Il 33enne, durante l'interrogatorio, ha detto di "aver pugnalato la sua compagna e le loro figlie e di aver annegato i due figli". L'uomo affetto da disturbi psichiatrici ha assicurato di aver seguito il trattamento farmacologico al quale era sottoposto dal 2019, ma di non averlo assunto il 24 dicembre, il giorno prima del ritrovamento dei cadaveri
Noé Bafania-Efete, padre di famiglia di 33 anni, ha confessato di aver ucciso la compagna e i quattro figli, nel giorno di Natale, a Meaux, nella regione Ile de France. La strage familiare ha sconvolto la Francia e l'uomo ha confessato alla polizia giudiziaria di Versailles di "aver sentito delle voci" che gli chiedevano di "fare del male".
La confessione
Durante l'interrogatorio, il 33enne ha detto di "aver pugnalato la sua compagna e le loro figlie e di aver annegato i due figli", l'uomo ha poi spiegato alla polizia di "non sentire nulla" e di "sentirsi vuoto". Ora Noè B. si dovrà presentare al giudice istruttore del tribunale di Meaux per essere formalmente incriminato per i cinque omicidi. L'accusa ha chiesto la sua custodia cautelare e le indagini continuano nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria per "omicidio intenzionale di minori di 15 anni" e "omicidio intenzionale del coniuge". L'uomo affetto da disturbi psichiatrici, ha assicurato di aver seguito abitualmente il trattamento farmacologico al quale era sottoposto dal 2019, in ambito stragiudiziale, ma di non averlo assunto il 24 dicembre, il giorno prima del ritrovamento dei cadaveri.
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Gli omicidi
I corpi della moglie, una donna haitiana di 35 anni, delle loro due figlie di 10 e 7 anni e di due ragazzi di 4 anni e 9 mesi, sono stati scoperti intorno alle 21 del giorno di Natale in diverse stanze della casa familiare a Meaux, in Seine-et-Marne. La "scena del crimine era di grandissima violenza", ha riferito il procuratore della Repubblica, Jean-Baptiste Bladier. Le autopsie dei cinque corpi hanno confermato che la madre e le due bambine erano state colpite con una decina di coltellate ciascuna, "i colpi erano stati inferti con grandissima violenza", ha sottolineato il procuratore, quanto ai due ragazzi, "sono morti di asfissia in seguito ad annegamento".
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I precedenti
Dal 2017 Noè B. veniva monitorato per disturbi depressivi e psicotici: nella sua abitazione sono state trovate ricette che prescrivevano tranquillanti. Sebbene non sia mai stato condannato dai tribunali, il padre era già stato denunciato per violenza contro la compagna. Nel novembre 2019 l'aveva pugnalata alla scapola, quando mancava un mese e mezzo al parto. Ma la vittima ha rifiutato di sporgere denuncia e non ha voluto l'aiuto di un'associazione che sostiene le vittime di violenza. Un'indagine era stata comunque aperta e il coniuge era stato posto in custodia dalla polizia prima di essere ricoverato in un reparto psichiatrico. Il procedimento era stato allora archiviato per il suo cattivo stato mentale che aveva minato il suo discernimento, secondo i dettagli resi noti dal pubblico ministero di Meaux.