, ha detto domenica alla Cnn un membro dell'ufficio politico di Hamas. "Non c'è nulla di nuovo", ha detto Hossam Badran alla Cnn, affermando che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si rifiuta di rispondere alle giuste richieste palestinesi riguardo ai bisogni fondamentali di Gaza. Tra i fattori da considerare ha elencato "la cessazione delle uccisioni, il ritiro, la fornitura di aiuti e il ritorno degli sfollati senza condizioni".
Israele: arrestati 13 arabi-israeliani per legami con Hamas
La polizia e lo Shin Bet hanno fatto sapere di aver arrestato 13 arabi israeliani del nord del Paese accusati "di programmare attacchi terroristici per conto di Hamas". I sospetti, in maggioranza delle cittadina di Sakhnin - secondo le forze di sicurezza - hanno acquistato armi da operativi in Cisgiordania e uno dei membri della cellula ha tenuto i contatti con Hamas a Gaza che ha fornito istruzioni su come usare gli esplosivi e reclutare altre persone.
Oms dopo missione in ospedali Gaza: "Serve cessate fuoco"
"L'Organizzazione mondiale della sanità e i partner hanno completato ieri una missione negli ospedali Al-Ahli Arab e Al-Sahaba nel nord di Gaza. Entrambi funzionano con capacità limitate e mancano cibo, carburante, personale specializzato, anestetici, antibiotici". Lo scrive su X il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, confermando la consegna di "articoli di ortopedia" per "150 pazienti e 13.000 litri di carburante all'Al-Ahil Arab Hospital" più "12.000 litri all'ospedale Al-Sahaba". "Abbiamo bisogno di un accesso sicuro e duraturo alle strutture sanitarie per poterle rifornire in modo regolare con l'assistenza sanitaria salvavita necessaria con urgenza", conclude, ribadendo la richiesta di "cessate il fuoco".
Famiglie ostaggi andranno all'Onu su violenze sessuali Hamas
Una delegazione di decine di familiari degli ostaggi israeliani a Gaza partirà domani per New York per partecipare ad una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu incentrata sulle violenze sessuali di Hamas preparata dall'inviata speciale Pramila Patten. Lo ha annunciato l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Per l'occasione il premier ha incontrato il ministro degli esteri Israel Katz, che guiderà la delegazione, augurando successo alla missione nella "lotta per la posizione e la giustizia di Israele". "Le prove dei rapporti che descrivono ciò che è successo alle nostre donne il 7 ottobre - ha sottolineato il ministro Katz - sono la cosa più seria che sia stata presentata all'Onu riguardo a Israele". "Il popolo di Israele non accetterà quello che è successo e non ci fermeremo finché l'Onu - ha aggiunto - non dichiarerà Hamas un'organizzazione terroristica".
Nave Usa verso Gaza per costruire il molo per gli aiuti
Una nave militare Usa, la General Frank S Besson, è salpata dalla Virginia verso il Mediterraneo con l'equipaggiamento per costruire un molo temporaneo al largo della costa di Gaza da utilizzare per gli aiuti umanitari. Il vascello è partito "meno di 36 ore" dopo che Joe Biden ha annunciato la mossa, ha reso noto il commando centrale Usa. Secondo il Pentagono per realizzare la banchina galleggiante occorrerano da uno a due mesi e circa 1000 militari, nessuno dei quali metterà piede nella Striscia.
Unrwa, 'a Gaza fame ovunque, situazione tragica nel nord'
"A Gaza la fame è ovunque". Lo denuncia l'Unrwa in un post su X in cui parla di una "situazione tragica nel nord, dove vengono negati gli aiuti via terra nonostante i ripetuti appelli". "Si avvicina il Ramadan. Il bilancio dei morti continua a salire - prosegue il messaggio - Sono un imperativo per salvare vite l'accesso umanitario nella Striscia di Gaza e un cessate il fuoco immediato".
Papa: basta guerre, provocano immani sofferenze ai civili
"Accolgo con affetto la comunità cattolica della Repubblica Democratica del Congo a Roma. Preghiamo per la pace in questo Paese come pure nella martoriata Ucraina e in Terra Santa. Cessino al piu' presto le ostilità che provocano immani sofferenze nella popolazione civile". E' il nuovo appello per la pace di Papa Francesco al termine dell'Angelus.
Allarme dai diplomatici Ue-Usa per le armi nucleari in Iran
Crescono i timori tra i diplomatici negli Stati Uniti e in Europa che il programma nucleare iraniano, in gran parte non monitorato, e la destabilizzazione causata dal conflitto di Gaza stiano rafforzando le fazioni iraniane che sostengono lo sviluppo di armi nucleari. Lo riferisce il Guardian. Nella riunione trimestrale della scorsa settimana del consiglio di amministrazione dell'ispettorato nucleare, dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), degli Stati Uniti e dei suoi partner europei sono stati lanciati avvertimenti allarmanti sulla minaccia rappresentata dalla mancanza di cooperazione dell'Iran sul suo programma nucleare. Il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, ha addirittura ammesso che l'ispettorato ha perso "la continuità delle conoscenze sulla produzione e sullo stock di centrifughe, rotori, acqua pesante e concentrato di minerale di uranio" in Iran. Anche l'inviato russo presso l'Aiea, Mikhail Ulyanov, ha avvertito che la situazione è "piena di pericolo e rischia di sfuggire al controllo", anche se ha attribuito in gran parte la colpa all'uscita degli Stati Uniti dall'accordo nucleare del 2015.
**Islam: Papa, 'vicinanza a fratelli musulmani che iniziano Ramadan'
''Stasera i fratelli musulmani inizieranno il Ramadan, esprimo a tutti loro la mia vicinanza''. Lo ha detto Papa Francesco affacciandosi alla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano dopo la recita dell’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Arrestati 13 arabi israeliani, "preparavano attentati"
Tredici arabi israeliani sono stati arrestati dalla polizia israeliana e dallo Shin Bet con l'accusa di aver pianificato attacchi terroristici per conto di Hamas. I sospettati, per lo più originari di Sakhnin, in Galilea, avrebbero acquistato armi da agenti in Cisgiordania. Uno dei membri della cellula ha mantenuto i contatti con gli agenti di Hamas nella Striscia di Gaza, che gli hanno fornito istruzioni su come fabbricare esplosivi e su come reclutare altri membri, scrive il Times of Israel. Sequestrate quattro armi da fuoco, munizioni e altro materiale.
Roccella: "Esclusione donne ebree da cortei è patriarcato"
"Escludere le donne ebree dalle manifestazioni è patriarcato". Lo ha detto la ministra per la Famiglia e le Pari opportunità Eugenia Roccella intervenendo a Sky Tg24. "Non si puo' parlare delle ebree stuprate, violentate, uccise in massa nell'attacco terrorista di Hamas del 7 ottobre - sottolinea la ministra aggiungendo che - Schlein parla del patriarcato e accusa la destra di sguazzarci. Io penso invece che escludere le donne ebree anche semplicemente dalla violenza pazzesca che hanno subito e non parlarne è patriarcato".
Israele, 'proseguono operazioni a Khan Yunis, a Gaza sud'
L'esercito israeliano sta continuando ad operare a Khan Yunis, nel sud della Striscia, con "intensi combattimenti" con i miliziani di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui in un raid mirato "è stato ucciso un operativo della fazione che aveva ucciso il maggiore Amishar Ben David". Le unità speciali dell'esercito - ha continuato la fonte - hanno fatto irruzione "in diverse unità" del quartiere Hamad di Khan Yunis "usate da Hamas e hanno catturato armi".ed by Hamas, and captured seized weapons. "In uno degli appartamenti - ha proseguito - due operativi di Hamas si sono arresi ai soldati". Sempre a Khan Yunis, "sono stati uccisi 17 operativi di Hamas". Proseguono anche le operazioni nel centro e nel nord della Striscia, sia a Jabalya sia a Beit Hanun, contro "le infrastrutture di Hamas" nell'area.
Musulmani in piazza a Losanna, "no Israele a Olimpiadi"
I rappresentanti del Forum Musulmano Europeo, insieme ad un gruppo di attivisti, hanno protestato all'ingresso della sede del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) a Losanna in Svizzera per chiedere che Israele venga bandito dai Giochi olimpici di Parigi 2024 a seguito del conflitto a Gaza. Sotto lo slogan "niente pace, niente Giochi", quasi un centinaio di persone hanno partecipato alla protesta. Lo scopo della manifestazione, svolta in un luogo molto simbolico per il movimento olimpico, era quello di "esortare il Cio a espellere lo Stato di Israele dal movimento olimpico internazionale e più specificamente dai Giochi olimpici" fino a quanto non cesserà la situazione di conflitto a Gaza. I funzionari del Forum Musulmano Europeo hanno inviato una lettera al presidente dello sport mondiale Thomas Bach auspicando "che il Cio prenda in considerazione la possibilità di bandire Israele da tutti gli eventi sportivi, compresi i Giochi olimpici di Parigi 2024" aggiungendo che "i giochi politici dell'attuale leadership del Cio non possono piu' essere tollerati".
Hamas, bilancio vittime sale a 31.045 morti
Sale a 31.045 morti il bilancio delle vittime palestinesi nei cinque mesi di guerra tra Israele e Hamas. L'ultimo bilancio comprende 85 vittime nelle ultime 24 ore, si legge in una nota di Hamas secondo cui i feriti sono 72.654.
Milioni di musulmani nel mondo si preparano per il Ramadan
Milioni di musulmani in tutto il mondo si preparano questa sera all'inizio del mese sacro islamico di Ramadan, atteso per domani o martedì a seconda del Paese in cui si trovano. Il Ramadan, infatti, inizia tipicamente quando viene avvistata la Luna crescente, prevista per domani (secondo il sito islamico Hamari) in Paesi tra cui Iran, Pakistan e Arabia Saudita e martedì in altri Paesi, tra cui India, Indonesia ed Egitto (secondo l'Hindustan Times). Il Ramadan dura dai 29 ai 30 giorni ed è celebrato come il mese più sacro per l'Islam. In un post pubblicato su X, la Corte Suprema dell'Arabia Saudita ha invitato ufficialmente i residenti a "indagare sulla mezzaluna del mese sacro del Ramadan" questa sera.
Idf, uccisi 30 miliziani in operazioni a Gaza
Una trentina di miliziani di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche sono stati uccisi dall'esercito israeliano nel sud e nel centro della Striscia di Gaza. I media palestinesi riferiscono di un attacco israeliano alle tende degli sfollati nella zona di Mawasi, nell'est del governatorato di Khan Younis, che ha causato almeno 15 morti. "A Khan Younis, nel sud, le truppe delle forze di difesa israeliane hanno eliminato 17 terroristi durante una serie di attacchi avvenuti nella zona lo scorso giorno", si legge in un comunicato dell'Idf. Nel sud, le truppe continuano le loro operazioni nel quartiere Hamad di Khan Younis, con combattimenti "corpo a corpo" supportati dall'aviazione israeliana, oltre a "raid selettivi" nei centri operativi di Hamas dove sono stati trovati armi e munizioni. L'Esercito ha anche riferito che un drone "ha eliminato il terrorista" che sabatio aveva ucciso il maggiore Amisha Ben David, la cui morte ha portato a 248 il numero delle vittime israeliane dall'inizio dell'offensiva di terra nella Striscia. "Durante uno dei raid mirati, due terroristi dell'ala militare di Hamas si sono arresi alle truppe", ha riferito l'Idf. Nel centro di Gaza, le forze israeliane hanno ucciso 13 "terroristi" usando "aerei da combattimento, fuoco di cecchini e carri armati di artiglieria", ha detto l'esercito. "Un drone ha identificato una cellula terroristica all'interno di un edificio adiacente a quello delle truppe, sotto il quale c'era un tunnel sotterraneo. Poco dopo, un aereo ha colpito l'edificio e il tunnel, eliminando diversi terroristi", si legge in un nel comunicato. L'aeronautica militare ha attaccato anche "infrastrutture terroristiche" nel nord dell'enclave, a Jabalia e Beit Hanun, dove la situazione umanitaria è più grave.
Leader sefardita "se costretti a leva lasceremo Israele"
Il rabbino capo sefardita Yitzhak Yosef ha minacciato che gli ebrei ultra-ortodossi lasceranno Israele in massa se il governo metterà fine alle esenzioni dall'arruolamento militare obbligatorio di cui gode la comunità. "Se ci costringeranno ad arruolarci nell'esercito, ci trasferiremo tutti all'estero", ha detto Yosef figlio del defunto leader spirituale del partito Shas, Ovadia Yosef, e figura molto influente della fazione che fa parte della coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu. "Tutti questi laici non capiscono che senza kollel e yeshiva, l'esercito non avrebbe successo", ha detto, secondo quanto riportato dal Times of Israel, riferendosi alle istituzioni in cui i religiosi studiano testi ebraici invece di lavorare o arruolarsi. "I soldati riescono ad avere successo solo grazie a coloro che imparano la Torah". Crescono le pressioni affinché la coalizione di governo metta fine all'esenzione dal servizio militare e nazionale per la
comunità ultraortodossa, soprattutto nel contesto della guerra contro Hamas e commenti al vetriolo su sono susseguiti dopo le parole di Yosef.
Hezbollah, Israele ha ucciso tre membri operativi in Libano
Hezbollah ha annunciato che Israele ha ucciso tre suoi membri operativi in Libano: lo riportano i media israeliani. Hezbollah dal 7 ottobre lancia quotidianamente razzi, missili e droni in territorio israeliano, ai quali Israele risponde con attacchi aerei. Secondo Hezbollah le vittime tra le sue fila sono 240 in totale.
Iran-Qatar, sforzi politici per mettere fine alla guerra a Gaza
Il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian e il suo omologo del Qatar, lo sceicco Mohammad bin Abdul Rahman Al Thani, hanno avuto un colloquio sugli ultimi sviluppi a Gaza e sugli sforzi politici per fermare la guerra nell'enclave. Lo riferiscono le agenzie iraniane. In una conversazione telefonica di ieri sera, le due parti hanno discusso anche delle iniziative già messe in campo per risolvere la crisi e hanno sottolineato la necessità di aumentare gli sforzi e i tentativi politici per raggiungere questo obiettivo.
Israele, 'circa 35 i razzi lanciati dal Libano'
Sono stati circa 35 i razzi lanciati dal Libano nel nord di Israele dove sono ripetutamente risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui una parte dei razzi è stata intercettata dall'Iron Dome. Nella notte scorsa - secondo la stessa fonte - l'aviazione israeliana ha colpito "postazioni militari degli Hezbollah" in vari luoghi del Libano del sud.
Molo temporaneo per aiuti umanitari, nave militare Usa diretta a Gaza
Gli Stati Uniti inviano una nave per il supporto logistico con "le prime attrezzature per realizzare un molo temporaneo per la consegna di forniture umanitarie vitali" alla Striscia di Gaza. Il Centcom ha confermato nelle ultime ore via X che "la nave dell'Esercito Usa 'Generale Frank S. Besson'" è "partita dalla base Langley-Eustis in rotta verso il Mediterraneo orientale, meno di 36 ore dopo che il presidente Biden ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero fornito assistenza umanitaria a Gaza via mare".
Mo: Biden parla di 'linea rossa, Netanyahu danneggia Israele più che aiutarlo'
Benjamin Netanyahu sta commettendo un "grande errore" non facendo abbastanza per proteggere i civili. E così "danneggia Israele più che aiutarlo". E' la critica al premier israeliano arrivata nelle ultime ore dal presidente americano Joe Biden per l'offensiva militare nella Striscia di Gaza, avviata dopo l'attacco di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre. "Ha il diritto di difendere Israele, di continuare a perseguire Hamas - ha detto Biden in un'intervista alla Msnbc - Ma deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite degli innocenti che vengono perse a causa delle azioni intraprese. Dal mio punto di vista sta danneggiando Israele più che aiutarlo". "E' contrario a ciò che Israele rappresenta - ha incalzato - E penso sia un grande errore". "Non possiamo avere altri 30.000 palestinesi morti", ha affermato il presidente americano citando di fatto il bilancio delle vittime del ministero della Salute nella Striscia di Gaza che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. E per Biden, che considera comunque "fondamentale la difesa di Israele", l'invasione di Rafah, nel sud della Striscia, è una "linea rossa". Israele, ha detto, "deve permettere che a Gaza entrino più aiuti e che gli operatori umanitari non finiscano nel fuoco incrociato". "Proteggere e salvare vite innocenti deve essere una priorità", ha rimarcato. Sabato il presidente americano ha anche detto di "voler vedere un cessate il fuoco, iniziando da un importante scambio di prigionieri, per un periodo di sei settimane". "Inizia il Ramadan - ha affermato - e dovremmo partire da questo cessate il fuoco".
Ex premier Bennett a Biden, 'Hamas ruba aiuti umanitari'
L'ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha rintuzzato le critiche del presidente americano Joe Biden sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. "Non accetto le sue parole. Il problema - ha detto citato da Ynet - non è la mancanza di cibo a Gaza, ma che Hamas ruba il cibo che arriva, lo vende al mercato nero e così il cibo non arriva ai bisognosi".
Biden crede ancora in cessate il fuoco prima del Ramadan
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ritiene ancora possibile il raggiungimento di un cessate il fuoco prima del Ramadan, che comincia nelle prossime ore. Lo ha detto in un'intervista a Msnbc, aggiungendo di "non essersi ancora arreso" su questo obiettivo.
Bolsonaro, 'Netanyahu mi ha invitato ad andare in Israele'
L'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha dato mandato ai suoi legali di chiedere l'autorizzazione per un viaggio in Israele, dopo aver ricevuto un invito del primo ministro Benjamin Netanyahu. L'ex capo di Stato di destra, al centro di un'inchiesta per un tentativo di golpe, dal mese scorso è stato privato del passaporto. A rivelare il particolare dell'invito di Netanyahu è stato lo stesso ex presidente, ad un evento politico a Salvador. Mentre Bolsonaro ha dichiarato più volte il suo sostegno a Israele, il governo progressista di Lula è ai ferri corti con l'esecutivo di Tel Aviv, dopo aver più volte definito "genocidio" le incursioni israeliane nella fascia di Gaza.
Medioriente, Biden: servono aiuti a Gaza, la situazione è disperata
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato l'invio di altri aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. "Dobbiamo fare tutto il possibile - ha dichiarato in una intervista a Nbc, rispondendo alla domanda su cosa fare in attesa che venga realizzato il porto temporaneo per facilitare gli aiuti - dobbiamo portare altri aiuti, la situazione è disperata". La realizzazione dell'approdo al largo di Gaza per accogliere gli aiuti via mare comportera' un lavoro di almeno 60 giorni.
Medioriente, Biden: Netanyahu a Gaza fa più male che bene a Israele
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "sta facendo più male che bene a Israele" attraverso la sua condotta della guerra a Gaza. Lo ha detto Joe Biden in una intervista a Msnbc. "Ha il diritto di difendere Israele, il diritto di continuare ad attaccare Hamas. Ma deve, deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese", ha ammonito. "Secondo me sta facendo più male che bene a Israele", ha aggiunto.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "sta facendo più male che bene a Israele" attraverso la sua condotta della guerra a Gaza. Lo ha detto Joe Biden in una intervista a Msnbc. "Ha il diritto di difendere Israele, il diritto di continuare ad attaccare Hamas. Ma deve, deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese", ha ammonito. "Secondo me sta facendo più male che bene a Israele", ha aggiunto
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