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Guerra Israele–Hamas, media: nuovi attacchi Usa-Gb contro Houthi in Yemen

©Getty

Condotti nuovi attacchi aerei e missilistici su larga scala da Usa e Regno Unito contro le strutture dei ribelli Houthi nello Yemen, in risposta ai loro raid contro le navi nel mar Rosso. L'esercito israeliano ha stretto d'assedio l'edificio centrale della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis (a sud di Gaza) e ha di fatto paralizzato tutte le sue attività, incluse quelle della unità di ambulanze: "L'operazione proseguirà per giorni". Borrell: "La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore"

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"I soldati dell'IDF hanno operato in un tunnel situato nel cuore di un'area civile a Khan Yunis, utilizzato per tenere circa 20 ostaggi in momenti diversi. Il tunnel era lungo circa 830 metri e profondo circa 20 metri"

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI

Netanyahu: finché sarò premier, nessuno Stato palestinese

Benyamin Netanyahu sbatte di nuovo la porta in faccia a Joe Biden e all'Ue: finché sarà premier, non ci sarà nessuno Stato palestinese, tantomeno con sovranità su Gaza. "Ho chiarito al presidente Usa - ha detto il primo ministro dopo il colloquio di venerdì tra i due - la determinazione di Israele a conseguire tutti gli obiettivi della guerra e a garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". La Striscia dovrà essere "smilitarizzata" e "restare sotto il pieno controllo di sicurezza israeliano. Finché sarò primo ministro, questa sarà la mia posizione". Intanto nei prossimi giorni l'inviato americano per il Medio Oriente, Brett McGurk, sarà prima in Egitto e poi in Qatar.

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