Guerra Israele-Hamas, ancora colloqui su ostaggi. Raid dal Libano, Israele risponde

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Gli attacchi dopo che un razzo lanciato da Beirut ha provocato la morte di una donna e il ferimento di altre otto persone a Safed. Le trattative in corso al Cairo per arrivare al rilascio degli ostaggi e ad una tregua sono state allungate di 3 giorni, ma Netanyahu non invierà domani una delegazione. Intanto il presidente palestinese lancia un appello "per risparmiare al nostro popolo palestinese il flagello di un'altra catastrofe". Tajani: "Noi siamo amici di Israele, ora de-escalation"

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Quaresima, il messaggio del Papa: "Non dimentichiamo mai Ucraina, Palestina e Israele"

"Di fronte a tante guerre, non chiudiamo il nostro cuore a chi ha bisogno" ha detto il Pontefice durante l’udienza generale. Al termine della sua catechesi, dedicata all'accidia, l'omaggio al cardinale albanese monsignor Ernest Simoni, "martire" di oggi che ha passato anni in carcere, sotto il regime comunista. LEGGI L'ARTICOLO

Casa Bianca, Rafah? Israele dia risposte su tutela civili

"Gli aiuti su cui fanno affidamento i civili palestinesi arrivano attraverso Rafah. Se le operazioni militari interrompono i valichi - Kerem shalom e Rafah - o interrompono i punti di distribuzione, ciò renderà più difficile lo spostamento degli aiuti. Abbiamo bisogno di risposte alla domanda su dove andranno le persone e anche come possono ottenere un livello duraturo di aiuti". Così il consigliere Usa per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, durante un briefing con la stampa, ha ribadito la posizione di Washington su una possibile operazione israeliana a Rafah. "Stiamo avendo intense conversazioni in questo momento con il governo israeliano in dettaglio", ha aggiunto. "La nostra posizione sulla questione di Rafah è chiara e stiamo insistendo molto su questa questione fondamentale", ha aggiunto. 

Netanyahu insiste, 'Hamas rinunci a richieste deliranti'

"Insisto affinché Hamas rinunci alle sue richieste deliranti. Quando rinunceranno a queste richieste, potremo andare avanti". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio sui social. "La chiave per il rilascio del resto dei nostri rapiti è anche questa - ha aggiunto dopo aver ricordato l'operazione di liberazione di due rapiti a Rafah -: una forte pressione militare e negoziati molto fermi". 

Israele, reporter Al Jazeera ferito è vicecomandante Hamas

Il giornalista di Al Jazira, Ismail Abu Omar, ferito ieri a Gaza in un raid israeliano "è un vice comandante di compagnia del Battaglione orientale di Hamas a Khan Yunis". Lo ha detto il portavoce militare sottolineando che "Abu Omar ha filmato se stesso nel kibbutz di Nir Oz durante il massacro del 7 ottobre e ha pubblicato la foto sui social". L'esercito ha quindi diffuso l'autoscatto che ritrae Abu Omar nel kibbutz. Ieri l'emittente del Qatar aveva dato notizia del ferimento del suo reporter insieme ad un collega.

Al-Sisi a Erdogan, 'insieme possiamo aprire pagina nuova'

Egitto e Turchia voltano pagina dopo le tensioni degli anni scorsi. Al termine dell'incontro con Recep Tayyip Erdogan, al Cairo per la prima visita da oltre un decennio, il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha detto: "Insieme possiamo aprire una nuova pagina tra i nostri due Paesi, in modo da arricchire le nostre relazioni bilaterali e metterle sulla strada giusta".

Da parte sua, il presidente turco si è detto "felice di essere di nuovo al Cairo dopo tanto tempo....aspettiamo al Sisi in visita ad Ankara e il nostro obiettivo è di aumentare il volume degli investimenti turchi in Egitto".

Onu, 'uscire dal pericoloso ciclo di escalation nello Yemen'

L'inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grungberg, ha chiesto un'azione "immediata" per porre fine al "pericoloso ciclo di escalation" nello Yemen, in un contesto di "sabbie mobili" legato in particolare agli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. Il Paese sta vivendo una pausa da quando una tregua negoziata nell'aprile 2022 dalle Nazioni Unite è ufficialmente scaduta. Ma nel contesto della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, gli Houthi hanno effettuato decine di attacchi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden contro navi che considerano legate a Israele, affermando di agire in solidarietà con i palestinesi. In risposta, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno effettuato diversi attacchi nello Yemen contro gli Houthi, che controllano gran parte del territorio di questo Paese dilaniato dalla guerra per quasi un decennio. In queste circostanze, e nonostante i progressi compiuti a dicembre verso un nuovo cessate il fuoco tra i ribelli Houthi e il governo yemenita, "la strada verso la pace incontra più ostacoli", ha messo in guardia Hans Grungberg durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, invitando a "creare una via d'uscita da questo pericoloso ciclo di escalation". A tal fine, "in primo luogo, abbiamo bisogno di una de-escalation regionale", ha osservato, ribadendo il ripetuto appello del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza, importante anche per "proteggere lo spazio di mediazione nello Yemen". "In secondo luogo, i partiti yemeniti devono fermare le provocazioni pubbliche e astenersi da qualsiasi opportunismo militare all'interno dello Yemen in questo momento delicato", ha aggiunto, stimando che un'escalation sarebbe "una scelta" che comporterebbe "un prezzo" per la popolazione già in ginocchio. "Durante i miei ultimi scambi ho ricevuto assicurazioni che tutti i partiti preferiscono la via della pace", ha osservato Grundberg, notando però segnali preoccupanti su diversi fronti e l'aumento delle "minacce pubbliche di riprendere i combattimenti". 

Haaretz, 'Israele ha approvato l'uso di Starlink a Gaza'

Israele ha approvato l'uso di Starlink di Elon Musk a Gaza. Lo ha riferito Haaretz. Starlink è un sistema di satelliti per la comunicazione. 

Israele, la vittima dei razzi dal Libano è una soldatessa

E' una soldatessa la donna uccisa da uno dei razzi lanciati questa mattina dal Libano che ha colpito una base militare israeliana nei pressi di Safed, nel nord del Paese, e dove ci sono stati anche 8 feriti. Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui si tratta di Amer Sarah Benjo, di 20 anni. 

Macron a Netanyahu, intollerabile bilancio morti, fermati

Il bilancio dei morti a Gaza è "intollerabile", le operazione israeliane devono "cessare". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al premier israeliano Benyamin Netanyahu in una telefonata, secondo quanto riferito dall'Eliseo. 

Israele lascia tavolo, nessuna nuova proposta su ostaggi

"Israele non ha ricevuto al Cairo nessuna nuova proposta di Hamas sulla liberazione degli ostaggi". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro israeliano, Benjanyn Netanyahu. Netanyahu "insiste sul fatto che Israele non cederà alle richieste deliranti di Hamas" prosegue la nota, secondo cui solo "un cambiamento nelle posizioni di Hamas permetterà ai negoziati di avanzare". 

Netanyahu, solo cambio posizione Hamas può portare accordo

"Il premier Benyamin Netanyahu avrebbe detto che solo un cambio della posizione di Hamas potrà consentire di progredire nei negoziati". Lo hanno riferito due funzionari israeliani citati da Axios confermando la decisione del premier di non inviare domani una delegazione al Cairo. Secondo le stesse fonti, il premier ritiene che solo una posizione di Israele "molto dura" potrebbe portare ad un accordo.

Famiglie ostaggi, decisione Netanyahu è condanna a morte

La decisione del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu di non inviare la delegazione israeliana al tavolo dei negoziati al Cairo per una tregua e il rilascio degli ostaggi, segnerà "una condanna a morte" per gli ostaggi rimasti prigionieri di Hamas. E' quanto si legge in una nota dell'Hostages Families Forum, che rappresenta i familiari della maggior parte degli ostaggi rimasti a Gaza. In un comunicato, il forum si dice "sbalordito" dalla decisione di "ostacolare" i colloqui in corso, aggiungendo che "sembra che alcuni membri del governo abbiano deciso di sacrificare la vita degli ostaggi ammettendolo". Questa decisione segnerà "una condanna a morte" per gli ostaggi rimasti prigionieri, si legge nel comunicato rilanciato dai media israeliani. 

Erdogan, 'con l'Egitto ricostruiremo Gaza'

"Coopereremo con l'Egitto per la ricostruzione di Gaza e ci opponiamo anche noi allo sfollamento dei palestinesi fuori della loro terra": lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. Tra i progetti comuni, l'installazione di un ospedale a Gaza. "Abbiamo molte risorse per rafforzare le nostre relazioni e il coordinamento con l'Egitto in tutti i settori", ha aggiunto. Ha poi confermato che rivedrà Erdogan in Turchia ad aprile, "in occasione della prima riunione del Consiglio strategico turco-egiziano". 

Tajani: altri 10 milioni per i civili palestinesi

"Abbiamo deciso di incrementare il nostro contributo di 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 10 milioni già stanziati a dicembre per la popolazione civile palestinese". E' l'annuncio del ministro degli Esteri Antonio Tajani nel question time alla Camera. "Queste risorse - ha affermato il vicepremier - andranno a coprire le esigenze prioritarie nel settore salute e della sicurezza alimentare a Gaza, e consentiranno di finanziare nuovi progetti delle organizzazioni italiane in Cisgiordania e Gerusalemme Est. Vigileremo affinché gli aiuti giungano ai civili che ne hanno bisogno e non cadano in mani sbagliate". 

Ambasciatore Israele: dichiarazione di Parolin deplorevole

L'ambasciata di Israele presso la Santa Sede commenta la dichiarazione del Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, che ha parlato di una risposta "sproporzionata" rispetto all'attacco di Hamas. "E' una dichiarazione deplorevole. Giudicare la legittimità di una guerra senza tenere conto di TUTTE le circostanze e i dati rilevanti porta inevitabilmente a conclusioni errate", scrive in una nota l'ambasciata

Wsj: Usa indagano raid Israele a Gaza e fosforo in Libano

Gli Stati Uniti stanno indagando su diversi raid israeliani a Gaza che hanno ucciso decine di persone e sul possibile uso da parte di Israele di fosforo bianco in Libano. Lo riporta il Wall Street Journal sottolineando che l'indagine rientra nell'inchiesta del Dipartimento di Stato per determinare se Israele ha usato in modo improprio bombe e missili per uccidere civili

Media libanesi: 4 morti dopo gli attacchi di Israele

Il quotidiano libanese Al-Meyadeen riferisce che una donna e i suoi due figli sono stati uccisi in un attacco israeliano nella città libanese di Souaneh. Al-Manar, che come al-Meyadeen è legato a Hezbollah, riferisce che anche una persona è stata uccisa ad Adchit. Lo riporta il Times of Israel sostenendo che ci sono anche segnalazioni di diversi feriti negli attacchi israeliani.

Media: "Israele non invierà nuova delegazione domani al Cairo"

Israele non manderà di nuovo una delegazione domani al Cairo per ulteriori colloqui su un accordo per gli ostaggi con Hamas. Lo riferisce il sito Walla riguardo alle trattative che nella capitale egiziana stanno conducendo Qatar, Egitto e Usa. Secondo la stessa fonte, il problema attuale tra le parti è il numero di detenuti palestinesi che Hamas chiede per liberare gli ostaggi, che a Israele non sta bene. La delegazione di ieri al Cairo era guidata dal capo del Mossad David Barnea

Gantz: "Responsabilità attacco ricade anche su Stato libanese"

"Coloro che stanno dietro i lanci di missili e razzi dal Libano non sono solo Hezbollah o fazioni terroristiche. La responsabilità ricade anche sul governo e sullo Stato libanesi, che consentono tali azioni dal loro territorio". Lo ha dichiarato il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, a proposito degli attacchi di stamane contro il nord di Israele in cui almeno una persona è morta

Media: quattro morti in attacchi Israele, diversi feriti

Una donna e i suoi due figli sono stati uccisi in un attacco israeliano nella città libanese di Souaneh. Lo scrivono i media israeliani citando il quotidiano libanese Al-Meyadeen, pubblicazione legata a Hezbollah. Secondo la stessa fonte un'altra persona e' stata uccisa ad Adchit. Ci sono anche segnalazioni di diversi feriti negli attacchi israeliani

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