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Guerra Israele–Hamas, Netanyahu: "A Israele pieno controllo di sicurezza della Striscia"

©Ansa

Migliaia di persone stanno manifestando a Tel Aviv con la richiesta di scioglimento della Knesset e l'indizione di nuove elezioni. "Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza della Striscia per garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, e questo è in conflitto con la richiesta di sovranità palestinese". Questa la posizione ribadita da Benyamin Netanyahu nella conversazione di ieri con Joe Biden

LIVE

Famiglie ostaggi passano notte sotto casa Netanyahu

"Non si tratta più solo di liberare ostaggi, ma di salvare vite". Decine di famiglie di ostaggi hanno campeggiato tutta la notte sotto la casa privata del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu  a Cesarea per chiedere la liberazione dei loro cari. "Sono 105 giorni che t'imploriamo, ora chiediamo lo stop all'esecuzione degli ostaggi", afferma un comunicato del Forum delle famiglie degli ostaggi, per il quale il tempo è ormai un fattore cruciale di vita o di morte per i sequestrati. 


Hamas, "165 morti in 24 ore, bilancio totale a 24.927"

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che nelle ultime 24 ore sono 165 i palestinesi che sono morti nella Striscia. Il bilancio totale finora è di 24.927 morti e 62.388 feriti. 

Wafa, "decine di morti a Gaza per bombardamenti Israele"

L'agenzia Wafa ha riferito di "decine di palestinesi, tra ui donne e bambini, uccisi ed altri feriti in una salva di attacchi israeliani di artiglieria su Gaza". Secondo la stessa fonte "una serie di case, edifici e appartamenti residenziali e proprietà pubbliche e private sono state colpite e danneggiate gravemente". Le zone sono quelle vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia.

Haaretz, membri dei pasdaran in edificio colpito a Damasco

Ci sarebbero membri dei pasdaran iraniani tra i morti nel raid su un edificio di Damasco che i media siriani attribuiscono a Israele. Lo ha riferito Haaretz che cita media locali. Le persone rimaste uccise sarebbero cinque. 

Guerra Israele - Hamas, proteste a Tel Aviv: in migliaia chiedono cessate il fuoco

Durante le proteste erano presenti anche alcune famiglie dei prigionieri, con molti manifestanti che portavano cartelli con la scritta “La pace inizia con la speranza” e “La pace è l’unica soluzione”. "La gente dice che solo la pace porterà sicurezza a Israele", ha riferito Al Jazeera. GUARDA LE IMMAGINI

A Gaza riprendono i servizi di telefonia e internet

I servizi di telefonia e quelli internet stanno gradualmente tornando nella Striscia. Lo ha fatto sapere l'azienda Paltel. Quello che sembra si stia risolvendo è stato il più lungo blackout delle comunicazioni a Gaza dall'inizio della guerra: in tutto circa una settimana. 

Siria, Pasdaran uccisi in raid Israele a Damasco

Membri dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniani sono rimasti uccisi nell'attacco contro un palazzo residenziale a Damasco, in Siria, di cui si ritiene Israele responsabile. Lo riferiscono media locali. 

Siria, attacco contro palazzo residenziale a Damasco

Un palazzo residenziale è stato colpito a Damasco, capitale della Siria. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, sostenendo che si è probabilmente trattato di un raid israeliano contro un palazzo a Mezzeh. 

Israele, operazioni esercito a Gaza contro postazioni razzi

L'esercito israeliano - sostenuto dall'aviazione e dalla marina - sta continuando a colpire e distruggere "infrastrutture terroristiche e armi in tutta la Striscia". Lo ha detto il portavoce militare citando operazioni sia nel nord sia nel sud dell'enclave palestinese. Nel nord - ha spiegato - sono stati "localizzati una serie di postazioni di lancio di razzi usate per tirare verso il territorio israeliano". Postazioni - ha sottolineato - che "sono state distrutte". Nella città di Khan Yunis - nel sud della Striscia - i soldati hanno effettuato "un raid in un compound militare, neutralizzando sei postazioni di lancio pronte per i tiri. Inoltre, sono stati scoperti un tunnel e ordigni esplosivi nell'area". 

Sirene nel nord Israele, Idf bombarda sud Libano

Le sirene risuonano nelle comunità nel nord di Israele al confine con il Libano. E' quanto riporta la stampa locale. Intanto, secondo l'emittente libanese Al-Manar, legata ad Hezbollah, le forze armate israeliane hanno condotto attacchi nel sud del Paese dei Cedri, sui villaggi di Aitaroun e Hula e nella zona di Al-Khiyam. 

Idf, operazioni a nord e sud, distrutti sei lanciamissili

Le forze armate israeliane "continuano a colpire e distruggere le infrastrutture terroristiche e le armi in tutta la Striscia di Gaza". Lo riporta l'Idf nell'ultimo bollettino su Telegram, precisando che nel nord dell'enclave palestinese "le truppe hanno identificato terroristi che stavano cercando di piazzare ordigni esplosivi nell'area. I soldati hanno risposto aprendo il fuoco e dando indicazioni a un caccia per colpirli". Nella citta' di Khan Yunis, nel sud di Gaza, i militari hanno "localizzato e neutralizzato sei lanciamissili pronti a sparare". 

Cnn, esercito Israele ha profanato almeno 16 cimiteri a Gaza

L'esercito israeliano ha profanato almeno 16 cimiteri nella sua offensiva a Gaza, lasciando lapidi rotte, cumuli di terra e, in alcuni casi, corpi esumati: è quanto emerge da un'inchiesta della Cnn pubblicata oggi sul sito dell'emittente. A Khan Younis, nel sud di Gaza, dove i combattimenti si sono intensificati all'inizio di questa settimana, le forze israeliane hanno distrutto un cimitero e rimosso alcuni corpi, affermando alla Cnn che l'operazione faceva parte delle ricerche dei resti degli ostaggi sequestrati da Hamas durante gli attacchi terroristici del 7 ottobre. 

Tajani: "Non diamo armi a Tel Aviv, Schlein è male informata"

"L'Italia ha interrotto dall’inizio della guerra di Gaza l’invio di qualsiasi tipo di armi a Israele. E' tutto bloccato. Il periodo in cui sono state inviate più armi a Israele è stato durante il governo Conte. Ma da quando sono iniziate le ostilità abbiamo sospeso tutti gli invii di sistemi d’arma o materiale militare di qualsiasi tipo. E quindi Schlein parla di cose che non esistono. E' pura propaganda. Al Partito democratico dovrebbero essere meglio informati". Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista al Qn in cui parla di Gaza affermando che "bisogna concludere la guerra e creare un'amministrazione temporanea sotto l’egida delle Nazioni Unite", una missione che "dovrebbe essere guidata da un Paese arabo". In questo quadro, ribadisce, "se ci verrà chiesto, noi siamo pronti a coinvolgere i nostri militari in una missione di pace". Dopo la guerra, "dobbiamo dare vita a uno Stato palestinese che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele. A questo mi riferisco: nella fase di transizione una delle ipotesi è avere una presenza di forze delle Nazioni Unite che garantiscano pace e stabilità".


Rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo

Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. L'APPROFONDIMENTO

Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. L'APPROFONDIMENTO

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI

Graduale ripresa linee telefono e internet a Gaza

Dopo una settimana di blackout, le comunicazioni stanno gradualmente riprendendo in alcune zone di Gaza. A riferirlo è l'operatore palestinese Paltel. La ripresa delle linee è stata successivamente confermata dal ministero delle Telecomunicazioni di Hamas. Secondo l'organizzazione di monitoraggio della rete NetBlocks, l'interruzione delle linee registrata nell'ultima settimana nell'enclave è "la più lunga" dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. Questi blackout "limitano gravemente la visibilità di ciò che sta accadendo sul campo", ha osservato NetBlocks. Inoltre, impediscono agli abitanti di Gaza di avere "accesso a informazioni vitali o di chiedere i primi soccorsi, e ostacolano altre forme di risposta umanitaria", ha sottolineato l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Le comunicazioni sono state interrotte più volte dal 7 ottobre, quando Israele ha lanciato intensi attacchi sul territorio costiero palestinese in risposta agli attacchi di Hamas nel sud dello Stato ebraico.

Familiari ostaggi accampati davanti casa Netanyahu

Decine di famiglie di ostaggi si sono accampati durante la notte fuori dalla casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea per chiedere un accordo che permetta di salvare la vita ai loro cari e protestare contro l'inerzia del governo. Lo riporta Times of Israel. "I giorni di grazia in cui trascinavate i piedi sono finiti", si legge in una dichiarazione del Forum delle famiglie degli ostaggi che hanno chiesto insistentemente al premier di uscire per parlare. "Vi abbiamo implorato per 105 giorni e ora chiediamo di fermare le esecuzioni degli ostaggi", si legge nella nota. "Dimostra la tua leadership e conduci una mossa coraggiosa che farà avanzare il piano che sappiamo essere sul tavolo. Non si tratta di liberare ostaggi, ma di salvare vite umane" prosegue il comunicato.

Israele bombarda Sud di Gaza nella notte, 29 morti

Nella notte tra venerdì e sabato si sono concentrati al Sud di Gaza i bombardamenti delle forze armate israeliane, in particolare nell'area di Khan Younis. Lo riportano media palestinesi. Secondo l'agenzia di stampa Wafa si sarebbero registrati anche pesanti combattimenti nell'area intorno all'ospedale Nasser e ci sarebbero stati nel complesso 29 morti. Khan Younis è stato l'epicentro delle operazioni di terra israeliane nelle ultime settimane. I combattimenti hanno costretto migliaia di abitanti di Gaza a fuggire dalla zona, molti dei quali già sfollati dai quartieri settentrionali dove Israele ha lanciato la sua offensiva.

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