Nel corso della visita informale l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale americano Stephen Hadley, l'ex vicesegretario di Stato James Steinberg e la presidente dell'American Institute in Taiwan Laura Rosenberger hanno incontrato la presidente uscente, Tsai Ing-wen, e il neoletto William Lai. Intanto l’isola-Stato del Pacifico Nauru chiude i rapporti diplomatici con Taiwan, lasciando Taipei con appena 12 alleati ufficiali nel mondo
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La delegazione informale degli Stati Uniti arrivata ieri a Taiwan ha iniziato il giro di incontri partendo dalla presidente uscente Tsai Ing-wen, a due giorni dalle elezioni che hanno visto vincere il suo vice William Lai alla presidenza per il Partito democratico progressista. Composta dall'ex consigliere per la Sicurezza nazionale Stephen Hadley, dall'ex vicesegretario di Stato James Steinberg e dalla presidente dell'American Institute in Taiwan (l'ambasciata Usa del facto) Laura Rosenberger, la delegazione ha sottolineato che Washington punta alla continuità nei rapporti Taiwan-Usa, assicurando che l'impegno verso l'isola è "solido come la roccia, basato su principi, bipartisan e a favore degli amici" dell'America. "La democrazia di Taiwan ha dato un brillante esempio al mondo", ha detto Hadley incontrando la presidente uscente. La Cina esprime "totale opposizione contro qualsiasi interazione tra gli Stati Uniti e Taiwan", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. La visita, arriva al termine di una campagna elettorale segnata da crescenti pressioni, sia diplomatiche che militari, da parte della Cina, che considera Taiwan parte "inalienabile" del suo territorio da riunificare anche con la forza. Lai, come la leader uscente Tsai, considera l'isola di fatto indipendente e ha promesso di proteggerla da "minacce e intimidazioni" di Pechino. Domenica Taiwan ha esortato la Cina ad "affrontare la realtà" e a "rispettare i risultati delle elezioni", mentre Pechino ha avvertito che qualsiasi iniziativa a favore dell'indipendenza sarà "severamente punita".
Lai: "Grato per il forte sostegno Usa a democrazia Taiwan"
Anche il presidente eletto William Lai ha incontrato la delegazione e - riportano i media locali - ha ringraziato Washington per il sostegno: "Sono grato per il forte sostegno degli Stati Uniti alla democrazia di Taiwan, che dimostra la stretta e solida partnership tra Taiwan e gli Stati Uniti".
Tsai: "La visita è la prova del sostegno a Taiwan"
Accogliendo la delegazione Usa, Tsai Ing-wen ha sottolineato: "La vostra visita è molto significativa, dimostra pienamente il sostegno degli Stati Uniti alla democrazia di Taiwan e mette in evidenza la stretta e fedele partnership tra Taiwan e gli Stati Uniti". In mattinata la presidente uscente si era congratulata su X "con il popolo di Taiwan per un'altra elezione democratica di successo, e con Ching-te Lai e Bi-khim Hsiao (rispettivamente presidente eletto e la sua vice, ndr) per la loro vittoria. E un ringraziamento speciale ai nostri alleati e partner che la pensano allo stesso modo per i gentili messaggi. Siamo ansiosi di sostenere insieme i nostri valori democratici condivisi".
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Nauru chiude le relazioni con Taiwan a favore della Cina
Invece Nauru chiude i rapporti diplomatici con Taiwan, lasciando Taipei con appena 12 alleati ufficiali nel mondo. La decisione è stata comunicata dal presidente della piccola isola-Stato del Pacifico, David Ranibok Adeang, in un messaggio alla nazione postato sui social media. Annunciando il cambiamento con effetto immediato, Nauru ha precisato di considerare Taiwan come una "parte inalienabile del territorio cinese". Con profondo rammarico "annunciamo la cessazione delle relazioni diplomatiche con Nauru. Questo tempismo non rappresenta solo una ritorsione della Cina contro le nostre elezioni democratiche, ma anche una sfida diretta all'ordine internazionale", replica in una nota il ministero degli Esteri di Taiwan, confermando la rottura delle relazioni con l'isola del Pacifico. Taipei, tuttavia, "rimane indomita e continuerà ad essere una forza positiva". La Cina invece accoglie "con favore e dà il benvenuto" alla decisione di Nauru, assicurando di essere pronta "ad aprire un nuovo capitolo dei rapporti" con l'isola-Stato del Pacifico, fa sapere un portavoce del ministero degli Esteri, secondo cui, "come nazione sovrana e indipendente, Nauru ha annunciato che è disposta a ripristinare le relazioni diplomatiche con la Cina": è uno sviluppo che "la Cina apprezza e accoglie con favore".
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Sei aerei e 4 navi militari cinesi intorno a Taiwan
Intanto il ministero della Difesa taiwanese ha riferito di aver rilevato sei aerei e quattro navi militari cinesi intorno all'isola nelle 24 ore fino alle 6 locali (le 23 di domenica in Italia), oltre a un altro pallone aerostatico. Mentre, tra gli aerei individuati, solo uno ha attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan. Le forze armate di Taipei, si legge in una nota del ministero, "hanno monitorato la situazione e hanno dato incaricato per le risposte più appropriate".