Norvegia, Breivik protesta contro il suo carcere: "Inumano". LE FOTO
Detenuto in isolamento in una sezione di massima sicurezza, l'estremista 44enne ritiene che l'isolamento a cui è stato sottoposto per quasi 11 anni e mezzo violi l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che vieta "trattamenti o pene inumani o degradanti"
- Il neonazista norvegese Anders Behring Breivik, che nel 2011 uccise 77 persone in due diversi attacchi, sta nuovamente portando lo Stato norvegese in tribunale per protestare contro la sua detenzione in isolamento
- Secondo le affermazioni del suo avvocato, Breivik, 44 anni, sarebbe a rischio suicidio e sotto l'effetto di antidepressivi
- Detenuto in isolamento in una sezione di massima sicurezza, l'estremista 44enne ritiene che l'isolamento a cui è stato sottoposto per quasi 11 anni e mezzo violi l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che vieta "trattamenti o pene inumani o degradanti"
- Nello stesso carcere oggi è iniziato il processo che durerà cinque giorni. In giacca e cravatta scura e con la testa rasata, Breivik, a differenza delle sue precedenti apparizioni pubbliche, si è astenuto da qualsiasi provocazione quando è arrivato nella palestra del carcere in cui si tiene l'udienza
- Il 22 luglio 2011 Breivik ha prima fatto esplodere una bomba vicino alla sede del governo di Oslo, uccidendo otto persone, poi ne ha uccise altre 69, per lo più adolescenti, aprendo il fuoco in un campo estivo della Gioventù laburista sull'isola di Utoya
- Nel 2012 è stato condannato alla pena massima di 21 anni di carcere, con possibilità di estensione
- Nella foto l'ingresso alla prigione di Ringerike, a nord ovest di Oslo, capitale della Norvegia
- Nella foto il cortile all'aperto a cui Breivik ha accesso per la sua ora d'aria
- La palestra dove si tiene il processo
- Nella foto la sala visitatori. Breivik sconta la sua pena in una cella distribuita su due piani. Al secondo piano, la saletta per le visite e una piccola palestra