Proteste dei contadini a Parigi, irruzione al Salone dell'agricoltura
I contadini, che ormai da settimane protestano per i costi e per le normative che regolano il settore, sono entrati nel centro espositivo nel giorno dell'inaugurazione chiedendo le dimissioni del presidente francese. Macron fa appello alla calma e incontrando le delegazioni dei manifestani dice: “Per favore, non diciamo che non è stato fatto nulla!”. Garantita l'apertura del Salone
- Un gruppo di agricoltori francesi ha fatto irruzione al Salone dell'agricoltura di Parigi prima della visita programmata di Emmanuel Macron. I contadini, che protestano per i costi e per le normative che regolano il settore, hanno urlato e fischiato, chiedendo le dimissioni del presidente francese
- Gli agricoltori francesi sono entrati all'interno del centro espositivo di Porte de Versailles nel giorno dell'inaugurazione della Fiera Internazionale dell'Agricoltura
- Diverse decine di manifestanti sono entrati nel Salone senza autorizzazione per cercare di incontrare il capo dello Stato dopo diverse settimane di mobilitazioni da parte del mondo agricolo
- Macron, accompagnato da Marc Fesneau, ministro dell'Agricoltura, e della viceministra Agnès Pannier-Runacher, ha quindi incontrato alcuni membri delle delegazioni sindacali
- Il presidente Macron ha ribadito i suoi appelli alla calma, mentre gli agricoltori gli hanno chiesto di far rilasciare i contadini portati via dalla polizia
- Di fronte agli agricoltori che lo criticavano per la sua inerzia, Macron ha alzato la voce, ricordando il suo impegno per il settore. “Per favore, non diciamo che non è stato fatto nulla!”, ha detto alle delegazioni
- Le proteste animate degli agricoltori in un primo momento sembravno aver messo in discussione l'apertura del Salone. Emmanuel Macron, però, al termine di un dibattito di due ore con gli agricoltori per cercare di allentare le tensioni, ha promesso di "aprire" il Salone dell'agricoltura, "con calma o senza calma"
- "Certo che lo aprirò, voglio aprirlo", che sia "calmo o non calmo", ha detto il capo di Stato, mentre decine di manifestanti lo attendevano sul luogo dove avrebbe simbolicamente tagliato il nastro
- "Voglio entrare in contatto con tutti", ha insistito Macron, mentre regnava l'incertezza se sarebbe stato in grado di percorrere i corridoi del salone come al solito
- Macron si è posizionato al centro di un'arena composta da poche decine di membri delle delegazioni sindacali, in una stanza lontana dalle manifestazioni. Non ci sarà quindi un vero e proprio dibattito con i manifestanti in quanto, ha detto il presidente, vi sono le condizioni per farlo: "Laggiù è un disastro, con le violenze e i fischi!"